questo è un articolo serio:
Ambiente: si stava peggio quando si stava peggio
di Francesco Ramella
“Questa è la mia previsione per il lungo periodo: le condizioni materiali di vita continueranno a migliorare per la maggior parte delle persone, nella maggioranza dei Paesi del mondo, indefinitamente. Nell’arco di un secolo o due, tutte le nazioni godranno di condizioni di benessere analoghe a quelle attuali nel mondo occiden-tale. Ritengo altresì che molte persone continueranno a pensare e a sostenere che sia in atto un peggioramento”. Così, una ventina di anni fa, si esprimeva Julian Simon, l’economista statunitense strenuo avversario dei profeti di sventura am-bientali. Simon proiettava nel futuro l’esperienza vissuta in prima persona a partire dagli anni ‘70 che lo vide passare da una posizione allineata alla vulgata malthusiana ad una opposta fondata sulla nozione che ogni uomo in più che si affaccia sulla Terra è un bene per sé stesso, in quanto darà nella pressoché totalità dei casi un giudizio positivo sulla propria esistenza, e per gli altri la cui vita sarà resa migliore dal suo piccolo o grande bagaglio di intelligenza e creatività a patto che questo non sia imbrigliato.Suo principale contraltare ideologico fu il biologo Paul Ehrlich che nel 1968 diede alle stampe “The population bomb”, il best-seller con il quale si voleva portare all’attenzione dei decisori politici nazionali statunitensi e sovranazionali il tema del-la sovrappopolazione. Nel prologo del libro Ehrlich sosteneva che la battaglia per garantire sufficiente cibo all’umanità era perduta. Negli anni venturi la carestia avrebbe avuto il sopravvento e centinaia di milioni di persone sarebbero morte di fame. I livelli di affluenza raggiunti negli anni ‘60 non sarebbero stati che un pallido ricordo per le future generazioni. Per quanto meno arginare il disastro incomben-te occorreva dunque intervenire immediatamente, se possibile con strumenti di persuasione ma, laddove questi non si fossero rivelati adeguati, con mezzi coercitivia partire da una tassa “progressiva” in funzione del numero di figli, proseguendo con una tassa di “lusso” da applicare a pannolini ed altri prodotti per neonati per finire con l’aggiunta di prodotti sterilizzanti negli acquedotti o nei prodotti alimen-tari.Il messaggio di Ehrlich ottenne un largo consenso e fu fatto proprio, tra gli altri, da Richard Nixon; il futuro Presidente nella campagna del 1968 avvertiva gli elettori che negli anni 2000 le città americane sarebbero divenute invivibili a causa del numero troppo elevato di residenti e degli intollerabili livelli di inquinamento atmosferico.Sono trascorsi da allora cinquanta anni: la popolazione mondiale è raddoppiata (da 3,5 a 7 miliardi di persone), la disponibilità di cibo per persona è cresciuta passando da meno di 2.400 chilocalorie al giorno a quasi 3.000, la speranza media di vita nel mondo che dai trenta anni di fine ‘800 era quasi raddoppiata si è ulteriormente accresciuta attestandosi nel 2016 a 72 anni, e la ricchezza procapite è anch’essa più che raddoppiata in termini reali crescendo da da 3.500 a 8.500 dollari (internazionali 1990).Trent’anni orsono poco meno della metà della popolazione mondiale viveva in condizioni di povertà estrema (meno di 1,90 dollari al giorno); nel 2015 “solo” una persona su dieci rimane sotto quella soglia. Sembrano dunque esservi davvero pochi dubbi sulla correttezza della previsione di J. Si-mon: le condizioni materiali dell’umanità, quanto meno fino ad oggi, non hanno cessato di migliorare ma la realtà percepita da molti è quella di un progressivo degrado, in particolare per quanto concerne le condizioni ambientali.Proveremo in queste poche pagine ad approfondire due temi specifici, quello dell’inquina-mento atmosferico e quello dei cambiamenti climatici
il resto è qui: e affanc. le spampa con le treccine