XTOL CHE BASTONA KRUGMAN!!! solo noi abbiamo Xtol :).
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Di Krugman può citarsi anche l’azzeccatissima metafora di Will Coyote usata recentemente per alludere alla più o meno imminente bolla Bitcoin.
Will Coyote corre oltre il ciglio della montagna e precipita soltanto quando si ferma e osserva che sotto di lui non c’è nulla. Allo stesso modo risparmiatori e speculatori proseguono la corsa ben oltre il baratro e nulla accade finchè corrono.
Se la metafora è esatta, e penso lo sia, nulla sopravviverà allo schianto, forse neppure la mitica blockchain che, al netto dei vantati prodigi tecnologici, non fa altro che riprodurre via web, le transazioni fra privati in contanti, già in atto da parecchi secoli.
Certo, suona più carino affermare che la blockchain neutralizza l’opera degli intermediari, liberando l’umanità dal giogo della finanza predona, fatta di interessi, di commissioni e di lungaggini burocratiche.
Ma anche ammettendo che il risparmio di costi e di tempo possa produrre benefici apprezzabili all’economia, resterebbe da capire in che modo la moneta del popolo, una volta estromessi dollari ed euri, possa degnamente supportare l’economia capitalista.
In che modo, insomma, potrà rimediarsi all’impossibilita di aprire una linea di credito in bitcoin a chicchessia, posto che soltanto il credito bancario (quello che verrebbe soppiantato dalla criptovaluta) può produrre l’espansione monetaria di cui abbisogna l’economia moderna e che viceversa il sistema bitcoin nega per definizione (max 21 milioni di bitcoin)
In che modo, poi, potrà crearsi il reddito di cui abbisognano i lavoratori per vivere e consumare, se la criptovaluta la creano i miners (con costi altissimi) e le transazioni paiono soltanto interessare scambi di non si sa che.
Vabbè, si continui pure a giocare al nuovo monopoli, almeno finchè Bill Coyote …non guarderà sotto.