Uscire dall'Euro

Pablo, sai qual'e' la differenza tra un matematico e un filosofo? Il primo di fronte a uno scoglio logico si ferma, il secondo lo aggira con qualche trovata cialtronesca. Il riassunto di tutte le vostre strampalate idee e' che esistono soluzioni semplici, efficaci e indolori e, all'ovvia constatazione: "ma allora perche' non si applicano?" potete rispondere solo in un modo: perche' i rettiliani non vogliono! Se affermi di voler fronteggiare il debito pubblico con la ricchezza privata la naturale conseguenza e' che quella (la ricchezza privata) debba essere messa al servizio del debito pubblico altrimenti fai come quello che dice ai suoi creditori: io non c'ho na' lira pero' ho mio cugino che e' molto ricco, solo che non mi va di chiedergli soldi. Giacche' mi sei simpatico ti propongo (a scopo rieducativo) un efficace esercizio di logica (postato dai ragazzi della fusione fredda). Se lo risolvi in 5 minuti (o meno) sei ancora recuperabile, se ci metti di piu' sei nella media, se non afferri nemmeno l'essenza dell'indovinello allora ti consiglio di rimmetterti a leggere i libri, ma non quelli di filosofia, piuttosto partire dal teorema di Pitagora. ---- Carla vuole far indovinare la data del suo compleanno a due nuovi amici, Alberto e Bruno. Ma lo fa fornendo 10 date possibili: 15, 16 & 19 maggio; 17 & 18 giugno; 14 & 16 luglio; 14, 15 & 17 di agosto. Poi dice ad Alberto qual è il mese giusto, ma non il giorno. A Bruno dice il giorno ma non il mese. A quel punto Alberto dice: "Io non so quando è il compleanno di Carla, ma so per certo che nemmeno Bruno lo sa". Bruno risponde: "All'inizio non sapevo quando fosse il compleanno, ma ora lo so" Alberto: "Allora anche io so quando è il compleanno" QUANDO E' NATA CARLA?

Bull ma dai seriamente ma tu stai pure a rispondere? Gian lo conosciamo, e va be' Anti ormai è sprofondato nel delirio più disperato - ora scopriamo che qualcuno che non ha mai versato contributi avrebbe pensioni fantastiche, il perché non si sa, chi gliele darebbe non si sa... Insieme a quella dei bilocali da vendere per restituire il debito (concetto che definire delirante è una delicatezza) è una perla da salvare e tramandare: se metti in fila i post di Anti degli ultimi tempi viene fuori una specie di Sacra Bibbia della cazzata.

leggi bene Gian...ho detto oppure il barbiere che porta da vivere a suo padre che faceva lo stesso mestiere... Aggiungo per la precisione...il barbiere figlio ha ora 30-40 anni...il padre oltre 65...sicchè....

Bullfin, il barbiere (ora avrà 70 anni) del paese qui vicino dove sono cresciuto, con bottega da quando aveva suppergiù 25 anni, già 30 anni fa aveva la barca al mare.... non stiamo parlando di barbieri quarantenni, che patiscono la concorrenza dei cinesi ed emettono sempre fattura, ma di quelli over 60-65, che la fattura l'hanno scoperta a capelli già quasi tutti bianchi....

Zio bel, ma guarda che strano, solo io conosco, oppure solo qui nel bellunese, barbieri che chiudono baracca perchè non arrivano a coprire i costi, oppure con il guadagnato (che gia' loro non ci fanno il giro) danno una parte al papa' ex barbiere perchè quest ultimo non ci fa il giro... Ma guarda te tutti qui..... Gianlini e se avesse ereditato da un ricco zio che con il duro lavoro aveva messo da parte un bel po' di soldi?....Eh no chi ha soldi di certo gli ha rubati....

Anti, non conoscevo il meccanismo, ma adesso capisco perché in Trentino tutti i contadini delle malghe, ma non solo, sono benestanti Mi diceva venerdì un agente immobiliare che un suo cliente, barbiere andato da poco in pensione, si è comprato 5 appartamenti a Berlino....sicuramente ha pagato un sacco di tasse nella sua vita....

"Adesso mi aspetto di leggere che è anche una fior di pensione.." Esatto, e, poiche' sono di buon umore, ti spiego anche come funzionava: negli anni 60/70 (quelli che vi piacciono tanto perche' non eravati manco nati) bastava avere un parente iscritto ai coltivatori diretti e succedeva un fenomeno strano, il coltivatore dichiarava che facevi il bracciante per lui e ti pagava i contributi (che erano 4 lire), poi gia' verso i 55 anni andavi in pensione (da quale lavoro non e' dato sapere) e non prendevi nemmeno poco perche' facevi parte di categorie "protette". Facendo calcoli a spanne, uno che e' andato in pensione in quel modo (e che e' ancora in vita) prende almeno 1200/1300 al mese e, specialmente nel meridione, ce n'e' almeno qualche milione. A nord non saprei, ai tempi frequentavo altri ambienti, ma credo sia la stessa cosa.

Robbe', da quando ti sei messo a fare l'esperto di economia e finanza c'hai la crapa piu' confusa e ingarbugliata di un labirinto. La ricchezza privata italiana e' tutta fuffa, trattasi in massima parte di bilocali ormai invendibili, e non lo saranno mai piu' a meno di non importare tutto il nordafrica. Ma supponiamo anche che questa ricchezza sia vera, ergo, ha ragione Shouble quando dice che devi ridurre il debito pubblico restituendo i soldi a francesi e tedeschi (700 miliardi). Questo dovrebbe essere fatto espropriando i bilocali, ma lo stato si guarda bene dal farlo perche' sa benissimo che poi si troverebbe sul groppone solo merce avariata (con relativi costi). Allora bisognerebbe tassare gli immobili con estrema ferocia, ma come fai nel paese in cui si e' perso 6 anni a ciarlare di imu? Mettitelo bene nella zucca, se anche la solidita' dello stato patrimoniale italiano fosse vera, quando hai il conto economico in rosso perenne e' solo questione di tempo: sei fallito!

Gianlini! Quanto mi mancavano i tuoi fantomatici amici che si trovano in situazioni stranissime! Cioè, questi due non hanno mai lavorato ma per qualche misterioso motivo hanno sempre vissuto alla grande (erano ereditieri? contrabbandieri? indovini? O, lasciami indovinare, evasori totali impuniti?!?). Poi, dopo una vita di dissolutezze durante la quale si presume non abbiano mai versato contributi, non avendo mai lavorato ufficialmente, ora guarda un po' si beccano entrambi la pensione (e la paghiamo noi). Adesso mi aspetto di leggere che è anche una fior di pensione... Interessante.

Roberto, io ricordo che negli anni '80 prendevi il treno con due lire....il resto lo pagava pantalone una mia amica ha i genitori che ufficialmente non hanno mai lavorato, mai una busta paga, mai una dichiarazione dei redditi....ora gli stai pagando la pensione (sei contento?) la grande ricchezza privata italiana è anche dovuta a queste cose, checchè si tenti di sminuirne la portata da parte di voi che "torniamo alla lira e siamo tutti felici"

L'Italia ha una proprietà privata pari a €5500 miliardi, una pubblica di 3500 e circa 2000 tra liquidità di conti correnti e titoli a breve. Il debito aggregato italiano (pubblico+privato+aziendale+finanziario) ammonta al 340% del PIL, pari a circa €5400 miliardi. Il debito delle famiglie è tra i più bassi al mondo (non arriva al 50% del PIL). La situazione patrimoniale reale dell'Italia è solidissima, poiché il debito complessivo è garantito da un capitale più che doppio: quale banca al mondo potrebbe dare tali garanzie? Come si e creata in Italia una proprietà privata procapite che non ha eguali al mondo? I lasciti, le piccole (e anche grandi) eredità che ogni italiano ha ricevuto o riceverà dalla propria famiglia sono il frutto di quell'Italietta con la liretta svalutata e con inflazione a doppia cifra. Sono stanco di vedere gente che sputa di continuo nel piatto dove sta ancora mangiando. Riprendiamoci quello che ci hanno tolto e l'Italia, nell'arco di un quinquennio, sarà ancora una volta tra le prime della classe.

Direi che il commento di Bullfin ha il raro dono, da me non posseduto, dell'essenzialità.

Standing Ovation per Roberto e per Bullfin!

I tentativi maldestri di tirar la matematica dentro l'economia (con l'intento di conferirle uno status di rigorosita') finiscono sempre nel ridicolo, l'economia e' governata principalmente da spiriti animali i quali non sono rappresentabili da modelli matematici. Bravo, tutto giusto....così puoi validare le s.......e che scrivi...tanto è tutto relativo....

Le continue svalutazioni della lira tra il 1973 e 1985 servirono a scaricare sul cambio l'inflazione importata a causa dell'aumento del petrolio (+500%), mettendo la prima barriera alle importazioni dall'estero. L'export aumentò simmetricamente ma fu, almeno per i primi tempi, un effetto secondario e forse anche involontario (chi decise tale brillante politica monetaria probabilmente non pensò a quel possibile risvolto). In quei meravigliosi anni il Paese cresceva all'interno, creando opportunità e posti di lavoro in abbondanza, arrivando ad essere quasi la IV economia al mondo, nonostante la liretta svalutata e l'inflazione a doppia cifra. Ditelo ai caproni "dell'€uro che ci ha salvato" Roberto Nardella