Sui ribassisti / catastrofisti e la situazione attuale

 

  By: manx on Mercoledì 23 Novembre 2011 15:38

Ha ragiona Alberta , che quando gli serve i tedeschi prendono bei soldi e sussidi dalla Fed e QE, però poi sbraitano se altri chiedono analoghi trattamenti . A tutelare le loro banche-ciofeca sono sempre in prima linea , il resto può sprofondare con tanto di bollino di disprezzo marchiato a fuoco sulla fronte. A parte che non ho capito come si sono ricomprati 2 miliardi di bund in asta

 

  By: SpiderMars on Mercoledì 23 Novembre 2011 14:39

Duca, hai ragione..! c'è qualcuno che stenta a capire allora posta i Link convinti di avere trovato la verità. Secondo Iceberg e secondo Duca la colpa della crisi dei Subprime e della crisi Finanziaria globale è della Merkel e di D.Bank..! e dei Tedeschi. Allora si capisce anche perchè eri un sostenitore di Silvio Berlusconi tu e Iceberg siete dei raccontapalle mistificatori come Silvio. eheheh..!

 

  By: duca on Mercoledì 23 Novembre 2011 14:24

spider ma ti rileggi ogni tanto..... non si capisce nulla in Ogni caso ICEBERG scrive da molti anni e si è conquistato sul campo il rispetto.

 

  By: duca on Mercoledì 23 Novembre 2011 14:22

Certo ma potrebbe essere un'arma ottima per mettere con le spalle al muro la C...ona Inc...vabile..... A la guerre come a a la guerre!

 

  By: SpiderMars on Mercoledì 23 Novembre 2011 14:21

Da leggere e diffondere Le verità su DB che nessuno dice --------------------------------- ahahah..! la verità di Icebergfinanza..! solo a leggere il nome fa venir freddo.! eeh perchè non fanno un dibattitto così oltretutto che quadrupedi si beccano anche dei ..POLLASTRI e questi dovrebbero essere esperti di finanza Indipendenti.

 

  By: alberta on Mercoledì 23 Novembre 2011 13:59

Esatto Duca, ma come scrivevavmo ieri, il problema DBank non è di oggi, ma risale al 2008. E da allora ad oggi, NULLA è stato fatto dalle Autorità di Vigilanza. Il motivo è evidente: Too Big to Fail. http://www.youtube.com/watch?v=fXQ5VfBTNpg&feature=relmfu Il Re è nudo, ma guai a dirlo..... Se DBank ammette di essere tecnicamente insolvente, è lo è dal 2008, visto che è stata salvata dalla FED che le ha permesso, grazie alla sua consociata USA di accedere alla Window funding, formalmente riservata alle banche USA, immaginate cosa potrebbe succedere a tutte le altre Banche Europee ?????

 

  By: duca on Mercoledì 23 Novembre 2011 13:29

Da leggere e diffondere Le verità su DB che nessuno dice http://icebergfinanza.finanza.com/2011/11/22/deutsche-bank-e-germania-gli-avvoltoi-deuropa/

Tic Tac, Tic Tac ....Frau Merkel - alberta  

  By: alberta on Mercoledì 23 Novembre 2011 13:03

Il tempo sta per scadere......... Ma la Germania aspetterà di vedere le macerie, come al solito MILANO (MF-DJ)--L'asta tedesca del nuovo benchmark a 10 anni ha ricevuto una domanda di 3,9 mld euro, "piuttosto bassa se paragonata all'offerta di 6 mld". Lo sostiene uno strategist contattato da MF-DowJones, spiegando che la scarsa domanda e' stata causata dai "rendimenti bassi" offerti dal Bund decennale. Quanto alla reazione del mercato, lo strategist sottolinea che sta continuando il trend visto prima dell'asta, con "un lieve aumento dei tassi" sulla parte a 10 anni della curva tedesca. Di conseguenza, conclude l'esperto, lo spread decennale italiano e' in calo a 486 pb, nonostante la crescita dei rendimenti del Btp. ______________________________________ UNA CRISI NON SOLO ITALIANA. SOFFRONO ANCHE BANCHE DI SPAGNA E FRANCIA Per quanto le banche italiane siano al momento le più colpite dal trend al rialzo dei rendimenti dei bond da loro emessi, una situazione analoga sta riguardando gli istituti di Spagna e Francia, non a caso gli altri due Paesi oggettp degli attacchi speculativi. Ad esempio, i bond Santander mostrano rendimenti molto simili a quelli di Intesa, ma con la differenza che vengono scambiati sul mercato, mentre quelli di Intesa incontrano molte difficoltà. D’altronde, che ci sia un rischio-Paese maggiore per l’Italia è fuori di dubbio, dato che la stessa situazione si sta riscontrando tra i “corporate bond” italiani, ossia le obbligazioni emesse dalle società, che offrono rendimenti anche doppi rispetto a quelli di imprese tedesche o francesi per le stesse scadenze. Questa crisi potrebbe affievolirsi solo con l’attenuarsi del rischio-Paese, quindi, con il rientro della sfiducia sui nostri bond, cosa che difficilmente potrebbe avvenire in tempi rapidi, a causa di un forte disinvestimento dal portafoglio degli operatori sul mercato. ________________________________ Mercoledì, 23 Novembre 2011 Nuove preoccupazioni accompagnate da un tonfo alla Borsa di Francoforte nella seduta del 22 novembre per la Commerzbank, la seconda banca tedesca, in parte statalizzata dopo la crisi finanziaria del 2008. «Secondo indiscrezioni raccolte in ambienti finanziari, la Commerzbank avrà bisogno di molti più capitali rispetto a quello che era stato preventivato per centrare il target di Core Tier 1 al 9% entro giugno 2012», ha scritto l'Handelsblatt nell'edizione del 23 novembre. PRONTI 5 MILIARDI DI EURO. La nuova cifra che è circolata potrebbe aggirarsi attorno ai 5 miliardi di euro e l'indicazione proverrebbe da un rapporto interno degli analisti della banca. «Questa ipotesi», ha proseguito il quotidiano di Düsseldorf, «diventerebbe realtà nel caso in cui le autorità di controllo bancario europeo dell'Eba dovessero portare avanti il piano di imporre requisiti patrimoniali più severi per gli istituti di credito, per accrescere le difese contro ulteriori tempeste finanziarie». TITOLO IN ROSSO DEL 10%. La notizia si è sparsa velocemente sui mercati e gli operatori di Borsa, di questi tempi estremamente sensibili, hanno punito il titolo di Commerzbank che ha ceduto quasi il 10%, toccando il valore negativo record di 1,2180 euro. L'Handelsblatt ha poi spiegato: «Sulla base dei dati riferiti al secondo trimestre, la banca tedesca aveva stimato un fabbisogno di capitale attorno ai 2,9 miliardi di euro. Ma i dati del terzo trimestre hanno peggiorato la situazione, facendo registrare una perdita di ulteriori 700 milioni di euro, anche se non è chiaro fino a che punto questa perdita abbia inciso sul nuovo calcolo del fabbisogno di capitale». TAGLIO SULLA CONCESSIONE DI CREDITI. Il consiglio di amministrazione ha promesso di raggiungere l'obiettivo riducendo in prima linea il rischio di bilancio attraverso la sottoscrizione di capitale, poi bloccando la nuova attività della finanziaria immobiliare Eurohypo, infine diminuendo il raggio di concessione dei crediti a lunga scadenza, che saranno affidati solo a quelle attività che hanno a che fare con i mercati tedeschi e polacchi, che rappresentano il core-business dell'istituto. Ma molti analisti finanziari ritengono che anche i Länder e i Comuni tedeschi dovranno mettere in preventivo un drastico taglio nella concessione dei crediti. _____________________________________________ 23/11/2011 Dexia: a rischio il piano di salvataggio. Francia a un passo dal perdere la tripla A A rischio il piano di salvataggio di Dexia. Secondo De Standaard il Belgio potrebbe non sostenere la sua quota di finanziamento. Sempre più probabile la perdita della tripla A da parte di Parigi Il piano di salvataggio della banca franco-belga Dexia rischia di fallire. E' quanto riporta il giornale belga De Standaard, spiegando che il cambiamento delle condizioni di mercato avrebbe portato a forti dubbi sulla capacità di ogni paese di sostenere la propria parte di finanziamenti (in particolar modo il Belgio) e si vorrebbe dunque procedere a rinegoziare l’accordo. Parigi dal canto suo non vuole aumentare la sua esposizione per il timore di perdere il rating di tripla A sul proprio debito pubblico. Le finanze francesi finirebbero, infatti, ancora di più sotto pressione. A ottobre era stato raggiunto un accordo tra i governi di Francia, Belgio e Lussemburgo per salvare la Dexia e il consiglio d’amministrazione del gruppo si era espresso favorevolmente. Il piano prevedeva che Bruxelles sborsasse 4 miliardi di euro per rilevare Dexia Bank Belgium, braccio belga del gruppo. La Francia sarebbe stata chiamata a pagare 700 milioni di euro per le attività locali. Inoltre sarebbe dovuta essere costituita una “bad bank” in cui far confluire le attività a rischio di Dexia, con garanzie per dieci anni pari a 90 miliardi di euro dai governi di Belgio, Francia e Lussemburgo. Il Belgio avrebbe garantito il 60,5% della cifra, 54 miliardi di euro. La Francia il 36,5% e il Lussemburgo per il 3%. La Commissione europea aveva espresso forti dubbi sulla capacità di Francia, Belgio e Lussemburgo di finanziare un piano con tali garanzie. Il primo ministro belga, Yves Leterme, al momento dell’accordo si era dichiarato soddisfatto per una misura che avrebbe messo in sicurezza la banca sul suolo belga e le famiglie sarebbero state certe che i loro soldi si trovavano al sicuro sul proprio conto corrente. E aveva aggiunto “il rischio è sotto controllo e il costo dell'operazione è relativo”. Le ultime parole famose. _______________________________ PECHINO, 23 novembre (Reuters) - Il settore industriale cinese ha segnato a novembre la più ampia contrazione da 32 mesi per effetto della caduta degli ordini, alimentando le preoccupazione per una brusca frenata dell'economia cinese e i timori di una recessione globale. L'indice flash Pmi Hsbc è infatti scivolato a 48 punti dai 51 di ottobre, un livello mai visto da marzo 2009. La soglia di 50 demarca l'espansione dalla contrazione. L'ultima volta che l'indice Pmi è sceso sotto quota 50 è stato lo scorso settembre, quando si era attestato a 49,9. Il dato evidenzia l'impatto che la debole crescita globale sta avendo anche sulla Cina e che ha messo in allarme i mercati, già scossi dalla crisi del debito della zona euro. Rafforza inoltre le aspettative che Pechino possa spostare il focus delle sue politiche economiche dal sostegno selettivo di alcuni settori del sistema economico verso misure di più ampia portata come la riduzione dei requisiti di riserva delle banche a livello nazionale o l'introduzione di stimoli fiscali. "Il peggio deve ancora arrivare", commenta Conita Hung, responsabile della ricerca azionaria di Delta Asia Financial Group. "Le società attive nei trasporti, export ma anche banche e finanza saranno colpite", aggiunge. _________________________________ Tik toc, tic tac ........ http://www.youtube.com/watch?v=G15Yqq_5VrY

 

  By: alberta on Mercoledì 23 Novembre 2011 00:58

http://www.wallstreetitalia.com/article/1264570/crisi-debito/deutsche-bank-potrebbe-essere-l-untore-del-contagio.aspx ___________________ Qui si paventava la solita connessione diabolica USA-Germania di DBank, che anche nel 2008/2009 si distense come prima banca dell' area Euro per funding concesso dalla FED (eh, si: la BCE non può fare liquidità, ma i USD stampati dallo Zio Sam, fanno comodo a tappare le falle, vero Frau Markel ???? e la BUBA cosa faceva nel 2008, si grattava ???? Perchè non ha fatto pulizia in casa, prima di permettersi di far lezioni all' Estero ??? Parliamo del primo Istituto bancario tedesco e nella Top Five Europea, mica della popolare di Canicattì...... ____________________ Comunque il Moderatore credo abbia centrato il punto: " A mio avviso la Germania comincerà a cedere perchè è sempre più isolata, hanno tamponato Grecia ed Italia e gli si è aperta la ferita di nuovo in Spagna e comincia a sanguinare in Austria, Belgio, Francia. Negli ultimi giorni ha persino qualche segno di debolezza sul l'invincibile Bund tedesco. Inoltre l'evidenza e la logica dicono che se stampi moneta per comprare bonds non crei inflazione e dovrebbero convincersene anche a Berlino (nonostante il mito famoso dell'iperinflazione di Weimar del 1923)". Ecco qui il punto focale; se crei liquidità contro acquisto di Bond Sovrani, NON CREI INFLAZIONE, si sta vedendo negli USA, basta stringere i cordoni e FARE I CONTROLLI (quelli che sono clamorosamente mancati per quasi 20 anni, non mi stancherò mai di ripeterlo), sui requisiti di credito.... e l' emergenza si risolve. Che poi questa non sia la cura del male, siamo tutti d'accordo: ma intanto che ne discutiamo, vogliamo che il paziente muoia ??????

 

  By: alevion on Martedì 22 Novembre 2011 13:14

la germania accettera' una monetizzazione massiccia? si credo che alla fine accettera' naturalmente l'operazione vera' rivestita di qualche nome tecnico ed esotico in modo da sembrare meno sputtanante ma allora quando ci sara' questa svolta? credo NON PRIMA del2012 e cio' per un motivo abbstanza semplice: nel 2012 si vota in francia e il casino vero a livello di debito da rifinanziare a LIVELLO GLOBALE e non solo italiano ci sara' l'anno prossimo credo che si vivranno momenti di panico ed a quel punto sara' una scelta del genere "o si stampa o si fallisce..." per ora l'economia usa va ancora troppo bene, il clima europeo non e' ancora maturo per una giravolta cosi smaccata.... ed allora cosa succededa qui alla primavera del 2012? non lo so, sino a ieri pensavo che una serie di fattori avrebbero fatto restare a galla i mercati per conto loro almeno sino a natale... ma se ci fossero rotture "definitive" tipo sep ritorno subito sotto 1100 e dax torna sui minini annuali gia a dicembre, allora potrebbe esserci subito la svolta...

 

  By: gianlini on Martedì 22 Novembre 2011 12:54

ho conosciuto proprio sabato sera uno spagnolo, fidanzato della cugina di una mia collaboratrice ha detto: "magari ci fosse crisi! potrei finalmente comprarmi una casa! e invece i prezzi sono ancora altissimi, sorpattutto a Madrid!"

la Germania stamperà, la Germania non stamperà... - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 22 Novembre 2011 12:50

Al momento non si può più dire che non ci sia sufficiente pessimismo, ^wallstreetitalia#http://www.wallstreetitalia.com/^ ad esempio spinge molto sul negativo di più di repubblica o il sole24 ore, ma ti da un idea del fatto che "Crac, Default, Unicredit ridotta a junk spaventa i mercati e chiede aiuto alla BCE, ritorno alla Lira, Fuga dall'Europa, MF Global congela 1.2 miliardi di conti.." sono quello che la gente legge al mattino. Se prendi il ^Financial Times/Alphaville#http://ftalphaville.ft.com/^, in modo più sofisticato hai lo stesso menu Se in Google digiti "ECB Stark", che sarebbe il membro tedesco che siede alla Banca Centrale Europea, leggi negli ultimi due giorni ^ECB’S STARK SAYS DEBT CRISIS SPREADING TO ‘CORE’ COUNTRIES#http://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ie=UTF-8&ion=1&nord=1#q=ECB+STARk&hl=en&nord=1&site=&prmd=imvnsu&source=lnt&tbs=qdr:d&sa=X&ei=CXvLTrSDDMWE4gTWlvBK&sqi=2&ved=0CBIQpwUoAg&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.,cf.osb&fp=9ae5cc94e466fdbc&ion=1&biw=1259&bih=686^ *ECB’S STARK SAYS DEBT TOLERANCE IN EUROPE IS DECLINING *ECB’S STARK SAYS INVESTORS ARE REASSESSING SOVEREIGN DEBT cioè "la crisi del debito si sta allargando al cuore dell'europa (austria, belgio, francia..), gli investitori stanno preoccupandosi di tutto il debito sovrano, incluso quello tedesco" A mio avviso la Germania comincerà a cedere perchè è sempre più isolata, hanno tamponato Grecia ed Italia e gli si è aperta la ferita di nuovo in Spagna e comincia a sanguinare in Austria, Belgio, Francia. Negli ultimi giorni ha persino qualche segno di debolezza sul l'invincibile Bund tedesco. Inoltre l'evidenza e la logica dicono che se stampi moneta per comprare bonds non crei inflazione e dovrebbero convincersene anche a Berlino (nonostante il mito famoso dell'iperinflazione di Weimar del 1923) Ci sono due partiti allora sul mercato: 1) quello che dice che la Germania "stamperà" 2) quello che dice che la Germania non stamperà Poi c'è chi dice che anche se stamperà moneta non servirà a niente, ma anche se fosse vero il mercato reagirebbe comunque all'inizio ad una svolta della Germania, nel senso di monetizzare debito dei paesi deboli. Un qualche rimbalzo del mercato ci sarebbe. Questo è l'argomento per andare contro il pessimismo dilagante: la Germania stamperà. Detto questo la cosa su cui invece non c'è sufficiente preoccupazione è l'immobiliare in Europa. Il 18 novembre Bloomberg aveva un reportage sul fatto che un 35% della terra edificabile e qualcosa come 30 miliardi di valore di immobili costruiti in Spagna valgono ora ZERO --------------- ...^land in some parts of Spain is literally worthless#http://www.bloomberg.com/news/2011-11-17/spain-s-unsellable-real-estate-assets-threaten-smaller-banks.html^, said Fernando Rodriguez de Acuna Martinez, a consultant at Madrid- based adviser R.R. de Acuna & Asociados. More than a third of Spain’s land stock is in urban developments far from city centers. About 43 percent of unsold new homes are in these areas, known as ex-urbs, while 36 percent are in coastal locations built up during the real-estate boom. “If you take into account population growth for these areas, there’s no demand for them, not now or in ten years,” he said. ^“Around 35 percent of Spain’s land stock is in the ex- urbs, which means it’s actually worth nothing.”#http://www.bloomberg.com/news/2011-11-17/spain-s-unsellable-real-estate-assets-threaten-smaller-banks.html^

 

  By: alberta on Lunedì 21 Novembre 2011 19:46

Oggi ad esempio c'era la notizia che General Electric (grafico) grazie 57mila pagine di dichiarazione dei redditi che le sue centinaia di avvocati e fiscalisti hanno elaborato NON HA PAGATO TASSE SU 14 MILIARDI DI UTILI __________________________ Devo approfondire, ma le 57.000 pagine rappresentano la documentazione delle deduzioni e detrazioni fiscali, pienamente legittime, che il Gruppo GE, il cui bilancio consolidato è talmente enorme da battere parecchi Stati sovrani, ha allegato alla dichirazione annuale 2010. In ogni caso si tratta di una notizia già nota da Marzo, quando Immelt è stato inserito fra i consiglieri del presidente Obama nel settore Lavoro, fra molte polemiche. L'aliquota che le Corp. USA dovrebbero pagare è del 35%, fra le più alte del Mondo... quindi perchè meravigliarsi ..... http://abcnews.go.com/Politics/general-electric-paid-federal-taxes-2010/story?id=13224558

 

  By: GZ on Sabato 19 Novembre 2011 20:44

Sì, ma proprio per questo hai che Citigroup, Bank of America, Wells Fargo e le altre banche come azioni sono sui minimi e i loro bonds invece hanno perso molto poco. Anche nel 2009 il governo USA ha tirato la linea quando i bonds delle grandi banche hanno franato, a quel punto sono intervenuti... i bonds delle banche in USA sono intoccabili

 

  By: kutstone on Sabato 19 Novembre 2011 19:58

Il problema del LQD è che ha in pancia il 30% circa di Bond bancari e finanziari, inoltre ha una duration di 12 anni.