Il Denaro da dove viene e dove va

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Martedì 01 Luglio 2025 15:27

senza lo stato, come faremmo?

 

AREE INTERNE ADDIO, IL GOVERNO: “DECLINO ORMAI IRREVERSIBILE”

Alfonso Scarano, Il Fatto Quotidiano, 30 giugno 2025 • 1 luglio alle 15:09

 

C’è un passaggio, in un documento ministeriale pubblicato quasi in sordina all’inizio dell’estate, che dovrebbe far tremare le fondamenta della nostra Repubblica. È una frase contenuta a pagina 45 del nuovo Piano Strategico Nazionale delle Aree Interne 2021-2027 (PSNAI), approvato con grande ritardo e redatto tra le nebbie dei dipartimenti centrali. Si trova nell’“obiettivo 4: Accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile”. E recita: “Queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma nemmeno essere abbandonate a se stesse. Hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”.

Non è una battuta, né un refuso. È la nuova linea di indirizzo strategico dello Stato verso centinaia di Comuni italiani, per lo più montani, collinari o rurali. Si tratta di un cambio di paradigma silenzioso ma devastante: si rinuncia ufficialmente all’idea di invertire la tendenza allo spopolamento. Si pianifica il declino. Lo si accompagna. Lo si normalizza.

Per capire la portata della questione, bisogna risalire alla definizione di Aree Interne: sono quasi 4.000 Comuni italiani, sparsi in ogni regione, che si trovano lontani dai centri dove si concentrano servizi essenziali come sanità, istruzione e mobilità. Coinvolgono oltre 13 milioni di cittadini, il 23% della popolazione, distribuiti su quasi il 60% del territorio nazionale. In pratica, l’Italia profonda. Quella che custodisce boschi, pascoli, acque, borghi storici, comunità coese. E che oggi si vede diagnosticare una malattia terminale.

Nel PSNAI, approvato nel marzo 2025 ma diffuso solo ora, lo Stato compie una distinzione netta tra territori rilanciabili e territori senza speranza. I secondi, si legge, hanno una struttura demografica compromessa, con popolazione in forte declino e basse prospettive di sviluppo. E quindi, si conclude, non possono avere obiettivi di rilancio. Ma cosa significa, in pratica? Significa che non si investirà più per trattenere giovani o attrarne di nuovi. Che non si costruiranno più servizi in quei luoghi. Che si pianificherà una dignitosa decadenza: un welfare del tramonto che fornisca badanti e medicine, ma non opportunità né speranza.

Un gruppo di studiosi, amministratori e attivisti, riuniti il 12 giugno dal CERSTE, ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno: questo documento è un verdetto, non una strategia. E viola in spirito l’articolo 3 della Costituzione, là dove parla dell’impegno della Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano l’eguaglianza e la partecipazione di tutti i cittadini. Invece di rimuoverli, li si consacra. Si adottano criteri tecnici tempi di percorrenza, densità, indicatori statistici che ignorano la realtà sociale e culturale dei luoghi. Si dimentica che molte fragilità sono state indotte da scelte politiche e tagli strutturali. Che non si può misurare la vitalità di un borgo solo coi numeri dell’anagrafe.

Le implicazioni economiche sono enormi. Si accentua la polarizzazione tra città affollate e campagne abbandonate. Si crea un’Italia a doppia velocità dove le periferie non sono più nemmeno oggetto di recupero, ma di gestione passiva. Eppure, proprio in quei territori ci sarebbero opportunità strategiche: agricoltura sostenibile, turismo lento, energie rinnovabili, coesione sociale, difesa idro-geologica. Il paradosso è che nel resto d’Europa, dalla Francia ai Paesi nordici , le aree rurali sono oggetto di investimenti e valorizzazione. Hanno rappresentanza istituzionale, accesso a fondi dedicati, programmi a lungo termine. In Italia, invece, si preferisce accompagnare al tramonto.

Non è solo un errore tecnico. È un messaggio devastante: Non contate più. È anche una questione di dignità: le comunità che resistono nelle Aree Interne non vogliono compassione. Vogliono giustizia, possibilità, strumenti. Questo è il punto che il PSNAI ignora. Le Aree Interne non sono solo problemi da contenere, come pare emergere dal documento. Sono risorse da liberare.

E se l’Italia vuole davvero essere una nazione coesa, deve smettere di pensare in termini di resa amministrativa e tornare a fare politica, nel senso più alto: ascoltare, valorizzare, scegliere. Perché un Paese che dichiara la fine di sé stesso, un borgo alla volta, sta smettendo di essere una Repubblica.


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Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Lunedì 30 Giugno 2025 17:53

la cosa stupefacente è trovare uno così scemo da leggere, prendere in considerazione e commentare le stronzate della spampina

 

una coppia di deficienti, produttori inutili di co2, unica al mondo!

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: lmwillys1 on Lunedì 30 Giugno 2025 17:41

ahahahahah

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la cosa stupefacente è vedere tutte ste merde europee ( premier spagnolo Sanchez escluso, l'UNICO PREMIER  tra tanti zerbini) inginocchiate davanti una testa di cazzo del genere

 


 Last edited by: lmwillys1 on Lunedì 30 Giugno 2025 17:43, edited 1 time in total.

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Lunedì 30 Giugno 2025 17:29

e quindi non è fede attendere 75 anni e ancora confidare che tra altri 5 si realizzerà il tuo bengodi?

va là, scemo, svegliati

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: lmwillys1 on Lunedì 30 Giugno 2025 17:22

se vogliamo chiamarla 'fede' la mia unica è per la magggica

per il resto adoro il progresso scientifico

progresso PROGREDIRE significa andare OLTRE le estreme coglionate che l'uomo ha commesso nella sua evoluzione

secondo me (come esposto qui da 3 lustri) tutta sta roba che già abbiamo o è in arrivo non potrà che eliminare le cause di tutte le coglionate della storia , proprietà privata denaro e religione .... tanto per dire perché io dovrei ammazzare qualcuno ( come vuole la nana decerebrata su ordine yankee ) per le fossili che non ho se io butto MWh di energia ogni anno perché ne ho troppa ?

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Lunedì 30 Giugno 2025 14:27

non riesco a vedere differenze tra la tua incrollabile fede nel comunismo che non arriva mai (la cina si autodefinisce comunista da SETTANTACINQUE ANNI) e quella di chi aspetta la discesa del profeta

altra prova della tua infinita imbecillità: vuoi abolire le religioni e sei religiosissimo

 

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: lmwillys1 on Lunedì 30 Giugno 2025 09:35

in che anno xi abolirà denaro, capitalismo e proprietà privata?

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lo scrivo qui da 15 anni più o meno

2030

tra 5 anni

 

lo so, il comprendonio non è il tuo forte, tu non capisci uin cazzo di una minkia a prescindere

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Lunedì 30 Giugno 2025 08:38

il mostro è l'invidia sociale e u.i.llie è il suo ridicolo profeta

in che anno xi abolirà denaro, capitalismo e proprietà privata?


 Last edited by: XTOL on Lunedì 30 Giugno 2025 08:41, edited 1 time in total.

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: lmwillys1 on Lunedì 30 Giugno 2025 07:54

capitalismo 

 

 

e pensare che nel 2025 c'è ancora chi si chiede come mai qualcuno (come me) è un comunista

lla grancassa del denaro ebreo decisamente funziona, l'imbecillità totale manifesta del sostenitore capitalista è dura da abbattere

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Sabato 28 Giugno 2025 16:07

se qcn si chiedeva: "ma dove prendono i soldi per finanziare i loro war games?"

ecco la risposta:

pronti per il controllo dei capitali? la merda europea sale, sale

 

Intanto, mentre i media eurobritannici divulgano la falsa narrativa che il dollaro è morto e che il debito USA non lo vuole nessuno, nei fondi di investimento europei verranno cartolarizzati (nascosti) i 2,6 miliardi di titoli di stato che l'Ucraina ha annunciato di non voler rimborsare agli investitori.
Questi titoli si aggiungono alle altre obbligazioni spazzatura di tanti paesi europei dell'est che sono già state nascoste in questo modo nei fondi pensione e nei fondi comuni che molti cittadini europei posseggono e che fanno anche da collaterale all'euro.
Questo è il motivo per cui diversi paesi, come la Romania, fanno la fila per entrare nell'area euro nonostante il parere opposto dei cittadini.
L'area euro è anzitutto il luogo dove questi paesi falliti possono disfarsi dei loro titoli di debito statali, senza preoccuparsi del fatto che ciò mina dalle fondamenta la credibilità dell'euro. 
L'euro digitale servirà a evitare che questa verità, una volta che diverrà di pubblico dominio, scateni una fuga dall'euro con conseguente crollo valutario. Ci riuscirà?


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Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Venerdì 27 Giugno 2025 16:50

di questi tempi, leggere un articolo così interessante è cosa rara:

La Tavola Alta

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Mercoledì 25 Giugno 2025 17:01

EUROSPRECHI

 

 

 


 Last edited by: XTOL on Mercoledì 25 Giugno 2025 17:04, edited 3 times in total.

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: XTOL on Sabato 14 Giugno 2025 08:31

 

 


 Last edited by: XTOL on Sabato 14 Giugno 2025 08:34, edited 1 time in total.

Re: Il Denaro da dove viene e dove va  

  By: gip on Mercoledì 28 Agosto 2024 22:01

 

"Il Denaro da dove viene e dove va"?

 " agli affari mediorentali " il bibitaro  a 20K mese !

 pure la mestola sà da dove viene e dove và,  a suo cognato 20K mese !!