Uscire dall'Euro

 

  By: XTOL on Lunedì 10 Novembre 2014 14:22

che qcn o molti si credano napoleone è la fase 2 della demenza. la fase 1 è che tutti (o quasi tutti) credono che napoleone sia stato napoleone, cioè che sia esistito (e quindi: può esistere ancora, anzi ci vuole un napoleone!) un uomo di caratura speciale, che nella curva della distribuzione delle qualità sia stato beneficiato oltremisura e quindi gli si debba affidare il destino dei popoli. come chiamarla? fallacia della mente servile? De Montaigne: "Anche sul più alto trono del mondo, non siamo seduti che sul nostro c.u.l.o "

 

  By: pablo on Lunedì 10 Novembre 2014 14:20

Sì Morphy, solo che a c'è anche un altro problemino: che ci sono persone che si incancreniscono nel loro "particolare" e non riescono più a vedere la realtà che hanno davanti agli occhi. Allora: se hai un'èlite che usa determinate strategie finanziarie e politiche per accrescere il proprio potere e per derapare verso una sorta di dittatura morbida e silenziosa, come accade oggi, devi saper interpretare i segnali e rendertene conto. Se invece di fronte all'evidenza l'unica cosa che sai fare è tirare fuori la frase assurda e stantia sui "rettiliani", allora sei sulla stessa stregua di chi vede veramente i rettiliani che controllano il mondo: due estremi che si toccano. VA a studiare gli Anni dell'ascesa di Hitler: con mezzi e linguaggio diversi, c'era chi invitava a prestare attenzione a ciò che stava accadendo e c'era la platea dei tromboni che ridacchiavano e sbeffeggiavano: "ahhahahah voi credete ai rettiliani". Poi si sa com'è andata a finire. Fra i creduloni e i cinici ormai resi ciechi dal proprio cinismo c'è anche un bel po' di gente di buonsenso che magari sbaglia, ma guarda la realtà con occhi realistici e vorrebbe trovare delle soluzioni realistiche. PS: certo dire quella frase sull'Euro, da parte del commerciante, è un'inesattezza: ma il concetto - riformulato nella maniera corretta - non è sbagliato tout court, e tu lo sai...

 

  By: Morphy on Lunedì 10 Novembre 2014 14:17

Oh, io faccio una fatica boia a scrivere perché l'editor di Cobraf non mi funziona bene; non mi va a capo in automatico a fine riga. C'è qualcuno che ha lo stesso problema?

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Morphy on Lunedì 10 Novembre 2014 14:04

Hobi: "Una volta quelli che pensavano di essere Napoleone ,li rinchiudevano nei manicomi. Oggi ,quelli che pensano di essere Keynes,scrivono di economia sui blog." Hobi è un problema di carattere generale che riguarda non solo l'interesse per l'economia. Certo che questo fenomeno è praticamente assente in matematica perché è una materia (astratta per cui difficile) nella quale c'è poco posto per le opinioni personali. Se prendiamo la fisica che è una pure materia che lascia poco posto all'inventiva già qui nascono un po' di problemi specie nelle zone di frontiera della materia. Io ho un'amica psicologa che a volte mi diceva che alcune teorie della psicologia vengono supportate dalle recenti scoperte nella quantistica. Cioè questa parlava di una materia molto complessa (la meccanica quantistica) senza ovviamente saperne un'acca. Comportamenti simili passano sotto l'uscio se chi interloquisce è un somaro ma appena ti ritrovi davanti ad un esperto fai delle figuracce barbine. Siamo entrati nell'era dell'iperinformazione, cioè un mondo dove tutto il pensiero umano e reso visibile ed è accessibile. Mi sembra scontato che internet diventi un coacervo di immondizia che sottostà al legge unica della GMM (grande montagna di m...). Cosa dice questa legge? Che per quanto tu abbia capacità di spalarne, internet sarà in grado di produrne una quantità molto superiore. Per cui è una lotta persa. Ma nello specifico come funziona il consolidarsi di idiozie? Fondamentalmente tutto va sotto l'ala del complottismo e ilo perché lo vado a spiegare. Funziona così Il mondo è sempre più complicato e competitivo per cui esclude sempre più persone dal processo decisionale. E' ovvio che io ad un certo punto mi sento un cretino. Poi scopro che in realtà non sono io un cretino ma la verità è che mi complottavano addosso. Ahh... ora capisco, non sono io un cretino sono i rettiliani che mi dominano in modo scorretto. Buhhh puzza puzza, bastardi finocchi addossso... stampa stampa. Questo è il discorso. Questo è il meccanismo. Fai conto che tempo fa un tizio barista sapendo che a me piace parlare di scienza (e più o meno non di politica) mi diceva di quel genio di Tesla e di quell'impostore raccomandato di Einstein. "La teoria della relatività vale na una sega perché è stata smentita dai neutrini nel tunnel che viaggiano più veloci. Einstein buhhh buhhh... buffone falsone". Oppure un altro esempio di un tizio commerciante che mi dice (sono un trader e pensa che io possa capire di teoria montaria): "Non potremo mai riprenderci perché l'Euro è una moneta a debito che ci impoverisce". Funziona così

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: lutrom on Lunedì 10 Novembre 2014 14:03

Una volta quelli che pensavano di essere Napoleone ,li rinchiudevano nei manicomi. Oggi ,quelli che pensano di essere Keynes,scrivono di economia sui blog. Hobi ----------------------- E quelli che pensano di essere dei geni ed invece sono solo dei palloni ultragonfiati (ma sotto il vestito da impiegatuccio... niente), dove scrivono??... La rana e il bue Una volta una rana vide un bue in un prato. Presa dall'invidia per quell'imponenza prese a gonfiare la sua pelle rugosa. Chiese poi ai suoi piccoli se era diventata più grande del bue. Essi risposero di no. Subito riprese a gonfiarsi con maggiore sforzo e di nuovo chiese chi fosse più grande. Quelli risposero: - Il bue. Sdegnata, volendo gonfiarsi sempre più, scoppiò e morì. Quando gli uomini piccoli vogliono imitare i grandi, finiscono male. Fedro

 

  By: XTOL on Lunedì 10 Novembre 2014 13:52

bravo Defil, come sempre apprezzo molto i tuoi interventi. vorrei però consigliarti una lettura meno "complottista" e più finanziaria dei movimenti dei mercati, come spiega l'ottimo armstrong (che più leggo e più approvo): la quasi totale assenza del parco buoi nel rialzo delle borse, la marea di denaro investito in bond statali con rendimenti microscopici e leve demenziali fanno pensare davvero che siamo in bolla sul debito statale, ma non siamo affatto in bolla nei mercati azionari.. quanto alla catalogna, c'è poco da dire: basta leggere i post su questo sito per capire che in cialtronia la strada da fare è lunga. qui c'è ancora la quasi totalità che sogna un cambio di verso dallo stato.. patetici

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 10 Novembre 2014 13:16

#i#"Abbiamo messo una bomba nucleare per la crescita! Ha tuonato Yoram sul FT"#/i# Eh, beh, con un PIL di 1500 miliardi, 15 miliardi di risparmio di tasse (più che compensati da 26 miliardi di altri aumenti), è davvero una bella bomba nucleare. D' altronde stiamo tutti lavorando per pagare gli interessi sul debito. Ci conviene? #i#"Il debito pubblico detenuto all'interno del paese puoi anche non considerarlo debito perche' lo Stato possiede gli strumenti per convertire il titolo di credito posseduto dai creditori nazionali come gli pare e preparare cosi' la strada per un ritorno soft alla valuta nazionale."#/i# Verissimo.

Slava Cocaïnii!

 

  By: sol on Lunedì 10 Novembre 2014 12:47

Il debito pubblico detenuto all'interno del paese puoi anche non considerarlo debito perche' lo Stato possiede gli strumenti per convertire il titolo di credito posseduto dai creditori nazionali come gli pare e preparare cosi' la strada per un ritorno soft alla valuta nazionale. Se lo Stato ti riconosce che il suo valore e' e rimane quello nominale in euro i creditori nostrani non avranno motivo di preoccuparsi, anzi ne compreranno ancora di piu'. Semmai il problema del debito pubblico interno sono gli effetti che portano a trasferire ricchezza dai cittadini alle banche fino a quando non fai qualcosa per convertirlo. Il vero problema e' il debito pubblico detenuto all'estero, i creditori esteri alla scadenza vogliono euro e basta e lo Stato gli euro li trova solo creando altro debito. Se la BCE ti compra il debito tu (esclusa la tua quota), devi sempre rispondere ad una maggioranza di creditori esteri. Traderosca bisogna essere mentalmente un po' elastici e non fossilizzarsi sui concetti che fino ad oggi si sono applicati, questi sono quelli che dicono di saper tutto ma che non sanno nemmeno scrivere. Se oggi il Giappone trasforma il debito interno in scadenza in yen2 che ha lo stesso valore e corso legale dello yen cosa cambia per il cittadino giapponese ? Niente.

 

  By: antitrader on Lunedì 10 Novembre 2014 11:55

Altra mazzata paurosa sulla produzione industriale a settembre. La cosa tragica e' che col 25% (forse adesso anche di piu') di produzione in meno si continua a far finta di niente e si aspetta la "crescita" ( la crescita de che?). Abbiamo messo una bomba nucleare per la crescita! Ha tuonato Yoram sul FT, sisi, ci vorrebbe sotto al cul una bella bombetta per darsi una mossa.

Cacerolazos se viene el 9N - defilstrok  

  By: defilstrok on Lunedì 10 Novembre 2014 11:49

Come sapete me ne sono andato. Andato via dall'Italia. Sentendomi tradito dopo che, in gioventù, mi avevano fatto credere che avrei potuto partecipare, che c'era un posto anche per me. Fortunatamente con l'ingresso nell'euro l'epifania è stata ancora più chiara, e ho capito che una qualche forma di regime si stava imponendo. Come ha detto qualcuno "L'euro non è una moneta, ma una forma di governo". Adesso faccio avanti e indietro tra Malta e Barcellona e l'unica cosa che mi manca è solo la qualità del cibo italiano. In compenso la qualità della vita è migliorata assai. Non mi riferisco solo all'organizzazione sociale, al modo con cui le cose procedono e si possono risolvere. Mi riferisco piuttosto allo stato d'animo più leggero che mi contraddistingue trascorrendo i miei giorni tra gente consapevole, non rassegnata, e partecipe della vita sociale di paesi che, mentre da noi si restava fermi, o si andava addirittura indietro, sono invece andati avanti. Ben altra cosa che l'astio misto a rassegnazione e a supina acquiescienza fiscale che satura l'aria dell'ex Belpaese. Tuttavia anche qui si percepisce l'avanzata di una qualche forma di regime. Che, come tutti i regimi, si impone con la forza della propaganda in un misto di bugie e repressione che, nella forma di cui siamo testimoni noi che seguiamo i mercati (?) si manifesta in questo rialzo "per forza" che si spiega solo come autentica forma di fascismo finanziario. Tuttavia i giorni scorsi a Barcellona sono stati emozionanti. Ricorderete sicuramente la forma di protesta delle madri dei desaparecidos argentini: i "cacerolazos", la percussione di pentole e coperchi. Nelle ultime due settimane ogni sera, appena dopo le 21, ho assistito ad una forma di ^protesta "magica"#https://www.youtube.com/watch?v=oiZlvhP45H8^ sia nella forma che nella partecipazione: migliaia di finestre che si aprivano da cui si affacciavano migliaia di persone riempiendo la città del rumore - gradevole, misterioso, ma anche inquietante e solidale - di coperchi percossi dai cucchiai. Ieri mattina i marciapiedi mostravano lunghe file di persone ordinatamente in coda per il voto. E non stiamo parlando di qualcosa simile alla Lega nostrana. Qui l'identità catalana ha forza e radici immense. Basti dire che le radio sono in catalano, i canali TV sono in catalano e persino i film al cinema sono doppiati in catalano (vi immaginate, piuttosto, De Niro che parla in bergamasco?!). Eppure siamo arrivati al punto che Rajoy ha avuto la brillante idea di mandare la policia a identificare presidi e professori nelle scuole, sospetti di apologia separatista. Ma la cosa bella è stata la reazione degli organi di polizia: si sono rifiutati. Proprio perché non è una moneta ma uno strumento di gestione del potere, dall'euro dovremo uscirne e ne usciremo, ma solo quando il regime che lo utilizza verrà sovvertito. Catalani e francesi il loro dovere lo stanno facendo. Stanno aspettando solo che anche gli italiani partecipino ^La febbre#https://www.youtube.com/watch?v=FSpfMqA6M_g&list=RDGSBeCw_ZR8s&index=5^ ^Mediterraneo#https://www.youtube.com/watch?v=6LW7R5koqG0^ ^La mejo gioventù#https://www.youtube.com/watch?v=N0VYLTYwx3s^

 

  By: hobi50 on Lunedì 10 Novembre 2014 11:33

Una volta quelli che pensavano di essere Napoleone ,li rinchiudevano nei manicomi. Oggi ,quelli che pensano di essere Keynes,scrivono di economia sui blog. Hobi

 

  By: antitrader on Lunedì 10 Novembre 2014 11:23

Hobi, quello e' l'effetto Bagnai il quale dal punto di vista teorico e' sicuramente preparato ma dal punto di vista di come funzionano poi praticamente i meccanismi e' molto debole e cosi' ha allevato una schiera di individui che la fanno troppo facile. Sul suo blog i dissidenti vengono sterminati, almeno qui si discute liberamente e un'idea di cosa sia l'euro e l'uscita dall'euro ce la siamo fatta. Bagnai parla sempre del punto di arrivo, quale sara' il cambio, l'inflazione etc... ma non si occupa mai di fare ipotesi sul transitorio e su come gestire gli scossoni iniziali. Se ci fossero dei governi meno eurosuccubi in Francia e in Italia intanto si chiederebbe di stipulare un trattato che definisce punto per punto i passi da seguire per quei paesi che vogliono tornare alle vecchie divise, almeno cosi' si eviterebbero contenziosi secolari.

 

  By: traderosca on Lunedì 10 Novembre 2014 11:14

Bisogna conoscere i meccanismi del QE,comunque è inutile non ci resta.........

 

  By: sol on Lunedì 10 Novembre 2014 09:29

Il fatto che alcuni non lo vogliano fare non e' per non aiutare gli stati deboli ma per non incamerarsi delle perdite certe. Quando la BCE avra' in pancia una parte del debito pubblico nostro sarai costretto a farti comandare a bacchetta ancora piu' di prima per cui spiegami tu dal lato pratico (non da quello psicologico), in che maniera il QE ci portera' benefici pensi forse che dopo che si sono incamerati delle perdite certe indirettamente tramite BCE ci consentiranno di sforare il famoso 3% ? Se vuoi avere delle chance di gestire le cose con la massima indipendenza devi lasciare il tuo debito all'interno della nazione, quindi niente BCE. Poi sai bene che certe riforme strutturali devi farle quando l'economia non e' in recessione, perche' spesso significa licenziare persone o cacciare altri soldi che non ci sono e tanto meno lo puoi fare quando hai degli stronzi che ti dicono cosa fare, ma non per il tuo bene ma solo per rientrare del loro credito. Questo lo hai gia' vissuto col governo Monti, quindi il QE col nostro debito e' solo l'anticamera del FMI. Che tu decida di passare alle lire o meno il tuo destino non cambia, o "neutralizzi" il debito o fai un default, quelli che pensano che tornando alle lire non ci sia qualcuno che lo paga sono degli illusi. Per farlo hai gia' tutto pronto basta una decisione del governo e software bancario, non servono leggi speciali, quando nessuno ha piu' motivo di reclamare la restituzione del debito hai praticamente disinnescato la bomba. Poi se vuoi potrai anche tornare alle lire e ricominciare a far debito praticamente da zero. PS: non pensare che il QE venga ripartito in base al debito, verra' ripartito in base al PIL quindi ale' Germania, in compenso noi siamo il terzo socio per capitale conferito e quindi per utili/perdite distribuiti dietro a Germania e Francia, fai due conti, metti tutto insieme e vedi quanto ci conviene.

 

  By: traderosca on Lunedì 10 Novembre 2014 09:00

"Traderosca del QE europeo se ne avvantaggeranno gli stati che non hanno i nostri problemi" Sol,non è vero!!il QE è fatto per aiutare chi ha problemi,tant'è che vi sono problemi all'interno della BCE per attuarlo,se non salta l'europa,si farà. "Se vuoi aiutare l'economia reale di questo paese da un lato devi recuperare redditivita' iniziando col diminuire sostanzialmente le tasse e contemporaneamente rilanciare i consumi facendo altrettanto." Smettiamola di ripetere sempre le stesse cose,è ovvio che qualsiasi intervento monetario nel nostro paese,difficilmente può risolvere i problemi,se non preceduto da riforme strutturali economiche che non si intravvedono anche nel governo Renzi......... quindi l'Italia è condannata per i prossimi anni a manovre difensive di assestamento per far quadrare i conti,senza reali prospettive di rilancio dell'economia.