secondo me è pazzesco!

 

  By: Fr@ncesco on Mercoledì 20 Marzo 2013 16:32

A Cipro nessun negozio e ufficio pubblico sta più accettando assegni. Oramai si può pagare esclusivamente cash only.

 

  By: Bullfin on Mercoledì 20 Marzo 2013 14:53

Ma Pigreco sei di sinistra o sei amico di Junker??? Se non l'avevi notato si sta perpetuando il piu' grande saccheggio ai danni dal popolo operaio nella storia...ma rob de mat.... e te lo vedrai quanto bastera' quando andrà a 1 sul dollaro..(finora tutto procede in quella direzione).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: pigreco-san on Mercoledì 20 Marzo 2013 14:50

Tutto è perfettibile con il seno di poi. per me Draghi è un grande. "CREDETEMI QUESTO BASTERA'" un mito.

 

  By: Bullfin on Mercoledì 20 Marzo 2013 14:34

utto perchè non chiamano mai loro nelle stanze dei bottoni..e per fortuna. quindi per te chi è nelle stanze dei bottoni governa bene??? ma va dar via i ciap...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: pigreco-san on Mercoledì 20 Marzo 2013 14:27

Boh per Cipro stampare o meno, ritornare alla sovranità monetaria è un problema secondario che non risolverebbe i problemi bancari. Facciano quel che vogliono, con lo 0,5 % del PIL europeo, ma da li a farneticare sul resto dell'europa ce ne vuole. Certo i catastrofisti in questo periodo hanno le penne cariche e devono pur dir qualcosa. ma almeno dicessero le cose correttamente e invece sempre complotti, massoni, leghe segrete,ecc, tutto perchè non chiamano mai loro nelle stanze dei bottoni..e per fortuna.

 

  By: Fr@ncesco on Mercoledì 20 Marzo 2013 14:22

[Pigreco-San] niente stipendi pubblici, pensioni e caos per le strade. ----- Pigreco, Cipro è un'isola in cui ci sono due Stati: uno, quello che sta a sud dell'isola, usa l'euro mentre l'altro, quello che sta a nord dell'isola, usa le sterline cipriote. Ai ciprioti cosa gliene frega di mantenere l'euro? Possono ripristinare la sovranità monetaria quando vogliono. Si mettono a stampare nuovamente la loro valuta nazionale e contemporaneamente lo Stato si mette a pagare gli stipendi, le pensioni e a riscuotere le tasse e i tributi esclusivamente nella valuta nazionale. Non ci vuole tanto a farlo, bastano cinque minuti.

 

  By: pigreco-san on Mercoledì 20 Marzo 2013 14:10

il parlamento non accetta il piano proposto dalla Troika -- fin che interpretate così le cose, difficile capirle. La troica non impone nulla. Cipro ha un debito e bisogno di liquidità di 17 miliardi a fronte di 10 di PIL altrimenti fallisce. Quello che poteva succedere in Italia che tutti dimenticano con Monti. niente stipendi pubblici, pensioni e caos per le strade. Cipro chiede più del PIL di aiuti per buchi pazzeschi delle solite banche che assumono incompetenti. La troica risponde picche. Ti possiamo dare solo 10 miliardi di aiuti (900 milioni per l'italia non 2 miliardi come scrivono qui i soliti incompetenti) il resto te li devi mettere te. Allora il presidente di Cipro si inventa il prelievo forzoso. per la Troica soldi sono soldi se vuoi aumenta le tasse come in Italia o fai quello che vuoi, vendi beni come la Grecia, fai un prelievo forzoso ma la troica non impone nulla. Chiede di rispettare i patti. E' la scarsa politica che non è in grado di governare. Tipo il PDL in Italia per gli ultimi dieci anni per intendersi. Questa è la cronaca. le dietrologie sono frutto di scarsa conoscenza o prese di posizione di parte. Quella sbagliata ovviamente.

 

  By: shera on Mercoledì 20 Marzo 2013 14:01

L'articolo che ha postato defilstrok conferma che è possibile una manovra da 50/60 miliardi sui depositi Sono 800 miliardi circa quindi tra il 7 e il 12% anche in italia, probabilmente quando sarà commissariata
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

 

  By: specoletta on Mercoledì 20 Marzo 2013 13:56

Eurozona in crisi. Dopo quelle di Cipro anche le banche della Slovenia rischiano di saltare Scritto il 20 marzo 2013 alle 09:15 Non si sono ancora trovare le soluzioni per la crisi di Nicosia che occorre focalizzare l’attenzione anche su un altro paese dell’Area Euro. Si tratta della Slovenia. E il conflitto sociale diventa sempre più la corretta chiave di lettura della crisi. Salta il piano salva Cipro. Come temuto il parlamento non accetta il piano proposto dalla Troika e con 36 voti contrari e 19 astensioni boccia l’introduzione di un prelievo forzoso sui depositi bancari. E ora? E ora è tutto da vedere. Il debito PIL del paese decolla al 140%, il sistema bancario, carico di sofferenze greche, non avrà quindi i fondi necessari per un salvataggio che tanto ha fatto discutere, sia per questioni di etica, che di convenienza. Probabilmente nuovi negoziati in vista, a 360 gradi. Tutti ne saranno interessati. La politica cipriota ma anche la fantomatica Troika, grande ideatrice del furto legalizzato deciso per espropriare i clienti delle banche cipriote della somma pari a 5.8 miliardi di Euro. A peggiorare la situazione ci ha pensato infatti il continuo flirt fra Cipro e Russia. Il ministro cipriota delle Finanze, stando a quanto si apprende da fonti governative del Paese, è volato a Mosca con il ministro per l’Energia al fine di discutere della crisi del Paese con le autorità russe. Uno screzio non da poco, dopo le voci dei giorni scorsi, che indicavano il colosso energetico Gazprom come un possibile sostituto dell’Ue come soccorritore di Cipro. Eppure, come riportano fonti della Commissione Ue, Sarris starebbe cercando proprio un’estensione del pacchetto di aiuti che Mosca ha concesso a Nicosia. La situazione è deteriorata completamente quando Sarris ha rassegnato le dimissioni, verso sera. Il motivo? Come spiegano fonti governative cipriote, uno screzio telefonico fra Sarris e Anastasiades, in cui il presidente avrebbe accusato il suo ministro di non aver fatto abbastanza per proteggere gli interessi del Paese. In altre parole, di aver concesso che la troika chiedesse di inserire nel memorandum d’intesa del bailout anche il prelievo forzoso dai conti correnti delle banche operanti a Cipro. (Source) Ma ancora non si sono trovate soluzioni per Cipro, ecco che affiora una nuova problematica. Ancora una volta è uno stato dell’Unione Europea. Ancora una volta il problema è di matrice bancaria. Ma stavolta non parliamo dell’area del Mediterraneo, bensi dei Balcani. Di quello stato che era sicuramente il più ricco della Jugoslavia, ma che poi… è affondata nella crisi bancaria. Lubiana sta per affondare e con lei tutta la Slovenia. Le sofferenze bancarie sono pari al 20% del PIL, il Governo (corrotto e in crisi profonda) ha già attuato un piano di emergenza a sostegno del sistema finanziario. Ma potrebbe non bastare. Non voglio fare terrorismo psicologico, ma mi sembra di vedere un domino, dove i vari tasselli che fino a qualche settimana fa erano tutti in piedi incollati con lo sputo, oggi iniziano a barcollare. E progressivamente rischiano di crollare uno dopo l’altro. La fine di un sistema? Forse. Ma questo sistema è innanzitutto la fine di un progetto, o per lo meno un evoluzione non preventivata di quel progetto che si chiama Euro ed Europa Unita che è stato sempre un colabrodo, ma che ultimamente…è ancora peggio. The economic situation in Slovenia is being closely followed in Brussels. The economy shrank 2.3 percent last year, according to figures from the State Statistical Office. The Alpine republic has been a candidate for an EU bailout for quite some time. Bratusek has claimed that Slovenia will not need a bailout, but the outlook remains bleak. The country’s debt ratio has tripled since 2008, and there is no sign of a recovery. The ongoing crisis in the euro zone is hitting the Balkan states especially hard. Slovenia exports a large amount to southern European countries such as Greece, as do Serbia, Bosnia and Croatia. The crisis in southern Europe is having a dramatic affect on these countries’ exports. In addition, the Balkan countries are affected by the fragile state of Greek banks. “So far the impact of the Greek crisis on the region had not been so great,” Vladimir Gligorov of the Vienna Institute for International Economic Studies told the Austrian Kurier. “But if the Greek banks crash, then it’s another story.” All the countries in which the major Greek banks had a stake could expect “systemic problems”. The entire banking sector in the region would be shaken, Gligorov declared. (Source) Alcune fonti oltre oceano mi hanno fatto sapere (rimbalzate da Londra) che ci sono trattative per un intervento della solita Troika per salvare la Slovenia. Verrà probabilmente anche fatta una bad bank, ma sarà necessario un sostegno finanziario. Ma state pur certi che ormai il messaggio che è stato dato a TUTTI noi è molto molto chiaro. fatevi due conti e lo capirete da soli. Ormai è chiaro. Chi paga alla fine? Il privato. Così è successo in Grecia, così è successo (o si voleva far succedere) a Cipro e così probabilmente succederà in Slovenia. Le conseguenze? Beh, non è bello dire “ve l’avevo detto” ma chi segue il blog da più tempo ricorderà cosa dissi tanto tempo fa. Gennaio 2011. L’ho scritto nel titolo del post: è solo una questione di tempo. La coperta corta non si può allungare, si può “spostare” in certi momenti più in alto, in altri momenti più in basso. Ma i problemi non solo non sono risolti, ma il tempo non fa altro che peggiorare le cose ed inevitabilmente tutti i danni di questa grande crisi saranno inesorabilmente accollati alla povera gente. Ebbene si, alla collettività. E’ sempre stato così e sarà così anche questa volta, ma non perché vogliamo essere cattivi, ma perché è l’unico modo per poter “cancellare” decenni di eccessi e ripartire “quasi da zero” ricostruendo tutto. (Source) In proiezione penso a come potrebbe venire risolta una situazione di forte crisi in Italia. Meglio non pensarci… Intanto stiamo allegri e leggiamo che dice DB. It’s a flat nonsense to argue that the levy on the bank deposits in Cyprus is a unique case that won’t apply to other EMU countries, says Deutsche Bank. “The incident has probably ensured that if a bank or banking system in Europe is again under strain then depositors are, as a minimum, likely to be on the table as a bargaining tool and these depositors would be rational to think hard about the safety of their money and potentially seek alternatives, DB clarifies. As such, DB believes that in systemic terms the Cyprus situation will likely go through slow burner of an issue more than an immediate macro shock. That will leave Europe with short term collateral damage even if Cyprus manages somehow to get another deal better watered down with small depositors bearing less or even none of the levy, DB concludes. Ben inteso, continuo ad essere convinto che in Italia, come spiegato QUI, non si farà altrettanto.

 

  By: hobi50 on Mercoledì 20 Marzo 2013 13:47

Magari ! La Merkel si è già detta contraria. Così niente prestiti e ...vanno fuori dai coglioni . Poi con il pound cipriota faranno come la Kirchner che ,in mancanza di valuta pregiata,ha nazionalizzato i fondi pensione privati argentini. Hobi

 

  By: Fr@ncesco on Mercoledì 20 Marzo 2013 13:42

Pare che il governo cipriota pensi a un esproprio sui fondi pensione che passerebbe attraverso una loro nazionalizzazione: ...Among the options are being discussed are making use of about 5 billion euros in reserved held by Cyprus’s social security funds and a voluntary swap involving bank deposits and bonds indexed to the island’s natural gas revenues...

 

  By: hobi50 on Mercoledì 20 Marzo 2013 13:38

"Peccato che ci va si mezzo l'Unione Sovietica." Forse la Russia di Putin ,compare di merende del "nano". Io ci godo che perdano soldi gli oligarchi russi. Ho visto un dato allarmante sulla capitalizzazione delle due PRIME banche cipriote : 550 milioni di euro quando il sistema bancario ha attivi per 123 miliardi di euro ! In Europa sono completamente matti a cercare di salvare un sistema bancario che ha un buco pari al 100% del Pil del paese(17 miliardi ) ed un debito del paese già pari all'85 del Pil visto al 100% come valore tendenziale fra 5 anni. Questi stanno quasi peggio della Grecia e noi vogliamo salvarli ! Hobi

 

  By: antitrader on Mercoledì 20 Marzo 2013 13:15

Questi espropri proletari sui cc mi piacciono proprio. Se lo fai con aliquota progressiva direi che sono davvero perfetti. E dove li vuoi prendere i soldi se non dove ci sono??? Tra le altre cose si ha anche una situazione bizzarra: poiche' i depositi sono un multiplo dei soldi veri per effetto dei prestiti allora questo tipo di tassazione si rivela molto efficace. Questa si che e' innovazione fiscale, la tassazione dei mitici soldi cliccaroli! Il piu' pirla di tutti e' quello che gli hanno appena accreditato il mutuo o quello che si e' appena venduto il bilocale, il fisco beffardo gli tassa i soldi appena arrivati sul cc! Peccato che ci va si mezzo l'Unione Sovietica.

 

  By: VincenzoS on Mercoledì 20 Marzo 2013 13:13

x Hobi50 3)Se la vogliamo dire tutta la scelta di fare di Cipro un centro offshore è una scelta governativa da cui i cittadini non possono trarsi completamente fuori. ----------------------------------------------- Hai perfettamente ragione. Ma la "colpa" è sempre dei governi, banchieri, ecc. ecc., mai della gente comune che beneficia di certe scelte.

 

  By: hobi50 on Mercoledì 20 Marzo 2013 12:37

1)Dopo aver letto decine di articoli su Cipro non ho ancora trovato da nessuna parte come il governo cipriota utilizzerà i 10 miliardi di prestito UE. E ciò è rilevante per la valutazione dei rischi nostri. 2)E' ovvio che la scelta di decurtare i conti sotto i 100.000 Euro non è una scelta UE ma una scelta cipriota che non vuole penalizzare più di tanto i grandi depositi perchè una simile azione potrebbe comportare la fine di Cipro come centro offshore . 3)Se la vogliamo dire tutta la scelta di fare di Cipro un centro offshore è una scelta governativa da cui i cittadini non possono trarsi completamente fuori. I cittadini ciprioti hanno beneficiato di tassi attivi esorbitanti e di redditi derivanti dall'attività off-shore.Invocare la solidarietà europea mi fa un po ridere. 4) Cipro non doveva essere fatto entrare nella UE perchè queste nazioni sono pericolose Hobi