Gian
dipende da due fattori, in primis dal rincoglionimento nazionale da cui il sud non e' per niente immune,
secondo dalla oppressione fiscale e, sopratutto, normativa che ha destabilizzato soprattutto il sud
e ha fatto perdere il prezioso know low dell'arte di arrangiarsi.
Ai tempi, un 30enne un po' intrapredente si comprava il camion (a rate) e si mettera a far su e giu'
sull'A1. Adesso non e' piu' possibile fare quel mestiere li' a livello individuale, troppe scartoffie.
Nell'agricoltura e' successo anche di peggio, e' stata demolita anche la coltivazione del tabacco
che era abbastanza redditizia, si tratta di attivita' che le nuove generazioni non possono piu'
intraprendere, mancano le capacita' fisiche e mentali, quel poco che resta e' solo merito dei "negri".
Se vai a fare il camionista per un'azienda pigli 3 cocomeri e un peperone e questo non perche'
l'azienda e' cattiva (non senmpre), ma perche' l'assessore vuole in tasse piu' di quello che piglia
il camionista (sempre).
In ogni caso anche l'epoca del camionista bulgaro, rumeno o polacco volge al termine, in quelle
nazioni li' le retribuzioni si son moltiplicate X 4 negli ultimi 15 anni, ancora un raddoppio e non viene
piu' nessuno in Italia. L'immigrazione dall'est e' gia' in fase di rapida regressione, tra lo sconcerto
di salvini che cosi' deve pigliarsi solo i negri. E cosi' addio a quelle alte, bionde e con gli occhi
azzurri che contribuivano a migliorar l'estetica della razza.