By: Lo_Spinoso on Lunedì 16 Marzo 2015 02:00
#i#“Lei se la sente di affermare, producendo prove, che la Petroldragon abbia mai prodotto anche una sola goccia di petrolio?”#/i#
Escluso il bicchiere mostrato con orgoglio dall'Enterpreneur all'avvio del business, suppongo Lei intenda, Cosmonauta.
Escluso quello, ovvero cercando petrolio (e non scarti) distribuito a chichessia, fosse anche una singola bottiglia, io non ne trovo, salvo che si è parlato di clienti (al plurale) e di una cartiera che avrebbe acquistato sulla carta ingenti quantità #i#dopo#/i# aver cessato la produzione l'anno prima.
Ma era una notizia apparsa in un articolo di giornale, quindi non si sa quanto affidabile (“tra i migliori clienti della Petrol Dragon figurava una cartiera in provincia di Frosinone, che tra il gennaio ' 91 e il marzo ' 92 aveva acquistato 600 tonnellate di combustibile autarchico. Peccato che la fabbrica avesse cessato la produzione fin dal ' 90”).
Se anche fosse vera la notizia, resta il problema di capire se si trattava semplicemente di un giro di fatture false o se un prodotto dalla Petroldragon sia stato davvero spedito. Opinione: guardando al soggetto, non ho molti dubbi.
Comunque in quel sito leggo un tipico Rossi says: ( qui "http://ingandrearossi.com/il-salto-di-qualita-e-l-acquisizione-della-raffineria-omar/")
#i#"Fin dagli inizi, l’invenzione di Rossi consente di trasformare i rifiuti organici in un olio che, venduto ad aziende specializzate nella raffinazione, permette di realizzare prodotti di uso comune quali oli combustibili e solventi. Le raffinerie, quindi, da sempre costituiscono la clientela tipo della Petroldragon"#/i#
(e qui: "http://ingandrearossi.com/petroldragon-le-aziende-collegate/")
#i#"Tra i numerosi clienti della Petroldragon possono essere annoverati la Unicem, il Cementificio di Merone, la Lombardi Solventi, la Cartiera di Sora, ecc., Aziende che usano il prodotto di Petroldragon, raffinato alla Omar, come combustibile o come materia prima per la produzione di solventi. Il prezzo di vendita dei prodotti Petroldragon è inferiore del 30% circa rispetto agli analoghi prodotti di origine fossile presenti sul mercato."#/i#
Ci sarebbe da trovare le prove. Staranno nel cassetto di un politico di destra, di centro o di sinistra?
#i#“Riguardo Petroldragon bisogna parlare di metodo. Cioè di cosa il Rossi facesse nelle sue "raffinerie". Questo lo hanno scritto i pubblici ministri [e i periti] nei verbali dei processi, verbali che non sono [o sono in minima parte] disponibili on-line. La mia opinione è che facesse quello che in un secondo tempo ha fatto con la sua invenzione epocale. Vale a dire casino”#/i#.
Rossi aveva preso un processo possibile ma sconveniente e lo aveva dichiarato migliorato al punto da risultare conveniente.
Questo gioco lo ha fatto (almeno) due volte, con Petroldragon e con il TEG - in emtrambi i casi partiva da qualcosa di noto, per poi volare più lontano di altri, dove non si è giunti nemmeno 10 o 20 o 30 anni dopo, nemmeno nei laboratori più avanzati.
Opinione per opinione, nelle "raffinerie" non otteneva petrolio né della qualità né ai costi millantati, ma stoccava, guadagnando dallo smaltimento e da un giro traverso di fatture.
Per il TEG, a lei risulta che l'azienda abbia pagato il DoD, a me risulta che Rossi non ne facesse più parte - quindi ha ceduto (o subappaltato) e non certo gratis.
Come si diceva, non ha rapinato il casellante, anzi, chi è arrivato al casello ha pagato regolarmente il balzello. Peccato solo che Rossi fosse uscito dall'autostrada prima, dopo aver (appunto) svuotato la cassa dell'autogrill.
La può girare come vuole: Thermo2004 (una volta stava qui “http://dodfuelcell.cecer.army.mil/library_items/Thermo(2004).pdf” adesso sta qua: “http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=ada432046&Location=U2&doc=GetTRDoc.pdf” oppure qui: “http://freeenergyscams.com/wp-content/uploads/2014/01/ADA432046.pdf” ) è un documento scritto per chi, per le Sue conoscenze, i soldi li ha presi (per caso, era un risarcimento danni? Mai saputo che il fornitore di un bene paghi...O era una tangente per l'appalto?), e dichiara che era stato presentato un prototipo rivoluzionario, di cui non c'è più traccia (pare sia andato distrutto in un incendio, ma forse è un'altra chiacchiera da bar...), a cui hanno fatto seguito svariati altri oggetti tutti non funzionanti o particolarmente inefficienti, anche parecchio al di sotto del noto
Da quel documento:
“Based on research indicating #b#energy conversion efficiencies of 20 percent#/b#, TE devices were built and tested. Of 27 TE devices supplied, only 8 were functional; each device produced only 1 Watt of power”
...
“LTI was incorporated as a response to the thermoelectric power generation research by Dr. Andre Rossi. Dr. Rossi indicated that #b#his devices would produce 20 percent efficiencies, a vast increase from the current science of 4 percent#/b# conversion of waste heat to electrical power”
...
“Over a period of 7 days, the UNH power plant staff recorded voltage and amperage readings every 1/2 hr. The TE Device produced approximately 100 volts and 1 ampere of current, providing 100 watts of power. #b#After this initial success, and a fire that destroyed his Manchester, NH location#/b#, Dr. Rossi returned to Italy to continue the manufacture of the TE Devices. In Italy, Dr. Rossi believed that LTI could manufacture more cost-effective TE generating devices with lower labor and assembly costs. Accordingly, Dr. Rossi engaged a subcontractor to fulfill the requirements of manufacturing and assembly. #b#Unfortunately, the Italian subcontractor was unable to provide second generation TE Devices with satisfactory power generation #/b#”
#i#What an unfortunate pity#/i#! Colpa di nessuno, è che Rossi non è mica paragonabile ad un subcontractor qualunque; tolto lui, non funzionava più niente #i#nemmeno sulla carta#/i#...
Ora ciascuno si fa la sua opinione, ma un oggetto come il prototipo varrebbe oro ancora adesso, che l'efficienza non va oltre l'8% - e lui dichiarava il 20% dieci anni fa.
Stranamente nessuno in nessuna parte del mondo ha provato a rifarne uno uguale. Curioso, non trova?
Rossi, un vero genio che riesce con le sue mani (e la sua borsa da muratore) a costruire oggetti, come il TEG Device, che non possono essere industrializzati (sennò non funzionano più, come la torta della nonna, che se la fa la nonna è un discorso, se la fa il Mulino Bianco in serie, un altro), dopo aver creato bullone dopo bullone, una macchina in grado di riciclare gli esausti meglio di quanto si potrebbe fare oggi (ma di quel prodotto pare proprio non ci sia mai stata traccia -la sfida è aperta, però), e che adesso, sempre con le sue proprie mani, è passato direttamente ai miracoli: niente più esistente, solo sperato – la FF.
Al di là del fatto che la FF sia possibile o meno, il grande Enterpreneur è sempre lo stesso. E non vende E Cat, vende un sogno a chi non vede l'ora di comprarlo. Mica a tutti: pare che per lui sia meglio a pochi, danarosi, che coltivino (o rivendano, se pensano di farcela) l'illusione.
Durerà ancora, l'E Cat, più di quanto Rossi resterà in sella a quel cavallo – i precedenti insegnano: la guida va passata a qualcun altro quando il casello si avvicini davvero. Pare che ci sia ancora un po' di tempo.
Sempre nel campo delle opinioni e delle chiacchiere da bar, c'è chi dice che abbia già trovato una nuova fonte di reddito con la quale ripagare gli ingannati (posto che lo siano stati davvero) danarosi di oggi, che a quel punto avrebbero, come già i licenziatari prima di loro, finanziato un'impresa che alla fine li ha ripagati.
Quindi #i#un ottimo affare#/i#, no? Quale mai sarà il problema di aver aiutato un imbroglione: loro ci credevano, mica è colpa di nessuno [di quelli] se non c'era niente da vendere. Come anche quella cartiera: comprava, pure che era chiusa; che male avrà mai fatto?...