Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: alberta on Lunedì 14 Marzo 2011 17:00

Comunque qui sotto una spiegazione di come funziona un reattore come quello di Fukushima e del perchè è improbabile che ci siano dei morti da radiazioni. Io ne capisco la metà ma è impressionante vedere come tutto sia protetto in una centrale nucleare ____________________ Mi interesserebbe sapere da Andrea, che mi sembra abbia delle informazioni dal Giappone di prima mano e non edulcorate, se c'è un motivo tecnico per costruire una centrale nucleare in riva al mare. Nella mia ignoranza, ritenevo che quello che viene fatto adesso (Nei reattori di Fukushima 1 si sta pompando acqua di mare per cercare di raffreddare la temperatura ma, avverte Robert Alvarez dell'Institute for Policy Studies ed ex consigliere del dipartimento Usa per l'Energia, si tratta di «un tentativo disperato di riprendere il controllo dei reattori»), costituisse una misura di emergenza aggiuntiva. Al contrario, sembra i i ksini maggiori siano derivati dallo Tsunami e non dal terremoto, come spiegava appunto Andrea. Quindi i siti nucleari, dovrebbero essere posti lontano da coste marine: con gli attuali sistemi costruttivi civili e con quelli specifici di sicurezza delle centrali nucleari, mi sembra che il danno diretto delle scosse telluriche sia oramai controllabili, mentre i danni e le vittime degli Tsunami, molto molto meno. Grazie per la risposta.

 

  By: Trucco on Lunedì 14 Marzo 2011 16:52

Cures il link da non sottovalutare è in svedese, però contiene un articolo in inglese che parla di Andrea Rossi e dell'energy catalizer, ti riferisci a quello? la società che produrrà l'E-Cat è quotata da qualche parte che tu sappia? non è strano che solo questo giornale svedese si sia occupato della ^"più grande scoperta scientifica della storia umana"#http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3124295.ece^ tu come hai risposto al sondaggio: "Ska kroppsskanning på flygplatser vara frivillig?"? PS: parlate del solare ma non fate riferiferimento al fatto che il governo ha appena emesso un decreto che ^sancisce la fine di tutti gli investimenti futuri in Italia#http://www.rinnovabili.it/decreto-rinnovabili-assosolare-in-senato-mette-in-luce-le-criticita-del-dlgs801639^ se non quelli da parte delle società realmente agricole (che abbiano il 90% almeno di terra non coperta da impianti fotovoltaici), per fortuna che la mia società ha realizzato l'impianto nel 2010. prima forse i margini di guadagno consentiti erano un pò abbondanti, ma da smorzare gli eccessi a decidere di condannare la nascente industria italiana ce ne passa, hanno proprio esagerato. Non lo dico per me (la società di cui sono socio probabilmente andrà a fare nuovi impianti in Francia tra l'altro) ma quel decreto tradisce la volontà che il futuro energetico dell'Italia passi per il nucleare e non le rinnovabili, speriamo che i fatti del Giappone facciano cambiare idea a questo o al prossimo governo. Il nucleare secondo me è un bene per noi che si faccia, ma lo si faccia in altre nazioni, da noi siamo troppo pasticcioni.

 

  By: shabib on Lunedì 14 Marzo 2011 16:09

INFATTI IL VAPORE RADIOATTIVO E' GIA' STATO RILASCIATO E S'E' FATTO UN GIRETTO DI 100 KM, PER ORA.... Roma, 14 mar. (TMNews) - Dopo il devastante terremoto di venerdì scorso, il Giappone si trova davanti a "un incidente nucleare molto grave" nella centrale di Fukushima, e "il rischio di una grande catastrofe non può essere escluso". Lo ha detto oggi il ministro francese dell'Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet, a margine del Consiglio dei ministri dell'Ambiente dell'Ue. "Quel che è accaduto in Giappone è chiaramente un incidente nucleare molto grave (...) e il rischio della grande catastrofe non può essere escluso" ha dichiarato il ministro in un punto stampa. "Ma non abbiamo tutte le informazioni, non sappiamo lo stato di isolamento del reattore", ha precisato. "L'incidente è molto grave perché è stato rilasciato del vapore radioattivo", ha aggiunto Kosciusko-Morizet. "Bisogna evitare che la struttura di isolamento del reattore sia danneggiata", ha spiegato il ministro della Francia, paese all'avanguardia mondiale nella realizzazione delle centrali nucleari. "Se l'isolamento del reattore non regge, allora si entra in uno scenario catastrofico", ha insistito.(fonte Afp)

 

  By: Esteban. on Lunedì 14 Marzo 2011 16:07

^Radioactivity Detected 60 Miles From Fukushima Power Plant#http://www.zerohedge.com/article/radioactivity-detected-60-miles-fukushima-power-plant^ E' preoccupante ? oppure , non avendo fatto morti "istantanei" non lo è per nulla ?

 

  By: Andrea on Lunedì 14 Marzo 2011 15:11

Comunque questo casino successo in Giappone (e ancora in evoluzione) rimescola le cose mica poco. Per quanto siano appena stati superati dalla Cina e siano scesi al terzo posto nella classifica per GDP, i numeri che ho trovato sono questi riassunti nelle tabelline sotto (fonte WolframAlpha). Uso come "confronto" Germania e Italia, ex alleati in avventure poco fortunate (e anche perché sommando i GDP delle due europee si arriva poco sopra ai Giapponesi ... sempre per dare un'idea dell'operosità delle persone di cui parliamo). Pensare che una fetta significativa del paese sia messa come abbiamo visto e che adesso abbiano l'energia razionata porta anche a credere che col piffero che il GDP calerà del 2% come successe in occasione del terremoto di Kobe. Anche perché mi sa che la maggior parte delle centrali danneggiate NON verrà mai riaccesa. D'altro canto se penso alle zone più produttive di Giappone, Germania e Italia mi viene in mente che sono tra le più brutte da vedere e insalubri in cui vivere. Eppure la vita media non mi pare affatto significativamente affetta da questo. Il mondo, insomma, è assai complesso.

 

  By: Esteban. on Lunedì 14 Marzo 2011 15:09

"Gli unici impianti che vengono finanziati attualmente, sono quelli di piccole dimensioni ed integrati ad immobili, possibilmente aziendali, che consumino una parte significativa dell' energia autoprodotta." che consumino una parte significativa dell' energia autoprodotta." E perchè secondo te ? perchè in questo modo , non solo spendi e consumi facendo guadagnare banche , impiantisti, ma pure non becchi gli incentivi di 0.42centesimi ... Gli impianti fotovoltaici sono un business a patto che non consumi .. In quel caso tutta l'energia prodotta l'ENEL te la ripaga a 0.42 centesimi(migliore delle ipotesi) ... E difatti tutti hanno investito per i 0.42 centesimi , non perchè il solare, così come lo propongono, sia EFFICIENTE ... che efficienza è se devo mantenere impiantisti , banche , ENEL e sgravare lo stato dal preoccuparsi di darmi energia elettrica a basso costo ?

Nessuno finanzia il fotovoltaico - alberta  

  By: alberta on Lunedì 14 Marzo 2011 14:58

Sono ben a conoscenza dei costi/ricavi perche' intendo (intendevo?) fare un parco fotovoltaico per vendere l' energia. Mi mette pero' un po' di paura la dipendenza della convenienza dal contributo statale... Non essendo di per se' un parco fotovoltaico ancora economicamente conveniente, se succede qualcosa a questo "contributo" finisco in braghe di tela. _____________________________ Attualmente nessuno dei progetti fotovoltaici a terra di potenza significativa, da 1MW in su, ottiene il finanziamento bancario indispensabile. Abbiamo 5 progetti fermi da quasi 12 mesi, tutti al SUD, Puglia Calabria e Sicilia, nessun problema "ambientale" e con altissimi rendimenti termici, ma se non si hanno garanzie "personali" adeguate (quindi parliamo di milioni di Euro), il contributo statale ceduto in automatico a garanzia, non basta a nessun Istituto primario. Gli unici impianti che vengono finanziati attualmente, sono quelli di piccole dimensioni ed integrati ad immobili, possibilmente aziendali, che consumino una parte significativa dell' energia autoprodotta. In sostanza, salvo che le nostre informazioni non siano aggiornate, la produzione di energia fotovoltaica per la cessione a terzi (ossia aziende che abbiano come oggetto sociale principale lo sfruttamento del solare e delle altre energie alternative e siano anche proprietarie o concessionarie dei terreni dove costruire gli impianti), attualmente NON è un business (non essendoci partner bancari disponibili), salvo avere ingenti capitali liquidi propri da investire e/o garanzie analoghe, diverse dalla produzione di energia. Se vi risulta altro, fatecelo sapere, anche privatamente e siamo disponibili a riconoscere grosse percentuali di retrocessione. Grazie. Luigi di Albertabiz

 

  By: Esteban. on Lunedì 14 Marzo 2011 14:57

"Non ti posso nemmeno dire : Studia! Perche' queste sono discipline che richiedono un Q.I. almeno sufficiente o discreto, per essere padroneggiate con sincerita'." Leggi Pirla ... Con 4 /6 pannelli del menga e solo qualche batteria riesumata ...(quindi con una configurazione da "recupero") faccio notare che i pannelli attuali arrivano anche a 250W l'uno ... non i 45 che ha utilizzato l'"eremita" ... Studia Studia Pirla ... Quando il destino scaricò il contadino (che a quei tempi mica faceva il contadino) in questa casa rurale, c'erano i muri, un po' di tetto, le porte e le finestre, un camino e un acquaio. Acqua nel secchio, candele e cherosene per vedere di notte. Con l'idealismo della gioventù per lui era ovvio che non si potesse imbruttire la campagna con pali e fili, e che bisognava dare una mossa all'uso delle tecnologie alternative. Fece venire dalla Germania due pannelli fotovoltaici da 45 W e un regolatore, tanto per cominciare. Presto avrebbe rovinato la prima batteria e raccolto preziose esperienze... Capiì subito (anche per i costi proibitivi dei pannelli) che bisognava mettere lampade a basso consumo. Il Neon non gli garba, allora rimangono solo le lampadine alogene. Per trovare la roba in una stanza, accanto al letto o per lavorare a un tavolo bastano quelli da 20 Watt, nella stalla e in capanna ci vogliono da 45-60 Watt. Questo era vero fino il 2008, ma ora è vero che sta per mettere le lampade a basso consumo a 12 Volt che finalmente hanno una luca calda, consumano la metà e danno due volte più luce. Ora con l'energia solare va la seguente roba: tutta l'illuminazione (12 V, 20W e 50W, lampade 12V e 24V (molte LED) da simatshop.com) la pompa nella cisterna per l'acqua in casa (12 V) la pompa nel pozzo (24 V) con 90 metri di prevalenza (un grazie ai ricercatori della FLUXINOS) il frigorifero (12 V) un mulino per i cereali (220 V) la lavatrice (senza le resistenze) (220 V) il pc portatile (15 Volt/70 Watt, con adattore per l'accendisigarette delle macchine; scanner, stampante il circolatore del riscaldamento (12V) radio,CD,trapano, macchina per arrotare, ecc. nessun televisore - per scelta personale Tutto va che è una meraviglia, solo dicembre e gennaio con i giorni corti e spesso grigi sono dei mesi critici e si rimane a buio a volte. Il resto dell'anno basta bene p c'è corrente da buttar via: questo è il difetto principale dell'impianto stand-alone: Quando ce ne troppo non si sa che farsene, e quando manca manca e ci vorebbe un generatore o qualcosa di simile; il vantaggio è che si tornaalle candele, si passa qualche serata romantica e si va a letto presto. Dettagli tecnici Otto panelli da 45 e quattro da 60 Watt nominale, effettivamente producono circa 2,8 risp. 3,7 Amperè = 33/44 Watt in tutto 420 Watt circa, corrispondente a una corrente di carica di quasi 35 Amp. (Una delle differenze tra un impianto elettrico normale e il suo è il diametro dei fili deve essere molto maggiore, come nell'automobile. Lui ha trovato tanti cavi nel disfacimento. Costicchia, il rame) Distribuzione corrente dei pannelli Regolatore di carica 12 Volts, stacca le batterie quando sono piene Strumenti di controllo (tensione e corrente 12/24 V) altro regolatore, stacca l'utenza quando la tensione delle batterie scende sotto 10.5 Volts Regolatore carica di 24 Volts Regolatore pompa FLUXINOS Inverter da 24 a 220 Volts, 1000 Watt Batterie 24 Volt 100 Ah Batterie 12 Volt 160 Ah ciascuna Il contadino si scusa vivamente per questo aspetto così fai-da-te del suo impianto, ma purtroppo è fai-da-te. Se qualcuno volesse sfruttare la sua esperienza può tranquillamente scrivere una mail cliccando qui. Leggi prima la piccola FAQ semiseria infondo alla pagina. Questo impianto solare è stato ampliato e integrato con una elica. In quella pagina si trova anche qualche formula per calcolare le resistenze e perdite dei cavi. E c'è pure una pagina dove si descrive il riscaldamento a battiscopa. Se uno vuole fare due calcoli per i consumi (con le formule citate qui sopra): Il consumo va misurato in wattore. Una lampadina di 20 W a 12 V consuma 20:12=1,67 A. Se rimane accesa per 5 ore sono 8,35 Ah (ampère-ore) o 100,2 Wattore. Viceversa un panello di 50 W fornisce una corrente di carico di 2,6 A circa, in un giorno di sole (piena potenza dalle 9.30 alle 16.00, prima e dopo sono spiccioli) produce 17-19 Ah o 202 Wattore. Solo che nel processo di carica/scarica un po' (forse il 20%) si perde, quindi va tenuto conto di questo per il dimensionamento dell'impianto, che è un discorso difficile. Da un lato d'inverno manca sempre un po' di sole, e d'altra parte d'estate è un peccato vedere le batterie piene zeppe già a mezzogiorno. Qualche formula di base:

 

  By: Cures on Lunedì 14 Marzo 2011 14:49

Non sottovalutate questo link http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3124295.ece Sta arrivando uno tsunami nel settore dell'energia che modificherà gli equilibri geopolitici http://coldfusionnow.wordpress.com/2011/01/26/gerald-celente-cold-fusion-to-be-the-greatest-investment-opportunity-of-the-21rst-century/

 

  By: Esteban. on Lunedì 14 Marzo 2011 14:46

Senti celebroleso, ^Ci ha pensato un contadino a farlo ...#http://www.vogliaditerra.com/solar/solar.htm^ riguardo al resto , tanto per schiarirti le idee io me li proggetto gli inverter ... purei gruppi di continuità ... si da il caso che fra le varie mi intendo pure di elettronica ... MA comunque (siccome nun mi voglio sprecare) spiegami dal tuo punto di vista come sia possibile far fare 100Km ad una macchina elettrica ???? e non è possibile alimentare 10 fottute lampadine al neon a basso consumo (anche a led se preferisci ma lo spettro non è dei migliori) una TV un figorifero a 24V etc ??? SVEGLIA ... tu sei PAGATO per DISINFORMARE .... salti duori sempre al momento giusto ... Guarda te un contadino è riuscito a FARE quello che la tua mente bacata non concepisce ? P.S. L'intera rete telefonica è tamponata da BATTERIE ...

 

  By: DRAGUTIN on Lunedì 14 Marzo 2011 14:46

Calma ragazzi, un passo alla volta Nella baita ho gia' un gasoline, per quando fa buio e non c'e' vento, nel frattempo sto costruendo un bel volano, e' quasi pronto...

 

  By: Tuco on Lunedì 14 Marzo 2011 14:35

Come nell'ambito della medicina, anche nella tecnologia ti dimostri un campione della peggior specie di disinformazione... Ti faccio presente che l'energia elettrica non e' accumulabile in quantita' neppure minimamente significative per insormontabili problemi di ordine fisico. In piu' l'energia elettrica a bassissimo voltaggio 12/24 V non puo' essere trasportata a grandi distanze e non puo' alimentare apparecchiature dal consumo poco piu' che aeromodellistico, per gli stessi impedimenti di ordine fisico... Non ti posso nemmeno dire : Studia! Perche' queste sono discipline che richiedono un Q.I. almeno sufficiente o discreto, per essere padroneggiate con sincerita'.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: Esteban. on Lunedì 14 Marzo 2011 14:34

c'è già chi utilizza quell'impianto ... certo non è che gestisce 3/4 computer o ha un forno di "pizza elettrica" etc... ma funziona ... con 6 pannelli e senza turbine ... trovi anche in rete l'esempio di un contadino sull'appennino che non avendo la rete si è arrangiato con 4 pannelli solamente ...

 

  By: Andrea on Lunedì 14 Marzo 2011 14:29

Esteban, io ti ho fatto una serie di domande precise, benché non troppo "tecniche". Se mi rispondi con un disegnino fatto con Paint di scarsa qualità (e nessun contenuto), allora la probabilità di venir preso sul serio scema rapidamente. Forse perché vengo (anche) da quelle cose lì, posso dirti che il tuo piano funziona BENISSIMO a livello molto superficiale ma poi, quando entri nel dettaglio, si vedono le crepe. Per stivare energia su apparati non in movimento (quindi non sulle auto) c'è abbastanza consenso circa il fatto che le batterie chimiche NON siano il futuro.

 

  By: Esteban. on Lunedì 14 Marzo 2011 14:23

Questa roba funziona, il concetto è che l'energia "stivata" sarà sempre maggiore di quella che usate giornalmente ... Se Vi chiedete se è fattibile (batterie) pensate a come un auto elettrica(il peso) può fare un centinaio di KM (in particolare all'energia erogata dalle batterie). chiaro che la capacità di caricarle deriva dalle "periferiche", pannelli e turbine ... non c'è nulla da capire c'è da cambiare modo di pensare e tensioni massime parte luce ... Per le periferiche che consumano troppo ci si può comunque rifornire all'enel (diminuendo comunque l'energia utilizzata da Petroli). P.S. Ripeto ... se volete guadagnarci il discorso cambia , dovete accontentare tutta la catena di "sanguisughe" in cascata ... Il discorso è da fare se si pensa veramente di risolvere il problema energia, cambiando "modo di pensare" ... il costo/banche/enel/impiantista etc... se volete lucrare, e quindi secondo come VIENE presentata dall'Attuale normativa , è PERDENTE SUI FATTI ... Alla fine avrete FORSE(se ritirano gli incetivi di certo c'è solo che il mutuo alla banca lo continuate a pagare) guadagnato , ma non per effettiva energia prodotta, ma perchè altri cittadini ci hanno rimesso di tasca loro ... Vi hanno pagato quei 0.45 centesimi al kw rispetto ai 0.18 dei petroli ... MA E' UNA BOLLA ... Diverso è se si pensa di convertire gli impianti in bassa tensione e usare la tecnologia consumando dall'enel solo la parte che consuma eccessivamente (ferro da stiro, forno elettrico . carichi di potenza) e comunque sempre se l'energia stivata nelle batterie non è in grado di supportarlo .