W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: hobi50 on Lunedì 18 Gennaio 2021 16:21

"Quanto alla globalizazione, e' stata la classica zappa che l'occidente si e' tirata sui piedi, pero',

anche li, la globalizzaizone ha liberato dalla fame centinaia di milioni di cinesi, vietnamiti, indiani

etc... e questa e' una cosa molto positiva.

Le conseguenza in occidente son state arricchimenti smisurati per taluni e pezze al cul per le

masse, e non poteva essere altrmenti visto che ti sei dovuto confrontare con un popolo (i cinesi)

con salari a 300 USD/mese, un QI superiore e voglia di emergere dalla fame."

 

Il vero "game changer " nella lotta alla fame nel mondo ... è stata la globalizzazione .

Quello che si faceva quando io ero giovane ( aiuti dei singoli stati ai paesi poveri non è servito a nulla ).

E' stato solo una fonte permanente di corruzione.

Dove la globabalizzazione non è arrivata ( Africa ) ,c'è ancora fame diffusa.

Purtroppo le conseguenze negative della globalizzazione  sono interamente attribuibili a noi occidentali che abbiamo permesso il coesistere di ricchezze enormi con nuove e diffuse povertà.

Il pezzaculismo inconsapevole ha poi ridotto le tensioni sociali per almeno due decenni nascondendo "la polvere sotto il tappeto ".

Per fortuna  oltre 1 miliardo  di asiatici sono usciti dalla povertà assoluta e questo ha disinnescato una parte della possibile immigrazione dai paesi poveri ai paesi ricchi.

Ma  il major problem rimane : il pezzaculismo che alimenta un popolismo  becero che non ha ancora capito chi è il nemico.

La destra , ricettacolo del malcontento , non è certo il soggetto politico idoneo per portare un po di giustizia sociale.

Trump è la punta di diamante  creata dal "pezzaculismo" mondiale.

 

Viva  HK

 


 Last edited by: hobi50 on Lunedì 18 Gennaio 2021 21:42, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 15:07

Uillie..  probabilmente non mi leggi o mi fai un prezzo a sconto...

Non ho mai detto che una diga mi faccia schifo. OGGETTIVAMENTE l'impatto ambientale di una diga e' pesante. Poi che la si faccia per ottenere energia "pulita" mi sta benissimo.

Non ho mai parlato di Silicio per fotovoltaico.  Parlo di silicio per transistor.  E solo marginalmente.. per far capire che quel silicio, una volta scaldato va raffreddato. Nell'ambiente.

L'energia per produrre lavoro va convertita... e parte della conversione finisce inevitabilmente in calore. Calore che alla fine scalda il mondo...

Quindi, l'energia a volonta' e  gratuita ce la possiamo scordare (o sperare che non arrivi mai)  altrimenti dovremo costruire i condizionatori nello spazio per raffreddare la terra.

 


 Last edited by: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 15:09, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:41

il rapporto parla di sole vento stoccaggio e costi

facciamo fotovoltaico eolico e stoccaggio gravitazionale e noi e la Terra siamo tutti contenti

visto che ti fanno schifo le dighe vanno bene anche i tuoi connazionali di https://energyvault.com

 

basta che non mi ricianci di energia per il silicio ... notoriamente un pannello produce tutta l'energia consumata per produrlo in un paio d'anni e il silicio è l'elemento più abbondante della Terra dopo l'ossigeno ( https://www.daviddarling.info/encyclopedia/E/elterr.html ) ... e lascio perdere fotovoltaico organico film sottile perovskite ecc. con energia necessaria per produrli risibile ...


 Last edited by: lmwillys1 on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:59, edited 3 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:35

conosco questi rapporti..

prendono in considerazione solo una parte del problema: La disponibilita' di energia.

 

Anche nel caso di una diga idroelettrica hai energia pressoche' inesauribile e semigratuita.

Ma una diga e' in qualche modo direttamente  dannosa per l'ambiente. L'energia che produci inoltre, una volta usata, impatta sull' ambiente in molti modi diversi. Spesso imprevedibili.

Una diga sottrae acqua a tutto cio che sta tra la diga e la turbina.  Secca intere coste di montagna. Le trasforma in deserto. Perdita da poco, forse. Ma e' solo per fare un esempio.

 

Uillie mi aspetto di piu da te...

 


 Last edited by: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:36, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:12

scarica, leggi, poi parla

https://www.rethinkx.com/energy

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:11

__l'energia non è un problema ...__

l'energia E' il problema.....

Viviamo su un grumo di materia in trasformazione. Solo una piccola parte di questa materia consente alla razza umana di vivere.

Ogni volta che liberiamo energia per trasformare qualcosa, STIAMO MODIFICANDO L'AMBIENTE.

Fondere silicio per poi cristallizzarlo purissimo, significa scaldarlo e raffreddarlo. Disperdendo calore nell'ambiente

Significa trasformare energia pregiata nell' energia piu volgare: il calore.  Stiamo degradando energia facendola passare in piu stadi.

Alla fine abbiamo abbassato la qualita' dell'energia disponibile ma soprattutto siamo andati ad influire sull'ambiente. 

Non dimentichiamo che i romani reputavano le foreste inestinguibili ed hanno disboscato l'italia,  I nonni reputavano il petrolio "eterno"  ed ora siamo li a contare i danni provocati.

e cosi via...  

Diffido sempr edi chi mi prospetta un mondo ad energia gratuita ed abbondante.

Certamente mi sta prendendo in mezzo con la supercazzola...


 Last edited by: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:13, edited 3 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Tuco on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:01

Sono comunque ottimista sul futuro.

L'ingegno umano ha sempre permesso di superare i limiti teorizzati da altre menti umane.

Pensiamo a Malthus, che propagandava lo stato di miseria per il popolo,

che altrimenti con il benessere si sarebbe riprodotto e avrebbe portato l'umanità alla fame, visto il limite fisico delle terre coltivabili.

A ben ripensarci sembra riproporre le discussioni dei giorni nostri...

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:04, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Tuco on Lunedì 18 Gennaio 2021 13:57

Riportarlo alle condizioni iniziali in molti casi non è fattibile nemmeno con tanta energia a disposizione.

Diventa più pratico creare nuovi materiali plastici completamente artificiali, partendo dagli elementi chimici di base,

da molecole semplicemente reperibili o producibili.

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Lunedì 18 Gennaio 2021 14:03, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Lunedì 18 Gennaio 2021 13:50

l'energia non è un problema ... come evidenziava Seba nel suo lavoro si va verso una situazione di superenergia , avremo disponibile a costi risibili almeno 4 volte l'energia consumata ...

 

va riprogettato tutto, sistema, materiali, ecc. ... insomma tutto ... il problema è il pochissimo tempo a disposizione per decidere questo riuscendo a evitare disordini seri

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 13:39

E' come sempre una questione di energia.

Un prodotto puro costa molto di piu' di un prodotto "contaminato". Dal prodotto contaminato puoi riottenere un prodotto puro impiegando energia.

Il riciclaggio non va fatto pensando di smontare un cruscotto per rifare un altro cruscotto.

Il ciclo deve essere pensato in modo da permettere un degrado della qualita' del materiale. Cioe' recuperi un cruscotto e ci fai un vaso da fiori.. che poi diventera' un battiscopa, che infine diventera' un materiale di pavimentazione.  Solo in questo modo ne ottieni un vantaggio energetico.

Cioe' parti da un materiale vergine, lo usi, lo recuperi man mano piu contaminato lungo tutto il suo ciclo.

 

E' per questo motivo che non puoi pensare di distruggere il circolante per rifarlo. Puoi naturalmente riciclarlo una volta che sia arrivato alla fine del suo ciclo di utilizzo  e trasformarlo in altro. Vasi, mobili, isolanti, etc... Pero'   riportarlo alle condizioni iniziali e' possibile  solo a prezzo di consumi energetici importanti.


 Last edited by: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 13:39, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Tuco on Lunedì 18 Gennaio 2021 13:11

riflettevo sulla riciclabilità dei materiali.

Il riciclo dei metalli si è sempre fatto, anche se in alcuni casi risulta più piuttosto complesso, al punto che devi sempre considerare di aggiungere una alta percentuale di metallo vergine se vuoi un prodotto di qualità accettabile.

Per quanto riguarda la plastica, il riciclo ê ancora più complesso.

Premesso che solo piccole percentuali di plastiche non compatibili degraderebbero irrimediabilmente la intera partita,

le plastiche riciclate hanno sempre una qualità molto bassa, sono piene di impurità, polveri abrasive, 

consumano rapidamente gli impianti di stampaggio, sono brutte a vedersi e poco resistenti.

Senza materiali vergini il futuro è quello della saldatrice e del fil di ferro...

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Lunedì 18 Gennaio 2021 13:13, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 12:59

mah..

Ad ogni modo, evidentemente l'economia circolare imposta un nuovo paradigma.

Se devo liberare la proprieta' privata, devo istituire un ente che REGOLI lo spazio e le risorse.

Altrimenti il tutto frana sotto il peso di una zucca spaccata con un sasso in un combattimento tra poveri.

La proprieta' privata con il possesso, sancisce un diritto d'uso esclusivo.

Se eliminiamo il possesso, come garantiamo il diritto d'uso?.  Chi diventa il regolatore di questo diritto? Il Wef non si pronuncia.

Ma portando all'estremo l'economia circolare.  Gli olandesi, i tedeschi i norvegesi, avrebbero interesse a venire ad abitare in Italia.

C'e' il mare, usi poco riscaldamento, quasi mai nevica.. il vino e' buono e si mangiano verdure.  Tra il bacino della Ruhr e l'Emilia romagna...  stabilito che non si lavora perche i tortellini rotolano giu' da una montagna di formaggio, cosa sceglierebbero tutti?.

Allora.. resta la questione.. come blocchi i tedeschi ansiosi di vino, fiorentine e mare? Chi li blocca?

 

please describe the rules first...

 

Che istituiremo frontiere difese con i fucili e' pressoche' certo.  Resta da capire quali saranno le regole di ingaggio.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Lunedì 18 Gennaio 2021 12:28

Peavey, son gli aspetti nefasti e funesti dello sconfinato chiacchiericcio sulla rete, chiacchiericcio

senza costrutto e infestato di rettilianesimo.

Il "passaporto sanitario" c'e' sempre stato, per andare nei paesi affetti da malaria dovevi addirittura

sottoporti a profilassi preventiva.

Solo che oggi trovi lo stupidotto su twitter che grida alla "dittatura" (dittatura de che ?), la ditatura

e' in Cina, e non e' una bella cosa, ma son gli unici a cui il covid ha fatto solo il solletico.

Quanto alla globalizazione, e' stata la classica zappa che l'occidente si e' tirata sui piedi, pero',

anche li, la globalizzaizone ha liberato dalla fame centinaia di milioni di cinesi, vietnamiti, indiani

etc... e questa e' una cosa molto positiva.

Le conseguenza in occidente son state arricchimenti smisurati per taluni e pezze al cul per le

masse, e non poteva essere altrmenti visto che ti sei dovuto confrontare con un popolo (i cinesi)

con salari a 300 USD/mese, un QI superiore e voglia di emergere dalla fame.

Col trampanaro la tendenza si e' invertita, il processo di deglobalizzazione e' iniziato e Biden lo

portera' avanti, ma e' difficle, molte cose l'occidente non sa piu' farle, infestato com'e' da comunicatori,

filosofi, psicologi, "la cultura", il turismo e il bel vivere (col cul degli altri).

P.S. Tra le signorine che vanno a fare le mignotte a Dubai adesso, dopo quelle dell'est, il secondo

posto e' accupato dalle italiane, e questo la dice lunga su dove stiamo andando.

 

 

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: lmwillys1 on Lunedì 18 Gennaio 2021 12:17

Ora pero' mi sembra che l'intenzione sia  diametralmente opposta..  e la tranvata sara' pesante.

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già

per Elon parlavo di produzione annuale non consuntivo pluriennale ... Elon vuole sestuplicare la produzione annua ( non decine di pezzi, 500 mila) in 3 anni , non è normalissima consuetudine

:-)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Peavey on Lunedì 18 Gennaio 2021 12:09

mah.. Anti .. hai ragione.

Quello che non e' chiaro, e' che nel momento in cui spingi al massimo la tecnologia, questa ti ripaga con egual moneta.

Tutti parlano oggi di videoconferenza, di eliminare la sbornia da viaggi "industriali" 7 giorni e due notti a Sharm.

Si parla di economia circolare come fosse chissache'.  Non e' altro che un modo per dire e nascondere il fatto che per applicare l'economia circolare dovremo rimettere in piedi le mura medievali.  Frontiere e divisioni.   

Dovremo tracciare cioe' righe immaginarie su terreno ed impedire lo scambio ed il travaso.

Altrimenti.. tutto il concetto di economia circolare frana sotto al peso della differenza tra le varie aree. 

Intendiamoci.. non che sia un male... la globalizzazione e' stata forse una fesseria. L'idea peregrina che un contadino piemontese potesse esportare i suoi formaggi in Cina si e' subito rivelata per quello che era. Una fesseria ed un enorme autogoal. 

Ora pero' mi sembra che l'intenzione sia  diametralmente opposta..  e la tranvata sara' pesante.

 

P.S.  con la scusa (sacrosanta per carita') di ridurre l'impatto covid, si parla sempre piu' insistentemente di passaporti  sanitari.  

Non che sia un problema.. prima di andare in certe aree del mondo si son sempre fatti vaccini e cure preventive. Ma la tendenza e' quella. Da oggi, per viaggiare, serve il lasciapassare ed il foglio di via....