Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: Curnev on Giovedì 19 Settembre 2013 13:11

@GoKatto Dice Cures di Lei a proposito del serie-parallelo che sollevò giorni addietro: "Prima di parlare accertarsi che il cervello sia inserito." Chi lo sa se lo stesso detto vale pure per la scrittura "E’ quindi problematico misurare il calore erogato quando le temperature raggiungono certi valori superiori al punto triplo dell’acqua. Le pressioni sono impraticabili." E certo 4,58 mmHg a 0°C sono spaventosi. Ma forse era il punto quintuplo. Vi lascio ai vostri divertimenti. Che buon pro vi faccia.

 

  By: Cures on Giovedì 19 Settembre 2013 11:37

X Ptorr Le ragioni sono note. La prima è il discredito mondiale sulla FF innescato a suo tempo dal MIT di Boston a causa della mancanza di riproducibilità degli esperimenti. La seconda è l’immagine pubblica di Rossi. La terza è la complessità del fenomeno che ha diviso i fisici in due gruppi rissosi. Quelli che non ci credono, che sono la maggioranza, e quelli che invece hanno visto che esiste la possibilità che due mondi, separati da molti ordini di grandezza, quello del nucleo e quello degli orbitali, in realtà dialogano attraverso meccanismi in gran parte ancora sconosciuti. Per il momento la cosa resta confinata fra pochi affezionati. Chi vivrà vedrà

 

  By: ptorr on Giovedì 19 Settembre 2013 11:12

@ Cures: Un suo parere personale: perché i media (giornali e tv) non si cono interessati fin'ora dell'Effetto Rossi? Di ciò che è on-line sappiamo come stanno andando le cose: molti ne parlano (nel molto bene e nel molto male) ma tutto sommato non è un granché come massa di informazioni. Solo notizie per gli addetti ai lavori. Che non hanno alcun effetto all'esterno. Ai tempi di F&P successe un finimondo a livello globale. Oggi, che i reattori esistono e funzionano, pur con tutti i problemi e limitazioni che conosciamo, e con una incredibile generazione di calore, nessuno (al di fuori di quanto già detto) ne parla. PERCHE'? Mi piacerebbe sentire il suo parere personale, grazie.

 

  By: Cures on Giovedì 19 Settembre 2013 10:57

X Franco E perché dovrebbe essermi antipatico? Se lo scopo del solenoide è quello di misurare il flusso di calore, allora diventa necessario, per evitare importanti dispersioni, raccogliere tutto il calore erogato inserendo il complesso all’interno di un contenitore chiuso dotato di elevata resistenza termica. Il che significa che la temperatura del solenoide si porta a quella della superficie del cilindro. Se invece ci vuole fare andare una turbina, la spirale non risolve molto perché serve solo ad accoppiare una superficie ad alta temperatura con una a bassa. Con questo metodo lei introduce una elevata resistenza termica di scambio che non le permette di sfruttare pienamente la potenza della carica. Se si calcola la differenza di temperatura fra le due facce della parete del cilindro Hotcat, si vede che essa, con gli spessori a suo tempo usati, vale pochi gradi rispetto alle alte temperature raggiunte. Calcolo che può fare chiunque sui dati resi pubblici. La potenza della carica non è infinita, il che significa ad esempio, che se asporto il calore avvolgendo il cilindro in un mantello d’acqua, la temperatura della carica interna viene essenzialmente regolata dalla portata del fluido refrigerante. Nel caso dell’acqua la gran parte del calore asportato è dovuto alla vaporizzazione. Conviene quindi scegliere una turbina, fissare la temperatura e pressione di lavoro della camera di vaporizzazione è inserirvi l’Hotcat adeguando la sua superficie di scambio a quella della turbina. Descrizione sommaria perché ci sono delle caratteristiche della carica di cui tenere conto in fase di progetto. Ma queste informazioni non mi appartengono. E’ quindi problematico misurare il calore erogato quando le temperature raggiungono certi valori superiori al punto triplo dell’acqua. Le pressioni sono impraticabili. Conviene la termocamera.

 

  By: Franco. on Giovedì 19 Settembre 2013 10:09

@ Cures Cosi' a sensazione non credo di esserle molto simpatico ma spero di essere incluso tra quelli che ritiene cerchino di portare avanti una discussione serena e con i quali dialogare. Vorrei chiederle, se la sente di rispondere ovviamente, quali sono le ragioni che impediscono l'accoppiamento sperimentale, ma immediato, di un Hot-Cat (almeno la versione vista fin ad ora) con una piccola turbina munita di alternatore per generare energia elettrica, o in subordine la sola misura del calore prodotto, come alternativa alla termocamera, tramite misurazione classica del flusso e del suo salto termico. N.B. Nella mia ipotesi, date le alte temperature di parete dichiarate (molte centinaia di gradi), il fluido potrebbe scorrere all'interno di un circuito a forma di solenoide avvolto intorno al cilindro esterno senza contatto diretto, prelevando il calore quasi esclusivamente per irraggiamento.

 

  By: Cures on Giovedì 19 Settembre 2013 09:35

X GoKatto Considerato che si sta discutendo civilmente, aggiungo ancora qualcosa sulla demo del 28 ottobre 2011 e poi la pianto lì perché tutta la faccenda, per quanto mi riguarda, è morta e sepolta e non vedo il motivo di rispondere alle contestazioni Vulgata: chemmenefregamme? La demo, nelle intenzioni di Rossi, doveva rispondere alla sarabanda web di COP qui e COP là facendo vedere che il sistema poteva funzionare anche in assenza di alimentazione elettrica e cioè a COP infinito. I vari moduli erano divisi in due gruppi alimentati separatamente da una pompa corredata di vaso d’espansione seguito da un tubo da 100 a fondo cieco al quale erano collegati i moduli in parallelo . C’era anche un secondo circuito di emergenza, identico al primo e rimasto chiuso per tutta la durata della prova, che serviva a duplicare la portata dell'acqua nel caso il sistema andasse fuori controllo nella fase di autosostentamento. Dopo le operazioni iniziali (caricamento dell’idrogeno, accensione dell’alimentazione dei vari moduli, accensione delle cariche interne) l’alimentazione elettrica dei moduli fu staccata alle 12h36 e restarono sotto tensione solo i servizi. Immediatamente le termocoppie dei moduli segnalarono un veloce pericoloso aumento della temperatura delle cariche di molti moduli, il che significava senza dubbio che non stavano ricevendo acqua a sufficienza per qualche ragione. Nel giro di un’ora vennero esclusi dal circuito idraulico generale. Ne restarono in funzione un pò meno della metà. Da una analisi successiva condotta stendendo l’equivalente elettrico del circuito idraulico e calcolando le varie impedenze tramite Nusselt, Reynolds ecc., emerse che con molta probabilità la miscela bifasica creata all’interno dei moduli era risalita verso il tubo da 100 frazionandosi nella fase vapore e in quella liquida. La fase vapore ristagnava verso il fondo cieco del tubo da 100 e quella liquida verso il suo ingresso acqua. Infatti i moduli restati stabilmente in funzione erano proprio quelli vicini all’ingresso acqua. Le ragioni erano dovute a diverse carenze che riguardavano le pompe, gli insufficienti vasi d’espansione, la tenuta delle guarnizioni inidonee a reggere la miscela bifasica, effetti sifone in vari tratti ecc Apro una parente, come diceva Totò. Ho letto senza sorpresa gli scherni circa il serie-parallelo ecc. Solo un incompetente può pensare che si possa trascurare la serie idraulica del singolo modulo Ecat che è necessario invece calcolare per benino quando si stende la rete equivalente. E si scopre quanto influiscono quei tratti di condotte sul funzionamento generale. Prima di parlare accertarsi che il cervello sia inserito. x Nevanlinna Grazie della pubblicazione. Gentile come al solito. A proposito mi chiedo anche io perché abbia scelto di farmi di nuovo vivo in questo blog. Sarà masochismo...

 

  By: GoKatto on Giovedì 19 Settembre 2013 04:26

Nevanlinna, comunque sono andato a dire due parole in quel sito: quel post è autentico, e anche il Daniele ci ha messo del suo. Non che la cosa sia fondamentale, finché mi tollera lei.

 

  By: Nevanlinna on Mercoledì 18 Settembre 2013 23:05

Post duplicato per errore della rete. L'ho cancellato.

 

  By: Nevanlinna on Mercoledì 18 Settembre 2013 23:04

Venir tormentato da fastidiosi tafani liberati a frotte [secondo il criterio aristotelico della generazione spontanea degli animali inferiori] da una certa matrice non mi maraviglia. NON mi piace invece che schema identico sia ripetuto da un qualche bravo believer, scimia di comportamenti deprecabili e ingenui. Non è una buona idea, mi creda, e dimostra o insensibiltà alle situazioni morali, o mancanza di gnegnero. Mah ..., come ha detto ieri Cures. À propos, @Cures Fuori sacco [qui faccina che ride], questo dovrebbe piacerle. Può piluccare in bibliografia altre cose carine. "http://www.elveflow.com/microfluidic-reviews/a-review-of-heating-and-temperature-control-in-microfluidic-systems-techniques-and-applications"

 

  By: GoKatto on Mercoledì 18 Settembre 2013 22:52

Quale sarebbe lo strano nel non credere ma nel voler ascoltare il racconto di chi può narrare in prima persona? Non significa che per questo io d'improvviso creda, solo che la voce che desidero ascoltare ha cose sicuramente interessanti da narrare. Mi dia retta, signor Robi, se ne torni da dove è venuto: quello è il posto suo.

 

  By: robic on Mercoledì 18 Settembre 2013 22:48

osservate l intervento di Go Katto del 16 settembre ore 01.24. Da del prestigiatore a Rossi e del "poro" ingenuo a Cures. Passiamo al 18 settembre ore 14.39 Marcia indietro.Si ricomincia. Ha sbagliato tattica. Adesso attende di sentir con devota attenzione qualcuno che ha avuto l esperienza di assistere strano personaggio

 

  By: robi2 on Mercoledì 18 Settembre 2013 22:41

Uè GoKatto Occhio a quello che scrivi. Mi sono autoproclamato spione ufficiale di 22Passi. Qui non ti possiamo moderare (per il momento) ma se scrivi cose fastidiose "ce" lo dico subito al maestro Passerini. http://22passi.blogspot.com/2013/09/progressi-sulle-frontiere-della-scienza.html?showComment=1379525935815#c2150521750169667286 Ogni soffiata extra dose di becchime per il sottoscritto! Uomo avvisato ....

 

  By: Nevanlinna on Mercoledì 18 Settembre 2013 17:40

@GoKatto ... "Lo prometto: metterò più impegno nel cercare di non infastidire." Veramente non intendevo questo - Lei, nelle riunioni di questo pazzo condominio, dovrebbe stilare il verbale. E, tra l'altro, ha capito la più semplice delle cose [che sembra trascendere alle intelligenze degli altri], cioè che bisogna chiedere a chi ha visto, non a chi non ha visto.

 

  By: pg on Mercoledì 18 Settembre 2013 17:13

 

  By: GoKatto on Mercoledì 18 Settembre 2013 16:39

Melchior (poi basta, che la cosa mi diverte poco) : "Le tecniche di disinformazione, bisogna saperle usare". Lei ha perfettamente ragione, io non sono molto pratico di disinformazione, se non quando si tratti di riconoscerla in certi settori; ma farla come si deve, proprio non mi riesce - anche se non dubito che, a frequentarla abbastanza a lungo, potrei migliorare, e di parecchio. Nevanlinna, lo prometto: metterò più impegno nel cercare di non infastidire. Cures, non celiavo: sarei lieto di sentire quel che lei ha da raccontare su quel che ha potuto vedere e toccare di persona. La prego, se può: perdoni tutti gli scettici (me compreso) e torni a raccontare.