By: defilstrok on Giovedì 25 Aprile 2013 19:23
Paperino, il tuo ragionamento non fa una grinza. Ma in borsa, come in nessun altro posto, la memoria è corta, cortissima.
Non credere che le mie dichiarazioni siano buttate lì senza dubbi o timori. Dico solo che il trading è un'altra cosa. E che se siamo tutti d'accordo sulla necessità di uno storno vero, sul fatto che l'economia reale è messa male e che non si potrà andare avanti a QE per decenni, tuttavia qua bisogna portare a casa la pagnotta. E per questo bisogna sapersi adeguare per non perire. L'altro ieri, ad esempio, mi son messo short. Ma quando, ieri mattina, ho capito che aria tirava, mi sono rigirato al rialzo. In quella valutazione, secondo te, che peso ha avuto il fatto che l'S&P è salito da 666 a 1580? Nessuno. Zero. E ho fatto bene. Altro esempio: alla luce delle tue considerazioni ho provato ad andare short di Nikkei. Alla fine ha fatto +60% in pochi mesi! Ebbene: sono short da quattro giorni senza aver visto i miei prezzi neanche per un secondo.
Nessuno va a pensare quanta strada ha fatto l'S&P da 666 ad oggi. Il trader (e pure il gestore sottopesato o il risparmiatore che vuol investire) guardano al breve. E il breve, per restare sull'S&P, mi dice che c'è un doppio minimo e con oggi è tornato ad agguantare la trend rialzista. E in più, stavolta, Wall Street non procede in avanzata solitaria, ma seguono pure i "maiali". Poi a giugno, chessò, giudicherò questa situazione un 15% più in basso, ma perché soffrire fino ad allora in assenza di un segnale?