By: Nevanlinna on Lunedì 01 Aprile 2013 13:54
@Matematico
Mi sembra [mi scusi se sbaglio] che sia Lei il prevenuto. Certi miei post sono strani, perché si tratta di parlare a nuora [cioè qui] perché suocera intenda [altrove].
Comunque, NON sono affatto prevenuto sul report di terze parti, anzi ... . Ma vorrei vederlo e leggerlo prima di dire qualcosa [aspetto fiducioso, con terrore dei pasticci e delle fregature [es. di pasticcio: Penon e il consumo elettrico del coso; es. di fregatura: chiacchera tirata in lungo senza che venga pubblicato nulla o report che esce sul JONP con esperti pinco-pallini]].
Riconoscerà che Rossi è un personaggio curioso. Ogni grande scienziato gode di un'aneddotica: Goedel temeva di essere avvelenato, Heisemberg soffriva d'asma e faceva le escursioni in montagna, ... ecc., ma non si era mai visto un genio che costruisce il proprio mito PRIMA di essere riconosciuto tale. Forse Rossi, che ha sempre fretta, si sta portando avanti col lavoro. Sarebbe meglio ripassasse il latino, perché anche i cazzari hanno obblighi grammaticali.
Riguardo l'istruzione, converrà che il sistema maestro-allievo ha funzionato bene dai tempi di Omero ad oggi. Questo sistema presume diverse cose: a) che ci sia un corpus comune di "dati" da insegnare, b) che questo "corpus" sia perfettamente noto al maestro, c) che al maestro sia riconosciuta un'autorità morale e scientifica sullo studente, d) che lo studente si assoggetti a questa autorità, essendo poi e) ricompensato dal dono e dalla comprensione dello scibile del maestro.
Il '68 ha contestato il principio di autorità, perché in quegli anni si sosteneva che era un principio di classe: le classi dominanti lo esercitavano non per trasmettere o incrementare il sapere, ma per garantirsi il controllo dei subalterni; l'immagine del mondo della classe dominante non era quelle del mondo "reale", ma di un mondo in cui si svolgeva il programma del capitalismo avanzato, e che quindi aveva bisogno di una particolare - e oppressiva - koinè scientifico-politica. I maestri erano i lacché dei padroni, figure pericolossisime proprio perché essenziali al funzionamento della macchina.
I figli delle barricate sono cresciuti liberi da queste oppressione [tirare scapaccioni costa fatica e i genitori post-Woodstock se la sono presa comoda], e adesso - adulti di venti o trent'anni - non sanno le tabelline e si esprimono a icone d'emozione. Però l'autorità è morta e vige la Rete.
Chissà se Alessandro Magno sarebbe riuscito a raggiungere le foci del Gange se, invece di studiare l'Iliade con Aristotele, avesse ricevuto da Filippo distratte carezze, o se, invece di rincorrere il sole in groppa a Bucefalo, si fosse sparato canne in una cameretta Ikea [ma con collegamento wireless da 10Mega].
Incidentalmente: ho diverse idee - non postate - sull'hot-Cat. I miei precedenti [di cui non sono unico responsabile] mi impediscono di parlarne.