Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale

Qual'è lo scenario che pochi immaginano ? - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 19:38

Sì, è è giusto avere in mente non solo qualche prezzo di supporto e resistenza e le ultime notizie, ma anche uno scenario radicale perchè poi se uno guarda indietro sono successe cose che pochi immaginavano Ma qual'è lo scenario che pochi immaginano al momento ? ^che ci sia un vero "Melt-Up"#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=48012^ un esplosione al rialzo in cui invece di "correggere" come ora prevedono tutti i mercati si avvitano in su fino a gennaio, una cosa tipo Dicembre 1999 per chi lo ricorda il petrolio continua a scendere, il dollaro recupera, i bonds restano ancora a questi livelli e anche i bund e le borse tirano su in verticale lasciando tutti a bocca aperta con ad esempio il Biotech che guida in su come settore leader e da solo fa un +20% medio

 

  By: defilstrok on Martedì 07 Dicembre 2004 19:17

"...il problema è annoso, ma solo da un certo punto in poi (e da un certo momento) impatta sul mercato con l’effetto “valanga”." Esattamente, Angelo. Questa quiete assoluta e diffusa sa troppo di "...prima della tempesta". Vedi "The avalanche's coming" ^cliccaqui...#http://www.timesonline.co.uk/article/0,,1052-1369393,00.html^ Per inciso, visto che forse ho parlato a voce troppo alta e i miei interventi possono sembrare di parte, manifesto che al momento non ho alcuna posizione sui mercati. Mi limito ad osservare: con rispetto l'ascesa del bund e dell'euro; con sospetto il comportamento del T-bond; con timore la dinamica delle borse.

 

  By: angelo on Martedì 07 Dicembre 2004 18:58

_______________________________________________________ Malgrado i problemi della bilancia commerciale USA fossero già palesemente evidenti dal '95 (e, per le condizioni in cui versa quell'economia - outsourcing dell'industria e preponderanza dei servizi - temo per altro strutturali) abbiamo altresì visto salire il dollaro fino a fine milennio; mentre adesso lo vediamo scendere senza requie, come se la situazione in cui verte Eurolandia fosse delle più floride... _______________________________________________________ Sono d’accordo (l’ho già anche scritto sul forum, per me l’Euro è troppo alto), ma penso il problema del deficit commerciale del dollaro è anche una questione di percezione, e di quello che Taleb ed altri chiamano “dinamiche non lineari”. Cioè, il problema è annoso, ma solo da un certo punto in poi (e da un certo momento) impatta sul mercato con l’effetto “valanga”. E quando si potrebbe creare una valanga, il primo obiettivo è non trovarcisi sotto, anche a costo di perdersi opportunità di guadagno. Perché, per dirla tutta, per me l’Euro era già troppo alto anche a 1,25…………….. ________________________________________________________ Adesso mi pare invece che sia tutto esasperato: borse, commodities e bonds tutti contemporaneamente sui massimi dei massimi! ________________________________________________________ Lungi da me voler trovare equilibrio ad ogni costo, i mercati si muovono molto di più di quanto non sarebbe giustificato dai fondamentali (o anche dagli aggiustamenti dei flussi). Ma la teoria classica del ciclo (prima fanno il max i bond, poi le azioni poi le commodities) è fatta a cambi costanti. Nei mercati, questo “enorme” movimento sui cambi (non saprei come chiamare diversamente il passaggio da 0,85 a 1,35 in circa 2 anni) ha sparigliato le carte. Stiamo navigando in acque sconosciute, con la sensazione che i T-Bond siano alti (loro sì, molto più dei bund, e non si trova altra spiegazione se non che il mercato non creda sostenibili questi tassi di crescita del PIL Usa con gli attuali tassi di inflazione), e che nelle Borse si comincia di nuovo a fare fatica a formare panieri di titoli sottovalutati (almeno per me). Qui la variabile chiave, in mia opinione, sono i T Bonds. Se iniziassero a scendere senza compostezza trasferirebbero immediatamente il problema alle Borse ed al dollaro. E la domanda chiave è: “ma perché non sono scesi finora? Possibile che sia solo l’effetto del carry trade? O non c’è qualcosa che i mercati percepiscono e noi non sappiano? Per esempio che anche gli USA tra un anno…… “ ______________________________________________________ penso invece che di fondo nelle radici dell'economia vi sia un deficit di domanda e nella finanza un eccesso di carta. ______________________________________________________ Con riferimento all’Europa Occidentale, l’altro grosso aspetto “di novità” che pochi mi sembrano considerare è demografico: l’Europa Occidentale invecchia, ed è un po’ come un pensionato con un tenore di vita medio-alto ed un buon livello di attività finanziarie. Questo ipotetico tipo di personaggio, che io chiamo scherzando Mr Europe, non consuma e non produce ogni anno di più (anche perché parte da un livello già molto alto); in compenso ogni anno – crack di Borsa a parte – aumenta il valore delle sue attività finanziarie. E mi sembra normale che in un’area geografica così popolata - i tassi si debbano attestare su livelli STRUTTURALMENTE più bassi rispetto ad altre aree del mondo in cui la demografia è diversa ed il tasso di sviluppo più alto (ed è anche questo uno dei motivi per cui il valore del bund mi sembra molto meno anormale di quello del T Bond), od anche rispetto al livello dei tassi medi nella stessa area ma 50 anni prima. - vi sia “un eccesso di carta” (poiché c’è una domanda che cresce naturalmente ogni anno). Tutto questo ha creato squilibri? Probabilmente si, ci sono epoche storiche in cui non se ne creano? Lo squilibrio è possibile in ogni stato dinamico di un sistema complesso (in cui ogni azione non ha solo un effetto, ma anche tanti altri contraccolpi collaterali ed indesiderati) , e l’economia è in stato dinamico per definizione. Ma da qui a pensare di poterne prevedere la soluzione, ed investire in maniera conseguente…… mi sembra che il passo sia ancora lungo. L’economia non è una scienza esatta…… neanche per la brillante scuola austriaca, vero?? Bene, basta coi massimi sistemi (magari ho solo scritto cav...late, io non sono un macroeconomista, faccio un lavoro appena un pò meno inutile :) ), devo tornare sulla terra, c'è la conference call di Telecom.

 

  By: defilstrok on Martedì 07 Dicembre 2004 18:34

E' per questo che insisto per accendere un dibattito: siamo sicuri che lo schema che ci attende sia: su tutti assieme tenendosi per mano finché i bond non fanno crash? E lo faranno da soli, o la discesa sarà così protratta e profonda da trascinare con sè tutto il resto? Oppure, come scriveva Angelo, mi pare, il pricing dei bonds è corretto a) perché in linea con l'inflazione e la struttura mondiale dei tassi; b) perché ci attende un 2005 recessivo? ... e allora, non c'è il rischio che i bonds si limtino ad un sussulto e le borse invece passino alle prove generali punzecchiando i minimi di agosto?

E la garanzia del sistema con i derivati ?? - Norton 71  

  By: Moderator on Martedì 07 Dicembre 2004 18:33

una domanda . Se si possiede un' automobile con una piccola somma si copre il rischio di eventuali grossi danni.Però non mi lasciano fare 10 assicurazioni sulla stessa vettura e non me la fanno assicurare contro il furto per 1 miliardo se vale cento; se si verificasse l'evento ci sarebbero problemi per il sistema od una parte , o si favorirebbe forse la truffa. A me sfugge un pò, non ho mai detto di essere competente,la garanzia del sistema con i derivati. La banca copre il suo rischio rispetto alla liquidità del cliente , ma il rischio dell'operazione come sistema del sottostante nel suo insieme in realtà mi sfugge. Per uno che compra un azione ce n'è uno che la vende , i derivati accelerano positivamente la ricomposizione di errori e incongruenze del mercato , assicurano una posizione long o short,ecc. ecc., ma non capisco dov'è il limite di tenuta (tipo Ltcm e riflessi sul mercato)del sistema, quando ormai i valori trattati con loro superano quelli del sottostante , e dov'è il limite di manipolazione eventuale. La variabile dei mercati che in questi anni è variata di più , oltre all'indebitamento e all'intervento diretto tramite internet ,è quella dei derivati.E'un sistema autocontrollante e autoriparante, quello , oppure no?

 

  By: Bardamu on Martedì 07 Dicembre 2004 18:31

ah ci fosse Usemlab!

 

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 18:07

....mi pare invece che sia tutto esasperato: borse, commodities e bonds tutti contemporaneamente sui massimi dei massimi! E' normale? E' spiegabile? Con cosa? ... ------------------------------------------- beh... il deficit estero americano di 600 miliardi di dollari l'anno mette in circolazione nel mondo questi soldi che ^diventano attraverso alcuni passaggi per le mani di banche centrali "Liquidità Internazionale"#http://www.prudentbear.com/archive_comm_article.asp?category=Guest+Commentary&content_idx=23343^, la quale quindi cresce sempre a livelli mai visti nella storia secondo questa interpretazione TUTTI I MERCATI, obbligazioni borse e materie prime salgono spinti dalla liquidità fino a quando non ci sia un crac dell'obbligazionario che interrompa il flusso dopo il successo del primo film nel 1999-2000 siamo al seguito : "Bolla Speculativa II: la Vendetta"

i mercati da alcuni anni non rappresentano più la realtà, ma la mistificano. - defilstrok  

  By: defilstrok on Martedì 07 Dicembre 2004 16:57

La mia analisi parte da una constatazione che è forse un azzardo ma che, proprio per questo, costituisce una premessa di valore: ovvero che i mercati da alcuni anni non rappresentino più la realtà, ma la mistifichino. Mi spiego: in passato, molto semplicemente e molto terra terra (forse perché non erano un fenomeno di massa), le borse salivano quando l'economia tirava, e ripiegavano quando il ciclo economico rallentava. I mercati obbligazionari salivano quando l'economia dava segno di rallentare e si prospettavano ribassi dei tassi, mentre scendevano nella situazione opposta. Rispecchiavano, dunque, la dinamica economica e sociale sottostante. Da diversi anni vediamo: rivalutarsi anche del 1000% azioni di società costantemente in perdita e con multipli fantascientifici; stare ferme azioni di società che magari non promettono granché ma che continuano a macinare utili; un 2004 borsistico sapientemente ingabbiato in un'oscillazione controllata sia nelle fasi in cui ci sarebbe da entusiasmarsi che in quelle in cui ci sarebbe solo da temere, nell'apparente indifferenza per tutto quel che le circonda (commodities, bond e cambi), la cui dinamica per definizione dovrebbe essere assai più stabile e invece supera di molto quella delle borse. Malgrado i problemi della bilancia commerciale USA fossero già palesemente evidenti dal '95 (e, per le condizioni in cui versa quell'economia - outsourcing dell'industria e preponderanza dei servizi - temo per altro strutturali) abbiamo altresì visto salire il dollaro fino a fine milennio; mentre adesso lo vediamo scendere senza requie, come se la situazione in cui verte Eurolandia fosse delle più floride... Sono d'accordo: c'è un problema sottostante di flussi. Ma anche questi, in fisica, rispondono a delle leggi e a degli equilibri! Adesso mi pare invece che sia tutto esasperato: borse, commodities e bonds tutti contemporaneamente sui massimi dei massimi! E' normale? E' spiegabile? Con cosa? Con la keynesiana Trappola della Liquidità? Come il frutto di un gigantesco braccio di ferro tra rialzisti (che continuano a comprare borse nell'attesa che bonds e dollaro invertano) e ribassisti (che invece comprano euro e bonds)? Oppure con i fondamentali? fatico a crederlo. O meglio. Riesco pure a spiegarmi il mercato obbligazionario, e in parte quello valutario; ma quello azionario? Riflette lo stato dell'economia quale esso è, oppure vuole rappresentarlo come se fosse a sua immagine e somiglianza? Non mi riferisco agli sproloqui dei media, né ai demeriti dell'Euro, né ai come e perché le classi medie stiano o meno impoverendosi, né voglio incamminarmi sui sentieri impervi delle transazioni internazionali o la redistribuzione della ricchezza. Ma osservo direttamente, nel mio giro di conoscenze (riferito al Nord-Est) che il titolare della fabbrica di accessori per Hermes, così come il produttore di tubi e manufatti in acciaio, o l'allevatore di quaglie, il ristoratore, il gioelliere, etc. danno segnali ultra-preoccupanti di forte rallentamento del ciclo economico. E se poi parlo con i commercialisti, la quantità di debiti insoluti, rate di leasing impagate, etc. rilevabili dalla clientela (e "sopportate" dai creditori), denunciano uno stato di allarme preoccupante anche riguardo lo stato di indebitamento e di liquidità del sistema. E nei paesi anglosassoni? In Inghilterra, semplicemente col sistema dei sussidi e del revolving tramite carte di credito la media dei londinesi tra i 18 e i 30 anni presenta un tasso di indebitamento di circa 30.000 euro (sic!). Non parliamo poi degli americani con un tasso di risparmio negativo da almeno sei anni, e sempre più indebitati oltre che direttamente, sotto il proflio del deficit federale, anche verso l'estero tramite il deficit commerciale. Per concludere - e qui rimando al mio precedente intervento - penso invece che di fondo nelle radici dell'economia vi sia un deficit di domanda e nella finanza un eccesso di carta. E che la finanza, a meno che non "spurghi", sia a rischio di entropìa. E ad essa vadano attribuite le arrampicate sugli specchi con cui, da mesi, rialzisti e ribassistisi tentano di spiegare l'inspiegabile. Prodotti strutturati, derivati, cartolarizzazioni, opzioni e futures hanno contribuito in egual misura a condurre il sistema dei mercati nelle condizioni attuali, condizioni che - ripeto, dal mio punto di vista che costituisce una premessa di valore - non possono perdurare. Lo spurgo può avvenire in due soli modi: per decantazione, stando agli "arresti domiciliari" per chissà quanto tempo; o con un crash. La seconda possibilità è assai più rischiosa. Se si materializzasse darebbe adito a legittimamente interpretare l'ultimo biennio come un'onda II dell'onda impulsiva di ribasso iniziata a fine 2000, e una discesa sotto i minimi di agosto sancirebbe lo sviluppo di un'onda III che inverterebbe una volta per tutte un trend di rialzo pluriennale. La prima possibilità è quella probabilmente auspicata dai più (non mi riferisco tanto ai rialzisti, quanto agli istituzionali). Ma se da una parte dubito sulle possibilità che possa essere portata avanti nei termini a cui assistiamo da qualche mese, dall'altra non voglio neppure fare lo struzzo e sottovalutare il potenziale di rischio nascosto dal bund a 119,15 e Eur/Usd a 1,3460. Non mi si dica che la discesa dei rendimenti ai minimi del trentennio sia cosa da sottovalutare, né che sia una manna per i debitori... E neppure mi si venga a dire che lo stato del cambio ha solo effetti benefici in quanto compensa il rialzo del greggio, mentre non ha alcun effetto su competitività ed export!

 

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 12:41

....Viceversa credo che nella ricerca della semplicità si possono sempre e comunque dare delle spiegazioni fruibili...anche ai pivelli come il sottoscritto. A meno che questo sia un sito in cui sono ammessi solo gli esperti. ... ----------------------------- il senso generale è che 9 operatori su 10 sarebbero negativi sui treasury bond e i bund, ma salgono lo stesso (se si lamenta che la famosa cabala "tecnica" del 13 DeMark e simili è oscura questoi è vero. Ma è stata discusso alla morte sul forum e in articoli in archivio, è l'unico argomento di analisi tecnica su cui qui c'è sempre stata abbondanza di spiegazioni ed esempi e basta fare una ricerca per argomento se interessati)

I tassi di interesse reali sono giusti al momento - angelo  

  By: angelo on Martedì 07 Dicembre 2004 12:18

POSSIBILE CHE UN BUND ORMAI APPRODATO A 119 NON DIA LUOGO A UN DIBATTITO VIVACE SU COSA STA E STIA PER ACCADERE?!? E, di conseguenza: appare "normale" che le borse di converso continuino a muoversi in surplace come hanno fatto oggi? Io il sasso nello stagno l'ho gettato... _____________________________________________________________________ Forse sono miope, ma non capisco cosa dovrebbe accadere ( ed in questo caso pregherei lo scrivente di non limitarsi a gettare il sasso nello stagno, ma anche di andarselo a riprendere, spiegandoci quali sono le sue analisi). Con la comodità del senno di poi, il comportamento recente del BUND è facilmente giustificabile in termini di - flussi finanziari - fondamentali dell’economia. Flussi finanziari: a me pare che finchè l’Euro continua a salire sul dollaro, è difficile pensare che il Bund possa scendere. Chi entra sull’Euro dovrà pure acquistare qualche attività finanziaria denominata in Euro (e questo spiega, anche se l’effetto è decisamente minore e più indiretto, anche il comportamento delle Borse Europee). Semmai, (opinione personale) la vera domanda che uno avrebbe dovuto porsi riguardava il rapporto Euro – Petrolio: l’euro era a 1,32 col petrolio a 55 Dollari. Oggi il petrolio è a 43 dollari, e l’Euro è a 1,35…… ma qui mi fermo perché sulle interpretazioni si può dire di tutto e di più, e la mia non ha più valore di quella di chiunque altro. Fondamentali dell’economia: i titoli a 10 anni dell’area Euro rendono circa il 3,8%, a fronte di una inflazione attesa al 2% (e almeno nelle statistiche ufficiali, in discesa). Ergo, il tasso reale è dell’1,7-1,8%. Pare che ci sia una regoletta di macroeconomia, secondo cui il tasso reale di interesse "di equilibrio" di un’area geografica dovrebbe essere pari al tasso reale di crescita del PIL. Quant’è il tasso di sviluppo del PIL per l’area Euro del 2005? L’1,5-1,6? (bisognerebbe guardare il tasso di sviluppo del PIL a 10 anni, ma qualcuno ha voglia di fare previsioni oltre il 2005 e scommetterci dei soldi?). Questa è la situazione attuale. Certo, se l’Euro scende o corregge, se si pensa che Eurolandia riprenda a crescere oltre al 2% e/o si creino aspettative di ripresa dell'inflazione, il BUND metterà in azione la sua micidiale leva (mi domando quanti – tra coloro che lo trattano – sanno che una variazione dei tassi dello 0,01% corrisponde a circa 8 ticks del future). Ma così come per il petrolio, lascerò ad altri l’audace compito di prender posizione prima dell’inversione…………..

 

  By: cisha on Martedì 07 Dicembre 2004 12:18

Talvolta a leggere certi post ci si imbatte in giri di parole e rigiri di opinioni spesso così articolate e contorte che essendo già di fondo poco comprensibili non fanno altro che aumentare l'incertezza. In realtà per un inesperto ed un esterno ai giochi di mercato come me (vorrei infatti essere sempre il classico investitore di lungo che si basa sempre e solo sui fondamentali ed in definitiva investire su tutto ciò che da quì al futuro servirà alla gente in maniera massiccia) dicevo per un inesperto come me spesso sintonizzato su questo sito certe affermazioni sono poco fruibili perchè sembra di stare ad ascoltare degli agenti segreti, degli 007 che pur di non farti capire nulla si ingegnano ....eccome. Viceversa credo che nella ricerca della semplicità si possono sempre e comunque dare delle spiegazioni fruibili...anche ai pivelli come il sottoscritto. A meno che questo sia un sito in cui sono ammessi solo gli esperti.

il mercato vuole chiamare il bluff - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 11:37

Beh... il Dollar Index stesso ha ora il conteggio completo se si usa la Open della 13esima barra (come DeMark ammette) ieri a 80.96 L'indice tedesco Zew ed è sceso al minimo degli ultimi 2 anni e hanno appena rivisto le stime di Pil teutonico all'1.2%, il rendimento dei BTP e Bund tocca i minimi degli ultimi 30 anni credo oggi e ci sono rumor che gli svizzeri ieri abbiano iniziato a intervenire comprando dollari.... per cui gli ingredienti ci sarebbero per un balzo in su Il fatto è che il mercato vuole chiamare il bluff delle banche centrali, su Telerate passa: "...la BCE emette un secco ammonimento sull'euro..." e zac! il mercato spinge su l'euro come dire: "fino a che parli solamente non fai paura..."

 

  By: Bardamu on Martedì 07 Dicembre 2004 09:39

"il conteggio del combo si è completato sul massimo di cinque giorni fa del Dollaro Canadese ...." YES!..e si vada a vedere l'euro contro canadese...io di grafici e AT non ne ho parlato xkè non è tanto gradita ma io un'occhiata la darei...anyway oggi si riunisce la BOC e mi sa tanto che qua casca a fagiolo il "buy the rumor sell the news"! --------------------------------------------------- defilstrok:"Leggo commenti su Berlusconi e l'opposizione, canadian e australian dollar, l'Italia che lavora, l'oro, qualche sporadico sfogo su questioni di più secondo piano. Ma in generale, come facevo notare qualche giorno fa, cliccaqui... si parla sempre meno di finanza" Def., io considero parlare di canadese australiano, oro e anche italia che lavora (?) come parlare di finanza o di economia e mercati in generale. cque ho letto il tuo intervento precedente (che mi era sfuggito) ed in qualche modo condivido le tue impressioni.Poi su questo forum in particolare è venuta un po' meno la dialettica costruttiva ed è aumentato lo scontro, ma che ti devo dire, sarà la natura delle cose. ------------------------------------------------------------- Bandy, sai come la penso ma sai anche che per me il fair value esiste sempre e per ogni strumento o azione che sia è sempre quello che vedi sugli schermi.

il "Mercato Rasputin" - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 04:41

.....mentre sui prezzi delle azioni ognuno è, entro certi limiti, libero di dir la sua e gli elementi di valutazione sono il frutto di un coacervo di considerazioni a carattere - alla fine - soggettivo, sulle obbligazioni c'è la pura matematica finanziaria: cedola al numeratore e quotazione del titolo al denominatore. La prima è fissa, ma il denominatore continua a crescere da mesi. POSSIBILE CHE UN BUND ORMAI APPRODATO A 119 NON DIA LUOGO A UN DIBATTITO VIVACE SU COSA STA E STIA PER ACCADERE?!? E, di conseguenza: appare "normale" che le borse di converso continuino a muoversi in surplace come hanno fatto oggi? ----------------------------- come diceva Rev. Shark su TheStreet.com oggi è il "Mercato Rasputin" (per chi non lo sapesse il famoso monaco-guaritore un poco diabolico Rasputin si insediò alla corte dell'ultimo zar e per farlo fuori dei nobili prima lo avvelenarono, poi visto che non gli succedeva niente gli spararono, poi quando tornò a rialzarsi lo colpirono ancora e lo buttarono nel fiume prima che finalmente morisse) Parlando in generale il mercato giapponese dicono (io non c'ero ) che negli anni '80 salisse sempre e nessuno capiva bene perchè non crollasse, le borse asiatiche fino al crac del 1997 idem, il Nasdaq e anche il mercato italiano nel 1997-2000 anche.... Fino a quando non crollano i Treasury Bond USA il mercato azionario ha spazio. I Bund ? non sono così sopravvalutati perchè l'inflazione è ferma in europa e l'economia rallenta con l'euro a 1.35, abbassano le stime per la Germania all'1.2% stamattina ad esempio Parlando di questi tre-quattro mesi le cose vanno bene: - gli utili sono saliti del +30% nei mercati peggiori e del +60% in quelli migliori rispetto ad un anno fa, - l'inflazione è in calo in europa e sotto controllo in America (sì lo so che nessuno ci crede, ma gli operatori professionali la usano), - i tassi di interesse a 2 anni sono sul 2.8% e quelli a 10 anni sul 4%, - l'elezione di Bush ha spiazzato gli operatori europei, ma è stata molto positiva per wall street perchè si percepisce una spinta più pro-business del primo mandato (social security e tort reform...) - la paura del terrorismo che c'era anche solo questa estate dopo i fatti di Madrid e l'ondata di decapitazioni e attentati in tutto il mondo è di colpo calata drasticamente - non ci sono stati attentati in occidente, in iraq i terroristi rispetto ad agosto hanno ridotto di un 1/5 le loro azioni, persino in Israele rispetto ad inizio anno è cambiato tutto

 

  By: gianmario on Lunedì 06 Dicembre 2004 20:03

Non trovo un post appropriato ergo metto qui questa semplice constatazione:il nasdaq indice future [simbolo:ndz(big nasdaq e non il mini nasdaq)] ha un grafico a 60 min. parecchio bullish e la volatilita' sul nasdaq da segni di ribassisti molto presenti sul mercato.Notare che chi scrive e' short a 1611 circa .