By: Nevanlinna on Martedì 19 Novembre 2013 21:36
@PZT
Appunto - è il motivo per cui non mi piace il Pekka. Forse hanno ragione gli scettici.
Ad es., supponiamo di voler sfruttare l'effetto piroelettrico del tetraborato di litio; lo porto in un intorno della temperatura di depolarizzazione e lo faccio oscillare - lui fa il bravo e scarica sul nickel, che cominicia ad irradiare - col che ci si allontana dalla temperatura magica e l'effetto cessa. Nella richiesta di brevetto tutto questo - nella sua assoluta banalità - non è neppure accennato - però ci troviamo due-pagine-due di reazioni nucleari, esattamente come nel sacro testo di Rossi.
A voler continuare il gioco, che mi sta un po' stancando, dovrei presumere la verità di una di queste ipotesi: a) sono tutte balle [in particolare il COP 10 ecc.], b) l'effetto c'è, ma non ha niente a che vedere con il punto di Curie, c) c'è un trucco non dichiarato nel brevetto, come spostare all'esterno, in zona più fredda, il generatore di elettricità statica.
Direi che forse è meglio riconoscere la sconfitta [certi enigmi sono più duri del più difficile Bartezzaghi], e aspettare l'epifania del Secret Customer.
Se poi non esce nulla [è pur sempre possibile], rimmaremo in eterno col dubbio che l'invenzione, come l'Arca dell'Alleanza di Indiana Jones, sia stata comprata dai militari e messa sotto chiave in un magazzino di armi segrete, o ["o" disgiuntivo, latino "aut"] che Quinlan, esattamente come l'Orson Welles originale, ci abbia presi in giro.