By: Poli on Domenica 15 Maggio 2011 17:11
sta trovando una base? troppo presto secondo me, pare sia una manovra di qualche mese e pare che non abbiano ancora raggiunto i loro obiettivi...graficamente non c'è una base e col casino di oggi vediamo l'euro che farà da stanotte....questo è un'ottimo artico e con un po' di storia che non guasta mai se si vuol capire come funziona e che portata ha questa manovra e l'obiettivo dell'imposizione di una valuta mondiale....
I prezzi dell’argento e delle materie prime: si prepara una nuova crisi
http://www.asianews.it/notizie-it/I-prezzi-dell%E2%80%99argento-e-delle-materie-prime:-si-prepara-una-nuova-crisi-21504.html
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A controllare le quotazioni di entrambi i metalli è da sempre la famiglia Rothschild, tramite società paravento che a loro fanno capo. Nella fattispecie si tratta della Goldman Sachs (GS) che controlla l’oro e la JP Morgan (JPM) che controlla l’argento. Come ciò sia possibile, visto che ufficialmente il prezzo dovrebbe essere determinato dal punto di equilibrio tra domanda ed offerta di un bene, in questo contesto cioè l’oro e l’argento, non è né immediatamente evidente, né semplice da spiegare. In quanto operatori primari sia la GS che la JPM non sono tenute a versare immediatamente il controvalore per le loro operazioni sulle borse dei metalli preziosi. Pertanto vendono a termine oro o argento allo scoperto (cioè di cui non dispongono) ed incassano il controvalore in denaro contante subito. In tal modo fanno cassa per operazioni quasi sempre vincenti e lucrose ad esempio sulle azioni[5] o sulle obbligazioni[6]. Alla scadenza dei contratti a termine di solito poche controparti richiedono la consegna effettiva dei lingotti. Una delle ragioni è che tale consegna fisica viene resa artificialmente complessa ed i tempi di consegna sono sempre stati abbastanza lunghi. L’altra è che di solito GS e JPM, mediante la compravendita di quantità relativamente piccole, riescono ad influenzare le quotazioni dei metalli preziosi nell’unico giorno del mese in cui è possibile esercitare il diritto di richiesta della consegna del metallo. In tal modo GS e JPM riescono, quasi sempre, o a coprire le richieste di metallo fisico che hanno venduto senza averne o a traslare le posizioni scoperte ad una scadenza futura per loro più propizia. Solo in pochi casi, la situazione è brevemente sfuggita loro di mano. Dopo un primo sbandamento iniziale tutto il sistema (la Fed, la BoE ed altre banche centrali, il Nymex, le autorità di vigilanza come la CFTC, perfino il Fondo Monetario Internazionale FMI, ma anche una vecchia conoscenza come la Scotia Mocatta) iniziò ad agire di concerto ed i reprobi (i fratelli Hunt, ad esempio, con l’argento o la Ferruzzi di Raul Gardini nel settore delle materie prime agricole)[7] finirono male, pagando l’affronto con il fallimento ed il carcere.
Futuro inquieto
Il caso odierno dell’argento ha molte similitudini con quello dei fratelli Hunt ed il sistema ha reagito in maniera molto simile. Come allora le richieste di consegna di metallo acquistato in borsa sono aumentate al punto che il Comex (subentrato al vecchio Nymex) ha visto crollare le proprie riserve di argento e si è trovato in difficoltà ad onorare i propri impegni. Sono stati così improvvisamente innalzati i margini per gli acquisti di contratti di borsa per l’argento. Questa è la ragione del crollo delle quotazioni dell’argento che hanno prodotto turbolenze in tutto il comparto, non l’improvviso crollo della domanda di argento. In questo caso la legge della domanda e dell’offerta ha poco a che farci. La domanda di argento fisico è sempre molto forte. Soprattutto non viene da una sola singola mano, ma da molti piccoli acquirenti sconcertati dal comportamento scandaloso del sistema bancario, dal disastro del debito pubblico e dei deficit statali, dalla maniera clandestina con cui, a porte chiuse, si sta preparando una valuta mondiale sostitutiva del dollaro, il metro di misura che determinerà, scandirà il valore del lavoro e dei sacrifici di miliardi di persone nel mondo.