Uscire dall'Euro

 

  By: lutrom on Lunedì 03 Novembre 2014 20:31

MR, da quello che vedo parlando con la gente e da quello che ascolto, forse l'unica per l'Italia è un violento shock per svegliare la gente dal rincoglionimento...

 

  By: gianlini on Lunedì 03 Novembre 2014 20:29

MR, se tu fossi lungo di yen come me e ti fossi beccato in faccia un - 10 % in pochissimi giorni in una situazione di mercato "normale", capiresti che col caos dell'uscita dall'euro, un 60 % te lo può fare in una settimana....

 

  By: MR on Lunedì 03 Novembre 2014 20:22

60% di svalutazione sul Marco? Mah...questa è indimostrabile e francamente insostenibile, giusto per sponsorizzare la "riforma morbida". Vorrebbe dire che oltre alla fisiologica caduta del tasso di cambio ci sarebbe anche un'impennata iperinflazionistica a deprimere ulteriormente il medesimo. Ma questo è impossibile se la monetizzazione del deficit viene attuata per effettuare investimenti pubblici in infrastrutture e capitale fisico che in Italia sono fermi da 30 anni. Se invece si stampasse per lanciare i soldi dall'elicottero, allora si, c'è questa eventualità.

 

  By: pablo on Lunedì 03 Novembre 2014 19:33

XTOL sei incredibile... le politiche ultraliberal e la finanza "drogata" hanno causato il danno, poi hanno usato le casse statali per non pagare il prezzo e per farlo pagare al 90% della popolazione (o anche peggio). Come i grafici dimostrano senza ombra di dubbio.

 

  By: XTOL on Lunedì 03 Novembre 2014 19:10

magari, detto tutto questo, sarà mica il caso di fare un altro passo e ammettere che le politiche centraliste con le loro code di pavone (welfare sanitarioprevidenzialscolastico, diritti dei lavoratori, grandinvestimentperilrilancio, redistribuzioni, stampaggi e via stupidando) stanno #b#cominciando#/b# a presentare il conto?

 

  By: Moderatore on Lunedì 03 Novembre 2014 18:13

l'importante è non pensare mai che possa esserci un piano, una strategia, un orchestrazione.... quello che avviene nell'economia globale è il prodotto delle interazioni di tanti fattori, culturali, sociali, tecnologici... è la tecnologia, è l'invecchiamento della popolazione, è l'emergere dell'economia globale, è il "declino"... sono tutti fenomeni complessi e difficili da spiegare, simili ai fenomeni naturali, come le piene del Gange e la siccità in Africa, non c'è gente che orchestra e pianifica... tutte le settimane sui giornali c'è scritto nero su bianco che lo stato (tramite la Banca Centrale) stampa moneta e la usa per comprare titoli di debito e i giornalisti e commentatori ne parlan di un fatto inevitabile,...normale

 

  By: lutrom on Lunedì 03 Novembre 2014 16:48

Scommetto che vari sommi ragliatores faranno finta di non vedere questo intervento del Moderatore e continueranno con le loro elucubrazioni (cioè pip.pe) mentali...

ahh... se anche noi avessimo l'Alleggerimento Quantitativo.. - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 03 Novembre 2014 15:24

sotto Eishehower, Kennedy e Johnson quando il reddito nazionale aumentava si distribuiva un poco a tutti gli americani, l'80% dell'aumento di reddito andava al 90% della popolazione e al top 10% andava il 20%. #F_START# size=3 color=blue #F_MID# Oggi in America il 90% della popolazione non beneficia dell'aumento del PIL#F_END# #ALLEGATO_1# Sotto Reagan, Bush e poi Clinton, Bush jr e Obama si è arrivati man mano al punto in cui tutto l'aumento del reddito nazionale va ai più ricchi. Negli ultimi anni con le politiche di deficit di Obama e di Alleggerimento Quantitativo il 104% dell'aumento del reddito è andato al top 10% della popolazione Come mai ? l'Alleggerimento Quantitativo è una strategia assolutamente geniale: comprando titoli di stato il loro rendumento si azzera e il loro valore di mercato sale. Ma la gente normale non specula sui titoli pubblici, li tiene fino alla scadenza per cui le interessa solo la cedola che viene azzerata. Invece a Pimco o negli hedge comprano futures dei titoli di stato con leva e poi li rivendono facendo enormi capital gain (Pimco quest'anno ha comprato 70 miliardi di T-Bonds futures, quindi usando leva 10). Lo stato stampa moneta, la usa per comprare titoli finanziari e l'effetto è soprattutto su quelli più rischiosi mentre Le cedole dei titoli di stato (su cui contano pensionati e persone a basso reddito che non possono rischiare) vengono invece azzerate. Geniale! L'Alleggerimento Quantitativo è una strategia sofisticata di guerra di classe, come ha detto anche Warren Buffett fin dal 2006, ed essendo l'uomo più ricco del mondo se ne intende ^("There is a call war going on and my class is winning it...")#http://www.nytimes.com/2006/11/26/business/yourmoney/26every.html?_r=0^. Con Greenspan, Bernanke e la Yellen lo stato crea moneta e la usa per comprare e quindi far salire di valore (in modo indiretto) quello che possiedono i ricchi, cioè azioni, corporate e mortgage bonds, junk bonds, immobili di lusso, private equity... Se invece lo stato creasse moneta per trasferirne un poco ai lavoratori tutti nel mercato finanziario comincerebbero a strillare che si crea inflazione...inflazione dei redditi dei lavoratori che si riflette poi ovviamente anche un poco in inflazione dei panieri di beni che i lavoratori consumano. #i# Inflazione !!! Guai all'inflazione che dannegga soprattutto i lavoratoriiiiiiii!!!!#/i# Con l'Alleggerimento Quantitativo si stampa moneta per comprare solo "financial assets" o "beni finanziari" per cui si inflaziona i valori di mercato di questi 9 esperti economici su 10 lì pronti a spiegarti che fa bene. E in Eurozona si invoca l'Alleggerimento Quantitativo come unica via di uscita #i# ... ahh... se anche noi avessimo l'Alleggerimento Quantitativo... ahhh...se la BCE comprasse titoli di stato...#/i#

 

  By: Moderatore on Lunedì 03 Novembre 2014 15:24

sotto Eishehower e Kennedy quando il reddito nazionale aumentava si distribuiva un poco a tutti gli americani piano piano sotto Bush, Clinton, Obama si è arrivati al punto in cui tutto l'aumento del reddito nazionale va ai più ricchi. Negli ultimi anni con le politiche di deficit di Obama e di Alleggerimento Quantitativo il 104% dell'aumento del reddito è andato al top 10% della popolazione

 

  By: GZ on Lunedì 03 Novembre 2014 15:22

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  By: hobi50 on Lunedì 03 Novembre 2014 14:35

Morphy ,io non ti seguo quando mi tiri in ballo le tasse. In pratica mi stai complicando un problema già difficile aggiungendo una variabile tutto sommato trascurabile. Quando il sistema delle banche centrali ,con sforzi CONGIUNTI,ti salva il sistema bancario di molti paesi e qualche stato,sottolineo qualche STATO,non mi ci perdo con le tasse. Purtroppo questa novità ha snaturato l'essenza del sistema capitalista : che quando sbagli PAGHI. Invece chi ha fatto una montagna di denaro negli ultimi 20 anni,invece che restituire indietro il bottino ,lo ha avuto indietro bello LIQUIDO dopo la crisi. Non si possono salvare tutti : si è scelto di salvare i ricchi. Il risultato sono banche zombies e stati zombies. L'Italia è una stato zombie ,soprattutto per il debito pubblico che ammazza di tasse aziende e privati. Se riduci il debito ...riduci automaticamente le tasse. Le banche ,a cui gli istituti centrali comprano gli assets strapagandoli, sono zombies che non possono correre rischi di credito per via dei bilanci già compromessi. Alle banche zombie bisognava togliere il sussidio delle banche centrali ,spazzare via l'equity ,e ricapitalizzarle con denaro pubblico anche STAMPATO. Ma c'è una grande differenza nello stampaggio per pagare le ostriche di Fiorito piuttosto che comprare un asset finanziario. Questo modo di procedere ha favorito i ricchi e non ha lasciato lo spazio per salvare le classi più deboli. Se dovessi sintetizzare ulteriormente direi che si è agito ,INUTILMENTE,sui conti economici ( austerity) quando si doveva agire sugli stati patrimoniali ( debiti ). Il che è quasi la norma : ogni classe politica sceglie sempre la via più semplice quando non sceglie il proprio interesse e quello dei sodali. Hobi

 

  By: lmwillys on Lunedì 03 Novembre 2014 13:15

mi limitavo a dire che la situazione nostra e quella jap non è paragonabile ... i saldi attivi delle partite correnti per noi è LIMITATO dal saldo redditi per loro è DOVUTO al saldo redditi ... loro e solo loro sono CREDITORI di mezzo mondo :-)

 

  By: Morphy on Lunedì 03 Novembre 2014 13:01

Hobi: "Io non ho soluzioni" Hobi segui il mio ragionamento e dimmi dove scantino. Mi pare pacifico che ci sia una montagna immensa di denaro che sempre deve trovare uno sbocco. Ora, se tu mi crei un sistema dove impedisci che il denaro circoli liberamente in un libero mercato devi inventarti un sistema artificiale che sostituisca quello naturale. Mi sembra di capire che facendo questo si creano dei problemi. Ti ingabbi in un mondo di gigantesche bolle finanziarie che poi ti ritrovi a dover smontare. E infatti poi vedi dei QE fuori da ogni logica fatti per gestire un flusso artificiale di denaro tra l'altro usato a leva. Quando una massa di denaro pari a 10 volte il PIL mondiale circola, questo significa che si muove in modo pauroso, angosciante e direi cattivo. Il problema non è la massa di denaro esistente che vuole circolare, il problema sono gli impedimenti, sono le barriere cioè le tasse. Di contraltare nascono i paradisi fiscali (che sono conseguenza delle tasse). Ma se cominci a fare guerra anche ai paradisi fiscali (vedi l'abbronzato) allora vuoi proprio vedere la gente che accattona per strada. Non è che non ci sono soluzioni. Non ci sono soluzioni semplici. L'abbassamento drastico delle tasse è l'unica via per risorgere ed attirare a se il flusso di ricchezza. Ne conseguirebbe un drastico taglio dei servizi (che tra l'altro non abbiamo) ma se devo mandare al macello un popolo lo faccio con una logica semplice e dai sicuri effetti.

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: antitrader on Lunedì 03 Novembre 2014 12:56

"Ed infine : se si vuole uscire dall'Euro ci vuole un team di fuoriclasse che agisca in maniera veloce e disinteressata." "Qui ci vuole una donna!" tuonera' Renzi e ci mette la serracchiani (quella che "e poi quanto paghiamo la benzina se torniamo alla lira?"). Battute a parte, nella politica c'e' il vuoto totale quanto a esperti di queste cose (abbiamo Yoram!), si spera solo che ci sia qualcuno di quelli tosti al tesoro e a bankitalia (sempre che non fanno in tempo a farlo fuori con un decreto nottetempo).

 

  By: GZ on Lunedì 03 Novembre 2014 12:35

#i# ...[Giovanni-bg] Lei dice che per pararsi il deretano in una situazione del genere l'unica per chi ha capitali è la fuga verso banche estere. Secondo em (magari mi sbaglio) ma senza fare cose del genere che operativamente richiede qualche giorno (aprire il conto deposito firme.. ecc. ecc..) si può semplicemente acquistare dei fondi o addirittura degli ETF di società di diritto lussemburghese o male che vada titoli azionari di società estere poco coinvolte con l'europa...#/i# ---- giusto, il problema è che se un numero sufficiente di famiglie con cifre sostanziali e di aziende spostano i soldi su banche estere poi le banche italiane perdono 100, 200, 400, 600 miliardi (come stava succedendo alle banche spagnole nel 2012) e dopo si diffonde il panico. Il problema dei panici bancari è che la gente reagisce rapidamente e in modo non molto razionale e se in parecchi fanno una cosa poi molti di più li seguono... In teoria sarebbe così comunque. In teoria inoltre la Banca Centrale (Bankitalia) e il Tesoro possono evitare il panico mostrando da subito di avere un piano preciso per sostenere sia il BTP che le banche con misure massiccie di "liquidità". E se non bastano anche, come ha fatto il Brasile negli ultimi anni, con imposte sulle transazioni di capitali. Il mondo delle banche, banche centrali, moneta, riserve, credito e contabilità è largamente basato sulla fiducia, gli esperti veri spesso accennano al fatto che #i# "tutta la contabilità è finzione" o "il denaro è un trucco basato sulla fiducia". #/i# Vuoi un esempio clamoroso ? Dal giorno in cui Draghi (26 luglio 2012) ha promesso che la BCE sarebbe intervenuta a difesa dell'Euro, il bilancio della BCE non ha fatto che ridursi... (cioè ha ridotto le operazioni di rifinanziamento e di acquisto di titoli...). Nel caso della BCE, avendo dietro un PIL di 10mila miliardi e un surplus commerciale aggregato di 600 miliardi l'anno basta la promessa (finora).