Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: Melchior! on Sabato 07 Settembre 2013 19:13

@Nevanlinna grazie per la interessante segnalazione. Le bugie di Berlusconi fanno sorridere rispetto a quelle orrende che stiamo ascoltando in questi giorni! http://www.youtube.com/watch?v=l2H8XDIJ2yE

 

  By: Nevanlinna on Sabato 07 Settembre 2013 18:58

@Melchior Di nuovo, bentornato! ... ma rimaniamo sul pezzo [è ben vero che certamente faccio parte della "massa" [quella cui viene propalata la menzogna confezionata col fiocco], ma appartengo anche al concetto di "individuo" [quello che non ha mai creduto che Ruby fosse la nipote di Mubarak, nonostante il voto in parlamento], cosa che comporta una qualche immunità dalle balle telematiche]. Rimaniamo sul pezzo, dicevo. Non le sembra che corrano straordinarie analogie tra i due disegni allegati? Uno illustra un brevetto per generatore di idrogeno basato sulla generazione ad hoc di "hotspot" catalitici della Johnson Matthey, ditta inglese specializzata in metalli preziosi [e la cui filiale americana sembra rifornisse Fleischmann di palladio di recupero], l'altro si riferisce a un reattore a fusione fredda a gas e gradiente termico proposto da un brillante fisico russo [già scuola sovietica, mica quella delle trasmutazioni biologiche a bassa energia]. Lei ha sempre consigliato la lettura delle prime richieste di brevetto Ahern/Piantelli. Le assicuro che l'applicazione del russo, stante lo sviluppo delle cose, è ancora più interessante.

 

  By: Melchior! on Sabato 07 Settembre 2013 18:55

@Marione Sai non c'è bisogno di complotti dove bastano le bugie! Basta ripeterle tante... tantissime volte e avere i soldi per pagare i giornalisti, politici e troll...

 

  By: Marione on Sabato 07 Settembre 2013 18:36

Qualche novità?

 

  By: Melchior! on Sabato 07 Settembre 2013 13:55

 

  By: Nevanlinna on Venerdì 06 Settembre 2013 14:14

Effetto "Piantelli-Focardi[-Rossi]" ante litteram e indotto da neutroni/gamma?

 

  By: Nevanlinna on Giovedì 05 Settembre 2013 13:53

@All'amico sconosciuto II Pag. 158 et seq. [del pdf] di: STRESS-CORROSION CRACKING OF METALLIC MATERIALS - HYDROGEN ENTRY AND EMBRITTLEMENT IN STEEL [il metodo di Smialowski è molto ingegnoso] "http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=ADA010265", Hydrogen dissociation and diffusion on transition metal etc.: ..."Our results show that Fe, Ni and Rh, and to some extent Co and Pd, are all exceptions, combining low activation barriers for both processes, with Ni being the best possible choice." "http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0360319908015516".

 

  By: Nevanlinna on Giovedì 05 Settembre 2013 10:44

@All'amico sconosciuto I Lei ha toccato il punto fondamentale [che è stato trascurato per generale incapacità di pensiero sintetico]: A) tutto gira intorno a proprietà di superficie di catalizzatori realizzati con metalli di transizione fcc; B) dire "superficie" è sbagliato, bisogna dire "interfaccia", cioè appena dentro il metallo, appena fuori la superficie - si potrebbe presumere che Rossi sia riuscito a realizzare ESTESAMENTE proprio quelle caratteristiche che hanno contraddistinto i rarefatti risultati dei fusionisti, e lo abbia fatto o fuori [promotori] o sopra [trattamento del nickel]. In tal caso insistere con la metallurgia alla Violante è sbagliato [o per dire meglio, fa parte della ricerca di base]. Altre osservazioni: il palladio di Fleischmann era recuperato da catalizzatori di idrogenazione esausti; a Focardi scappa detto che il catalizzatore segreto serve "per l'entrata dell'idrogeno" e che sarebbe individuabile dallo spettro gamma - ma ancora non perfettamente, perché mancherebbero "le proporzioni"; nei primi articoli Focardi-Piantelli sul Nuovo Cimento si parla esplicitamente di trattamento chimico del nickel [satinatura] e si cita il Bertorelle; il fatto che Rossi abbia contestato il brevetto Piantelli prova che Piantelli lo disturba, e quindi nel brevetto Piantelli c'è qualcosa del trovato di Rossi; a mio giudizio ci sono altri tre-quattro brevetti critici per Rossi, ma sono scaduti o non rinnovati - li ho in una cartellina sul desktop; uno strato sottile di palladio costituisce naturaliter una membrana protonica inorganica [ma non è il metodo Rossi perché troppo costoso e lontano dalla prassi catalitica del "noster politecnic"].

 

  By: Cures on Giovedì 05 Settembre 2013 10:09

X Nevanlinna La ringrazio per i link e non la voglio disturbare oltre. La ricerca della formula ricorsiva, eventualmente con derivate alla Rodriguez o altro, rappresenta per il momento solo un quiz interessante. A chiarimento, aggiungo che la serie è un tentativo di sostituire quella di Fourier con zeri solo reali. X Giancarlo Se si rimane entro le righe è sempre un piacere discutere con una persona competente. Io non ho nessuna difficoltà ad ammettere le mie lacune e i miei errori, diversamente da molti, tanto è vero che ho cercato aiuto da chi ne sa più di me confidando segretamente in un intervento del Professor Nevanlinna :) Ad ogni modo la sequenza di calcolo da Lei indicata la trova meglio articolata nel procedimento di Gram Schmidt che ho usato e che sfrutta, ovviamente, il principio di ortogonalità per calcolare i vari coefficienti. Non è invece possibile semplificare con l’uso della virgola per la banale ragione che l’approssimazione numerica propaga errori inaccettabili. Magari fosse possibile usare la virgola perché allora basta qualche secondo per generare i primi 1000 polinomi in formato numerico. Ma con coefficienti errati. Per superare questa difficoltà ho agito su due fronti. Ho introdotto il coefficiente K del post precedente e usato il calcolo simbolico che genera risultati mantenendo numeri interi, rapporti, radici, ecc non certo destinati a stupire perché sono nel formato prodotto dal programma di calcolo usato. Che lavora in simbolico. Questo tipo di calcolo richiede molto tempo e mi sono limitato ai primi 60 polinomi. Ma, variando il K, posso esplorare la porzione di spettro dei dati che più mi interessa. Infine le allego un altro "bel triangolo" che dà una idea dei numeri in gioco. Si tratta del quadrato delle norme dei primi 60 polinomi. Anche qui va ignorata la prima riga. I denominatori sono legati fra di loro da una relazione di fattoriali. Chi la trova guadagna un bacio accademico da un prorettore a sua scelta..

 

  By: Nevanlinna on Giovedì 05 Settembre 2013 10:06

@GoKatto Seredipity: cercando una cosa se ne trova una diversa, magari carina. Come ad es. High Dynamic Range Calibration for an Infrared Shack-Hartmann Wavefront Sensor "http://arizona.openrepository.com/arizona/bitstream/10150/194779/1/azu_etd_2539_sip1_m.pdf" La tesi è buona e contiene, oltre a una tabella con i polinomi di Zernike calcolati in coordinate cartesiane, la descrizione di un banco di test Hartmann-Shack contemporaneo; pensi che ero rimasto al banco Askania, che doveva essere di prima della guerra e aveva piastre forate così massicce da poterci estrudere spaghetti. Adesso sto considerando, sempre nel Milanese, la ditta Gestri Metalli [citata da Quinlan nel brevetto e il cui titolare è morto nel 2009 a 104 anni, chissà che età hanno i dipendenti], e i trattamenti galvanici - si tratta del secondo corno del dilemma: sfere di nickel ricoperte di metallo promotore invece di catalizzatore al nickel con aggiunta di pasticcetti esterni. Perché, se proprio deve funzionare, non può che funzionare con una trucco di superficie ["la materia l'ha fatta il buon Dio, le superfici il diavolo"], da scovare nella proposte tecnologiche della Padania. Anyway, alla "cromatura" ci hanno già pensato altri [US5580838 UNIFORMLY PLATED MICRO SPHERE CATALYST James A. Patterson [è l'inventore della batteria atomica a fusione fredda]].

 

  By: GoKatto on Giovedì 05 Settembre 2013 00:29

Nevanlinna, lei ha guardato qui? http://fusionefredda.wordpress.com/2013/08/31/bockris/#comment-26908 SEMBRA che un rustico si sia provato ad aiutarla.

 

  By: Nevanlinna on Mercoledì 04 Settembre 2013 23:45

@Cures "https://www.dropbox.com/s/97xooctzvsz8378/CC.pdf" [... Per quello che può servirle [pag.63 e table D-III pag.170] - e questa volta il suggerimento [che è più astratto] è mio; sono argomenti di teoria dell'approssimazione, di cui ho ricordi lontani [il riferimento classico è G. Szego: Orthogonal Polynomials, AMS Colloquium 23, 1939]; stime della convergenza di frazioni continue troncate sono comuni in questioni di Teoria dei Numeri - se pensa possa esserle utile approfondisco, ma è difficile che scappi fuori la tabella già calcolata e più estesa.]

 

  By: Franco. on Mercoledì 04 Settembre 2013 19:45

@ Cures OK.

 

  By: Cures on Mercoledì 04 Settembre 2013 19:29

x Franco Quello che dice è corretto ed è colpa mia non avere avvisato che la prima riga non fa parte della serie. La prima riga contiene 1 solo perché serve ad innescare il programma di calcolo che genera i polinomi ortonormali (ortogonali e a norma unitaria) seguendo il metodo di gram-schmidt

 

  By: Franco. on Mercoledì 04 Settembre 2013 19:05

@ Cures "Se qualcuno si prende il fastidio di calcolare il prodotto integrale fra due polinomi della serie scoprirà, come ovvio, che vale zero se i polinomi sono diversi altrimenti vale uno." Magari mi sbaglio (e le chiedo scusa se dico delle castronerie) ma per i primi due polinomi diversi, cioè: a) il primo polinomio (quello di grado 0) che vale: 1 ed b) il secondo polinomio che vale: rad(2)*[e^(-t)] integrando il loro prodotto [tra 0 e +oo] il risultato non mi viene zero, cioè il risultato dell'integrale mi risulta: [-e^(-t)] e se lo calcolo tra 0 e +oo , va a "infinito" (più che a zero).