By: defilstrok on Mercoledì 17 Dicembre 2014 15:46
Ahahah! Grazie dei suggerimenti Tommaso!
In merito allo scrivere, come vedi ogni tanto mi faccio sentire. Ho poi avuto i miei grossi casini in un anno che non dimenticherò, e non certo per i bei ricordi.
Quel po' di voglia che rimane deve poi fare i conti con la ricchezza degli interventi che si leggevano qualche anno fa e, visti i livelli e la scarsa partecipazione, è inevitabile chiedersi ma chi te lo fa fare.
Ma la decadenza del forum non è fatto isolato; riguarda tutti i siti, italiani e non, ed è una conseguenza della selezione prodotta da questo stato di cose.
Le politiche USA hanno distorto mercati e parametri per ormai quasi NOVE anni, ottenendo come principale effetto la produzione di una sfilza di bolle e, con l'aggiunta di un uso sempre più massiccio di HFT, l'allontanamento di una gran quantità di trader col conseguente prosciugamento della liquidità.
Per cui a volte risulta difficile manifestare anche delle idee. Ieri, ad esempio, le ho azzeccate tutte, compresa l'idea di tirarmi fuori completamente alle 17:35. Ma come si faceva a trasmetterle?
Inoltre c'è un'altra questione: ho cominciato a dirlo piano in primavera, e poi sempre più forte dall'estate: questo 2014 puzzava di zolfo lontano un km. L'innaturalità con gli indici USA sfondavano una resistenza/obiettivo dietro l'altro facendosi beffe di tutto quanto accadeva attorno era un chiaro sintomo che, ancora dall'autunno 2013 avevano grandi progetti da realizzare alla vigilia o inizio 2015. Che progetti? Questo è il mistero. Tendenzialmente sarei propenso a credere che abbiano speso questi tre anni, con Draghi impegnato a "guadagnare tempo", per intaccare il sistema dell'euro che, francamente, a questo punto è diventato più un problema che un'opportunità anche per USA e Asia.
E già che c'erano e giocano sporco, forse impauriti anche dagli ultimi accordi tra Russia, Cina e Iran, ne hanno approfittato facendo di tutto nella speranza di sostituire il SouthStream con le forniture di shale USA. La controffensiva dell'Arabia Saudita, a questo punto era completamente inattesa (ma bisogna dare atto agli arabi di sagacia).
Poi non lo so. Qualcosa accadrà senz'altro a ridosso di Capodanno, non è un mistero. Ricorderete come a metà novembre, con Wall Street che spingeva verso nuovi record e gli indici UE in pressante recupero, si scatenò persino su alcuni quotidiani una ridda di sospetti su quello che "Libero" definiva il grande attacco di Natale della finanza americana. Cui poi si aggiunsero le dichiarazioni di Schauble.
Insomma. Tutto "telefonato". Eppure, solo sei giorni fa, nessuno si sarebbe aspettato non dico questi movimenti, ma una dinamica così furibonda, assolutamente insolita a una manciata di giorni dalle scadenze.
Spero solo che, se ci sono delle carte da scoprire, una volta scoperte il mercato torni ad essere un pochettino di più (mica tanto) mercato. E sicuramente ci sarà da scrivere qualcosa di più.