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Pil che scende e Inflazione che sale - gz  

  By: GZ on Giovedì 28 Giugno 2007 23:46

Allora: oggi sono usciti i dati trimestrali USA: PIL +0.7% (su base annuale) e "Deflattore" +4.3% (una misura di inflazione nel pil) (su base annuale) Se prendessi gli ultimi dati semestrali invece avrei un Pil un poco più alto, circa +1.1% e inflazione però anche più alta, +5.3%. In America hai ora l'inflazione, negli ultimi tre e sei mesi, tra il 4% e il 5% e il PIL a crescita inferiore all'1%. Ma nessun commento di borsa lo dice, è un caso del "re è nudo" non lo vedi perchè non è mai successo e nessuna persona autorevole si azzarda a dirlo Non è che siano dei truffatori gli economisti e gestori, ma dal 1995 l'inflazione è sempre stata relativamente bassa, la FED ripete che l'inflazione è sotto controllo e le borse salgono sempre confermando che va tutto bene Nella mia ingenuità noto che il PIL cresce un 4% meno dell'inflazione e lo trovo logico perchè dopo 4 anni di energia che costa il triplo, altre materie prime che costano il triplo (le agricole ad esempio) e migliaia di miliardi di debito immobiliare e al consumo accumulatisi che ora costano di più con i tassi al 5.25% l'economia rallenta mentre l'inflazione ora si fa sentire. Cioè il consumatore americano dopo 15 anni è arrivato alla frutta Leggo invece che il commento sul mercato è ad esempio che le spese per consumi "al netto dei costi dell'energia e cibo" sono salite del +2.4% nel trimestre. E perchè cavolo escludi energia e cibo ? Senza quelle quanto era l'incremento reale ? Circa zero no ...? Per la prima volta dal 2002 hai l'economia che si è quasi fermata (crescita del PIL +0.7%) e però per la prima volta dal 1993 hai anche l'inflazione che ha sfondato in su la soglia massima del 3% di cui parlano sempre i banchieri centrali. --------------- US inflation worries grow By Daniel Pimlott in New York June 28 2007 15:19 Inflationary pressures in the US were greater than previously thought in the first three months of the year, according to data which also showed that the economy grew at its slowest pace since 2003 over the period. Personal consumption spending excluding volatile food and energy costs, which Federal Reserve policymakers considers a key measure of inflation, was revised up to an annualised 2.4 per cent level of growth from a previous estimate of 2.2 per cent, figures from the Commerce Department showed on Thursday. The raised spending figure makes it less likely that further data on core personal spending out on Friday will fall within Fed’s preferred range of 1 to 2 per cent growth. Economists have been predicting that the price measure rose 1.9 per cent in the year until May, but may now boost their forecasts. A figure rising above 2 per cent might strengthen the Fed’s resolve to keep inflation under control and hence reduce further the chance of rate cuts.

 

  By: giveme5 on Venerdì 22 Giugno 2007 15:34

solo sfasamento temporale, anche oggi (pare) pompa e ripompa il motore €/JPY sta tirando su il DAX. Che roba !

 

  By: gianlini on Venerdì 22 Giugno 2007 13:56

La cosa interessante da notare è che il "motore" Euro-Yen nonostante giri sempre al massimo, non sembra ora in grado di garantire energia motrice sufficiente per tener su il dax

 

  By: GZ on Venerdì 22 Giugno 2007 13:02

Gli utili delle aziende sono saliti soprattutto nell'Energia e nel settore Finanziario, se togli quelli gli utili non sono saliti di molto. Cioè sono saliti perchè sono salite le materie prime e connessi e il debito e connessi il petrolio è aumentato da 15 a 70 dollari il barile e le materie prime in genere sono più che raddoppiate, un +150% medio che si traduce in profitti per le società e paesi che li vendono il debito delle famiglie, mutui immobiliari e credito al consumo, è aumentato in europa e america da circa 7.000 a circa 22.000 miliardi, di un +200%. Questi sono profitti per le banche, brokers, fondi hedge e società che fanno credito da BMW a Fiat a General Electric...

 

  By: Gano* on Venerdì 22 Giugno 2007 12:54

Viene da chiedersi allora in mezzo a tanto pessimismo e disperazione di come sia possibile che il turismo (straniero) in Italia sia ora aumentato di qualcosa tra il 10 e il 14% anno su anno...

 

  By: defilstrok on Venerdì 22 Giugno 2007 12:22

Due sono gli indici che hanno una storia sufficientemente lunga per dirci che funzionano (ed hanno funzionato praticamente sempre): il LEI americano e l'Ifo tedesco. E cosa segnalano? Poi vorrei dire qualcosa sull'inflazione. A parte questioni tecniche (il ricorso alle medie geometriche, la ponderazione, l'abuso del core index) per cogliere la differenza tra quella ufficiale e quella percepita basta guardare alla crescita dei carburanti. In passato ci si lamentava per rialzi assai più moderati. E' grottesco che con il greggio a 68$ non vi sia riflesso sui prezzi vista l'elevata dipendenza della vita occidentale dalla mobilità e dalla logistica. Infine un accenno a quanto mi capita di recente. Entro spesso in contatto con inglesi, francesi, tedeschi, olandesi, americani, greci, russi, ucraini e persino taziki, tutti ben abbienti. Invariabilmente entro un quarto d'ora mi domandano: ma da voi le cose come vanno? perché da noi negli ultimi cinque anni la qualità della vita è precipitata, i costi sono esorbitanti, etc. etc. La sorpresa è che me lo sento dire da chiunque, persino da spagnoli e greci le cui economie hanno reagito in maniere più dinamica alla moneta unica, e solo in termini un po' meno drammatici da inglesi e americani. Malgrado questa fotografia, se le borse sono salite del 200% come si può pensare che salgano ancora in linea retta?

 

  By: GZ on Venerdì 22 Giugno 2007 12:05

per capire cosa succede in America veramente confrontala con l'Inghilterra che è il paese più simile gli inglesi hanno due indici di inflazione ufficiali e quello più citato dai mercati ora è sul +3.1% anno su anno e il secondo chiamato "Indice al dettaglio" sul +4.5%. Risultato: hanno portato i tassi al 5.5% e a luglio li alzano al 5.75% Cioè hanno inflazione fuori controllo nonostante la sterlina sia salita su tutte le valute per 4 anni e sia a 1.98 sul dollaro che una volta era a 1.60-1.70 e l'Inghilterra importi meno petrolio perchè ne ha molto nel mare del nord Come @#%&$£^?*é fa l'inflazione USA a essere al 2.1% annuale del CPI che il dollaro è sceso ai minimi degli ultimi dieci anni e quindi paghi tutto di più, l'America importa 2/3 del suo petrolio e ha un sistema sanitario in cui l'inflazione sale 7-8% l'anno da anni (idem per quello educativo) ? Semplicemente da Clinton in poi hanno cambiato il sistema di calcolo, se usassero lo stesso sistema degli inglesi sarebbe tra il 4 e il 5%, il deflattore del PIL ad esempio è al 4% e del resto chi ha ricalcolato l'inflazione USA con il sistema pre-1996 calcola che l'inflazone USA stia salendo ad un 5%-6%. E la conferma sono i sondaggi del pubblico che disapprova sia il Congresso che il Presidente all'86%, il livello di sfiducia maggiore mai registrato E in ogni caso da dicembre a maggio se leggi anche in giro tanta gente, tipo John Mauldin, il tasso annuale UFFICIALE è salito tra il 4 e il 5%

 

  By: omero on Venerdì 22 Giugno 2007 11:52

La grande sorpresa del Q1 era il deflatore molto alto, ai massimi del 1990 à 4%. Visto che il CPI non era sui massimi dal 2000, anche se in crescita, il dato era un po' sospetto. I casi sono due : - Il deflatore fa vedere meglio l'aumento dell'inflazione che il CPI e l'inflazione sta salendo più di quanto dica il CPI - Oppure "si sono presi" un margine di manovra e hanno un po' sovrastimato il deflatore nel Q1. Se il deflatore scende un poco del Q2 o Q3 si vedrà un rimbalzino che darà credito al soft landing. Per il Q2 e Q3 mi sembra un terno al lotto

 

  By: GZ on Venerdì 22 Giugno 2007 11:36

un indicatore composto da tutto, borsa, fiducia dei consumatori, produzione, consumi, inflazione ecc... non cambia direzione ogni mese, se guardi negli ultimi 40 anni una volta che gira verso il basso e va negativo poi continua questo è l'indicatore che usano tutti anche la FED

 

  By: polipolio on Venerdì 22 Giugno 2007 09:39

Mah, detto che non so esattamente cosa sia QUESTO l.e.i., è sì finito sotto zero, ma di un epsilon e ha già girato. Anche il WLI di ECRI era finito -mi pare- sotto 0 a settembre, ma la loro regola è per almeno un certo periodo (3 periodi?) e significativamente e queste non erano state soddisfatte. Vero invece quanto dice Omero che Ecri è legato agli indici. Mi ricorda tra l'altro l'apologo -forse citato nel loro stesso libro- del vecchio saggio, capo indiano cui gli uomini bianchi della valle andavano a chiedere l'opinione sulle future piene del fiume, piuttosto che sui raccolti. I bianchi andavano, sentivano la sua opinione e agivano di conseguenza. Poi un giorno, mentre lui scrutava la valle prima di formulare il suo giudizio, osarono domandargli come facesse le sue previsioni. "Vedete -disse con la sua voce flebile per l'età e cavernosa per la saggezza- quando nella valle si alzano gli argini, quello è segno che verrà la piena ..."

 

  By: GZ on Venerdì 22 Giugno 2007 02:11

Dato che la borsa per altri motivi sale sempre c'è il riflesso condizionato di immaginare che l'economia vada bene. La crescita dell'economia USA è scesa quasi a zero, (cosa che quasi nessuno aveva previsto), ma solo se la borsa stesse perdendo tutti lo noterebbero. Che la borsa salga mentre l'economica cade in recessione è una cosa che nessun gestore o analista o anche persona comune trova logica per cui immagini che non sia vero Questo è il grafico dell'indice Leading Economic Indicators che contiene dentro tutto, fiducia dei consumatori, borsa, inflazione, produzione, vendite al dettaglio ecc...e per la prima volta dal 2001 è sceso in territorio negativo e in parallelo l'ultimo dato di PIL USA, primo trimestre del 2007, era +0.6% (annualizzato) smentendo tutti quelli che fino a due mesi fa dicevano che l'economia cresceva perlomeno al 2% L'unica volta che l'indice LEI (linea rossa) è sceso sotto lo zero e NON c'è stata una recessione è stato nel 1966 (quando Johnson fece partire un mega programma di spesa pubblica e militare da far paura tenendo su la baracca), diversamente ha SEMPRE predetto correttamente la recessione. Tutte le altre volte quando l'indice LEI è andato negativo poi il PIL anche lui è andato sotto zero. L'economia non è una scienza, ma alcune cose le prevede

 

  By: omero on Venerdì 22 Giugno 2007 01:50

Pero' Polipolio l'ECRI é molto legato agli indici azionari. Nessuno conosce la ricetta ma gli indici sembrano pesare molto. Nel 1987 l'ECRI non aveva visto niente del crac ma poi era riuscito a antcipare il fatto che non ci sarebbe stata una recessione. Quindi se c'é un recessione tra 3 mesi sarebbe la prima volta che l'ECRI non la anticipa minimamente ma anche forse la prima volta che si ha una recessione tre mesi dopo un top degli indici. (Mi dispiace per il grafico ma non ho trovato niente di più recente)

 

  By: polipolio on Venerdì 22 Giugno 2007 00:28

Sempre per esacerbare gli animi, ri-posto il solito ECRI. Notare come il coincident index sia 'basso' (e in discesa, a conferma delle cose che dice Zibo) mentre il leading stia esplodendo. [che abbiano incluso anche la view di M. Peppe nei loro modelli econometrici ?] Per confronto ci rimetto anche una delle precedenti

 

  By: gianlini on Giovedì 21 Giugno 2007 15:56

no zibo è che tutti si mangiano le mani vedendo il mercato salire senza di loro, e pensano che un'altra occasione di acquisto capiterà fra 10 anni, le case hanno raggiunto il top e al max l'anno prossimo si pagheranno più tasse.... le azioni sembrano letteralmente in mano a nessuno (o per meglio dire sono in mano a pochi ricchissimi che non fanno testo)

 

  By: GZ on Giovedì 21 Giugno 2007 15:38

Ecco una delle conferme dell'analisi per cui siamo sulla cima di una piramide del debito che copre il buco creato nell'economia occidentale dalla globalizzazione e che regge perchè negli Stati Uniti, Giappone e Cina in particolare si è riusciti a nascondere l'inflazione La fiducia degli americani nel Congresso (non solamente in Bush che li ha infognati in Iraq), quello appena eletto a maggioranza democratica, ^ha toccato questo mese il MINIMO STORICO, il 14%#http://blogs.usatoday.com/gallup/2007/06/what_do_hmos_an.html^ che è la percentuale più bassa da quando si raccolgono i dati. La cosa incredibile è che da marzo i mercati sono risaliti alla grande con titoli nei giornali e nei report : "..rassicurati dai dati di inflazione americana..." mentre i prezzi all'ingrosso stanno salendo dell'11% e quelli al consumo del 7%.. (...Over the past three months, the annual rate of inflation has been running anywhere from 7% to 11%. That's no typo, folks: ^Since March, prices have gone up at a 7% clip at the consumer level#http://www.marketwatch.com/news/story/inflation-soaring-fed-respond-soon/story.aspx?guid=%7B9FDBE9FB%2DE9BF%2D46E5%2D828F%2DF3300B1F50EC%7D^ and at an 11% pace at the producer, or wholesale, level. By contrast, last year consumer prices rose 2.5%, while producer prices inched up just 1.1%....") Questo divario incredibile tra l'immagine del "boom globale" e "Dow Jones ai massimi storici" e il pubblico americano totalmente sfiduciato anche nei confronti del congresso appena eletto, conferma che i dati su cui i mercati finanziari si muovono sono fasulli nell'insieme, l'economia USA reale è in recessione e l'inflazione reale è sul 5% --------------- New Gallup data show confidence in Congress at all time low Just 14% of Americans have a great deal or quite a lot of confidence in Congress. This 14% Congressional confidence rating is the all-time low for this measure, which Gallup initiated in 1973. The previous low point for Congress was 18% at several points in the period of time 1991 to 1994. Congress is now nestled at the bottom of the list of Gallup's annual Confidence in Institutions rankings, along with HMOs. Just 15% of Americans have a great deal or quite a lot of confidence in HMOs. (By way of contrast, 69% of Americans have a great deal or quite a lot of confidence in the military, which tops the list. More on this at galluppoll.com on Thursday). Generally speaking, Americans have been skeptical about Congress for decades now. But the current 14% confidence rating for Congress is down from 19% last year and is the lowest in Gallup’s history, surpassing the 18% confidence in Congress measured in 1991, 1993 and 1994.