Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale

 

  By: antitrader on Martedì 10 Dicembre 2013 20:14

Lelik, dal 1981 a 1990 l'inflazione passo' dal 18% al 6% per cui anche se i titoli li compravi a capocchia ('ndo cojo cojo) avevi sempre un rendimento di molto superiore all'inflazione (che crollava durante la vita del titolo). Ti metto anche io una tabella dove vedi che gli interessi reali sono stati alti durante il periodo di forte caduta dell'inflazione come e' MATEMATICO che sia.

 

  By: ZeMonsta on Martedì 10 Dicembre 2013 19:58

@Lelik: quindi la mia idea era esatta?

 

  By: Lelik on Martedì 10 Dicembre 2013 19:54

Anti, ma che scrivi! Ti ho messo proprio il tasso medio dei BOT (e non di titoli a lungo termine), proprio per mostrarti cosa accadde realmente coi numeri davanti al naso (e non creduti, reputati o stimati a panza, pur nobile che sia). Tra l'altro a quei tempi i bot e cct a breve e brevissimo termine (e non i titoli a lunga durata) costituivano una quota molto importante del debito pubblico totale, oltre l'80%. E i tassi esplosero proprio col divorzio. E poi certo, i (pochi) titoli a lunga scadenza che erano in giro emessi negli anni precedenti dettero un grasso premio agli investitori. Ma NON fu quella la quota di spese di interessi che esplose. FU proprio quella sui titoli a breve, a causa dei tassi schizzati a valori multipli rispetto all'inflazione. E titoli a breve, ripeto, che negli anni '80 erano la stragrande parte del debito pubblico. PS: NOTA BENISSIMO 1982 duration media debito pubblico italiano 1,13 anni (!!!) 1983 duration media debito pubblico italiano 1,56 anni 1984 duration media debito pubblico italiano 2,58 anni 1985 duration media debito pubblico italiano 3,54 anni ecc. ecc. (il dipartimento del Tesoro oggi non mette più questi dati precedentemente al 1982 e non ho voglia di cercarli, ma spero che ti bastino per capire finalmente che NON c'erano praticamente titoli in circolazione che potessero danneggiare granchè la spesa di interessi col divorzio del 1981). Trovato ora fonte Sole24ore: duration debito 1981: 1,09 anni - ora ho finito. PPS: non sono ing...

 

  By: antitrader on Martedì 10 Dicembre 2013 19:51

Morphy, il tizio ha sbagliato la mira, gli ultimi privilegiati son quelli che nel 1993 avevano lameno 18 anni di contributi e quindi andranno (o sono gia' andati) in pensione col retributivo. Gli attuali 50enni andranno (quasi in toto) col contributivo, quindi non vedo alcuna forma di privilegio. Oltretutto, essendo i parametri stati dimensionati in epoca di bassi tassi e bassa inflazione hai che a 67 anni per avere 1.000 euro (lordi al mese) devi aver versato 200.000 euro quindi il tuo ragionamento secondo il quale era meglio metterli in BTP e' senz'altro vero anche perche' quando i tassi e l'inflazione saliranno (e prima o poi saliranno) le pensioni (gia' magre) verranno ferocemente falcidiate.

 

  By: ZeMonsta on Martedì 10 Dicembre 2013 19:42

Ok. Adesso ho le idee confuse, è ufficiale :) provo a ripetere la domanda. lo strumento della 'repressione finanziaria' di cui si parla nel paper "Germania 1931 Italia 2013" è stato dismesso nel 1980. è un caso o no che il divorzio bankitalia-tesoro sia datato solo un anno dopo? nella mia lettura no, non è un caso. era possibile attuare questa strategia solo finchè Banca e governo lavoravano di concerto, e la banca si comprava i titoli invenduti alle aste calmierando i prezzi, per così dire. dal momento che la la nostra BC ha avuto facoltà di non comprare più l'invenduto, l'ha utilizzata sempre, e questo ha portato all'impennata dei tassi. ergo, fine della 'repressione finanziaria'. se questa mia interpretazione è sbagliata, potreste dirmi per favore per quale motivo? Grazie ancora.

 

  By: antitrader on Martedì 10 Dicembre 2013 19:41

"Anno 1980: inflazione 21,2%, rendimento BOT: 15,33%" Lelik, sei un Ing, non puoi cadere anche tu in quella trappola li'. E che cazzz! IL debito sale nei periodi di inflazione calante (derivata negativa) e scende in periodi di inflazione che sale (derivata positiva). Quello che tu hai riportato e' il rendimento medio, nel periodo post 1981 avevi in giro titoli emessi precedentemente che pagavano cedole dal 15/20% per cui scendendo l'inflazione scende anche il pil nominale mentre gli interessi sui vecchi titoli sono ancora altissimi. Quello e' il vero motivo (MATEMATICO) dell'esplosione del rapporto debito/pil. Se consideri una duration media di 5 anni nel periodo post 1981 hai pagato per 5 anni interessi abnormi rispetto ai tassi correnti dovuti alle cedole sui titoli emessi nei 5 anni precedenti. Se guardi il grafico che ho messo vedi che la spesa per interessi e' attualmente ai minimi nonostante lo spread e le bufere finanziarie. Bagnai ha rimbambito mezzo mondo con quella roba li'.

 

  By: Morphy on Martedì 10 Dicembre 2013 19:40

Anti approfitto per chiederti un'informazione. C'è un tipo che tiene un blog "RischioCalcolato" che ha il dente avvelenato sulla questione delle pensioni. Cioè, per farla breve, dice che noi vecchi 50enni, percepiamo pensioni che non ci meritiamo (in sostanza riceveremo in totale + di quello che abbiamo versato) e che in sostanza ci siamo mangiati fuori il loro futuro (lui avrà una 40ina d'anni e si considera un teenager). Ora sarò un cretino in materia ma così a sboccio mi viene da pensare che se un operaio avesse tenuto i soldi (versati all'inps) e li avesse accumulati in 30ennali dello stato ora avrebbe un gruzzolo (per interessi composti) che gli permetterebbe di percepire un reddito da interessi superiore alla pensione senza dover intaccare il capitale. Sbaglio o sbaglio? morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Lelik on Martedì 10 Dicembre 2013 19:21

Anti, scusami ma non dici la verità (è scomoda?), e se invece vai solo a memoria sei stato superficiale. I numeri e grafici sotto sono invece a mio parere un poco più auto-esplicativi. Giusto come esempio: Anno 1980: inflazione 21,2%, rendimento BOT: 15,33% Anno 1982: inflazione 16,5%, rendimento BOT: 18,56% Anno 1992: inflazione 5,3%, rendimento BOT: 13,84% (il 1992 è l'anno in cui un assassino distrusse riserve e risorse italiane difendendo l'indifendibile in modo errato) Anno 1997: inflazione 2,0% rendimento BOT: 6,30% Non confondere le idee a chi viene qui per chiarirsele. PS: i dati sotto riportati (grafico escluso) non vengono dalla mia mente non imparziale, ma dai siti di Banca d'Italia e del Ministero del Tesoro/Finanze

 

  By: antitrader on Martedì 10 Dicembre 2013 19:09

Era al 21%, piu' o meno come l'inflazione. Adesso ti metto un grafico e vediamo se sai spiegare l'impennata della spesa per interessi post 1981 e la successiva caduta fino ai minimi storici attuali. Ti do una dritta, il divorzio non c'entra proprio niente.

 

  By: ZeMonsta on Martedì 10 Dicembre 2013 18:57

A un tasso inferiore a quello d'inflazione?

 

  By: antitrader on Martedì 10 Dicembre 2013 18:47

Adesso ti interrogo: Secondo te a quanto stavano i tassi di interesse all'atto del divorzio?

 

  By: ZeMonsta on Martedì 10 Dicembre 2013 18:30

Salve, sono un neofita, sostenuto solo da una vigorosa dose di curiosità e crescente entusiasmo per la materia. La mia domanda riguarda l'interessantissimo paper "Germania 1931 - Italia 2013". Nella parte finale si fa cenno allo strumento utilizzato dall'Italia per ridurre il debito pubblico, ossia la "repressione finanziaria". È un caso che tale strumento sia stato usato fino al 1980, anno precedente - se non erro - il famoso divorzio tra Tesoro e Bankitalia? Chiedo scusa in anticipo se la mia domanda suonerà banale, ma a me serve per collegare i puntini. Se non ho preso una cantonata, tale divorzio provocò la fine del controllo sui tassi di interesse, a svantaggio del Paese (esplosione degli interessi sul debito pubblico) e a vantaggio di chi poteva speculare sui titoli di stato. Grazie in anticipo per l'attenzione, ma soprattutto per il lavoro di informazione che svolgete in questo spazio.

 

  By: gianlini on Martedì 10 Dicembre 2013 12:40

l'impressione è che quello che è necessario sia tutto più caro, poi invece quello che è superfluo è diminuito di prezzo e in taluni casi in modo molto forte ormai al Brico ti compri un set di 20 chiavi inglesi e 10 cacciaviti a 19,90 euro.... praticamente come un pezzo di grana

 

  By: regina74 on Martedì 10 Dicembre 2013 12:12

Gianlini sono tutti dati manipolati...la vita reale e un altra...ovvio che tutto aumenta ..e dove i prezzi sono uguali....sono cose più scadenti porzioni più piccole ecc.... la decadenza del paese sembra irreversibile....

 

  By: gianlini on Martedì 10 Dicembre 2013 11:00

se c'è deflazione perchè il caffè costa 1,10 euro quando pochi anni fa costava 0,80 ?? se c'è deflazione perchè tutto costa sempre di più? (tranne chattare via whattsapp....) misteri del paniere....