By: polipolio on Martedì 19 Giugno 2007 00:37
X Beppe.
Scusa se ti scrivo cose che magari sai già bene.
Nelle opzioni il punto chiave è il 'time value', cioè il premio da pagare per poter esercitare l'opzione. Nel caso di opzioni out of the money è il prezzo; altrimenti bisogna sottrarre il valore intrinseco.
Il prezzo si può calcolare con alcune formule, la più famosa essendo Black & Scholes; fino al '73 quando l'han proposta non c'era un criterio se non lo stomaco.
La formula è abbastanza complicata, ma dice che il premio (il prezzo) è tanto più elevato quanto più tempo manca alla scadenza e quanto più è volatile il sottostante e -NATURALMENTE- quanto più lo strike è basso (call; alto se put) rispetto al sottostante.
FINE. E' tutto quel che c'è da sapere in prima istanza sulle opzioni.
Nel tuo caso di venerdì il valore tempo era circa 0 MA lo strike era equivalente al sottostante: quindi ogni soffio in su o in giù del sottostante portavano a una variazione equivalente in $ di valore dell'opzione. Siccome però l'opzione valeva 0 in % la variazione sarebbe stata infinita.
Un altro punto importante nelle opzioni è il calcolo della derivata parziale del prezzo dell'opzione sul prezzo del sottostante (cosiddetto delta). Questa variabile è 50% per un'opzione at the money (se ho una call strike 30 su un titolo che quota 30, quando questo sale a 30.1 la call guadagna 0.05). Attenzione però: trattandosi di derivata parziale la sua forma cambia al variare degli altri parametri, in particolare del tempo alla scadeza e della volatilità: quando mancano 2 mesi alla scadenza la mia call out of the money magari ha un delta del 30%. Allo stesso strike e stesso prezzo del sottostante, il delta sarà SCESO quando mancherà solo un mese. Non parliamo di 'solo un giorno'.
Nota che Iwbank ad esempio ti dà una pagina nella quale calcola le 'greche' (derivate parziali delle diverse variabile principalmente rispetto al prezzo) per l'opzione selezionata con vari strike price
In generale comprare options (per un valore complessivo del sottostante*delta uguale all'abituale bet size) significa diminuire il rischio perché se sbagli, di fatto, smobilizzi un po' ogni giorno: una specie di stop loss dinamico.
Quello che ho imparato è che, a meno di non essere veramente esperti o sensitivi o informati, non conviene pigliare opzioni molto out of the money, ANZI. Se ti va bene guadagni poco, se ti va male -ed è la norma anche se hai azzeccato la direzione- perdi tutto (per quanto poco abbia scommesso)
Qui: http://www.investopedia.com/articles/optioninvestor/07/options_beat_market.asp
c'è una trattazione un po' di base, da cui traggo il brano qui sotto:
The more time an option has until it expires, the greater the chance it will end up in the money. The time component of an option decays exponentially. The actual derivation of the time value of an option is a fairly complex equation. As a general rule, an option will lose one-third of its value during the first half of its life and two-thirds during the second half of its life. This is an important concept for securities investors because the closer you get to expiration, the more of a move in the underlying security is needed to impact the price of the option. Time value is often referred to as extrinsic value. (To learn more, read The Importance Of Time Value.)
qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Black-Scholes
una buona trattazione della formula base.