Il grande mercato Orso dei cereali

 

  By: vetty on Giovedì 02 Maggio 2013 12:07

gli altri vegetali che hai vicino...quello non fa differenze fra buoni e cattivi...secca tutto....buona giornata

 

  By: Bullfin on Giovedì 02 Maggio 2013 01:40

Grazie Vetty, ma al resto cosa intendi?

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: vetty on Giovedì 02 Maggio 2013 01:34

gliphosate...e risolvi tutto...occhio anche al resto però

 

  By: Bullfin on Giovedì 02 Maggio 2013 01:02

Cari amici del forum e cari soggetti a cui sto sulle @@ :). Ho bisogno di estremo aiuto. Sarà il topic che i cereali sono in mercato orso, ma da me vi è un bull trend della gramigna. Con il piccone ho sollevato 1 metro x 1 metro di zolla di terreno e con mio sommo stupore ho notato che era infestato da gramigna...un reticolo intestricabile che mi ha impegnato quasi un ora per bonificarlo. e in piu' ho dovuto smuovere la terra sottostante le zolle perchè ne era piena anche essa....facendo poi emergere sassi che deturpano il giardino-campo che ho. Ora siccome sono sicuro che siete provetti giardinieri che mi consigliate per debellare questa peste???? notare bene essa è andata sotto la pavimentazione esterna e me la sta sollevando tutta. Notare poi che la pavimentazione non è quella a mattonelle messe senza niente sotto...è una (piccola) gettata tra l'altro tutta spappolata dalla gramigna (incredibile :((((). ERgo dovro' rifarmi pure la pavimentazione esterna. Grazie per l'aiuto...bacio mani piedi.... :)

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Moderatore on Mercoledì 12 Ottobre 2011 03:12

^Mais#^, ^Soya#^ e ^Frumento#^ hanno finalmente rimbalzato su delle notizie di raccolto difficile (non capisco perchè non abbiano rimbalzato prima, qui abbiamo avuto l'estate più arida da una generazione e anche in nordamerica non scherzava come siccità). Anche ^Agco#^, ^Mosaic#^ e ^Potash#^ hanno rimbalzato (fertilizzanti) e forse anche ^Fiat Industrial#^ e altri i titoli dei macchinari agricoli seguiranno Per la cronaca qui siamo sul frumento e su Fiat Industrial e stiamo pensando a ^Mosaic#^

 

  By: Regina72 on Lunedì 10 Ottobre 2011 12:59

Anche il contratto CORN DEC 1 STA USCENDO DA UN FORTE TREND RIBASSISTA dai 775 $ di settembre ai 612 $ di oggi . Per me si potrebbe entrare in acquisto con stop 595 $ per predere un buon rialzo.

 

  By: Regina72 on Lunedì 10 Ottobre 2011 12:51

Sul contratto della Soybean oil dicembre vedo un segnale di inversione rialzista ora che ha superato quota 50 $ dopo è è crollato da settembre dai 60$.

 

  By: Moderatore on Domenica 21 Agosto 2011 03:32

In realtà il Mais a Chicago è fermo da tre mesi sui 7 dollari, si vede che i cereali si sono messi a salire in Europa in modo indipendente ---------------------------- ^Mais#^ bene rifugio come l'oro Prezzi al consumo in aumento Anche le quotazioni del grano, della soia e dell'orzo sono in forte crescita, mentre diminuisce la produzione complessiva, a causa della riduzione delle superfici coltivabili. E a pagare saranno i consumatori... ROMA - Con il crollo delle borse le quotazioni del mais sono praticamente raddoppiate in un anno ed hanno raggiunto valori da record al pari di quanto è avvenuto per l'oro e per gli altri beni rifugio. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia con la chiusura settimanale delle quotazioni al Chicago Board of Trade il mais per consegna a dicembre ha superato il valore di 7,25 dollari per bushel (19 centesimi di euro al chilo). Si tratta - spiega la Coldiretti - della borsa merci più importante del mondo dove vengono trattate le materie prime agricole, dal mais al grano fino alla soia e all'orzo, al pari di quanto avviene per i titoli di borsa o le monete sui mercati finanziari e valutari. Dall'inizio dell'anno la corsa dei prezzi del mais è stata ininterrotta con valori che negli ultimi giorni stanno oscillato attorno al massimo storico di sempre. Un andamento motivato da un ridimensionamento nelle produzioni statunitensi sul quale si innestano le speculazioni. L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli - sottolinea la Coldiretti - è infatti sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l'oro fino alle materie prime come il mais. Il costo dei mangimi è aumentato a giugno del 18 per cento rispetto allo scorso anno. Per effetto delle manovre finanziarie sul cibo si è verificata - precisa la Coldiretti - una grande volatilità impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l'allevamento in molti Paesi. Al momento - riferisce la Coldiretti - le prime stime del Ministero delle Politiche agricole si limitano alla previsione di un calo di superfici e raccolto per il grano e l'avanzata dell'orzo. Per il grano duro la produzione 2011 dovrebbe attestarsi sui 3,6 milioni di tonnellate, il sei per cento in meno rispetto allo scorso anno, "grazie" ai 128mila ettari persi a inizio campagna e alle ondate di maltempo che hanno condizionato a più riprese le semine annuali. Identico il discorso per il grano tenero, atteso a quota 2,8 milioni di tonnellate. Qui gli ettari seminati in meno sono stati 27mila, anche se il calo produttivo dovrebbe essere più contenuto (-1 per cento). Ad avvantaggiarsi del calo - continua la Coldiretti - è stato sicuramente l'orzo, che supera il "muro" del milione di tonnellate (+9 per cento sul 2010), visto anche l'aumento delle superfici coltivate da 272mila a 288mila ettari. Nel settore delle oleaginose si prevede un incremento consistente nel comparto della soia, sia in termini di superficie, in aumento di circa 70mila ettari, sia di produzione, con 850mila tonnellate attese, quasi il doppio rispetto allo scorso anno. Dovrebbe, invece, diminuire il raccolto di girasole. Si prevedono - conclude la Coldiretti - circa 250mila tonnellate, contro le 280mila del 2010.

 

  By: Moderatore on Domenica 21 Agosto 2011 03:28

Mais bene rifugio come l'oro Prezzi al consumo in aumento Anche le quotazioni del grano, della soia e dell'orzo sono in forte crescita, mentre diminuisce la produzione complessiva, a causa della riduzione delle superfici coltivabili. E a pagare saranno i consumatori... ROMA - Con il crollo delle borse le quotazioni del mais sono praticamente raddoppiate in un anno ed hanno raggiunto valori da record al pari di quanto è avvenuto per l'oro e per gli altri beni rifugio. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia con la chiusura settimanale delle quotazioni al Chicago Board of Trade il mais per consegna a dicembre ha superato il valore di 7,25 dollari per bushel (19 centesimi di euro al chilo). Si tratta - spiega la Coldiretti - della borsa merci più importante del mondo dove vengono trattate le materie prime agricole, dal mais al grano fino alla soia e all'orzo, al pari di quanto avviene per i titoli di borsa o le monete sui mercati finanziari e valutari. Dall'inizio dell'anno la corsa dei prezzi del mais è stata ininterrotta con valori che negli ultimi giorni stanno oscillato attorno al massimo storico di sempre. Un andamento motivato da un ridimensionamento nelle produzioni statunitensi sul quale si innestano le speculazioni. L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli - sottolinea la Coldiretti - è infatti sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l'oro fino alle materie prime come il mais. Il costo dei mangimi è aumentato a giugno del 18 per cento rispetto allo scorso anno. Per effetto delle manovre finanziarie sul cibo si è verificata - precisa la Coldiretti - una grande volatilità impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l'allevamento in molti Paesi. Al momento - riferisce la Coldiretti - le prime stime del Ministero delle Politiche agricole si limitano alla previsione di un calo di superfici e raccolto per il grano e l'avanzata dell'orzo. Per il grano duro la produzione 2011 dovrebbe attestarsi sui 3,6 milioni di tonnellate, il sei per cento in meno rispetto allo scorso anno, "grazie" ai 128mila ettari persi a inizio campagna e alle ondate di maltempo che hanno condizionato a più riprese le semine annuali. Identico il discorso per il grano tenero, atteso a quota 2,8 milioni di tonnellate. Qui gli ettari seminati in meno sono stati 27mila, anche se il calo produttivo dovrebbe essere più contenuto (-1 per cento). Ad avvantaggiarsi del calo - continua la Coldiretti - è stato sicuramente l'orzo, che supera il "muro" del milione di tonnellate (+9 per cento sul 2010), visto anche l'aumento delle superfici coltivate da 272mila a 288mila ettari. Nel settore delle oleaginose si prevede un incremento consistente nel comparto della soia, sia in termini di superficie, in aumento di circa 70mila ettari, sia di produzione, con 850mila tonnellate attese, quasi il doppio rispetto allo scorso anno. Dovrebbe, invece, diminuire il raccolto di girasole. Si prevedono - conclude la Coldiretti - circa 250mila tonnellate, contro le 280mila del 2010.

Compra Frumento - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 22 Maggio 2011 21:28

Stock: Wheat

La settimana scorsa il ^frumento#^ a Chicago ha fatto un +12% (tra martedì e mercoledì 18 maggio) su notizie di un calo del raccolto europeo e russo Ci sono centinaia di articoli in genere ogni mese sui mercati e non costa niente a gestori, analisti e trader sparare qualche opinione, ma ogni tanto ne trovi qualcuno da mettere da parte. Il migliore gestore europeo di materie prime è questo signore, tale Graham Birch che dopo un onorata e brillante carriera a Blackrock e altre istituzioni ^tre anni fa ha mollato la finanza per diventare agricoltore in Inghilterra#http://www.telegraph.co.uk/finance/newsbysector/banksandfinance/6998811/Top-gold-trader-Graham-Birch-quits-to-run-UK-dairy-farm.html^ comprando una serie di fattorie. Questo è uno che conosce benissimo il mercato come analista e ora come agricoltore a tempo pieno e non gliene importa nel dare opinioni perchè non fa più investimenti finanziari ma alleva mucche e coltiva cereali Lo hanno intervistato ^il 18 maggio e ti dice che il raccolto di cereali è a rischio in europa questo autunno#http://www.bloomberg.com/news/2011-05-20/blackrock-fund-manager-turned-farmer-birch-contending-with-drought-stress.html^, quello che è stato piantato in primavera sta soffrendo per mancanza di pioggia. E' possibile un rialzo improvviso dei cereali, buy ^frumento#^ prima che rompa la fascia di oscillazione a 8.2-8.3$ su un piccolo ritracciamento questa settimana, probabilmente è anche buy vitelli (^Live Cattle#^ ottobre) -------------- ...Weather is threatening crops again this year, from drought in China to temperatures as high as 100 degrees Fahrenheit (38 degrees Celsius) in Kansas. Wheat traded in Chicago rose as much as 7.6 percent on May 18 as European forecasters predicted smaller harvests. On Birch’s farm, winter wheat and rapeseed were seeded in the fall when the ground was moist and roots could grow deep. Corn and grasses planted this spring in dry conditions didn’t have those same conditions, he said. “Forage, maize -- those crops are really suffering quite badly from the weather because they didn’t have much of a chance to establish deep roots,” he said. “The crops we planted in the autumn, they’re looking OK at the moment.” Record Keeping The Central England Temperature gauge showed the region bound by London, Bristol and Manchester was an average of 11.8 degrees Celsius in April, the warmest since record keeping started in 1659, according to the Met Office. If rain doesn’t fall in the next two weeks, wheat yields will suffer, Birch said. Irrigating crops isn’t an option because the farm can only draw a set amount of water from reservoirs, and most of those sources are dry, he said. “Even if we could take out more, the water table is dropping because of the drought,” Birch said. “The reservoirs and little streams have all dried up. I’ve found in Dorset, we’re probably not as badly off. If you speak to farmers in Norfolk, you’ll hear a worse story on winter crops. They’re just hanging in there.”...

 

  By: Paolo Commodities on Martedì 31 Luglio 2007 12:28

Uno spread 3C/2W mi sembra abbastanza prudente, a questi livelli, quindi credo si possa aprire. Anche l'anno scorso è successo che lo spread si sia lanciato a cifre folli per poi tornare a livelli 120-140. Nelle materie prime, essendo fisiche, spesso il prezzo regola quanto viene seminato e quindi la corrispondenza dell'offerta con la domanda. Oggi il fattore particolare è una forte domanda di W rispetto ad una offerta media. Ieri era lo stesso per il C, ma poi la forte domanda ha portato forte offerta. A me gli spreads non piacciono e non ne apro quasi mai, direi che mediarli è proprio soggettivo. C può entrare in spread con Soybeans (S), Soymeal (SM), Oats (O), poi si possono mediare contratti differiti a seconda del periodo di semina (Corn settembre '07 con marzo '08).... ma veramente ci allarghiamo troppo. Buon trading Paolo

 

  By: tonaus on Lunedì 30 Luglio 2007 22:27

Ciao Paolo, grazie delle info. Tu lo apriresti ora uno spread WC da questi livelli? E con che tipo di scala lo medieresti se ti và contro? Intanto oggi W cede qualcosa.....Sperem

 

  By: Paolo Commodities on Domenica 29 Luglio 2007 16:40

Ciao Tonaus, in effetti il frumento (W) ha stra-performato mentre il mais (C) è entrato in una fase toro per poi ritracciare lievemente. W è passato dai 420 dei tempi post precedente Zibordi agli attuali 669. Alcuni parlano di un ritorno a 750, come negli anni '90. C è passato dai 300 ai 400 ed ora intorno 366. Tipicamente lo spread di cui parli è nel rapporto 3 contratti C e 2 di W. Entrambi hanno beneficiato di una forte fase toro dei cereali, ed ora sono in fascia alta. C è stato molto seminato negli USA, anche per la salita da 300 a 400, mentre W meno seminato ma ora fortissima domanda mondiale. Questo per portare il mio contributo a questo interessantissimo forum che leggo spesso; ma alla nostra domanda "salirà?", mi astengo. Come scrivi correttamente, tra gli specialisti commodities lo spread 3C/2W si entra abitualmente tra 120 e 140 ed ora siamo a 300. Significa che avendo diciamo 5 contratti, siamo sotto di 50.0000$. Da un mesetto io preferisco vendere W quando sale molto e chiudere subito con guadagni di poche centinaia di $ (quando va bene), mentre C comprare ai minimi, ma qui non riesco a fare nulla di buono. Buon trading a tutti Paolo P.S. sono lo stesso di "Paolo Commodity", ma ho perso la password ed ho preferito ri-codificarmi Paolo Molinari

 

  By: tonaus on Sabato 28 Luglio 2007 09:27

Non sono espertissimo, ma leggo in giro di questi valori elevati per wheat (entrato corto dicembre a 666,5), ormai prossimo ai max STORICI. Quest'anno chi ha messo in piedi il classico spread WC, che normalmente stà sotto i 100, se lo ritrova sopra 300, mi pare 340. Dovrebbe essere una situazione transitoria e speculativa. Che ne pensate??

 

  By: lutrom on Martedì 13 Gennaio 2004 17:23

da: www.tgfin.it --------------------------- 13-1-2004 Diamanti: nuovi successi nel 2004 I prezzi continuano ascesa vertiginosa Se per i diamanti il 2003 ha visto una domanda boom, nel 2004 le vendite sono destinate ad aumentare ulteriormente. E con le richieste continueranno a crescere anche i prezzi. Infatti, dopo un balzo del 10% lo scorso anno, i "cartellini" delle pietre grezze continueranno a puntare verso l'alto. Tutto grazie al business decdisamente soddisfacente che le gioiellerie hanno registrato a Natale proprio con i diamanti esposti. La previsione è stata fatta da De Beers, il maggiore produttore di diamanti del mondo, con una fetta di mercato di circa il 60%. Parlando al Financial Times, Gary Ralfe, amministratore delegato del colosso controllato al 45% dal gruppo minerario sudafricano Anglo American, ha precisato che il "consumo di diamanti è aumentato dell'otto per cento nel quarto trimestre del 2002 e i dati per il 2003 dovrebbero risultare altrettanto buoni, se non migliori." La domanda maggiore, ha aggiunto Ralfe, è arrivata dagli Stati Uniti, il principale mercato mondiale di diamanti, dove viene venduto l'80% della gioielleria con diamanti, di cui un terzo nel periodo che va dal giorno del Ringraziamento (a fine novembre) fino a Natale. Ma De Beers (che ha messo a segno, nella prima metà del 2003 un rialzo del 34% degli utili a quota 414 milioni di dollari) non può commerciare negli Usa, a causa di questioni collegate alla sua posizione dominante di mercato. Il gruppo non utilizza più la sua tradizionale strategia di sostenere il prezzo dei diamanti tramite il controllo dell'offerta, preferendo invece stimolare la domanda con pratiche selezionate di vendita e facendo più marketing. Un cambiamento ha fatto seguito, secondo Ft, alla comparsa di concorrenti come Rio Tinto e Bhp Billiton, che hanno iniziato a produrre diamanti in Canada. Il colosso delle gemme preziose sta anche cercando di diventare un marchio per la gioielleria di lusso e ha siglato in proposito una joint-venture per la distribuzione con il gruppo francese dei beni di lusso Lvmh.