Re: Clima, Riscaldamento Globale ¶
By: XTOL on Mercoledì 09 Gennaio 2019 21:17
spampana, non tenerci sulle spine
se le rinnovabili costano meno delle fossili, perchè vogliono 2,400,000,000,000 di $ all'anno per 17 anni per abbandonarle?
By: XTOL on Martedì 08 Gennaio 2019 11:53
povera cocca! come al solito hai capito tutto...
io sono contentissimo se si esce dal carbone per una fonte di energia meno costosa!
allora però bisogna chiedersi a cosa servono i triliardi chiesti a gran voce da ipcc e socialistume vario
vuoi dircelo tu?
By: pana on Martedì 08 Gennaio 2019 11:41
seo ho ben capito si tratta di cifre SENZA SUSSIDI
emme dispiace per il carbonaro xtolto,le rinnovabili oramai costano meno delle fossili, vorra dire che costruiremo macchine per produrre co2 che vanno col vento
contento ??
In Montana, wind energy is cost-competitive with fossil fuels, especially coal. In fact, wind energy is less much less expensive than coal for customers of NorthWestern Energy – the state’s largest utility
Nationally, financial analyst firm Lazard found in December 2016 unsubsidized wind projects costing between $32 and $62 per megawatt-hour while coal cost between $57 and $148 per megawatt-hour.
By: XTOL on Martedì 08 Gennaio 2019 09:48
brava spampana! scegliere la deputata più stupida della storia USA come avatar è senz'altro una mossa degna di te... il suo green new deal resterà a futura memoria degli abissi socialisti.
intanto dilettiamoci con qualche conticino in stile follow the money:
As Heritage Foundation economist Stephen Moore noted recently, citing government and other reports:
* Federal funding for climate change research, technology, international assistance, and adaptation has increased from $2.4 billion in 1993 to $11.6 billion in 2014, with an additional $26.1 billion for climate change programs and activities provided by the 2009 American Recovery and Reinvestment Act.
* The Feds spent an estimated $150 billion on climate change and green energy subsidies during President Obama’s first term.
* That didn’t include the 30% tax credits/subsidies for wind and solar power: $8 billion to $10 billion a year – plus billions more from state programs that require utilities to buy expensive “green” energy.
* Worldwide, according to the “progressive” Climate Policy Initiative, climate change “investment” in 2013 totaled $359 billion – but this “falls far short” of the $5 trillion per year that’s actually needed.
Bear in mind that $1.5 trillion per year was already being spent in 2014 on Climate Crisis, Inc. research, consulting, carbon trading and renewable projects, according to the Climate Change Business Journal. With 6-8% annual growth, we’re easily looking at a $2-trillion-per-year climate industry by now.
The US Government Accountability Office puts United States taxpayer funding alone at $2.1 billion per year for climate change “science” … $9.0 billion a year for technology R&D … and $1.8 billion a year for international assistance. Total US Government spending on climate change totaled $179 billion (!) from 1993 through 2017, according to the GAO. That’s $20 million per day!
At the September 2018Global Climate Action Summit, 29 leftist foundations pledged to give $4 billion over five years to their new Catastrophic Anthropogenic Global Warming campaign. Sea Change Foundation co-founder Nat Simons made it clear that this “is only a down payment”!
AH! ma per salvare il pianeta, questo ed altro:
The UN’s Intergovernmental Panel on Climate Change echoes those greedy demands. It says the world must spend $2.4 trillion per year for the next 17 years to subsidize the transition to renewable energy.
Il tempo stringe!
By: XTOL on Venerdì 04 Gennaio 2019 18:43
in memoria dell'obamiano (e antitraderiano) "97% of climate scientists agree with climate change"
beati i milanesi che stanno scoppiando di caldo...
antiii, gianliniii, spampanaaa
By: pana on Mercoledì 02 Gennaio 2019 09:51
gonzi dell oil peak?
oh shema, se hai un bene in quantita finita che viene consumato ogni anno
la questione non se MA SOLO QUANDO il bene finira
Crude oil reserves are vanishing at the rate of 4 billion tonnes a year (1) – if we carry on at this rate without any increase for our growing population or aspirations, our known oil deposits will last until 2052. There really isn’t a lot of oil left.
By: shera on Martedì 01 Gennaio 2019 18:36
@ WILLIS
Chattavo con un esperto di clima e pv, in questi giorni è uscita un'offerta con energia elettrica a 0 centesimi per KWh, roba da far impallidire i gonzi dell'oil peak
Purtroppo è solo di notte, io pensavo che sarebbe stata a mezzogiorno, considerato il solare, ma come si diceva "ancora qualche anno"
By: XTOL on Martedì 01 Gennaio 2019 18:20
Ma quali lobby e interessi finanziari, la disputa sul clima è tutta tra scienziati
Un libro ristabilisce i termini del conflitto tra gli esperti divisi
...L’osservazione polemica principale che il libro muove alle posizioni dell’Ipcc riguarda la metodologia prescelta, per figurare l’evoluzione (catastrofica) del clima e le variabili assunte alla base dei modelli. Le previsioni Ipcc privilegiano, largamente, modelli matematici computerizzati a poche variabili. Essenzialmente a una variabile, la CO2 antropica che, a seconda delle diverse ipotesi di quantità emesse, portano a schemi di aumento di temperature più o meno catastrofici. Il libro lamenta l’assoluto semplicismo e riduzionismo di tale metodologia. Lo schema Ipcc sovrastima il contributo della CO2 antropica (in fondo lo 0,76 per cento del totale di questo gas serra in atmosfera) e sottostima, invece, il feedback sul clima terrestre di altre “forzanti” climatiche: quelle radiative solari, in primo luogo. Ma non solo. Gli autori, sulla base delle loro discipline, contestano nei modelli Ipcc l’utilizzo non ancora sufficiente e largamente incompleto degli studi scientifici comparati e delle discipline fisiche, astronomiche, geologiche e paleontologiche nell’analisi di quelle che sono chiamate le “forzanti climatiche”, i fattori concomitanti che influiscono sul clima e sui suoi cicli temporali: i dati forniti dalle discipline di scienza della terra (movimenti della litosfera, della stratigrafia del sottosuolo terrestre, della geomorfologia della tettonica a placche, dall’oceanografia, dal vulcanismo), dalla storia agroalimentare, dalla fisica dell’atmosfera, dalla astrofisica del sistema solare (attività del sole, effetti e influenze della rotazione terrestre, del moto di rivoluzione, delle oscillazioni del campo geomagnetico, raggi cosmici, nutazione della luna). Il clima terrestre è un sistema macroscopico complesso prodotto, nel tempo, del feedback di tutte queste influenze, della casualità e ciclicità di ognuna di esse. Lo studio comparato dei dati provenienti da tutte queste discipline revocherebbero in dubbio le tre principali assunzioni del climatismo ufficiale dell’Ipcc: la tesi dell’eccezionalità e del carattere inedito del warming attuale (ci sono stati periodi più caldi nel passato); la sovrastima della CO2 antropica come causa esclusiva del riscaldamento; l’aleatorietà delle previsioni “allarmanti” di aumento delle temperature. Non manca, nel libro, un istruttivo capitolo dedicato al tema veramente decisivo del presente e del futuro delle politiche climatiche: il “mercato dell’anidride carbonica”, la mastodontica finanza verde nata con l’accordo di Kyoto del 1997: un colossale sistema di finanziamenti – titoli di trading, titoli di compensazione, sostegni a progetti energetici (176 miliardi globali di cui oltre 20 miliardi nella area Ue). Il libro mette in luce la trasformazione in atto in questa spesa e di cui poco si parla: una marcata finanziarizzazione in cui le transazioni e la speculazione sui mercati borsistici prevalgono significativamente sugli obiettivi e i progetti climatici. Su tali aspetti la lettura del libro fornisce un contributo alla comprensione del fenomeno più attuale in campo di politiche climatiche: i segni di una emergente insostenibilità sociale (le vicende francesi) delle costose e inefficaci politiche antiemissive.
By: Bullfin on Martedì 01 Gennaio 2019 13:49
ahahahah....Pana dai sei giovane e gnocca?...dai sono troppo curioso...se lo sei divento piddino anche io :)
FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente
By: antitrader on Martedì 01 Gennaio 2019 13:47
Pana,
vai alla fonte in mezzo alla montagna e le orecchie te le lavi
con l'acqua fresca fresca.
Vita sana! Vita salutare!
By: Bullfin on Lunedì 31 Dicembre 2018 11:38
Da quello che so gli standard di Pm sono in pratica allineati sul benzina e diesel euro 6 (è la normativa che lo impone), te sei fermo ancora all'euro 3....tutta un'altra storia.
Si ho preso il diesel perchè di quello che dicono credo ci siano potenti interessi tra cui quelli degli Usa che con il loro petrolio non riescono a produrre gasolio ma solo benza.....
E per la cronaca, la tua sara' un cess di auto...la mia va che è un piacere...(non ricordo ancora chi mi abbia superato da quando ce l'ho :)))...
FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente
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