By: Nevanlinna on Venerdì 07 Novembre 2014 10:39
@Raman
Pensavo ... .
Sarebbe cosa di mezzo pomeriggio del dì di festa realizzare in una delle potenti officine del GSVIT una prova di assorbimento su solenoide analogo a quello dell’accrocco di Rossi.
Diciamo che sono 21 spire, che si dividono bene per tre, avvolte su tubo di allumina lungo 200mm di diametro 20mm. Come resistenza, per motivi filologici e perché regge bene il calore, costantana.
L’allumina è debolmente diamagnetica e, a tutti gli effetti pratici, ha la stessa permeabilità del vuoto - quindi è lecito considerare che il nucleo sia in aria.
A questo punto sarebbe sufficiente una semplice misura di assorbimento per confronto con e senza nickel in polvere [un grammo] all’interno del tubo.
I dettagli sono facili da calcolare e glieli risparmio, la laurea non è acqua [e non è la mia].
Se il rapporto risultasse di circa 1 a 3, allora bisognerebbe prendere sul serio la storia della variazione delle resistenze.
In fondo la prova si fa con poco e risolve un sacco.
E, per evitare avvitamenti da farmacisti con app KitKat, direi che basta un tester e un dimmer a normale frequenza di rete.
Come primo approccio non sarebbe necessario nemmeno raggiungere i valori di corrente del TPRII, ma limitarsi a verificare l’ordine di grandezza della variazione di assorbimento - solo in un secondo momento, se la cosa fosse evidente e interessasse, si potrebbe fare un lavoro più preciso
Forse ci sarebbero delle sorprese, e il dato sperimentale porterebbe la discussione con i piedi per terra. La massa del Ni è minima ma la sua permeabilità è alta e basterebbe una variazione modesta del flusso.
Sono disposto a fornire la polvere ai volenterosi [l'idea gliela ho già data], un indirizzo ce l'ho già. Il resto ve lo procurate da soli. Quale occasione migliore per passare dalle chiacchere ai fatti?
Fatti INEQUIVOCABILI, come con la bombolina - certo che c'è bisogno di fegato, perché sappiamo tutti com'è finita la bombolina.
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