salvarsi dalla crisi

 

  By: shabib on Mercoledì 30 Novembre 2011 14:37

beh...in italia in 10 anni siamo riusciti a creare inflazione e svalutazione anche con una moneta forte....grande !

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 30 Novembre 2011 12:58

Esteban Lei ha parzialmente ragione. Nel senso che è vero che essendo paese trasformatore se svalutiamo poi si acqusita la materia prima a costo più alto e si è da capo. Però ci sono due però 1) la svalutazione e conseguente inflazione è un modo per ripianare alcuni problemi strutturali ovvero non solo il debito pubblico pregresso ma anche i vitalizi pregressi. Questo a patto che poi si riesca a controllare le nuove emissioni di debito a livelli accettabili e non si rimpolpino i vitaliazi (occhio hod etto vitaliazi non pensioni!) 2) In realtà la svaluazione che veramente servirebbe non dovrebbe essere contro i partner europei e neanche contro gli USA ma contro i Cinesi Il problema qui è che i cinesi sono ancorati al US$ ma svalutare l'euro contro US$ è comunque meglio che non svalutare per nulla. Per questo ritengo un grosso problema se si ritornerà alle valute europee nazionali ma ritengo inverce assolutamente necessario una svalutazione dell'euro anche a costo di pagare di più petrolio, ferro , rame, soia ecc. ecc.. Purtroppo penso anche che difficilmente i tederschi accetteranno di svalutare la loro moneta per cui o li costringiamo obtorto collo con la minaccia di default a catena (che non li risparmierebbe) oppure la dissoluzione dell'euro diventerà una realtà molto molto probabile.

 

  By: Esteban. on Mercoledì 30 Novembre 2011 11:51

"Se l'Italia e' un paese fondato sul lavoro di trasformazione e sul turismo, avere una lira debolissima non puo' che essere un vantaggio." Sbagliato , ad un paese tipo il nostro le tasse rimarrebbero , aumenterebbero i costi(materie prime e servizi), e non è detto che venderesti perchè sei in lire ... In questo ragionamento distorto si pensa sempre e solo alla produzione ... Ma il fatto è che per far diventare competitivo chi esporta , costringi il resto del paese a vivere con una moneta svalutata ... Altrimenti non si spiega perchè non riescano ORA a far funzionare l'economia ... Hanno bisogno che il resto del paese, l'80%, si accolli maggiori costi per vivere(svalutazione del potere d'acquisto, gli svaluti la moneta) per permettere al 20% di esportare in valuta forte e coprire la svalutazione della lira ... LA REALTA' è che non è l'economia che sta frenando l'Italia ma i COSTI ... La zavorra della politica, le RUBERIE dei politici, i favoritismi agli amici imprenditori, i condoni fatti ai furbi, le innumerevoli tassazioni etc...etc... Quella che Ti costa per il 70% ma non vuoi eliminare perchè che sia destra o sinistra nessuna RISANA il paese e lo rende MENO MAFIOSO !!! Ma il punto è che se prima non fai Ordine a casa tua , che tu ritorni in lire o rimanga in euro SEI FOTTUTO comunque, o meglio FOTTI il restante 80% degli Italiani per svalutare e avere PROVVISORIE agevolazioni all'esportazione ... L'euro doveva servire a "mettere in regola" certi atteggiamenti errati(svalutazione) ed invece hanno continuato a rubare e a pensare che tanto alla fine si avrebbe svalutato la moneta ...E NO !!! non funziona più così !!! dovevamo risanare il paese eliminare la burocrazia improduttiva le "TASSE FISSE" per il mantenimento di classi "PARASSITE" ... Ma quelli, "i parassiti" ti hanno rifatto il buco da 600 miliardi ... prendendoti pure per il CUL ... Il punto è che in questo modo il vantaggio di chi esporta equivale al peggioramento delle condizioni di vita del resto degli Italiani ... e i PARASSITI Proliferano ... praticamente come ha funzionato l'Italia negli ultimi 30/40 anni ... Siamo entrati nell'euro per avere stabilità, la lira era talmente svalutata che comperavi noccioline se andavamo avanti in quel modo ,abbiamo pagato interessi del 10% in un periodo DI ESPANSIONE economica , non è la stessa cosa farlo ORA !!! stai impoverendo le persone, fregando le pensioni, precarizzando il popolo Italiano per non REGOLARE le LADRATE delle classi dirigenti e le politiche del MAGNA MAGNA ... "Se importiamo materia prima e la riesportiamo lavorata.. quello che si spende si rivende ed il valore aggiunto dal lavoro viene strapagato." Ragazzo , funzionava quando Noi occidentali eravamo in espansione, non credo ORA che altri paesi si sono industrializzati e VOGLIONO ESPORTARE !!! certo , tutti stampano UK USA per esportare eppure NON SI CONSUMA, il potere d'acquisto è andato a farsi friggere , le aziende chiudono in Italia e chi consuma non lo fa perchè Hanno praticamente scaricato il costo sui consumatori ... "I brevetti e le idee ,se venduti all'estero, valgono immediatamente di piu'. I softwaristi, i chimici,gli ingegneri etc.. sarebbero ben felici di lavorare in Italia." Dici ? dici che ad un "gnegnere" faccia lo stesso vivere in un paese che funziona ed ha una valuta non svalutata che gli permette UNA QUALITA' della vita , piuttosto che in uno dove prendi la metà in lire ? Con il libero mercato O fai PROTEZIONISMO o troveresti sempre e COMUNQUE un cinese che produce a prezzi inferiori ai tuoi ... L'Italia ha guadagnato in passato grazie ad una burocrazia inesistente, si pseculava sui lavoratori e sui MINORI PARASSITI , poi siamo diventati la XX potenza economica e LA ZAVORRA e la BUROCRAZIA ha dissanguato lo SPREAD che avevamo ... I cinesi, gli indiani stanno facendo ciò che noi abbiamo fatto ...ed in effetti stanno inquinando il loro paese per produrre ed esportare a costi minimi , basta osservare in quali condizioni lavorano ... "Il turismo ne gioverebbe immediatamente.. Diverrebbe conveniente comprare le cipolle dal mio vicino piuttosto che dall'australiano e , finalmente, smetteremmo di comprare auto tedesche." Mai comprato un auto tedesca, e non abbiamo più neppure le auto !!! la FIAT è AMERICANA fa gli AFFARI SUOI è una corporation ... Guarda che se Vai in SVIZZERA te lo spiegano perchè l'Italia non funziona(lo dico perchè siete talmente abiutati ad essere SKIAVI e farvi usare che non Vi accorgete di cosa dovrebbe essere NORMALE).. Sino a quando NON ELIMINI la MAFIA che gestisce il paese (politica banche finanza creativa) e RIABILITI il principio che CHI EVADE e RUBA deve pagare con la vita QUI' non CAMBIERA' NULLA .... 600 miliardi negli ultimi 10 anni ... come apri una attività hai già il 70% dei costi FISSO ... ANCHE SE IN LIRE !!!

 

  By: peavey on Mercoledì 30 Novembre 2011 10:30

si sarebbe gestito eccome.. Pochi anni fa ho fatto i conti per progettare la ristrutturazione della mia azienda (forte consumatrice di energia), con il gasolio a 50 cent al litro ed ipotizzando uno scenario di crisi con un eventuale aumento fino ad un euro al litro. Ora siamo oltre a 1,5 euro al litro e siamo sopravvissuti. E' cambiato il modo di lavorare, certe lavorazioni son state trasformate, ma siamo riusciti a neutralizzare l'impatto. Del resto.. Se ammettiamo l'ipotesi del peak oil, allora dobbiamo considerare il fatto che il costo energetico diverra' presto insostenibile per chiunque(germania compresa). Ma in fondo ritengo questo aspetto piu un opportunita' che un handicap. Alla fine vedere la benzina salire progressivamente IN TUTTO IL MONDO a 5mila lire significa avere spazio per lo sviluppo di tecnologia, avere le risorse per poterla sviluppare. Smetteremo di produrre acciaio e cominceremo a produrre risparmio energetico, produrre soluzioni. In questo gli Italiani son maestri...

 

  By: robom1 on Mercoledì 30 Novembre 2011 10:09

Dubito fortemente che con una moneta diversa dall'euro l'incremento di costo delle materie prime come petrolio e gas si sarebbe gestito.

 

  By: peavey on Mercoledì 30 Novembre 2011 09:59

Scusate se ragiono da contadino, ma quello sono... Quando si dice, "..con la lira non funzionerebbe perche' le materie prime diverrebbero carissime...", mbeh.. e allora?. Se l'Italia e' un paese fondato sul lavoro di trasformazione e sul turismo, avere una lira debolissima non puo' che essere un vantaggio. Se importiamo materia prima e la riesportiamo lavorata.. quello che si spende si rivende ed il valore aggiunto dal lavoro viene strapagato. I brevetti e le idee ,se venduti all'estero, valgono immediatamente di piu'. I softwaristi, i chimici,gli ingegneri etc.. sarebbero ben felici di lavorare in Italia. Il turismo ne gioverebbe immediatamente.. Diverrebbe conveniente comprare le cipolle dal mio vicino piuttosto che dall'australiano e , finalmente, smetteremmo di comprare auto tedesche. Il debito schizzerebbe alle stelle?.. dipende. Non e' detto...dipende da come si costruisce il passaggio alla lira,da come si neutralizza questa classe politica parassita ,da come si tosa il patrimonio ancora in mano agli Italiani e ,soprattutto, da come lo si rinegozia. Io penso che, tutto sommato, noi si abbia ereditato dalla storia e si disponga ancora di un patrimonio di capacita',cultura ed inventiva rare da trovare altrove. Questa e' la vera ricchezza nostra,cio' su cui dovremmo puntare dopo aver fatto piazza pulita del marcio attuale.

 

  By: antitrader on Mercoledì 30 Novembre 2011 02:28

Stasera c'era romani (quello di colpo grosso) che ciarlava circa la sua indisponibilita' alla limitazione della sovranita' italiana imposta dai tedeschi. Oscar Giannino lo ha praticamente mandato a c.... spiegandogli che se non vuole limitazioni di sovranita' allora non chieda alla BCE di comprare i bot e tantomeno al fmi di prestare al 5%. Vada sul mercato a collocare all'8 e poi vediamo quanto dura. Intanto il cavaliere tenta di riproporsi come quello che non mette le tasse e che ci difende dai Comunisti, ormai e' ridotto a un caso umano, non gli e' bastato devastare il suo paese e mezza europa, vorrebbe fare la seconda discesa in campo.

 

  By: Esteban. on Mercoledì 30 Novembre 2011 01:35

E la cosa che fa più schifo è leggere i dati e capire che grazie alla corruzione lo stato è stato caricato di qualche cosa come 60 miliardi l'anno negli ultimi 10 anni ... non a caso dai 1300 miliardi di debito del paese siamo ora a 1900 ... 60 X 10 = 600 miliardi ... e guarda caso proprio durante un governo di DESTRA (senza pensare a CRAXI ...) un governo che non ha fatto alcuna riforma economica SE NE è completamente SBATTUTO le palle MA ANZI ha fatto innumerevoli provvedimenti PRO EVASIONE e agevolazione X i FURBETTI .. Solo alla fine , ORMAI spacciato ,il resto del mondo ha spiegato agli Italiani (usando la forza) LA SITUAZIONE REALE ...allora il governo ha iniziato a fare manovre alla visco prima e poi leggi "ammazza" dipendenti ... vedi libertà di licenziamento etc... quasi la colpa del dissesto sia dovuta alla mancanza di flessibilità ... Ed ora hai i SOLITI BUFFONI che non potendo rubare in "AREA EURO" perchè c'è da risanare e non possono sgarrare rispetto ai dati perchè controllati dall'europa, vogliono tornare in lire e costringere tutti (dopo i sacrifici fatti per entrarci ) a rimetterci non solo a stipendi(sarebbero la metà in lire) ma pure in potere d'acquisto ... CON LA SOLITA BANDA BASSOTTI al GOVERNO a svalutare la lira per permettere ai LADRONI di VIVERE sulle spalle degli ITALIANI ... Questo è quello che fa più SKIFO ... aver avuto un governo di destra che non solo non ha RISANATO il paese in 10 ANNI !!!!! ma ha pure rubato battendo ogni RECORD ... ROMA LADRAVA ... e perchè non l'hanno RISANATA con la maggioranza che avevano al governo ? hanno visto che RUBARE era più semplice ... pure usare il potere per LEGGI a PERSONA ... ^Corruzione: in Italia 60 miliardi di euro ogni anno#http://www.libertadiscelta.com/corruzione-in-italia-60-milardi-di-euro-ogni-anno.html^

 

  By: themaui on Mercoledì 30 Novembre 2011 00:54

Dal blog "Cado in piedi" Eugenio Benetazzo #EURODISASTRO, SALVIAMO I RISPARMI di Eugenio Benetazzo - 29 novembre 2011 Gli italiani si chiedono: "La mia banca fallirà? Perderò i miei risparmi?". Oggi mi sento di dire che occorre diversificare il portafoglio. Teniamo d'occhio le corone norvegesi, il dollaro canadese, ma prendiamo atto che dovremo sopportare psicologicamente delle perdite Ascoltando i media nazionali e i telegiornali del nostro Paese oggi percepiamo che l'Euro ha i giorni contati. In realtà ascoltando voci autorevoli, soprattutto del mondo accademico, negli ultimi 12 mesi questo tipo di eventualità non era poi così tanto remota. Oggi si dà per spacciata la moneta unica europea a fronte di una grande presunzione che si è fatta oltre dieci anni fa, tentando di armonizzare le economie di quasi venti paesi uno diverso dall'altro con quasi niente in comune. Oggi ci si rende conto che ci sono non solo due velocità per la cosiddetta Europa del nord e l'Europa del Mediterraneo, ma più velocità anche all'interno di queste due macro aree economiche. La presunzione che è stata fatta più di dieci anni fa prevedeva che imponendo dall'alto una divisa particolarmente forte si sarebbe permesso un processo innanzitutto di allineamento ai paesi più forti e in un certo senso la capacità da parte dei paesi più deboli di riuscire a cavalcare la scia di quelli più forti. Ci rendiamo conto, già da cinque anni, che l'imposizione di una moneta troppo forte per economie particolarmente deboli ha accentuato questo divario che oggi percepiamo tutti quanti attraverso questo momento di turbolenza finanziaria. Di certo il fallimento ormai è eclatante, l'Euro si può considerare non dico fallito ma se non altro fallimentare sia dal punto di vista della politica monetaria che poi anche della sua stessa consistenza, pensiamo al fatto che paesi come l'Italia sono in questo momento costretti a reindebitarsi a un tasso di rifinanziamento paritetico a quello in cui vigeva la lira. Quindi da questo punto di vista tutti si devono chiedere a che cosa serve avere l'Euro. L'Euro è stata una divisa che ha particolarmente agevolato alcuni stati all'interno della Comunità Europea consentendogli di aumentare significativamente la propria competitività grazie a un cambio stabile con i principali partners commerciali e mettendo invece in seria difficoltà paesi che dovevano poter contare su periodi di possibile svalutazione per rendere appetibili i propri servizi e le proprie merci. Oggi percepiamo come questa finalità strumentale sia implosa o sia impercorribile, i grandi giornali parlano ormai di scenario a dieci - quindici giorni. Probabilmente come scenario peggiore avremo la effettiva detonazione dell'Euro con il ripristino ognuno delle proprie precedenti divise o di nuove valute ancorate dell'economia in questo momento qua che caratterizza la singola nazione e il singolo paese. Uno scenario un po' più blando è quello chiamato a gran voce, soprattutto anche da Confindustria, dai rappresentanti dell'industria pesante tedesca, ed è quello di una spaccatura valutaria all'interno dell'Unione Europea che porti all'emersione o all'imposizione di una divisa molto più "soft" per l'area periferica e quella mediterranea includendo anche l'Irlanda, istituendo un tasso di cambio tra il cosiddetto Euro attuale e il nuovo Euro che andrà in circolazione nei paesi che adesso stanno particolarmente soffrendo come il nostro. RISPARMI: CHE FARE Sono bombardato in questi giorni da centinaia di mail che sono grossomodo tutte con lo stesso tono, della serie "dove si compra oro?", "che rischio ho detenendo liquidità in giacenza sul mio conto corrente?", "la mia banca fallirà?", "ho un Btp che sta perdendo 15 punti percentuali, quali sono le aspettative a cui posso andare incontro?". Segno che in questo momento di profonda incertezza la massa dei risparmiatori italiani si sente veramente allo sbando e tutto sommato ha anche ragione, perché è una fase di incertezza e problematicità che probabilmente non ha precedenti storici. Al momento attuale il consiglio che do io è quello di posizionarsi con una parte del portafoglio chiaramente anche abbastanza modesta tra il 10 e massimo il 20 per cento in divise particolarmente forti, quindi faccio un esempio: con corone norvegesi, qualche franco svizzero o dollaro canadese anche se è opportuno sapere che oggi andiamo a cambiare Euro contro queste divise a tassi che sono particolarmente non convenienti, non sapendo soprattutto a che tipo di scenario valutario potrà andare incontro l'Euro. Un'altra ipotesi è quella di utilizzare la presenza di tipologie di fondi comuni di investimento, come quelli di ritorno assoluto, quelli obbligazionari dinamici e in particolar modo i fondi flessibili che come dicono i nomi stessi a cui fanno riferimento le categorie di gestione sono fondi in cui il team di gestione può strutturare una politica di copertura del rischio o si sposta come una cavalletta sul mercato a seconda di quelle che sono le esigenze del momento per proteggere il portafoglio. Evitare in questo momento allocazioni di portafoglio fatte a fronte dell'isteria finanziaria, quella che vediamo sulla stampa di settore o attraverso comportamenti che sono assolutamente sconsiderati tipo andare ad acquistare il decennale tedesco o il quinquennale statunitense, considerati titoli di stato tutto sommato ancora solvibili i cui rendimenti hanno ormai raggiunto soglie insostenibili legate all'andamento della quotazione del prezzo. Puntare a una diversificazione attraverso asset class, cioè contenitori di capitale e di portafoglio tra di loro negativamente diversificate. Negativamente diversificate presuppone il fatto che ognuna di queste fette, ognuna di queste aree della torta con cui vogliamo strutturare il nostro portafoglio possa avere una dinamica di comportamento in termini di volatilità tra di loro non correlate. Quindi faccio un esempio: investendo in quattro o cinque fondi o due o tre divise una sale, una scende, l'altra rimane stazionaria, in modo tale che complessivamente il risultato del portafoglio rimanga il più possibile stazionario. Però il pensiero che mi sento di trasmettere che in questo momento che veramente non ha parallelismi con la storia in passato dobbiamo essere tutti pronti a sopportare psicologicamente delle eventuali perdite, anche qualora fossimo stati in grado di strutturare nel migliore dei modi il nostro portafoglio.

 

  By: Esteban. on Mercoledì 30 Novembre 2011 00:52

Esteban ora ragioni dalla parte dei detentori di patrimoni, rendite (e stipendi pubblici) anziche' delle fasce deboli? ---- No, da fascia debole, Ti conviene avere una moneta solida che perdere pure quella ed usare lirette per comprare prodotti in altre valute ... --- Gli imprenditori che esportano non arricchiscono se stessi a spese degli altri italiani, fanno esattamente il contrario, creano posti di lavoro, tasse e ricchezza che lo stato può redistribuire. Nonostante il maggior costo delle materie prime per le industrie italiane fino al 1999 questo paese era la quinta potenza economica mondiale, la redistribuzione di ricchezza attraverso stipendi pubblici, pensioni e sussidi salvaguardati dall'euro e' stata resa possibile negli ultimi 10 anni dagli accumuli di ricchezza e tessuto industriale degli decenni precedenti, sono i mantenuti che devono preoccuparsi se i veri creatori di ricchezza non possono fare il loro mestiere, e se tessuto industriale e competitività vengono smantellati, perche' la ricchezza da redistribuire sta finendo bello mio. Leggi la Rivolta di Atlante non ti condannare a morire da comunistaccio ------ Mi spiece ma non è cos'ì ...è stata resa possibile grazie alla continua svalutazione della lira ...e al continuo assistenzialismo fatto dallo stato all'industria , oltre che concessioni etc...la lira è passata all'euro perchè ormai non comprava più nulla da quanto svalutata era nei confronti delle altre valute.. Abbiamo pagato per anni fior di interessi per uscire dalla crisi altro che storie ... Ti dovresti chiedere perchè ORA non funziona più ... Non funziona più perchè un conto sono aziende SOLIDE e non aiutate dallo stato che hanno guadagnato e sanno stare da sole sul mercato un altro quelle che hanno bisogno di scaricare puntualmente i costi e la loro minor capacità produttiva su stipendi minori e precarietà ... In questi ultimi 20 anni gli imprenditori devono ringraziare gli operai che hanno sempre pagato al posto loro la mancata competitività dell'industria Italiana ... lo stiamo osservando proprio di questi tempi ... oggi approvano leggi sulle pensioni pensioni "alla morte" , qualsiasi precarizzazione e sistema per disfarsene il più velocemente possibile dell'operaio ... ecco perchè questo paese è diventato precario , ha pensato solo agli interessi dell'industria e dei furbetti del quartierino e della politica, lasciando colare a picco le finanze 1900 miliardi ... e precarizzando chi REALMENTE pagava le tasse ... ed ora vogliono ritornare al solito andazzo ... sempre a spese degli altri ... quei 1900 miliardi stai tranquillo che non li ha fatti l'operaio che paga tutto in busta paga ... ma i FURBETTI ... bisogna imparare a leggere e CONFRONTARE con la REALTA'... I FATTI !!! perchè di POLITICI che scrivono a proprio vantaggio e di economisti "nobel" per interesse ne è pieno il mondo ... Cazzz, viviamo in un paese dove l'ultimo governo di destra, gestito da personaggi tipo Sacconi e Brunetta decideva in merito al futuro dei lavoratori e dell'economia Italiana, quando neppure confindustria li capiva quando parlavano (pure Lei a chiedere il sangue dei lavoratori) ... questa è la realtà ... lo stato agevolava in detrazioni fiscali e forse Ti assumevano ...

 

  By: Gano* on Mercoledì 30 Novembre 2011 00:31

Ma se chi produce in Italia non riesce ad avere margini nella situazione attuale credi diventi più competitivo in lire ? ...... ma non calcola i costi di materie prime in lire ... (non pensiate che adegueranno i prezzi delle materie prime alle necessità Italiane LOL). -------------------------------------------------------------------------------------------- Boh. Io so solo che finche' c'era la lira la bilancia commerciale e' stata sempre attiva.

 

  By: Trucco on Mercoledì 30 Novembre 2011 00:28

Esteban ora ragioni dalla parte dei detentori di patrimoni, rendite (e stipendi pubblici) anziche' delle fasce deboli? Gli imprenditori che esportano non arricchiscono se stessi a spese degli altri italiani, fanno esattamente il contrario, creano posti di lavoro, tasse e ricchezza che lo stato può redistribuire. Nonostante il maggior costo delle materie prime per le industrie italiane fino al 1999 questo paese era la quinta potenza economica mondiale, la redistribuzione di ricchezza attraverso stipendi pubblici, pensioni e sussidi salvaguardati dall'euro e' stata resa possibile negli ultimi 10 anni dagli accumuli di ricchezza e tessuto industriale degli decenni precedenti, sono i mantenuti che devono preoccuparsi se i veri creatori di ricchezza non possono fare il loro mestiere, e se tessuto industriale e competitività vengono smantellati, perche' la ricchezza da redistribuire sta finendo bello mio. Leggi la Rivolta di Atlante non ti condannare a morire da comunistaccio

 

  By: ALFABETO on Martedì 29 Novembre 2011 23:22

Ho paura che Este abbia ragione,come la giri e`difficile. Vedere positivo!

 

  By: Esteban. on Martedì 29 Novembre 2011 22:53

ma se chi produce in Italia non riesce ad avere margini nella situazione attuale credi diventi più competitivo in lire ? Certo, il ragionamento che fa l'imprenditore medio è che adeguerebbe il listino in lire ai prezzi in euro, pagando una miseria in lire i lavoratori ... ma non calcola i costi di materie prime in lire ... (non pensiate che adegueranno i prezzi delle materie prime alle necessità Italiane LOL). praticamente il ragionamento è per far guadagnare il 20% che esporta(l'industria) bisogna precipitare nella miseria l'80% che vedrebbe svalutare del 50%(speriamo si fermino lì) i patrimoni ... O pensate che ritornando in lire un immobile mantenga il suo valore ? cioè che dopo aver duplicato in valore grazie all'entrata nell'euro, lo conserVi uscendo .. della serie un appartamento da 200 milioni di lire(103.291 euri) rivalutato in 206.582 euro(il doppio all'entrata dell'euro) che se ritorna in lire diventa di 400 milioni di lire ??? LOL ritornerà a 103.291 euri i famosi 200 milioni di lirette ... E per chi ? per dare l'impressione al 20% degli industriali di arricchirsi in lire ??? speculando sull' 80% del paese ?

 

  By: Trucco on Martedì 29 Novembre 2011 22:25

Oggi ragionando con 1cliente ho realizzato che il ritorno ad una lira che si dimezzasse contro euro dopo la sua nascita, avrebbe come conseguenza una specie di patrimoniale del 10% su tutti gli asset non già convertiti in lire, che siano essi in Italia o all'estero ma denunciati regolarmente. A questa patrimoniale non c'è proprio scampo, e' implicita al fatto che se uno ha un investimento che vale 100€ e non viene convertito in lire che si dimezzano, pur valendo sempre uguale in euro, ESSO GUADAGNA IL 100% IN LIRE, ergo dovra' pagare il 20% del capital gain, ergo il 10% del valore complessivo. Ci avevate pensato? Questo da solo porterebbe un bel po' di entrate fiscali, se ci mettiamo pure che una lira dimezzata dimezza pure il debito pubblico, dalle ceneri dell'euro potrebbe rinascere l'Italia, e dalla nazionalizzazione delle banche e loro riprivatizzazione in tempi tranquilli potrebbe generarsi persino una plusvalenza. Finirebbe che la Francia vorrebbe uscire dall'euro spontaneamente, prima che ce la mangiamo viva con la ritrovata competitività. Ma forse sto solo cercando di vedere il lato positivo...