By: shabib on Venerdì 06 Luglio 2007 17:48
logica vorrebbe che i consumi non siano, d'ora innanzi, finanziati dai debiti ma dal reddito,il che significherebbe però minori profitti per le aziende.
La politica ,che spinga un cambiamento del modello di sviluppo privilegiando il reddito da lavoro rispetto a quello da capitale,pare l'unica soluzione.
Ma mentre per la composizione degli squilibri con l'estero considero l'ambaradan in atto irreversibile,il cambiamento del modello di sviluppo sarà molto più travagliato e problematico.
Le resistenze da parte del capitale saranno forti ma non si puo pensare di andare avanti con questa quantità di profitti cui si contrappongono larghe fasce della popolazione ai limiti della sussistenza.
molto importante e serio tutto quello che hai detto.
la storia purtroppo insegna che per cambiare bisogna arrivare alle ultime conseguenze , le fasce marginali di guadagno in certe situazioni , sono talmente ampie da far fare follie a chi fa i giochi...e poi i poveri che capacita' contrattuale hanno oggi ? non voglio passare da cinico , ma anche qui la storia risponde : quando crolla un sistema il movimento e' apparentemente gestito dalla classe media , non certo dai poveri che fanno solo da forza di " frappe " , nella realta' e' solo un'oligarchia dominante che gode del cambiamento ed e ' la stessa che fara' di tutto perche' tutto torni come prima....ovvero sostituirsi all'oligarchia precedente...lo stesso nella storia economica...per cui sappiamo benissimo che il mercato da mesi sta forzando tutte le leggi economiche , ma sappiamo se questo in questo momento non sia l'unica via per espandere il benessere a piu' strati globali di popolazione ?