Re: God bless America ¶
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 25 Febbraio 2017 18:53
Gianlini, perché mi fate scrivere cose che sono OVVIE? ;-) (e tu Bullfin, che cazzo dici?).
Trump ha contro tutta quella parte del sistema che fa affari attraverso il sistema politico, lo stato e le (de)regulations. Lo scrissi di già un po' di tempo fa: si comincia dall' esercito, il più costoso ma forse proporzionalmente fra i meno efficienti del mondo, ha dimostrato in Georgia, in Siria ed Ucraina di essere meno efficiente per es, di quello russo che costa quindici volte di meno. Quando postai la denuncia di un generale americano presidente della commissione che supervisiona la modernizzazione el' efficienza dell' esercito, tu mi rispondesti "cosa vuoi che me ne freghi a me di queste cose di fronte a come stanno andando le borse". Bene dissi. Ora sembra che tu abbia riacquistato interesse nell' argomento. Deciditi: se vuoi discutere il tuo interesse sugli argomenti dovrebbe rimanere ragionevolmente costante e non solo quando questo fa comodo a te. La spesa bellica americana rappresenta quasi 800 miliardi di dollari l' anno di spese correnti, più quelle ad hoc per le varie guerre. Trump ha già fatto capire che renderà l' esercito più efficiente: che non significa spendere di meno, ma non permettere più di farci la cresta sopra, né avranno ancora altre guerre facili a disposizione per farci affari gratuitamente, come ai tempi di Clinton o di Bush. L' era di ogni anno una guerra è finita, l' era delle 20.000 bombe l' anno di Obama, tanto per intendersi. La Lockeed sulle sue ciofeche a 100 milioni di dollari l' una non ci potrà più fare la cresta: primo perché sono ciofeche, peggiori perfino delle controparti cinesi, tanto fin'ora pagava pantalone, secondo perché costano un' esagerazione; le potrà comunque pur sempre vendere a prezzo pieno all' Italia, cosa di cui a Trump penso non gliene freghi niente. Il secondo punto è l' immigrazione: Trump intende seriamente non solo fermarla, ma reimpatriare milioni di illegali e perfino di immigrati legali ma non permanenti; questo significa maggiori posti di lavoro per gli americani, ma anche maggior competizione per la ricerca del lavoro e salari più alti (in alcuni casi molto più alti) da pagare per le aziende. E' una medicina amara, ma forse l' unica se vuole ricostruire la classe media. Terzo punto è la repatriazione forzata del lavoro. Se tu azienda americana producevi all estero per continuare a vendere su quell' enorme mercato che è il mercato USA, pagherai un dazio e/o sarai costretto a riportare l' azienda in casa. E questo, insieme all' eliminazione di gran parte della manodopera clandestina e/o immigrata su base non permanente aumenterà notevolmente il costo del lavoro americano, così come aumenterà anche i salari. Questo riporta indfietro tutte le politiche fatte fino ad oggi in Occidente, non solo negli USA ma anche in Europa, di immigrazione indiscriminata, apertura delle frontiere e delocalizzazione delle imprese per diminuire il costo del lavoro e aumentare i profitti delle aziende. La stessa identica politica fatta da Merkel, Hollande, Renzi etc. che infatti scrivo altrove che sono personaggi funzionali al sistema. Non però dalla Le Pen, dovrete infatti aspettare lei presidente per vedere scatenarsi l' ira dei media. Trovo la cosa non solo estremamente interessante, ma anche promettente per una ripresa di vitalità della nostra parte del mondo... Vedremo.
Il quarto punto, che si lega al secondo e al terzo è l' abolizione dei trattati di libero scambio internazionale, il NAFTA, il TTIP e il TTP. Tutti e tre prevedevano la delocalizzazione delle aziende e UN AUMENTO ENORME DEL LORO POTERE POLITICO E NEGOZIALE, avrebbero potuto infatti fare causa ad uno stato firmatario se non gli piaceva una legge sovrana di quello stesso stato (per es. il divieto all' importazione di carne contenente ormoni o antibiotici) sul presupposto che avrebbe impedito una competizione fair nel libero mercato e quindi il non rispetto del trattato, e la decisione sarebbe stata rimessa ad un arbitrato che avrebbe quasi sicuramente dato sempre torto allo stato e ragione alle aziende (su questo punto Trump indirettamente l' ha fatta scampare bella anche a noi europei e dovremmo essergli grati), due di questi trattati (TTP e NAFTA) prevedevano anche il libero scambio di merci con paesi dove il costo del lavoro è di 400$ il mese o meno e almeno uno (il NAFTA) anche il libero scambio della forza lavoro.
Infine vi è un quinto punto, istituzionale. Come sono state alimentate tutte queste guerre che vanno avanti da Clinton fino ad Obama passando attraverso Bush jr.? Trump potrebbe -su tutto questo dico potrebbe- è infatti solo un mese che è al potere, scoperchiare quel calderone che è la CIA, e allora forse se ne vedrebbero delle belle. Infatti se vedi bene la CIA è stata una dei maggiori oppositori istituzionali di Trump. Brennan, ex-direttore ha detto tutto quello che poteva dire contro Trump, e le paranoie di collaborazione con la Russia nascono di là: i fantomatici Russian hacking, detti e non detti, che sì ci sono ma non ci sono le prove... Anche i leak ai giornali che vediamo in questi giorni potrebbero avere la stessa fonte (e se uno non è proprio cretino qui può anche fare a meno di usare troppi condizionali). Ma dico, non hai trovato quanto meno curioso che i Clinton, gli Obama e i Bush fossero così uniti nella guerra contro Trump? Ma chi rappresentano i Bush, i Clinton e gli Obama negli ultimi decenni di storia americana?
Infatti se vedi Trump non ha contro la sinistra. I sindacati sono tutti per Trump. Ha contro i neo-con, che oramai sono tanto tra i repubblicani quanto tra i democratici.
Trump meets with leaders of building, sheet metal unions
Trump ha sostanzialmente avuto contro tutti gli stessi che erano contro Sanders.
A fronte di tutto questo Trump sostanzialmente abbassa le tasse alle imprese. Fa bene, ma evidentemente a queste non gli basta.
Slava Cocaïnii!
Last edited by: Ganzo il Magnifico on Sabato 25 Febbraio 2017 23:07, edited 27 times in total.