Eliminare il Contante

 

  By: GZ on Giovedì 16 Agosto 2007 12:32

Unicredit ha fatto i soldi vendendo alle famiglie italiane unit linked, capitale garantito e altri strutturati che costano secondo B&F di sabato dal 6 all'8% annuo come costo totale (!...e invece li hanno scoraggiati dal comprare le azioni mentre salivano perchè con quelle prendevano l'1%...) e con il boom dei mutui immobiliari e del credito al consumo ad ogni fusione bancaria tutti guardavano solo la slide che mostrava le proiezioni sulla crescita del Credito alle Famiglie Italiane dato però che l'italia ha perso il 30% della sua quota di mercato di export, che lo stato ha 1.700 miliardi di debiti, che le famiglie che dieci anni fa non ne avevano ora ne hanno anche loro un 5-600 miliardi, che siamo gli unici negli ultimi sei mesi a non avere più quasi crescita del Pil e consumi negativi non appena l'america va in recessione (e ci sta andando) sarà peggio che nel 2002 perchè nel frattempo si sono caricati dei debiti oltre allo stato anche le famiglie e non si potranno più permettere di ingrassare le banche come prima comprandogli i mutui, i prestiti personali, le unit linked, i prodotti strutturati e gli altri bidoni finanziari che si vendono solo in italia

 

  By: Trading Online on Giovedì 16 Agosto 2007 12:32

Le tue analisi sono condivisibili e sempre puntuali ma credo a questo punto eccessivamente negative. Per carità circolano report sui subprime che dire fanno paura è riduttivo, però credo il mercato abbia scontato molte delle notizie negative colpendo indiscriminatamente tutti i settori: Enel non produrrà più energia? Unicredito non ha report da 8-9 euro e un p/e a 7? Fiat non ha target price a 35-30 e alcuni studi fanno intendere un tp a 40? Ora non dico che questi target price siano corretti ma tra vedere per esempio una Unicredito a 4 o a 8, penso ci siano molte più probabilità di vederla a 8 e così via. Inoltre l'attenuazione della corsa dell'euro forse potrebbe essere importante per le esportazioni dell'area euro. Credo a Natale sia meglio mangiarsi un non dietetico panettone rispetto al rospo. Occhio!!

errore di professionalità del banchiere ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Agosto 2007 12:12

Stock: Countrywide Financial Corp

.l'impressione è che le banche però stiano commettendo un doppio errore di professionalità .Prima hanno fatto prestiti a gente con profilo da "insolventi" , e questo è già un degrado di professionalità , perchè in effetti è lavoro loro valutare i rischi di un credito . Adesso stringono i cordoni della borsa ..... ----------------------------- l'amministratore delegato di Countrywide, che ha 300 miliardi di mutui in essere, ha incassato 150 milioni di stock options da gennaio (queste sono le ultime transazioni), mentre ieri si parlava di possibile bancarotta per ^CFC#^ e dato che è la società più grossa del settore è stato il fattore scatenante del crollo degli S&P 500 I banchieri si mettono in tasca 150 milioni di dollari con le stock options oltre lo stipendio mentre la società rischia la bancarotta ed è tutto legale, mica è Fiorani, se non è professionalità questa questo è i motivo di fondo per cui la borsa avrà un crollo, il sistema è corrotto

 

  By: Trading Online on Giovedì 16 Agosto 2007 12:01

Le tue analisi sono condivisibili ma credo a questo punto eccessivamente negative. Per carità circolano report sui subprime che dire fanno paura è riduttivo, però credo il mercato abbia scontato molte delle notizie negative colpendo indiscriminatamente tutti i settori: Enel non produrrà più energia? Unicredito non ha report da 8-9 euro e un p/e a 7? Fiat non ha target price a 35-30 e alcuni studi fanno intendere un tp a 40? Ora non dico che questi target price siano corretti ma tra vedere per esempio una Unicredito a 4 o a 8, penso ci siano molte più probabilità di vederla a 8 e così via. Inoltre l'attenuazione della corsa dell'euro forse potrebbe essere importante per le esportazioni dell'area euro. Credo a Natale sia meglio mangiarsi un non dietetico panettone rispetto al rospo. Occhio!!

 

  By: Moderator on Giovedì 16 Agosto 2007 12:00

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le prossime ruote che si staccano - gz  

  By: GZ on Giovedì 16 Agosto 2007 03:40

la crisi di una frazione dei mutui americani ha tagliato in due mesi dal 10 al 15% di capitalizzazione agli indici occidentali (e giappone che è il peggiore, l'Asia meno, il sudamerica sta rompendo negli ultimi due giorni vedi il Brasile ^EWZ#^ da 70$ a 53$ in 20 giorni) in particolare come settori ha tagliato via un -20% medio ai titoli finanziari americani e quasi altrettanto a quelli euro Quali sono le prossime ruote che si staccano ora che si sente odore di recessione ? 1) Il consumatore americano, l'indice RTH che lo rispecchia sta sfondando in basso, vedi anche il disastro oggi di tutte le grandi catene di distribuzione, Walmart, ^Home Depot#^, ^Sears#^, ^BBBY#^... 2) l'immobiliare in Spagna e Inghilterra in confronto al quale quello americano sarà un picnic a mio avviso, guarda oggi il crac della nostra ^Northern Rock#^, il mistero è solo come facciano gli spagnoli a fingere così bene, faranno crac tutto in un colpo 3) l'auto, acciaio, trasporti, pneumatici e ciclici pesanti ora che si è visto che l'economia rallenta (se Fiat non torna a 14 euro entro natale mangio un rospo) 4) il settore telecom legato al consumatore occidentale tipo ^Nokia^, ^Rimm#^, ^Apple#^, ^Ericsson#^, leggere qui sotto -------------------- Now's a Great Time to Panic About Telecom By Tero Kuittinen 8/15/2007 1 It's a week when we're going to see a lot of dignified, calm people telling investors why this is not the time to panic. Let's take a moment to review why this is particularly dumb advice for telecom investors right now. Know the History Spring 2004 was a magical time in mobile telecom land. Global phone shipments grew by a titanic 40% year-over-year during the first half of 2004. Mobile network sales growth topped 20%. Two years later, 2006 was nice, though no longer magical. Phone shipment growth pace had cooled to 21% by the fourth quarter and network sales growth had dipped to the single digits. The second quarter of 2007 was all Muggles and no magic -- phone unit growth of 11%-12% and network sales growth at around 2-3%. Yet Ericsson's (ERIC) operating margins still topped 19%, and its share price this week remains at $36, far above the $5 level of the telecom trough of 2002. Nokia's (NOK) margins are also currently at highs, and its share price of nearly $30 is far above the $12 level the stock hit during the margin panic of 2004. The leading names in both mobile infrastructure and mobile handset sectors are levitating close to their levels of 2001. It is true that weaker names such as Alcatel-Lucent (ALU) and Nortel (NT) have taken their lumps in recent weeks. But overall, the telecom sector is not pricing in further deterioration. Growth in Weakness That's true even though growth has clearly been decelerating and U.S. consumer spending, the global engine of growth, shows signs of weakening. Even though the M&A mania that has been buoying telecom land has obviously passed its peak. In 2001, global mobile phone volumes declined for the first time in industry history. But then, as now, Wall Street refused to believe the early signs of the volume slowdown. Names like Nokia staged major rallies in the second half of the year as investors looked back at 10 years of terrific growth. The smartphone market is now topping 100 million units a year. It's a rapidly maturing, 10-year-old product sector that's experiencing a relatively rapid slowdown in the growth rate and rapidly increasing competitive pressure. Vendors who observed the 60%-80% annualized smartphone growth rates back in 2004 or 2005 are now bringing out the flood of new models they greenlighted during that era of hypergrowth. We can all see where this is heading in 2008. Yet Research In Motion (RIMM) has a market cap of nearly $40 billion on annual sales of $5.5 billion. Apple (AAPL) has a price-to-earnings ratio of 35, a rich level that shows zero concern on the part of its share buyers about the devastating speed with which losses can pile up for a vendor that's ramping up global distribution but is saddled with 0%-5% market share for years to come. The 2001 downturn in the phone business showed how cruel the market is for niche players when volume growth vanishes. The margin crunch back then forced every single vendor's phone unit into the red, apart from Nokia. This time around, investors refuse to believe that volume growth continues to slow and refuse to believe that the margins of niche players with limited global experience can get hit. Remember Last Time? Let me point out two key insights about the last big phone market crunch. 1. Nobody knows how and why the dot-com bubble implosion coincided with the decline in phone market volume. The most likely explanation is that the financial shock made operators pull back on phone orders, network capital expenditures, marketing and phone subsidies at the same time. Expect this to happen with any financial shock of similar magnitude, whether triggered by a mortgage meltdown or the implosion of Pets.com. 2. The market shares of Motorola (MOT) , Samsung and Siemens (SI) went up from 2001 and 2002. That did not prevent their phone divisions from racking up devastating losses. When the overall phone volume growth vanishes, this industry goes into margin shock. Phone business lives and breathes volume growth. It can't deal with a rapid slowdown in growth without major trauma. That trauma is a result of the disconnect between planned ramp-ups in production volume and end-user demand. This disconnect is inevitable when several major vendors plan major volume ramp-ups during a period of slowing growth. That may now be the case with the ambitious expansion plans of Samsung and Sony Ericsson (the partnered units of Sony (SNE) and Ericsson), the rebound attempt of Motorola, the global expansion plots of Apple and RIM and Nokia's aggressive quest for that 40% market share mark. That is a grave concern for every player with market share below 30%. And it's a moderate concern even for Nokia. The time to not panic is when we get actual evidence of phone unit growth dipping to 5% or 0%. The time to panic is before Wall Street prices in that level -- and Wall Street always prices it in before concrete evidence is out. So is this a bad time for telecom investors to panic? What could be better? Leading companies and hottest speculative names are still priced close to perfection.

 

  By: GZ on Martedì 07 Agosto 2007 02:53

i "fondamentali" sono innanzitutto il CREDITO, il denaro che si prende a prestito il volume di emissioni di debito di qualità bassa, BB o peggio, "junk bond", è sceso in luglio del 90% cioè è sparito --------------------- The volume of new high-yield bonds — also known as junk bonds — fell by 89 percent in July. The market for loans to highly leveraged companies has almost dried up. Standard & Poor’s counts $35 billion in corporate loans that have been ^delayed or canceled, including loans to finance the leveraged buyout of Chrysler...#http://www.nytimes.com/2007/08/05/weekinreview/05norris.html?_r=1&oref=slogin^

 

  By: Sir Wildman on Lunedì 06 Agosto 2007 18:52

E' vero, chi lavora sui fondamentali ha notato da inizio 2006 un cambio secco nel mercato. Dopo un primo periodo di bestemmie, studiando un po' il lungo periodo ho notato che non e' casuale. A fine ciclo c'e' sempre piu' o meno questo fenomeno. Seguire i fondamentali e' ottimo nel periodo di inizio-meta' ciclo. La parte finale invece e' un vietnam. Un consiglio e' di guardare piu' al free cash flow, ai margini, alle scorte e ai receivables che ai PE, specie a fine ciclo. Sono ottimo anche ad inizio ciclo, in quanto di solito alle ripartenze hai prima un calo delle scorte e subito dopo un miglioramente dei margini per se con utili negativi. Tracciando sul chart utili margini ecc .... vedrai che mediamente gli utili sono in deciso ritardo rispetto al chart, mentre i margini (specie il gross margin che da dei segnali sul mercato oltre che sul titolo in se) sono piu' vicini nel tempo al chart.

 

  By: polipolio on Sabato 04 Agosto 2007 16:29

Omero, grazie, non me ne ero reso conto. Ma c'è una logica in questa follia: si tratta di settori ciclici, che hanno beneficiato di condizioni forse straordinarie e i cui PE sono backward-looking. L'acciaio, ad esempio è ora in procinto di ritornare in eccedenza d'offerta (ergo RMa = CMa ergo profitti ridicoli o negativi e i player peggiori perdono sino a chiudere)

 

  By: omero on Sabato 04 Agosto 2007 14:02

La morale del 2006/2007 é di vendere short i settori a P/E basso sotto i 12. Si é cominciato con le società di costruzione come PHM che era a P/E 8 nel settembre 2006. Ora tocca alle banche e ai brokers come Bear Stearns e le altre dell'indice XBD. Continuando su questa logica in linea di mira ci dovrebbero essere assicurazioni, petroliere, distributori di gas, acciaierie e miniere di rame.

Un Tranquillo Weekend di Paura - gz  

  By: GZ on Sabato 04 Agosto 2007 00:19

Le banche e le istituzioni finanziarie americane, dalle banche regionali, alle banche d'investimento e brokers, alle grandi banche commerciali stanno andando a picco a New York (vedi qui sotto l'ETF del Settore Finanziario USA, ^XLF#^ nella foto) dice Jim Cramer e anche altri che di colpo a Wall Street non riescono più a muovere la "carta", i bonds, non solo dei mutui immobiliari, ma quelli corporate, delle aziende, si cancellano tutte le fusioni e opa e non solo, non ci sono più emissioni obbligazionarie ora questo weekend i "fondi di fondi", le società che sono cresciute a dismisura negli ultimi anni che gestiscono gruppi di fondi hedge, chiameranno i gestori e toglieranno i soldi da quelli che hanno della "carta" (bonds) tossica o sospettata di essere tossica

 

  By: gianlini on Mercoledì 01 Agosto 2007 12:47

il vero mito sono quelli (o per meglio dire "quello") della Blackstone quotarsi sul top con un margine di 10 giorni circa (dopo 4 anni e rotti) e fregare il concorrente KKR che anche stavolta ha mancato l'affondo finale (come, se ricordo bene ai tempi della Nabisco) vuol dire proprio sigillare il proprio essere il numero 1!!

 

  By: hobi on Mercoledì 01 Agosto 2007 12:02

Nei momenti di panico in cui alcuni fair value sono abbandonati da un lato, e dall'altro alcuni valori invece non hanno ancora scontato il mutamento, è il momento delle scommesse macro. Io penso che una scommessa macro sia quella di comprare carta buona a sconto ( e non titoli di stato). La seconda è di vendere l'equity delle grandi banche coinvolte nel M&A e nell'underwriting . 21 miliardi di dollari in commissioni d'ora in avanti se le sogneranno. Hobi

 

  By: Esteban on Mercoledì 01 Agosto 2007 11:26

Proprio Come dici Norton , Tutte e due . Condito ,da ladri,con una valanga di avidità ... In fin dei conti , considerando che pochi son veramente grossi ,che le banche sono di fatto società private che gestiscono la politica , ad alcuni questa mattanza va bene. Troppe sanguisughe . Non mi spiego altrimenti come , dopo montagne di derivati e "sistemi di controllo" etc ... non si sia riusciti , pure rinegoziando le scadenze dei subprime a trascinare e dilazionare nel tempo questo problema ma si sia preferito arrivare a questo punto. Banca intesa mi sembra proponga mutui ai giovani a 40 anni .

fare pulizia, con la matematica o senza - polipolio  

  By: Moderator on Mercoledì 01 Agosto 2007 10:50

in fondo un pò di pulizia nel settore ingegneria della speculazione non mi dispiace . Quando si fa credito a gente che non può e si cerca di piazzare la merce avariata nascosta sotto quella buona si dovrebbe pagare . L'intelligenza matematica senza il buonsenso rimane stupidità . Ammesso e non concesso che sia mancanza di buonsenso e non truffa