By: specoletta on Lunedì 20 Maggio 2013 13:38
Evangelista..
Continuano a volare le borse mondiali, fra le quali spiccano i progressi del nostro indice MIB (+5% a maggio), quarto migliore indice fra le prime 21 borse al mondo questo mese. D’altro canto, ad inizio anno era chiaro: il saldo della fine del primo quadrimestre avrebbe anticipato la tendenza del resto del mondo. Se il buongiorno si vede dal mattino...
Il posizionamento bullish continua dunque a produrre i suoi frutti. In tutta onestà, quando ad inizio 2009 si anticipò la fine del bear market «fra marzo e aprile, e fra 5900 e 6800 punti di Dow Jones» (pagina 117 del 2009 Yearly Outlook), non si immaginava certo per Wall Street un boom del 150%, pari a 1000 punti di S&P500, dividendi esclusi. Ma è altrettanto vero che mai in questi quattro anni il bull market è stato messo in discussione. E ciò ha permesso di beneficiare appieno di una tendenza nel tempo prima ignorata, poi snobbata, poi ferocemente discussa e adesso – ora che ci siamo lasciati alle spalle i massimi del 2000 e del 2007 – motivo di irritazione e frustrazione da parte di chi è rimasto a guardare.
E non si tratta solo di Wall Street. Il DAX è parimenti su nuovi massimi storici, il Footsie inglese è ad un passo da questa celebrazione mentre il nostro indice MIB, pur attardato, mostra un apprezzamento del 9% da inizio anno in termini “total return”. In un anno l’indice generale che esclude il zavorrante settore bancario vanta una performance del 37%, dividendi esclusi. Il bull market è stato imperioso anche a piazza Affari; peccato che se ne siano accorti e ne abbiano beneficiato in pochi...
Niente da fare si vuole negare l evidenza di un fallimento per chi avesse investito nella borsa italiana in pieno bull market(si ma degli altri) .. Va beh..