Se il governo italiano avesse fatto traghettare dalla Marina 400mila Cinesi invece di 400mila Africani (come è successo negli ultimi due anni, 170mila solo da gennaio) questi starebbero ora tutti a bighellonare in giro per le stazioni e i centi cittadini senza fare una mazza ? No, ovviamente se fossimo andati a prendere centinaia di migliaia di cinesi, questi oltre a intascare i 35 o 50 euro e godersi il soggiorno in albergo o villetta, si sarebbero messi a sgobbare cercando di aprire bar, ristoranti,negozi, laboratori.... Perchè invece questi uomini africani, tutti giovani e forti, che Renzi è andato a prendere fino in Africa non fanno niente dalla mattina alla sera ? La risposta la da l'Antropologia.
In Africa hai l'unico esempio storico importante di società "matriarcale", come dicono gli studiosi, cioè società dove tradizionalmente le donne lavorano raccogliendo e procurando il cibo e tenendo dietro ai bambini e gli uomini si dedicano ad altro, non mantengono la famiglia intesa come una donna e i propri figli e in pratica lavorano raramente.
Gli uomini africani (che non finiscano schiavi ovviamente, perchè l'Africa era un continente che praticava la schiavitù ovunque), passano il tempo a combattere, cercare donne (non hanno mai una donna fissa), chiaccherare, bere e diciamo cercare di spassarsela. Questo è probabilmente il motivo per cui gli africani hanno le percentuali di suicidi, depressioni e patologie di ansia più basse del mondo. Se leggi i resoconti dei viaggiatori in Africa nell'800 e anche gli studi antropologici, noti che tutti evidenziano come gli uomini africani non sembra abbiano nessuna attività o lavoro specifico e non abbiano obblighi famigliari. Una condizione di vita da un certo punto di vista invidiabile.
Il motivo fondamentale in termini di evoluzione della specie secondo gli studiosi è che in Africa procurarsi in ciblo è relativamente più facile che in Cina, Giappone o Europa in quanto il clima tropicale o sub-equatoriale fornisce frutti, semi e animali a sufficienza senza dover impiantare coltivazioni e allevamenti complicati o doversi basare sulla caccia e pesca. Ad esempio, in Africa hai i frutti della pianta del Cocco da cui ricavi olio, burro e farina facilmente ed è una pianta che cresce quasi ovunque in Africa equatoriale spontaneamente. Il Cocco contiene sia proteine che grassi e calorie sufficienti a sfamare una famiglia e tutto quello che devi fare è raccogliere le noci di cocco e poi spremerle o macinarle e poi cuocerle.
Le donne fanno questo lavoro che non richiede particolare forza fisica e non hanno bisogno degli uomini, come succede invece per l'aratura o l'allevamento di maiali, bovini o pecore o come succede nella caccia. Nella caccia infatti gli uomini sono indispensabili, ma in Africa non è così importante come nei climi freddi perchè trovi frutti a sufficienza che basta raccogliere. Basta pensare per contrasto agli indiani d'America che cacciavano i bisonti, attività per cui solo gli uomini erano selezionati e indispensabili. Oppure la pesca in mare, dove di nuovo non ricordi che si menzionino mai donne tra i pescatori. In sintesi, la forza fisica e le altre qualità specifiche degli uomini sono meno essenziali nei climi equatoriali.
Un altro fatto importante è che non è necessario neanche costruire edifici veri e propri in un clima clima caldo. Inoltre, avendo in Africa un QI intorno a 65-70 medio rispetto al 100-105 dei cinesi ad esempio, non c'è la predisposizione a impegnarsi in imprese più complicate, per cui ad esempio nell'Africa sub-saharia non è mai stata inventata la ruota o costruito un singolo edifico a due piani.
Il risultato di tutta questa combinazione di fattori ambientali e genetici è che in Africa tradizionalmente, per secoli e secoli, LE DONNE PROCURAVANO IL CIBO E TENEVANO DIETRO AI BAMBINI E GLI UOMINI INVECE NO. Le cronache dei viaggiatori, esploratori e poi di tutti gli stranieri, arabi o occidentali che siano vissuti in Africa concordano sul fatto che gli uomini locali non sembrano mai lavorare e neanche avere la responsabilità del mantenimento dei figli.
Non hanno una famiglia perchè, come tutti gli studi indicano, in Africa non è mai esistita la famiglia "monogamica", con padre e madre e i loro figli biologici. In Africa vigeva e vige ancora sostanzialmente la poligamia e anche poliandria. Le donne hanno diversi partner con cui hanno figli non avendo bisogno di un marito che fornisca il sostentamento e gli uomini di conseguenza non sono sicuri di quali siano i loro figli. Per cui ad esempio in Africa i maschi si affezionano più ai figli delle sorelle, di cui sono almeno sicuri che siano del loro sangue.
Il risultato è che hai una situazione famigliare "fluida", in cui i figli vengono allevati "dalla comunità", dato che poi anche le donne avendoli da più uomini e cercando sempre uomini nuovi, li delegano a zie, madri o cugine più anziare da allevare. La situazione tipica dell'Africa è quella di bambini che non sembrano avere mai il padre e spesso neanche la madre nelle vicinanze. Sia i loro padri che madri sono invece in giro a cercare altri partner e i figli non sono la loro responsabilità diretta. La "comunità" nell'Africa tradizionale si prende cura in qualche modo dei figli di tutti. Gli uomini, non avendo una donna fissa e non sapendo chi siano veramente i loro figli, vagabondano per così dire da una donna all'altra tutta la vita, senza prendersi la responsabilità economica e legale dei figli. Questo non è però solo un retaggio del passato, perchè ad esempio negli Stati Uniti il 75% degli afro-americani OGGI cresce senza il padre. Il loro genitore maschio li mette al mondo, ma poi non li conosce, li segue o li mantiene.
Questo crea uno stile di vita più libero, rilassato e probabilmente anche meno stressato, ma non induce gli obblighi del lavoro, del risparmio, dell'accumulazione di conoscenze o capitali che invece in Cina o Europa sono stati da millenni al centro della civiltà.
In conclusione, il comportamento delle centinaia di migliaia di maschi africani che vengono mantenuti in albergo dallo Stato italiano e bighellonano per mesi per i centri di Milano o Roma "senza fare un 'azzo" non è anomalia. Riflette il tipo di vita e di civiltà a cui da millenni si sono adattati per una combinazione di ragioni climatiche (clima sub-tropicale) e genetiche (Quoziente di intelligenza misurabile medio intorno a 70 contro 100 circa di Cinesi ed Europei).
E' un comportamento profondamente radicato nella loro evoluzione storica che nessuna "politica" può cambiare ora. E' un comportamento che presenta dei lati positivi e negativi, come ogni altro comportamento umano, ma che è in netto contrasto con l'esperienza antropologica dei Cinesi e degli Europei.