By: shabib on Giovedì 19 Settembre 2013 17:54
naturalmente il nostro governo non e' che pensa di varare leggi che rendano conveniente alle imprese restare in italia , non terrorizzando i cittadini che pagano le tasse e si accollano il peso di fare lavorare i compaesani , incentivando , alleggerendo etc etc...no no no , anzi prepariamoci per 20 anni a trovare ogni anno altri 50 miliardi di euro all'anno per restare nei parametri euro dei miei..............a quando le tasse sugli orga.smi e sul respiro ?
organizzatori: «abbiamo dovuto riaprire le iscrizioni viste le richieste incessanti»
Aziende lombarde, il miraggio svizzero:
263 in lista al Comune di Chiasso
L'incontro per imprenditori organizzato per il 26 settembre nella cittadina ticinese è stato letteralmente preso d'assaltoEventi
gli organizzatori: «abbiamo dovuto riaprire le iscrizioni viste le richieste incessanti»
Aziende lombarde, il miraggio svizzero:
263 in lista al Comune di Chiasso
L'incontro per imprenditori organizzato per il 26 settembre nella cittadina ticinese è stato letteralmente preso d'assalto
La homepage del Comune di Chiasso
«Non ci aspettavamo un simile assalto. Abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni in anticipo, poi riaprirle… un caos». Hanno dato letteralmente i numeri gli uffici comunali di Chiasso negli ultimi giorni: 88 domande giovedì, 178 venerdì, 200 lunedì, e dire che il tetto iniziale era di 150. Alla fine, si è chiuso mercoledì a 263. Tante sono le aziende lombarde (comasche, varesine e brianzole) che nell'ultima settimana hanno preso d’assalto, sul sito del Comune di Chiasso, la mailbox del sindaco della città-porta della Svizzera italiana, Mariano Colombo. Obiettivo: prenotarsi per un faccia a faccia giovedì della prossima settimana, in vista un possibile trasferimento in Ticino.
«A un certo punto abbiamo temuto che lo spazio non sarebbe bastato», spiegano gli organizzatori dell’evento in programma il 26 settembre (il titolo: «Benvenuta impresa nella città di Chiasso» è lo stesso di un dossier introduttivo di 70 pagine distribuito dal municipio ai partecipanti). «Avevamo chiuso le iscrizioni dopo appena sette giorni per overbooking, ma viste le richieste incessanti le abbiamo riaperte lunedì».
In totale sono 470 i nomi degli iscritti, tra imprenditori e accompagnatori (chi si porta la moglie, chi i dipendenti, chi il commercialista), per 161 aziende attive nel settore dei servizi e 102 raggruppate sotto la voce «produzione e artigianato». Piccole e medie imprese provenienti dalla fascia di confine, ma non solo. Nel mucchio c’è anche Giuseppe Caggiano, artigiano di Carugo (Brianza) esasperato da tasse e burocrazia, che al telefono si sfoga: «Lo faccio perché ho due figli giovani, sono pronto a portare con me tutti e 6 i miei dipendenti». Non senza prima esaminare le condizioni, certo. «È un primo passo, anche una manifestazione di disagio: aspetto di sentire cosa ci diranno». Ma la voglia di partire è forte. «Potremmo organizzare un pullmino con i dipendenti, e ogni mattina partire tutti insieme…». Verso l’Eldorado, oltre il confine della crisi.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_settembre_18/chiasso-aziende-italiane-chiedono-trasferimento-ticino-svizzera-sindaco-2223177703090.shtml