By: traderosca on Mercoledì 30 Marzo 2016 00:23
non capire quello scritto da Gianlini,bisogna essere rimbambiti o in malafede......
Gianni Zonin, ultimo brindisi 
per l'ex banchiere rampante della Popolare di Vicenza
Dai vini alla finanza, è partito dal Veneto costruendo una rete 
di potere e affari estesa fino a Roma e alla Sicilia. Con il via libera della politica e
di Bankitalia. Ma ora tutto il sistema sta crollando sotto i colpi delle inchieste
giudiziarie .
La magistratura indaga. E saranno i giudici, alla fine, a stabilire se questa
ricostruzione ha qualche fondamento. Intanto però il muro di Vicenza è già crollato.
E con il muro anche il piedistallo che da decenni aveva fatto di Zonin l’intoccabile
tra gli intoccabili, il mandarino di un potere costruito a Vicenza ma sempre guardando
altrove, verso la Banca d’Italia, i palazzi della politica romana e anche quelli della
Sicilia, dove la Popolare un tempo rampante è cresciuta grazie ai rapporti con i viceré
locali, come l’ex presidente Salvatore Cuffaro, poi finito nei guai (e in carcere) per
i suoi rapporti con il sottobosco mafioso.