@imwillys,
c'è stata un'evoluzione FORTISSIMA, tra i primi E-Cat e l'SK tanto che è difficile vedere il nesso tra l'E-Cat iniziale e l'SK attuale.
Provo a darti la mia visione della cosa.
Rossi è un i ricercatore, è laureato in filosofia, ma la laurea non c'entra è l'intima natura che conta, viene a sapere della faccenda di Piantelli che con nichel e idrogeno aveva realizzato un COP fino a 2,5 con Focardi. Rossi si era interessato a Tesla e sapeva del punto di partenza descritto da Tesla: "quando in un circuito dai impulsi potenti di sovralimentazione teoricamente insopportabili dal circuito, ma sopportabili solo perché brevissimi, succedono cose strane".
Armato di questa conoscenza Rossi ripete l'esperimento di Piantelli usando la polvere con additivi (che lui chiama catalizzatori, di cui il principale è il litio), la geniale intuizione di Rossi fu quella di pilotare le resistenze di riscaldamento con impulsi intensi brevi e unidirezionali. Quindi invece di dare corrente 230 V alternata, provò a dare IMPULSI in corrente continua MOLTO INTENSI E BREVI. In realtà all'inizio si limitò a spegnere e accendere la resistenza che avvolgeva la polvere. Questo è quello che notai io SUBITO, quando il tecnico mi mostrò come doveva essere riscaldato. Ci metteva un ora a portare la temperatura a 110°; se l'alimentazione fosse rimasta costante sarebbero bastati 10-15 minuti. NON capivo. Le accensioni e gli spegnimenti erano seguiti da pause... Anche questo era oltre la logica. Finalmente le curve della temperatura cominciarono a essere "giuste," a detta del tecnico (ex collaboratore). Erano curve che salivano ESPONENZIALMENTE strane, illogiche. Contemporaneamente alla loro comparsa si bloccò il mio Wattmetro collegato in serie per misurare l'energia, Dopo un po' si bloccò anche il secondo Wattmetro, eppure era scollegato e apprezzava l'energia con pinza amperometrica. Dovemmo smontare e togliere tutte le batterie anche quelle di memoria. Infine il contatore ENEL sfarfallava a caso ma si trovava a molti metri almeno 30 di distanza.
Io giudico in base a ciò che ho controllato, molti qui giudicano in base a ciò che leggono scegliendo, a loro discrezione, il buono e il cattivo. Poichè io sono fuori schema. Allora sono un bugiardo, o uno sprovveduto, o comunque uno che non conta. Focardi era vecchio. Quelli di Lugano prezzolati ecc. ecc. In un BOLG uno vale uno ogni modo di pensare è legittimo.
Ma torniamo a ciò che ho sperimentato, questi impulsi ON/OFF erano la chiave, ma il loro agire era CASUALE a volte partiva e la curva della temperatura saliva in modo esponenziale, ma molte altre volte, nonostante il treno di impulsi, la temperatura saliva poco o nulla.
Osservavo con molta attenzione la relazione impulsi e curve temperatura. Ad un certo punto si notava che, se la curva era esponenziale, si poteva fare a meno di dare nuovi impulsi; il tecnico diceva che non erano più necessari si era innescato l'autosostentamento. Però questa condizione era momentanea aveva tempi imprevedibili. Quando la temperatura cominciava a scendere si riprendeva l'alimentazione ON/OFF finché la curva non si ripresentava esponenziale.
Guardavo tutta questa strana faccenda e contemporaneamente registravo i dati; avevo un serbatoio da 120 litri d'acqua che usavo come calorimetro.
La vera certezza INCREDIBILE l'ebbi però alla fine quando, staccando tutto, il sistema continuò a produrre vapore secco per almeno 15 minuti mantenendo la temperatura tra 110° e 113°. Veramente impressionante.
Certo ero impressionato, ma anche perplesso, io non vidi controllo, ma bensì una situazione aleatoria. Quel prodotto non poteva essere industrializzato.
Da quello che credo di aver capito Rossi aggiunse un secondo tipo di alimentazione, si tratta di un'onda elettromagnetica di frequenza opportuna (da 100K a 1 MHz) non particolarmente intensa, qualche decina di Volt forse essa agiva direttamente sulle polveri piuttosto che sul riscaldatore.
Il pensare che tutto quello che vedevo fosse frutto di un inganno è assolutamente ridicolo. Comunque chi vivrà vedrà. Io ritengo questo l'anno definitivo. Quindi sono intervenuto solo quando ho avuto l'impressione che Rossi cominciava a capire di cosa si trattava.
Il fenomeno di base a mio giudizio è questo:
Quando un circuito e sovralimentato con impulsi unidirezionali, tenta di riequilibrarsi ESPELLENDO QUALCOSA. Poiché il primo a rilevarlo fu TESLA che parlò di energia espulsa di tipo sconosciuto che chiamò "ENERGIA RADIANTE".
Tesla la studiò a fondo e vide che quando essa andava a toccare altra materia ne alterava il comportamento; pertanto le polveri immerse in energia radiante si comportano secondo leggi chimico/fisiche differenti e fanno comparire dei fenomeni che devono essere ancora studiati.
La faccenda dell'energia RADIANTE è così intrigante che si è preferito scavalcarla, renderla, risibile, annullarla. Forse è stato un bene così ci siamo concentrati sul ripetibile e non sul vago, strano, incomprensibile e aleatorio.
La seconda fase della scoperta io la colloco come derivante dagli studi di Kennet Shu... grandissimo genio padre della microelettronica.
Come raccontato,Ken ebbe modo di studiare i plasmi, in particolare costruì un sistema di ripresa ad altissima velocità un'enorme quantità di fotogrammi al secondo. In anni e anni di lavoro, capì che in quello stato della materia gli elettroni NON seguono il comportamento che hanno per esempio quando si trovano all'interno dell'atomo. E' dura da digerire ma sembrava che le leggi conosciute non fossero così assolute come sembrava certo fino a quel momento.
Kennet cominciò a parlare di ciò, ma venne inizialmente deriso, questo continuò finchè non emersero le applicazioni. Kennet fece dei brevetti incredibili in base a ciò che aveva capito. Pensate che uno dei brevetti prevede di togliere la radioattività alle scorie nucleari. Kennet è morto da alcuni anni non ha fatto a tempo a vedere il Qx di Rossi. Peccato! sono certo che sarebbe stato felice di questa prima grossa applicazione delle sue teorie e sperimentazioni.
Nel tempo che rimane affinché l'SK sia convalidato continuerò, CON COMODO, a raccontare un po' di teoria e applicazioni misteriose della stessa, che ci sono state e formano racconti che sono quasi delle favole (vedi raggio della morte di Marconi o con lo stesso nome il raggi di Pelizza/Maiorana).
Ovviamente tutto quello che racconterò avrà senso SOLO SE ALLA FINE chi utilizza il calore dell'SK darà conferma della cosa. (Lo farà state certi). Nel caso non succedesse vorrà dire che mi sono sbagliato, ma non ho rubato nulla come denaro ma al massimo attenzione e tempo al lettore che comunque può tranquillamente smettere di leggere, c'è totale libertà di scegliere le proprie letture.
Uso lo stratagemma di scrivere racconti lunghi, il sempliciotto in genere è pigro e non legge, cerca solo di far sentire la sua voce che balbetta sempre e solo lo stesso s ritornello cercando di impedire con il suo abbaiare che altri dicano la loro.
prof. di fisica, ha sviluppato centinaia di programmini didattici per tutti i tre anni della scuola Media, scaricabili dal sito didatticacomputer.it