By: massimo on Mercoledì 26 Settembre 2001 02:00
Tempo fa ho fatto ricerche per capire a cosa assomiglia il calo dei mercati che stiamo vivendo ed ho trovato paragoni allarmanti tipo il fenomeno di sopravvalutazione dei tulipani 4 secoli fa, quello della sopravvalutazione dei terreni in Florida all'inizio del secolo e naturalmente la crisi del 29, conclusione ovvia è che ad un calo del genere segua un lungo mercato bear e il mio idolo Buffett ne ha previsto uno di otto anni.
Poi è cominciata la scoperta dei fatti positivi: diversamente dal passato oggi abbiamo governi in attivo soldi tassi bassi e inflazione bassa come non mai e allora perchè ancora non si sale?
Rileggendo il caso del 29, non perchè sia da prendere ad esemèpio ma per usare il caso peggiore perchè anch'io penso siamo in una situazione come quella dell'87 ma se lo dico subito la motivazione può essere anche influenzata dal mio interesse che lo sia, invece andando per esclusione penso di essere meno influenzato dall'interesse che ho negli sviluppi.
Dicevo nel 29 furono abbassati i tassi immessa liquidità e l'unica cosa che diversamente da oggi non fu fatta fu la restituzione delle tasse e tutto ciò non funzionò.
Un certo keynes affermò dopo tutti questi tentativi che la crisi di fiducia aveva portato le famiglie e le aziende a risparmiare invece che ricominciare a spendere e far ripartire l'economia e i tagli dei costi effefttuati con i tagli dei posti di lavoro aveva ancor più contribuito alla crisi dei consumi e conseguentemente degli investimenti.
Dopo 9 mesi dal primo taglio fed, anzi già da quest'estate si era tanto dibattuto sull'inefficacia dei tagli dei tassi e dell'immissione della liquidità per far ripartire l'economia e nonostante l'indice della fiducia dei consumatori rimanva alto facendo sperare nella ripresa c'erano tanti pessimisti che non ci credevano perchè il BIG PROBLEM era la ripresa degli investimenti in conto capitale che non c'era e non c'è per nulla.
Quindi anche se ora l'attacco all'america ha accellerato il calo della fiducia dei consumatori, sicuramente ci si sarebbe ugualmente arrivati a questi numeri da crisi nera e all'avvitamento dell'economia su se stessa che nessun taglio dei tassi o immissione della liquidità avrebbe potuto trattenere ex insegnamenti del 29 quando Keynes disse che lo Stato non doveva far aumentare la liquidità e tagliare i tassi ma indebitarsi (perchè non aveva soldi) e spendere in prima persona e appena lo fece ripartì l'econmia e la borsa.
Oggi avevamo sentito di tutto ma non che il governo usa volesse aumentare le spese e finora il mio ottimismo era sul dilazionamento della restituzione delle tasse nel semestre in corso che tra spese per la scuola che in america sono altissime e per il periodo natalizio avrebbe indotto alla spesa gli americani forti dei rimborsi e dei tassi bassi con cui indebitarsi, ma certamente il rischio rimaneva alto perchè come nel 29 si lasciava il libero srbitrio alle famiglie di disporre della liquidità per spendere e alle aziende per investire.
Puroppo per le vittimi, la guerra farà riprendere velocemente l'economia e il segnale è venuto dal primo pacchetto di spesa approvato dal Congresso di 40 biluioni di dollari a cui ne seguiranno altri per aiutare i vari settori in crisi e come nel 29 l'economia riprenderà a corre e poichè la borsa americana non sarà efficiente nel ricnoscere i prezzi dei singoli titoli ma è velocissima nel comprendere i fenomeni economici, attribuisco il rialzo di ieri ed oggi a queste considerazioni e visto che il cambiamento di scenario è per un più veloce turnaround dell'economia adesso la borsa deve riprendersi in fretta, scusate gli errori di battuta, ciao massimo peppe