Fiat è OK, ma c'è di meglio - gz
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By: angelo on Giovedì 11 Ottobre 2007 12:58
ho citato l'ultimo report (di Chevreux non della Borsa Italiana che non ne produce) con proiezioni, 2007 e 2008
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Non posso che condividere l'approccio di citare studi pubblici che siano a disposizione di tutti, in modo che si "metta un poco di ordine" quando si citano i P/E e non si leggano affermazioni "in libertà" (tipo che DB tratta a sconto del 50% su UC).
Purtroppo, però, rimane l'abitudine a voler condensare la valutazione in un numero, sia esso il P/E o l'EV/EBITDA, e questo sarebbe molto comodo, ma non è una approssimazione accettabile poichè Fiat ha un business mix unico: il competitor medio NON ha il 40% delle vendite che provengono da macchine movimento terra e veicoli commerciali (sono sempre veicoli, ma è un mercato con dinamiche, competitor e redditività diversa) ed inoltre - in questo momento - il gruppo riporta perdite fiscali pregresse e dunque l'utile andrebbe normalizzato.
Per andare all'essenza, io ragionerei così: prendo atti che Chevreux mi dice che il secondo il suo SOP, Fiat vale 27 Euro per azione, e
e vado a vedere quali su quali ipotesi valutative si basa questo calcolo.
Prima vedo le stime finanziarie, e trovo che - per i miei prudenti e soggettivi gusti - sono piuttosto aggressive: l'analista (che tra l'altro è abbastanza vicino al consensus) suppone che nel 2009 il gruppo avrà circa 2,7 miliardi di Euro di liquidità finanziaria netta, pur mantenendo un CAPEX di 2,8 mld/anno.
Poi vado a vedere i SINGOLI MULTIPLI valutativi all'interno del SOP (la tabella è qui sotto). Senza entrare nel merito della valutazione dell'auto, che è la più soggettiva, noto alcune "stranezze" es. la valutazione "generosa" di Iveco, che ha lo stesso multiplo di CNH;
la valutazione di CNH, che pure è quotata, sull'EBIT 2008 e non sui prezzi di Borsa. Inoltre, si ha coincidenza tra SOP (27 Euro) e fair value: non è previsto nessun sconto holding, come se lo spin off delle tre maggiori attività entro il 2009 fosse una certezza e non - allo stato attuale - una possibilità.
Le stime - per quanto sia il primo ad augurarmi che vengano realizzate - mi sembrano dunque pendere verso l'ottimismo (ripeto: parliamo di questo singolo studio, non perchè tutti seguano Chevreux, ma perchè è abbastanza allineato al consensus).
"Aggiungo per maggior chiarezza (ved. il mio post successivo): le stime sembrano ormai pendere TROPPO verso l'ottimismo, col rischio che le sorprese positive siano già in buona parte scontate dai prezzi attuali, mentre quelle eventualmente negative on nlo sono"
E comunque, anche prendendole tutte per buone, avrei un margin of safety di appena il 15%. Siamo sicuri che sul bistrattato mercato italiano non ci sia niente di meglio?