Ma tu guarda le coincidenze.
Giusto un paio di giorni fa il portavoce di Putin, Dmitrij Peskov, aveva pubblicamente affermato che il sempre più profondo coinvolgimento della Nato in sostegno all'Ucraina aveva trasformato l'Operazione Militare Speciale in un vero e proprio stato di guerra.
Se qualcuno crede che Vladimir non gli avesse dato l'ok preventivo per un'esternazione del genere, come minimo pecca di scarso realismo.
Di più: non si può ignorare che la locuzione “stato di guerra” sia stata sdoganata da una voce ufficiale proprio all'indomani della rielezione di Putin alla presidenza con percentuali plebiscitarie.
Molti hanno attribuito a questa dichiarazione una valenza di semplice monito nei confronti dei Paesi avversari; eppure, è innegabile che sul fronte interno un tale proclama sia risuonato come una sorta di chiamata alla responsabilità nei confronti della popolazione, che col suo voto ha dimostrato di dare pieno appoggio al presidente.
A prescindere da questi distinguo, è comunque chiaro che la Russia è in guerra dal 2022. E dunque: in uno Stato impegnato in un conflitto che dura già da due anni, non sarebbe davvero il minimo sindacale attuare una seria attività di intelligence per sventare eventuali attacchi terroristici, specie in occasione di eventi pubblici di particolare interesse?
Ma supponiamo che i russi siano tanto ingenui da aver con assoluta superficialità trascurato, in tutto questo biennio, la dovuta prudenza sul versante interno.
Si vuole credere che neanche una clamorosa imbeccata li avrebbe messi sull'avviso, tanto da implementare almeno una più rigida attività di controllo nei luoghi di assembramenti particolari?
Perché un bollettino dell'ambasciata statunitense a Mosca, datato 7 marzo, chiariva testualmente come si stessero "monitorando notizie secondo cui estremisti avrebbero progetti imminenti di prendere di mira grandi raduni a Mosca, inclusi concerti", e quindi si raccomandasse ai cittadini statunitensi di evitare grandi raduni nelle 48 ore successive.
Certo, la presunta scadenza era ormai trascorsa. Ma davvero pensiamo che in un Paese impegnato in una veloce escalation militare, e con uno dei servizi segreti migliori al mondo, un rischio così sarebbe stato preso sottogamba?
A tutto questo, aggiungiamoci che la "simpatica" Liz Truss (ex primo ministro UK tanto incapace da detenere il record per velocità nell'essere defenestrata) aveva appena sostenuto pubblicamente che all'Ucraina doveva essere consentito impiegare qualunque arma e qualsiasi tattica d'attacco nel suo confronto con la Russia, tanto da spingere la Zakharova ad accusarla di fomentare apertamente atti di terrorismo.
Insomma: le premesse c'erano tutte. E non stiamo parlando di una situazione di quiete e del più insignificante degli Stati: si tratta del gigante russo, già pienamente coinvolto in guerra, e pure debitamente nonché ripetutamente avvertito nei giorni appena trascorsi.
E invece, ecco la strage del Crocus City Hall, peraltro proprio quel giorno gremito da oltre 6000 persone. Il massimo danno. La massima sofferenza. La piu grande risonanza.
Le somiglianze con il caso Bataclan si sprecano. Con il rave del 7 ottobre idem. L'ISIS e la matrice musulmana sono sempre un bel binomio con cui vestire il terrorista di turno. E di goyim da mandare al macello ce n'è sempre in abbondanza, ad Ovest come ad Est.
Totale? Si chiama "mossa del giaguaro" quella strategia che consente la riuscita di un'azione con il minore dispendio di risorse in termini di tempo, uomini e mezzi.
Già. A me pare che qui si sia lasciata perpetrare una strage di cui le alte gerarchie russe non potevano non sapere.
Il fine: verrà chiarito con gli ulteriori passi di Putin nei giorni a venire.
Solo che allora non sarà più la mossa del giaguaro. Sarà quella dell'Orso Russo.
Ed è un attimo perché ci si vada di mezzo tutti quanti noi europei.
Del resto, è esattamente quello che vogliono.
E, come per molte altre cose, sembra che anche su questo punto, in un modo o nell'altro, siano tutti d'accordo.
https://t.me/Lanonaelica
"...quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua furono uccisi e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni..."