Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: Nevanlinna on Martedì 09 Aprile 2013 22:38

@Melchior Le anarmonicità nanometriche di Ahern le considero domani [devo incontrare un'amico]. Adesso sappiamo cosa Rossi aveva in mente, almeno all'inizio [come vede senz'altro NON il thyratron [l'approccio dell'ingegnoso perito chimico emerge con chiarezza]]. Le saldature del "prototipo" hanno ceduto sotto sforzo e Rossi ne ha concepito uno perfezionato in stile aspirapolvere, in cui per ragioni di scala le pressioni sono minori. Se l'accrocco funziona è la storia del millennio - confronti i macchinari del CERN con l'anello di tubi tenuto insieme col nastro da pacchi. Mi diverto troppo, non riesco a essere oggettivo. Peccato [seconda volta]. I .... sono sfere, i mattoni sono parallelepipedi. Gli angoli ottusi, spesso MOLTO ottusi - unterwürfig und unmöglich zu befreien - aussichtslos. Ultima application di Mills, quello dell'idrino: "http://www.faqs.org/patents/app/20130084474"

 

  By: Melchior! on Martedì 09 Aprile 2013 21:43

@Nevanlinna da: GB2484995A "2. A method for producing anomalous heat by loading metal powders with isotopic hydrogen where the principal source of heat is not of nuclear origin" Per quanto riguarda le "contaminazioni" già nei primi anni '90 alcuni autori (Notoya*) sostenevano l'importanza della purezza delle superficie negli esperimenti Nickel - Idrogeno. * "Notoya, R., Cold fusion by electrolysis in a light water-potassium carbonate solution with a nickel electrode. Fusion Technol., 1993. 24: p. 202"

 

  By: Nevanlinna on Martedì 09 Aprile 2013 00:32

@Melchior Sta venendo giù a valanga, i suoi stessi satelliti sono perplessi. Aspetto lo spiegone e l'oie blanche - ma dubito che la sacra rappresentazione possa ripetersi invariata, la gente non si diverte più. La noia è la fine di tutti i fondamentalismi. Le terze parti, se arrivassero, sarebbero il colpo finale. Stai a vedere che sarà graziato dai cialtroni. [Parlando di cialtroni, c'è anche chi calcola il campo di Casimir in una sfera di un nanometro e conclude nisba - l'immaginazione al potere, ovvero l'acuta dittatura dei mattoni.]

 

  By: Melchior! on Lunedì 08 Aprile 2013 23:01

Semplice e chiaro: "In a controversial area (such as excess heat in the Fleischmann-Pons experiment), it almost seems that you can do research, or you can remain a part of the scientific community; pick one. As argued above, the scientific method provides a power- ful tool to figure out how nature works, but the scientific method provides no guarantee that resources will be avail- able to apply it to any particular question; or that the results obtained using the scientific method will be recognized or accepted by other scientists; or that a scientist’s career will not be destroyed subsequently as a result of making use of the scientific method and coming up with a result that lies outside of the boundaries of science. Our drawing attention to the issue here should be viewed akin to reporting a meas- urement; we have data that can be used to see that this is so, but in this case I will defer to others on the question of what to do about it." Tratto da: ^HagelsteiOnTheoryAnd... #http://lenr-canr.org/acrobat/Hagelsteinontheoryan.pdf^

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 08 Aprile 2013 19:19

"Para-noia" significa etimologicamente disordine (para) della mente (nous), secondo Hillman "è esattamente ciò che il suo nome indica: para-noetica, mentale, cognitiva, quindi un disturbo del significato". Lo stato paranoide è "lucido" (anche nella forma palesemente psicotica) ovvero ben supportato da un impianto di razionalizzazioni associative che sostengono l'idea e la consistenza dell'ostilità e del "nemico". Proseguendo in questa direzione, la paranoia si presenta come patologia dell'Io o meglio ancora della libido dell'Io, tutta ricurva su se stessa, in cortocircuito con un egoriferimento ipertrofico, Ego a cui tutto si riferisce in una forzatura di associazioni mentali apparentemente razionali. L'ideazione paranoide viene ascoltata come voce dell'inconscio, con una caratteristica di lucidità ed autenticità di un qualcosa che invece è tragicamente fuori dalla relazione con l'Altro e con il "principio di realtà". _________________________________________________________________________________________ Peccato.

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 08 Aprile 2013 16:57

"http://www.nrcresearchpress.com/doi/book/10.1139/9780660197074" Quando si sbaglia [mi sembrava fosse messa in dubbio l'autenticità dei dati], conviene sempre buttarla in caciara. Tecnica bullo, è ben nota. Tanto nessuno precisa e la gente dimentica.

 

  By: Melchior! on Lunedì 08 Aprile 2013 13:59

@Nevanlinna, Grazie, anche se secondo me persone che parlano troppo disinvoltamente di "fanfaronate", non meritano una risposta seria. Sono più disposto a credere che la luna sia fatta di formaggio, che a credere che il professore Li non sia un ricercatore di prim'ordine!

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 08 Aprile 2013 13:37

@Melchior Prima che scoppi un incidente diplomatico con la Cina, le suggerisco di inoltrare a certi suoi conoscenti le due immagini in allegato al post. Non capisco perché i chimici debbano rompere così insistentemente gli zebedei ai fisici. [http://www.new.ans.org/pubs/journals/fst/a_201]

 

  By: Melchior! on Lunedì 08 Aprile 2013 11:33

"ma a partire da un SINGOLO concetto base" Non sottovaluterei il contributo essenziale del prof. Focardi. Il singolo concetto di base era probabilmente il reattore di Piantelli-Focardi. Erano perfettamente a conoscenza dell'importanza delle nanostrutture e di tenere il sistema lontano dall'equilibrio termodinamico già nel lontano 95! Credo che alcuni dei trattamenti superficiali della barretta di Nickel non siano mai stati divulgati. In uno degli esperimenti Piantelli ha avuto la sublimazione improvvisa dello strato superficiale trattato della barretta.

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 08 Aprile 2013 00:55

@Melchior rispondo velocissimo perché devo uscire. Il problema di strologare i reattori è difficile: ce ne sono due tipi molto diversi e ciascuno dei due, al presente, ha avuto decine di "accomodamenti" [per usare un eufemismo]. Quando dico proprietà "XYZ" a quale reattore e a quale momento del suo sviluppo mi riferisco? Sospetto che Rossi [che, con tutto quello che si dice, ha carattere e non è un cretino] e i suoi collaboratori-ombra [perché è di questo che si tratta], le abbiano provate tutte, ma a partire da un SINGOLO concetto base - probabilmente di scoperta casuale [ed è in questo primo passaggio che entra in gioco il perito chimico]. Ecco, io sono interessato a quel concetto perchè spero sia reale e perchè, se reale, potrebbe non essere un accidente della struttura degli isotopi del nickel. Si tratta di due scommesse, ma quella importante è la seconda - che è anche più difficile da vincere.

 

  By: Melchior! on Lunedì 08 Aprile 2013 00:31

@Nevanlinna "Con il laser Lei mi sta provocando" Ha notato che non ci sono specchi ? Basta una semplice scarica ad alta tensione e materiale casalingo... "Il suo thyratron è una soluzione di forza" La soluzione di forza mi sembrerebbe quella di affidarsi semplicemente al KT. E' anche l'^informazione #https://en.wikipedia.org/wiki/Shannon%E2%80%93Hartley_theorem^ che accompagna l'energia che è importante! Immaginiamo di avere a disposizione un segnale di energia E = Integrale di W(t) da fornire in un intervallo di di tempo fissato deltaT. Quale tra le infinite funzioni W(t), definite nell'intervallo con integrale E, minimizza l'entropia secondo Shannon ? "A scariche periodiche, stile fusione inerziale?" Perchè non dare una mano agli effetti non lineari concentrando nel tempo l'energia ? Il thyratron è tecnologia vecchia ben conosciuta ed a basso costo, niente a che vedere con i costi della fusione inerziale. Teoricamente, con una potenza media in ingresso di 1KW, con un impulso al secondo della durata di 100-1000nS posso ottenere potenze di picco dell'ordine dei gigawatt! Come si comporta un catalizzatore spill-over in queste condizioni ? "cosa vuole che ne sappia Rossi del concetto thyratron" I non sottovaluterei nè Rossi nè i suoi collaboratori...

 

  By: Nevanlinna on Domenica 07 Aprile 2013 23:48

@Melchior Con il laser Lei mi sta provocando: sul banco, in questo momento, è montato un interferometro di Fizeau, e ci deve rimanere. E' la mia camera da letto, non un laboratorio. Il suo thyratron è una soluzione di forza, simile all'acceleratore di elettroni tascabile che mi è stato suggerito sopra la piastrina di reazione, e con in più il problema della scarica del condensatore: come implementiamo lo steady-state? A scariche periodiche, stile fusione inerziale? Sospetto che nell'e-Cat ci sia robina molto più moscia [da cui anche le incertezze di funzionamento], alla portata di un perito chimico: cosa vuole che ne sappia Rossi del concetto thyratron? E' un esperto di biodiesel, avrà idee da biodiesel. In ogni modo, rifletterò sulle questioni teoriche. Sappia che sono stato indicato a dito come incapace di far di conto, per cui ho bisogno di tempo. Una volta, anche tra i fisici, molti pensavano che: "Non tutto quello che si conta, conta. E non tutto quello che conta, si conta." Ma oggi il nostro è un mondo dominato dalle quantità, e l'opinione di Einstein è perdente. Senza conti, non si conta. Almeno a Roma.

 

  By: Melchior! on Domenica 07 Aprile 2013 20:57

@Nevanlinna Io, più semplicemente, vedrei bene il materiale attivo come rivestimento del catodo di un grosso ^thyratron a idrogeno #http://www.hvproducts.de/en/products/passive-components/thyratrons/tpi-series-cold-cathode-thyratrons.html^ "hollow cathode" in grado di scaricare in tempi brevissimi una batteria di condensatori per alta tensione con induttanza parassita estremamente bassa. ^"Mi piaceva anche il laser, mi dispiace che sia rimasto inutilizzato nella scatola dei pezzi" #http://www.sparkbangbuzz.com/tealaser/tealaser7.htm^ Mi domando anche, cosa succede alle fasi delle funzioni d'onda di un sistema di particelle cariche nell'istante in cui vi sia una rapidissima variazione di potenziale ?

 

  By: Nevanlinna on Domenica 07 Aprile 2013 20:28

@Melchior Lei mi parla di non-linearità e Prigogine [il link è interessante, ma bisognerà decidere quali miracoli vogliamo adoperare - benché i suoi suggerimenti indichino spesso certe direzioni]. Io le rispondo suggerendo sistemi dinamici non riducibili secondo Lyapunov-Schmidt. Mi lasci divertire con questo reattore immaginario: a) micro- e nano-nickel; b) spezzoni di nanotubi di carbonio, miscela diciamo 50% carbonio - 50% nickel; c) bossolo con trasduttore ultrasonico che pulisca [e mantienga pulite] le superfici di reazione; d) sorgente di ioni H- e radiofrequenza per il chirping; e) fattore di forma: bossolo in rame, camicia intena d'allumina [dielettrico], nucleo cilindrico longitudinale di "polvere" attiva. Una variazione carina consiste in una spugna di nickel a celle aperte riempita di nanopolvere di nickel/carbonio [anche fullereni] che occupi solo metà del cilndro: gli ultrasuoni la fanno spolverare sollevando una minitempesta in gas di ioni H- opportunamente chirpato via RF. Restano fuori gli isotopi [e l'arricchimento col magnetron] e il catalizzatore segreto. Se vuole, al posto dei nanotubi posso mettere dei nanodiamanti, ma io ai nanotubi e alle loro pazze caratteristiche sono affezionato. Mi piaceva anche il laser, mi dispiace che sia rimasto inutilizzato nella scatola dei pezzi.

 

  By: Melchior! on Domenica 07 Aprile 2013 18:27

@Nevanlinna "Nickel fine/grosso" Piantelli sin dal '95 aveva perfettamente capito che si trattava di un effetto di superficie che non andava oltre i 2 micron di profondità. L'energia prodotta dovrebbe quindi essere approssimativamente proporzionale alla superficie. L'uso delle polveri, al posto dei cilindretti, permette di aumentare facilmente di 3-4 ordini di grandezza la superficie attiva e quindi di passare dalle decine di watt alle decine di kiloWatt. In molti altri brevetti si sottolinea l'importanza che la superficie attiva sia attraversata da un flusso di idrogeno o deuterio. L'uso di polvere micrometrica con "features" nanometriche permette non soltanto di aumentare la superficie ma di utilizzare le microparticelle come serbatoio di idrogeno e le nano-strutture come sistemi non-lineari. Mi sembra che molti di questi esperimenti ruotino intorno alla creazione delle condizioni di Prigogine (sistemi lontano dall'equilibrio, non lineari, attraversati da un flusso di energia). Maggiore attenzione dovrebbe inoltre essere data alle analogie con l'effetto ^NEMCA #http://www.platinummetalsreview.com/pdf/pmr-v34-i3-122-130.pdf^