Evoluzione della Specie

 

  By: XTOL on Giovedì 10 Giugno 2004 20:33

questa è mitica! un militare americano a guantanamo è stato ridotto male (ha dovuto lasciare l'esercito) dai suoi commilitoni in una esercitazione di interrogatorio. faceva finta di essere un detenuto da ammorbidire e quelli gliele hanno date fino a quando hanno visto che sotto aveva una maglietta dell'esercito... storiaccia prima smentita, poi confermata dall'esercito. new york times: THE ASSOCIATED PRESS Published: June 9, 2004 LOUISVILLE, Ky., June 8 — Reversing itself, the Army said Tuesday that a G.I. was discharged partly because of a head injury he suffered while posing as an uncooperative detainee during a training exercise at Guantánamo Bay, Cuba. The Army had previously said Specialist Sean Baker's medical discharge in April was unrelated to the injury he received last year at the detention center, where the United States holds suspected terrorists. Mr. Baker, 37, a former member of the 438th Military Police Company, said he played the role of an uncooperative prisoner and was beaten so badly by four American soldiers that he suffered a traumatic brain injury and seizures. He said the soldiers only stopped beating him when they realized he might be American. Bruce Simpson, Mr. Baker's lawyer, said his client is considering a lawsuit.

 

  By: XTOL on Giovedì 10 Giugno 2004 14:22

uh, oh! a proposito di filtri distorsivi... ho bisogno di un'altra lezione di inglese: "....part of what drove this market up" si traduce con: "Il rimbalzo degli ultimi dieci giorni è stato quasi interamente dovuto"? allora al posto dei puntini c'era qcs tipo "main"? per non parlare dell'inondazione di facce felici e petti in fuori alla liberazione dei tre ostaggi (che il berlusca, se ho capito bene, ha compiuto di propria mano, forse con l'assistenza indiretta di qualche forza straniera subordinata)... facciamo un parallelo con la strage di nassirya? xtol

Il rimbalzo degli ultimi dieci giorni è dovuto all'eccesso di pessimismo dei media - gz  

  By: GZ on Mercoledì 09 Giugno 2004 21:14

E' un fenomeno mondiale, non c'entra la politica italiana, è la stessa cosa che notava JJ Cramer due giorni fa per i media americani "....part of what drove this market up is that the market can see right through whatever filter the media uses and recognizes that the corner most definitely has been turned in Iraq. ...." Il rimbalzo degli ultimi dieci giorni è stato quasi interamente dovuto al fatto che la distorsione in senso negativo dei media ogni tanto tocca un eccesso e quando escono fatti obiettivamente positivi l'elastico scatta ------------------------------------------------------- Market Catches What Media Miss on Iraq By James J. Cramer 6/8/2004 URL: http://www.thestreet.com/p/rmoney/jamesjcramer/10165105.html The media misses the positives developing in Iraq. That good news will cushion any selloff. This is not an earnings-driven or interest-rate-driven rally we're seeing now. Could there be more good news coming out of Iraq lately? Hostages are being freed, Germany and France have pledged support, the new government is coming together. And could there be more negative coverage? I am not one of these vast-left-wing-conspiracy guys, but part of what drove this market up is that the market can see right through whatever filter the media uses and recognizes that the corner most definitely has been turned in Iraq. Of course, some of the problem is that our president is an ineffective speaker. He has very little sense of humor and can't even make media jokes. I am reminded by how much Ronald Reagan could say with just a hint of gentle sarcasm. He'd be having a field day with the media's disconnect. Some of you have asked me how low I think we can go on this selloff that I am predicting. I don't want to jinx Iraq, but if it continues to be good news there almost daily, I think any selloff will be cushioned by the world's acceptance of the U.S. plan and the subsequent decline in oil to $35 -- not less than that -- that I think can happen. But let's not mistake the action here; this is an Iraq rally, not an earnings-driven rally and not an interest-rate-driven rally (rates keep creeping back to their highs). We just don't think about it because the media won't pick it up

 

  By: polipolio on Mercoledì 09 Giugno 2004 20:58

GZ, a scrivere queste cose verrai arruolato di diritto nel partito de "i giornalisti son tutti comunisti e distorcono la realtà", capeggiato dal nostro attuale premier. Effettivamente però non si può negare che, a leggere il commento riportato, il sospetto venga.

 

  By: GZ on Mercoledì 09 Giugno 2004 20:54

Scorrevo su Bridge le notizie sul petrolio e simili e come tutti vedo passare notiziari ANSA in italiano l'Ansa sarebbe un servizio di pure notizie, non di commenti e report, in teoria è la fonte base delle notizie "grezze" su cui poi fioriscono i giudizi o le analisi. A volte ovviamente riportano anche tra virgolette le opinioni di questo o quello, ma prima di tutto riportano tempestivamente i fatti e quasi tutti i giornali e TV in base all'ANSA, ANW e simili costruiscono l'informazione Il problema è che su parecchi argomenti l'ANSA (e così CNN o CNBC o BBC) distorcono in senso negativo le notizie, sia come scelta di cosa ripetere dieci volte e cosa menzionare appena sia anche proprio nel tono e scelta dei toni (vedi sotto). Questa non è solo una curiosità, la comunità finanziaria si forma un opinione sul mondo sulla base dei notiziari innanzitutto e alla "fonte" partono spesso già distorte. In pratica significa che esiste una pressione, un filtro se vogliamo, di tipo negativo all'origine di quasi tutto quello che poi in diverse salse viene servito dai media A mio avviso è ANCHE una delle ragioni per cui in genere i cedimenti sono lenti e graduali e i rimbalzi più a strappi e improvvisi, perchè il bombardamento negativo è piuttosto costante e preme sulla psicologia degli operatori inconsciamente e i fatti positivi arrivano con più difficoltà, ma poi in qualche modo arrivano e creano delle sorprese Qui hai ad esempio un esempio di notiziari Ansa che si compiacciono dei successi della "resistenza" (i terroristi) e sfottono il governo irakeno --------------------------------------------------------------- (ANSA) - BEIRUT, 9 GIU - Il nuovo governo ad interim iracheno ha annunciato ieri in pompa magna di aver assunto il controllo 'totale' del settore petrolifero dell'Iraq ........ ma gli ultimi due attentati, avvenuti uno ieri sera ed uno oggi, contro uno dei piu' vitali oleodotti del Paese getta seri dubbi non solo sulla capacita' di controllo delle autorita' irachene sulle infrastrutture petrolifere ma anche sulla reale possibilita' di una rapida ripresa economica della Nazione. ''Abbiamo ora il controllo totale, non ci sono piu' consiglieri. Guidiamo noi la barca'', aveva dichiarato ieri il ministro del petrolio, Thamer Abbas Ghadban, ..... Sia Ghadban sia Allawi sembrano pero' aver dimenticato il ruolo della resistenza irachena che - pur di danneggiare a tutti i costi gli sforzi della coalizione a guida Usa per la ricostruzione del Paese - non esita neanche un momento a colpire la fonte primaria della ricchezza irachena, appunto il petrolio. E, la scorsa notte, poche ore dopo le altisonanti affermazioni del premier e del ministro, un gasdotto che alimenta la centrale elettrica di Baji, 200 km a Nord di Baghdad, e' stato sabotato........ ------------------------------------------------

OSTAGGI LIBERATI DA UNITA' SPECIALI - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Giugno 2004 16:54

OSTAGGI LIBERI: LIBERATI DA UNITA' SPECIALI (ANSA-AFP) - VARSAVIA, 8 GIU - Il generale Mieczyslaw Bieniek ha detto che gli ostaggi italiani e il polacco Jerzy Kos sono stati liberati da unita' speciali della coalizione, che comprendevano anche dei militari polacchi. '''Le unita' speciali hanno liberato il polacco Jerzy Kos. Ne' la sua vita, ne' la sua salute sono piu' in pericolo. Altre tre persone, degli italiani, sono stati ugualmente liberati'', ha detto il generale alla televisione polacca Tvn24, rifiutando di fornire particolari sul luogo di detenzione e sulle circostanze della loro liberazione. ANSA) - ROMA, 8 GIU - La liberazione dei tre ostaggi italiani e' avvenuta nel corso di un'operazione delle forze della coalizione nei pressi di Baghdad. Lo ha detto il ministro degli esteri italiano Franco Frattini in un'edizione straordinaria del Tg2.

 

  By: gianlini on Martedì 08 Giugno 2004 16:51

LIBERATI GLI OSTAGGI! LONG LONG LONG

 

  By: GZ on Martedì 08 Giugno 2004 12:44

non solo, i soldati americani che non hanno i soldi per i giubbotti antiproiettile aspettano la Befana a Natale per averne uno e la Befana glieli porta (l'ho letto su internet)

 

  By: pana on Martedì 08 Giugno 2004 01:50

i soldati americani si dovevano pagare i giubbotti antiproiettile di tasca loro? ora inizio a capire perhce rumsfeld e company non sono ben visti dai militari... - The Army's top supply commander said Monday that all American troops in Iraq (news - web sites) are now equipped with bullet-resistant vests, after a shortage that led many soldiers to pay for costly body armor themselves. As late as March, some soldiers headed for Iraq were still buying their own body armor, despite assurances from the military that the equipment would be available before they were in harm's way.

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: GZ on Venerdì 04 Giugno 2004 19:02

su CNN c'è questo Allawi, il nuovo premier irakeno che parla alla nazione ora e fa un ottima impressione sia per quello che dice (tradotto in inglese) che per l'aspetto, un signore di mezza età che ha studiato ingegneria o simili all'estero, ma che appartiene anche a una delle tribù più importanti dell'area è molto meglio sentire lui che i discorsi dei politici italiani sia come contenuto che come tono, forse è il fatto che rischia la vita che gli da il tono convinto Ad ogni modo anche se il passaggio di poteri ufficiale è il 30 giugno ora hai uno che (se non lo ammazzano) fa da riferimento per tutto l'iraq e se ora anche l'ONU ora gli vota una benedizione diventa difficile attaccarlo nella misura in cui l'Iraq ha un peso anche per i mercati finanziari quella degli ultimi giorni sembra proprio una svolta

 

  By: Moderator on Venerdì 04 Giugno 2004 17:52

Fonte giornalistica Rai: A Roma i disobbedienti incendiano cassonetti e danneggiano le macchine ; la gente che è in macchina scende e con i passanti li "corchiano" di botte , come dicono a Roma. yeaaaaa! Anzi ,no, ci sarà qualche magistrato , scusate, pubblico ministero , che avrà preso la targa agli automobilisti

 

  By: pana on Venerdì 04 Giugno 2004 15:03

"....poi vedo Zibordi che sfotte ancora l'AT nel market talk. Ma che ne sa lei Zibordi di AT? che conosce le bandiere e qualche triangolino inventato. e a quanto mi dicono manda anche segnalini con ha rotto la bandiera, il triangolo etc..." la leggenda narra che zibordi conservi l manoscritto originale di MageeEdwards in una teca di cristallo infrangibile

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: XTOL on Venerdì 04 Giugno 2004 14:33

tanto la mia posizione l'ho presa -------------- buon elliottiano, confermami: io su euro e yen vedo triangoli che dicono: rialzo per l'uno, ribasso per l'altro xtol

 

  By: Moderator on Venerdì 04 Giugno 2004 14:28

Dai ,su, Bardamu ;che questa volta le vinci tu le elezioni

 

  By: gianlini on Venerdì 04 Giugno 2004 14:16

Mi scoccia doverlo riportare per intero e non poterne fare un sunto Perchè è un sunto in se stesso, questo bell'articolo di Magdi Allam. impossibile da tagliare, e denso di riferimenti utili. -------------- Il piano politico contro Roma Il sequestro dei tre italiani ha fini esclusivamente politici: si mira a voler separare l'Italia dagli alleati della coalizione ROMA - Perchè gli italiani? Perché i nostri connazionali sono gli unici, tra le decine di ostaggi stranieri rapiti in Iraq, a venir strumentalizzati in una disumana e logorante manovra politica per umiliare e ricattare il governo di Roma? Perché la nostra ambasciata a Bagdad viene pesantemente bombardata proprio ora che il piano di pace dell'Onu riduce il fossato tra maggioranza e opposizione? È evidente che ci troviamo di fronte a un sequestro del tutto anomalo nella sua ideazione, gestione e finalità. Così come è chiaro che l'attacco all'ambasciata si colloca in una unica strategia del terrore volta a costringere l'Italia a ritirare le proprie forze dall’Iraq.C'è il timore che i terroristi vogliano usare le vite dei nostri ostaggi come le bombe sui treni di Madrid. Insomma un 11 marzo italiano. Un piano preannunciato nel documento strategico di Al Qaeda dello scorso 8 dicembre, («L'Iraq della Jihad: speranze e pericoli»), in cui si puntualizzava: «Confermiamo che il ritiro delle forze spagnole e italiane dall'Iraq costituirà una formidabile pressione sulla presenza britannica che Tony Blair non riuscirà a sopportare. E' in tal modo che cadranno rapidamente le altre tessere del domino». Dello stesso tenore sono le posizioni espresse nei documenti della sedicente Resistenza irachena. L'offensiva contro gli italiani in Iraq si colloca in questo contesto politico. SEQUESTRO POLITICO - Ormai nessuno in Italia dubita del fatto che la peculiarità del sequestro dei nostri connazionali si deve alla sua natura esclusivamente politica. Che non ha nulla a che fare con la gran parte dei sequestri risoltisi con il pagamento di un lauto riscatto in denaro. Un fenomeno inedito e inspiegabile persino alle forze irachene che hanno finora svolto la mediazione con i sequestratori, compreso il Consiglio degli ulema musulmani (formato da giureconsulti di confessione sunnita). Forze che a distanza di un mese e mezzo non sono riuscite neppure a individuare un referente credibile con cui trattare. E' forte il convincimento che Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio siano nelle mani di ex agenti dei Mukhabarat, i famigerati servizi segreti di Saddam Hussein. L'ultimo video che li ritrae con la parete spoglia alle spalle, onde evitare qualsiasi tratto distintivo, ricorda la scelta coreografica degli ultimi messaggi registrati di Saddam dai suoi bunker sotterranei. Ma è anche evidente la presenza degli estremisti islamici di Al Qaeda tra i sequestratori. I più intransigenti. Quelli che avrebbero tutto da perdere dall'eventuale stabilizzazione e pacificazione dell'Iraq. Che stanno imponendo a suon di pene corporali la sharia, la legge islamica, all'interno di Falluja. Esaltata come la loro roccaforte «martire» e «inespugnata». E' questa doppia anima che convive all'interno della sigla «Brigata Verde», che ha rivendicato il sequestro. TESTIMONIANZA - Una testimonianza ci viene anche dal cambiamento nella scelta del canale di diffusione dei messaggi: prima la rete televisiva Al Jazira il 13 aprile, più vicina agli islamici; poi Al Arabiya il 26 aprile, preferita dagli ex baasisti iracheni; per poi tornare a Al Jazira il 2 giugno. Ugualmente nessuno più dubita del fatto che dietro al sequestro ci sia una mente e una regia «italiana». Nel senso che i terroristi hanno dimostrato una indubbia capacità di lettura, interpretazione e manipolazione della nostra realtà politica. Con una tempestività impressionante. È del tutto scontato che tra i sequestratori ci sia qualcuno che capisce l'italiano. Perfettamente. Perché non si tratta solo di controllare ciò che è stato consentito di dire a Stefio davanti alla telecamera. Bensì di redigere il testo di quegli interventi. Con dei contenuti appropriati e con una forma impeccabile. Ed è qui che si pone un problema. È verosimile che un iracheno, magari un ex agente dei Mukhabarat attivi in Italia sotto il regime di Saddam, possa aver acquisito un alto livello di competenza della nostra politica e di padronanza della nostra lingua, al punto da poter competere con un italiano autoctono? È un'ipotesi debole. RUOLO DELL'AMBASCIATA IRACHENA - L'attività fondamentale dell'ambasciata irachena a Roma non era affatto quella di monitorare la vita politica italiana. L'unico aspetto della realtà interna del nostro Paese che interessava allora era l'acquisto degli armamenti. Il compito istituzionale dell'ambasciata era il controllo e la repressione dei dissidenti iracheni residenti in Italia, nonché lo spionaggio delle altre ambasciate arabe. Ecco perché il livello di conoscenza della lingua italiana sia dei diplomatici sia degli agenti segreti iracheni era scarso. Con rare eccezioni. Ma è indubbio che l'ambasciata godeva di una rete di collaboratori, tra la folta comunità araba da anni residente nel nostro Paese, tra cui alcuni con una buona conoscenza della lingua e della politica italiana. Così come è assodato che in seno a talune frange di estrema sinistra e estrema destra italiane ci siano dei militanti convinti della giustezza della causa della Resistenza irachena, al punto da plaudire e legittimare la strage dei carabinieri a Nassiriya. E' comunque in questo contesto che si sta consumando il dramma dei nostri connazionali e l'offensiva che ha come bersaglio la presenza dei nostri soldati in Iraq.