Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: lmwillys on Martedì 29 Aprile 2014 10:43

mentre continua a provocarmi il voltastomaco leggere discorsi di relazioni soldi-ricerca riporto l'aggiornamento Piantelli http://www.google.com/patents/US20140098917 non leggo tanto non ci capirei una mazza ma ad occhio mi pare come al solito un minimo più dettagliato del Rossi ... mi auguro abbia alle spalle aziende italiche e mi piacerebbe che sull'asse Rossi-Piantelli gli spifferi fossero stati bidirezionali non so perché Nevanlinna paventi spesso problemi tecnici, a me non pare sussistano dal punto di vista dell'utilizzabilità economica, forse da tecnico sei pervaso dal perfezionismo o non si tratta solo di 'sensazioni' ?

 

  By: EMBI6 on Martedì 29 Aprile 2014 10:12

@Nevanlinna questa Sua accusa, che spero sia ironica : < Di questi progressi gode anche Lei, non assuma posizioni da taccagno su pochi spiccioli di tasse. > … non tiene conto del fatto che soltanto ieri mattina postavo questo articolo, con relativo commento: The puzzle of the proton radius By Will Morrow 21 February 2014 … ultimo capoverso, ma tutto l’articolo è molto istruttivo e pertinente, perché dimostra come capacità – sinergie – investimenti – possano produrre – talvolta - risultati sorprendenti. … ma Lei mi redarguiva citando i due “estremi” della ricerca: Solvay/ Manhattan, cui rispondevo ricordandoLe che in mezzo esisteva il “grigio” identificantesi col miliardo Ue per lo sviluppo delle molteplici applicazioni del grafene. Quindi cosa mi rimprovera? Diciamo la stessa cosa – Centro Europeo per lo sviluppo e ricerca delle LENR - ma per conoscere il Suo autorevole punto di vista ho dovuto fingere di rielaborare uno pensiero, un po’ criptico, per farLe dichiarare ciò che vado “predicando” da diverso tempo , pur nel Tempio del chimico toscano, dove banalmente mi veniva obiettato che era immorale gettare denaro pubblico per inutili ricerche, nonostante avessi evidenziato – dati alla mano – i fiumi di denaro sprecati e, che il duo Rizzo/Stella andavano e avrebbero continuato a denunciare, col vantaggio – beati loro – di trasformare quelle giuste e provvidenziali inchieste in lauti guadagni, ma nulla più. Peraltro, non ho mai pensato che si dovessero contrastare le ricerche – pur problematiche dal punto di vista ingegneristico di Iter o quelle un po’ cervellotiche del CERN, per le evidenti ricadute scientifiche – ma distrarre piccole somme da entrambi questo COLOSSI – ne scaturirebbe una grossa somma comunque - per istituire il CEFF, mi è sempre parsa e sempre mi parrà … cosa buona e giusta!!!!!!!

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 28 Aprile 2014 19:36

@EMBI6 Si chieda dove vanno i soldi di ITER. C'è bisogno di un pretesto per sovvenzionare [l'industria], dove il termine "[l'industria]" denota gruppi di azionisti - il trasferimento diretto dallo stato agli azionisti è incompatibile con le procedure elettive: la cosa si saprebbe [forse] tramite i mezzi di comunicazione, e i governi non verrebbero confermati. Le presento le giustificazioni più comuni: a) se il problema non viene affrontato, non può essere risolto [questo approccio si applica ad es. al dispositivo "macchina del tempo": se non provi a costruirla, come sapere che non funzionerà? E devi provare per decenni, perché si tratta di oggetto difficile da realizzare]; b) non importa se il progetto fallisce, ci sono le ricadute tecnologiche - guardi il viaggio sulla luna, non sa che ha portato al Velcro? E i laser chimici fluoro-deuterio sui Jumbo per friggere i missili russi? Non sa che ne sono derivati i lettori di CD? Di questi progressi gode anche Lei, non assuma posizioni da taccagno su pochi spiccioli di tasse. E - comunque - dopo una bella due-diligence da parte degli stessi che veranno impiegati nel progetto, facciamo come ci pare - è il concetto di rappresentanza democratica che lo impone.

 

  By: EMBI6 on Lunedì 28 Aprile 2014 18:09

@Nevanlinna, […] Ai fusionisti manca un lobbista che si adoperi a convincere Bruxelles che sarà vero che la cosa non funzionerà mai, ma le industrie nazionali ci guadagnerebbero alla grande. Non capisco, quindi provo a tradurre in volgare: […] sarà vero che la cosa (E-CAT?) non funzionerà mai, ma questo poco importa, perché le industrie nazionali ci guadagnerebbero alla grande. Ma, se non funzionerà - né ora, né mai - dove starebbe il guadagno? Cosa dovrebbero costruire le industrie per guadagnare “alla grande”?

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 28 Aprile 2014 17:09

@EMBI6 Violante ha portato in commissione l'amico americano. Altri sono rimasti chiusi a chiave in Italia, perché se i Tedeschi li vedono tutto è perduto. Ai fusionisti manca un lobbista che si adoperi a convincere Bruxelles che sarà pur vero che non funzionerà mai, ma le industrie nazionali ci guadagnerebbero alla grande. Storia già vista - anche in quel caso sembra che ci siano problemi [apparentemente insuperabili] di materiali - il tungsteno e il plasma di trizio non vanno d'accordo - se lo può far spiegare in dettaglio dall'esperta che ha cassato la richiesta europea di brevetto di Rossi.

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 28 Aprile 2014 16:36

La scoperta di Rossi sta in mezza paginetta scritta nella lingua del "Piccolo chimico", eppure è questa paginetta quello che vale. Prima il Nostro si è molto agitato per afferrare il fenomento, esternamente alla chimica accademica e alla fisica dei fusionisti; ci è riuscito perché è ignorante - cioè non conosce gli argomenti universitari [che non sono il demonio, ma la base comune] e se ne frega [giustamente, visto il grado di successo] delle spieghe e delle esperienze dei vari ICCF. Direi che ha seguito idee bensì elementari ma personali, che si è confrontato con gente che ne sapeva più di lui, e che ha dato un occhio intelligente ai brevetti - e non solo a quelli in categoria G21B/3. In un secondo momento Quinlan ha tentato di fare col trovato la stessa cosa di prima: cioè svilupparlo per prove ed errori mollando ai collaboratori il minimo delle conoscenze [anche se sospetto che ci sia sempre stato un socio che sapeva tutto]. In questo modo si è spostato un metro in avanti dal punto in cui era atterrato, ma si è fermato lì. Certe competenze non le ha e, anche le avessero avute i collaboratori, questi non sono mai stati a giorno dei dettagli. Ne segue la necessità di vendere - ai Greci [che andavano scartati su base fisiognomica], all'ENEL, al DoD, al DoE e agli altri, cioè a nessuno che tirasse fuori una palanca senza saper prima il cosa e il perché e, conoscendo Rossi, il suo latino e le sue sparate, sembra che i potenziali acquirenti avessero delle ragioni [adesso vige l'ambito evangelico-creazionista in funzione della Carolina del Nord, credente, forbita e terzomondista]. Certo è che la paginetta è finita altrove, forse squadernata sul banco di laboratorio serio, e le caz*eggiate sono passate alla nucleosintesi e alle supernovae. C'è ancora qualche però, però ad es. la spaccatura [quella che controllava non comparisse nel reattore delle nuove terze parti], però i materiali... . Si accettano scommesse sugli anni necessari ad avere un prodotto vendibile, non dico al popolo ma a chiunque.

 

  By: EMBI6 on Lunedì 28 Aprile 2014 16:19

@Nevanlinna Estremo A […] la Fisica dipendeva da non più di trenta persone, tutte sedute intorno a un tavolo. Estremo B […] che se chiudi dieci scienziati in una stanza e spendi in attrezzatura, quelli ti fanno qualsiasi cosa, portandola dalla teoria a Hiroshima. … tra questi due Estremi poi c’è il miliardo della UE concesso a vari Paesi europei per le ricerche sul Grafene (per fortuna, che almeno per questo arrivano i finanziamenti!) ma, allora perché non finanziare un unico centro di ricerca europeo su eventuali/possibili/ probabili sviluppi LENR – Cold Fusion? Ovviamente è una domanda retorica! … risposta = […] con gli acceleratori e i grandi prototipi si muovono un sacco di soldi.

 

  By: lmwillys on Lunedì 28 Aprile 2014 15:49

'Per chiarezza, politicamente parlando credo di essere diametralmente opposto a lmwillys' ------ ognuno di noi ha le proprie stramberie, la tua sarebbe ? :-) 'La cosa non è paragonabile a semplici innovazioni ingegneristiche di fenomeni o tecnologie già noti' ------ secondo Roy Virgilio questo sarebbe il caso del gattone

 

  By: LEN4-Eye on Lunedì 28 Aprile 2014 15:26

 

  By: EMBI6 on Lunedì 28 Aprile 2014 15:07

Nevanlinna: […] non si costruiscono carriere sulle scommesse, e con gli acceleratori e i grandi prototipi si muovono un sacco di soldi. Lmwillys: […] l'ottusità umana del tener riservato e magari pure irraggiungibile il benessere per kazzate come il denaro e la proprietà privata LEN4-Eye: […] Ma, chessò, un miliardo ed un calcione in *** per "liberare" la tecnologia alla collettività a Rossi e soci non basterebbero? Cos'è che vogliono? Scusate l’operazione … ma, mi permette di essere conciso, tanto che con le prime due espressioni sono in perfetta sintonia, mentre, circa la terza: ho letto – non ricordo dove - di un presunto incontro Enel/Rossi e di un possibile accordo di cessione all’ente in oggetto dell’E-cat così come sviluppato fino al momento dell’incontro, se a Rossi fossero state pagate le spese di sviluppo sostenute fino a quel momento. Supposto che questo riassunto sia l’esatta ricostruzione di ciò che è veramente accaduto – perché se c’è stato la verità la conoscono solo gli attori – mi fai un esempio - di questi ultimi vent’anni - in cui qualcuno molto ricco - in termini di potere economico, potere finanziario, politico – ha rinunciato a qualche posizione di rendita a favore del bene comune? Certo, questo non toglie che Andrea Rossi avrebbe potuto farlo, ma tu o io, al suo posto, l’avremmo fatto? ... per quanto mi riguarda ho molti dubbi, tuttavia non conoscendo il vissuto di Rossi - almeno relativamente a questa vicenda - non sono in grado di rispondere per lui.

 

  By: lmwillys on Lunedì 28 Aprile 2014 14:30

la consapevolezza sarà naturale conseguenza del progresso della scienza, si sarà accorto spero della sharing economy dilagante è solo questione di tempo non vivo in condominio, magari nel suo condominio metterete le auto condivise o l'orto condiviso sul tetto o negli antri condominiali ... chissà in passato è sempre esistito qualcuno che voleva comandare qualcun altro

 

  By: UmmaGumma on Lunedì 28 Aprile 2014 14:26

@Lmwillys Questo accadrà se l'umanità intera sarà autoconsapevole dei vantaggi della cooperazione sulla concorrenza competitiva. In passato imporre l'abolizione della proprietà privata non ha portato a dei risultati, diaciamolo con british understatement, soddisfacenti. Quindi dobbiamo attendere che ci convinciamo da soli e tutti di essere più, come dire, "buoni". Non so da lei ma nel mio condominio, alle riunioni, non vedo questa armonia. E le assicuro che siamo una porzione ridotta dell'umanità tutta. Ric

 

  By: lmwillys on Lunedì 28 Aprile 2014 14:12

caro LEN4-Eye, la parola 'NDA' poi mi da proprio l'orticaria un bel giorno la ricerca avrà libero accesso alle risorse, non avrà segreti né privilegi, i risultati saranno per tutti, 'guadagno' sarà parola riservata alla globalità spero di esserci ancora

 

  By: LEN4-Eye on Lunedì 28 Aprile 2014 13:59

 

  By: lmwillys on Lunedì 28 Aprile 2014 13:31

io continuo a sognare l'affrancamento totale della scienza, sogno la condivisione libera e totale mi da una tale tristezza anche la sola parola brevetto, l'ottusità umana del tener riservato e magari pure irraggiungibile il benessere per kazzate come il denaro e la proprietà privata