eh, bei tempi quando ancora il petrolio permetteva certi lussi...

Il quotidiano spagnolo ABC scrive che il regime venezuelano nel 2010 ha finanziato in nero il Movimento Cinque Stelle con tre milioni e mezzo di euro. I soldi arrivarono in Italia dentro a una valigetta diplomatica (quelle che non possono essere controllate) e il console venezuelano a Milano li passò a Gianroberto Casaleggio. Il giornale spagnolo ha avuto accesso a un documento dell’intelligence venezuelana che è stato desecretato nel corso di un processo e che contiene queste informazioni. Vedremo come rispondono i Cinque Stelle, che per ora si sono rifiutati di parlare con il quotidiano spagnolo (i giornalisti spagnoli hanno telefonato a Crimi, Di Maio e Grillo).
In pochi ricordano una storia di un anno fa. Un deputato venezuelano dell’opposizione al regime, Americo De Grazia, era a capo di una commissione d’inchiesta che indagava sui finanziamenti in nero dal Venezuela a forze politiche straniere. A maggio 2019 si rifugiò nell’ambasciata italiana perché il regime gli aveva tolto l’immunità parlamentare e quindi rischiava il carcere. Il ministro degli Esteri, che allora era Enzo Moavero Milanesi, disse che l’Italia avrebbe protetto De Grazia e così avvenne, fino a quando a dicembre Casini andò in aereo in Venezuela e portò il deputato venezuelano in Italia, in esilio ma al sicuro. I Cinque Stelle erano furiosi per la protezione accordata dall’Italia a un oppositore del regime che indagava sui finanziamenti in nero a forze politiche straniere. Metto qui la dichiarazione congiunta di due senatori grillini, che in pratica dicono che l'Italia avrebbe dovuto farsi i fatti suoi e lasciare che il regime sudamericano arrestasse il deputato. Interessante no?
* Venezuela: Airola-Ferrara (M5s), sorprende presa di posizione di Moavero
Roma, 08 mag 2019 17:17 - (Agenzia Nova) - I senatori Cinque stelle Alberto Airola e Gianluca Ferrara, commentano in una nota congiunta: "Finora, rispetto al Venezuela, il governo italiano ha avuto il coraggio e la coerenza di mantenere una ferma posizione di neutralità a favore di una soluzione pacifica e politica della crisi in atto. Sorprende quindi la presa di posizione del ministro Moavero, che invece di condannare il gravissimo tentativo di golpe messo in atto dalle opposizioni, si scaglia contro la reazione giudiziaria del governo nei confronti degli esponenti politici che hanno sostenuto la cospirazione sovversiva". (Com) © Agenzia Nova *
Secondo il giornale spagnolo i 3,5 milioni di euro sono arrivati da un fondo pubblico che era gestito dall’allora ministro degli Interni, un venezuelano di origini siriane che si chiama Tareck el Aissami. L’anno scorso El Aissami è stato incriminato per narcotraffico da una corte federale di New York perché approfitterebbe del suo potere politico per agevolare la vita ai narcos e spartire con loro i profitti. Su di lui si potrebbe scrivere molto.