By: defilstrok on Lunedì 08 Gennaio 2007 15:37
Tornando al mercato, dunque, e a quel che è accaduto più recentemente, al di là di tutte le critiche, illazioni, arrabbiature e tifoserie, resta un interrogativo a cui dovremmo cercare di dare una risposta quantomeno per capire se stiamo o meno perseverando nell'errore: cosa è accaduto a fine giugno? perché da metà dello scorso anno gli indici hanno messo a segno un rialzo non del 5-8% ma mediamente del 20 per cento?
Io ho provato a trovarla la risposta, ma non ci sono riuscito.
Sta forse nella discesa del greggio?
Possibile che stia tutta nell'attesa che la Fed si sia fermata, o debba addirittura fare marcia indietro? E che non conti proprio nulla la stretta inglese ed europea, il drenaggio paventato dalla Cina e plausibilmente in agguato in Giappone?
Sta in una soluzione positiva (che non c'è stata) della quaestio Iran-Iraq-Israele?
Sta nella corsa alle borse da parte dei risparmiatori di mezzo mondo?
Sta nello scampato pericolo di una recessione o un rallentamento americano?
Sta nell'assenza di attentati terroristici di rilievo?
Sta nella discesa del dollaro, frenata dal carry-trade vs yen?
Né mi pare che si possano fare validi parallelismi con il famigerato dot.com del 2000.
Potrei andare avanti con domande a iosa, ma non trovo risposte soddisfacenti.
Poi vedo l'Asia franare anche oggi e l'Europa aprire in gap-up e il buio dilaga.
Possibile che la risposta stia tutta nella "abbondanza di liquidità"? o nel superamento da parte del DJIA dei suoi massimi storici?
Trascuriamo per semplicità quel che accade in posti di cui abbiamo una conoscenza approssimativa (emergenti in genere, ma anche Giappone o Sudamerica); finché non sapremo dare una risposta che legittimi cosa ha portato DJIA, SMI, Dax, Ibex e Fib a guadagnare il 20% nei sei mesi appena trascorsi (con modalità diverse da quelle osservate nel 1999-2000 quando la bolla era palpabile osservando l'atteggiamento dell'uomo della strada) dovremmo esimerci dal vaticinare scenari caratterizzati da ulteriori rialzi o da crolli verticali degli indici.
Ripeto: io risposte non ne ho trovate. Per questo rimango convinto che si sia trattato di una manovra concertata. E se è tale,il tentativo di indovinare "quando gira il mercato" resta confinato nell'ambito della scommessa