Evoluzione della Specie

 

  By: pigreco-san on Martedì 18 Marzo 2014 14:15

lo so, lo so, specialmente qualche carnevale di 30 anni fa in piazza c'era un vero bordello e ho avuto le mie storie ma più con italiche lombardo-venete non ancora leghiste, a quel tempo ero scarso in inglese ora potrei ma son sposato e noi di sinistra abbiamo ancora valori non come tutti i leader della destra italica che di giorno sono contro l'aborto,le droghe, per la famiglia ecc solo a parole e di notte tutti a zonzo...infatti tutti divorziati..il B, il bossi,calderoli,casini,fini, tutti...un malcostume destro.... mentre i leader della sinistra italiota tutti ancora felicemente sposati..questo a me basta per giudicare le persone senza essere bigotti ma solo a pelle, senza le idee, e valutare le PROMESSE.le più importanti.poi della vita si accetta tutto ma difficile credere a questi destri.ce ne fosse uno dico uno di destra che mi ispiri a pelle serietà, moralità sopratutto con la sua famiglia...il nulla.

 

  By: Paolo_B on Martedì 18 Marzo 2014 12:46

Pigreco, si, Venezia è uno dei migliori posti al mondo per andare con le turiste straniere. E' molto facile conoscerne perché chiunque non è del luogo si perde facilmente e ti chiede indicazioni e le turiste hanno voglia di conoscere persone del posto. A me piace leggere in panchina, per esempio. Ignaro delle conseguenze mi sono messo a leggere un libro in inglese su una panchina di Campo Santa Maria Nova. Ebbene, ho cuccato. Essendo un quasi cinquantenne con la pancia ho attirato una brutta e anzianotta americana che si è seduta accanto a me, ha attaccato bottone e alla fine voleva invitarmi a cena !! Ho rifiutato con una scusa, ovviamente. Se sei giovane e atletico attiri le ragazze straniere più carine. Ognuno attira le donne che può attirare, ovviamente, non è come quando gli italiani di mezza età andavano all'est e attiravano giovani bionde fanciulle. Lì era il portafoglio a funzionare. Con le turiste invece puoi attirare solo quelle che corrispondono al tuo stesso aspetto ed età, ma funziona.

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 18 Marzo 2014 11:15

a Rimini il mito era il famoso "Zanza"un playboy romagnolo che aveva molto successo con le nordiche,le valtellinesi neanche le cacava ahaha,le leggende metroopolitane parlano di decine di viaggi all 'estero per sottoporsi a infiniti di test di paternità

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: gianlini on Martedì 18 Marzo 2014 10:35

paolo è sempre persona estremamente arguta, mi sembra che la sua disanima sia molto azzeccata in ogni caso,..mi sembra che andare con una minorenne (che lo sta facendo per soldi e non perchè innamorata, magari se ne pente poi ugualmente, ma è molto diverso) sia una cosa ben diversa dall'andare con un maschio adulto (pur se anche questo si fa pagare) questione di psicologia

 

  By: pigreco-san on Martedì 18 Marzo 2014 08:36

Dunque mi stai dicendo che per fare una scopata a sbaffo a venezia basta travestirsi da gondoliere? a roma da legionario...a napoli da maradona... non è che invece dipende in quei luoghi dal mito della..banana ? :) la donna benestante di solito sovrappeso preferisce una banana gigante che riesca ad arrivare profonda in mezzo alla ciccia non un bananiello..tutto qua. :)

 

  By: Paolo_B on Martedì 18 Marzo 2014 00:50

Non è decadenza dell'occidente. Sono proprio le donne in vacanza, da sempre, che non avendo nessuno che le conosce intorno a loro, si danno al divertimento. Per la donna infatti il maggior deterrente alla promiscuità è il contesto sociale. Se sono nel proprio contesto sociale - dove le conoscono - preferiscono rimanere caste, ossia che non si sappia in giro. Se invece sono dove nessuno le conosce, si divertono come gli uomini. Lo facevano nei nostri luoghi turistici, creando il mito del latin lover. E lo fanno ancora. I gondolieri continuano a essere importunati dalle turiste. La differenza è che adesso i gondolieri guadagnano come notai, per cui non si concedono alle ricche c u l o ne inscopabili tedesche. Se non sei stragnocca non ci riesci ad andare col gondoliere giovane solo perché sei ricca e nordica. Un tempo avevamo un'abbondanza di giovani testosteronici e di italiane la cui castità era guardata dalla famiglia, e allora le straniere generose potevano interessare immediatamente le frotte di maschietti italici in astinenza. Oggi gli italiani sono più vecchi, il testosterone è calato con l'età, le donne italiane fanno sesso come pornostar, e le straniere appaiono solo per quelle che sono: donne come tutte le altre.

decadenza dell'uomo bianco (o della donna..) - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 17 Marzo 2014 18:41

il marito della Mussolini finisce in prima pagina per giorni e giorni per questa minorenne... e come la mettiamo con le 30-50mila italiane che, stando alle agenzie di viaggi e altri esperti del settore, vanno nei Caraibi per farsi trombare a pagamento ? #i# ....Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. A differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, poi, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione. Quindi offre pasti, vestiti, drink, invia contante al beach boy al ritorno. Può arrivare anche a comprargli un appartamento. Magari lo invita per brevi periodi in Europa o in Nord America....#/i# Ricordo quando l'antennista che veniva da me era tornato da un anno di lavoro in Senegal dove aveva installato centinaia di parabole per conto di italiani che costruivano da quelle parti e diceva che la cosa frustrante era che in quel posto tutte le europee che arrivavano non si filavano gli europei come lui, perchè avevano in testa di farsi l'indigeno E' un sintomo della decadenza, o caduta di competività dell'uomo bianco (o della donna bianca) ? ^"Turismo sessuale, le “predatrici” occidentali dall’Africa ai Caraibi"#http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/19/turismo-sessuale-femminile-le-predatrici-occidentali-dallafrica-ai-caraibi/833276/^ È un fenomeno in continua crescita: signore o single occidentali, spesso benestanti e di qualsiasi età, scelgono Paesi come Cuba o il Kenya per cercare emozioni con i locali. A pagamento - di Eleonora Bianchini | 19 gennaio 2014 - il Fatto -- "Per ora ti ho mandato Kenya e Giamaica, due settimane. Più tardi avrai anche Capoverde“. L’agenzia di viaggi per single invia i preventivi. Queste tre mete, insieme a Santo Domingo, Cuba, Maghreb, Tanzania e Gambia sono in cima alla lista per le donne che preferiscono andare in vacanza da sole. O meglio, senza un uomo. Perché partono per trovarlo a destinazione. Le stime parlano di 600mila donne occidentali (tra cui almeno 30mila italiane) che ogni anno cercano l’avventura con un tuareg, la guida di un safari, un beach boy che passeggia sulla spiaggia alla ricerca di una donna disposta a pagare, o un big bamboo, come viene chiamato in gergo il gigolò di colore inteso come oggetto sessuale. I “consigli” degli alberghi – “Nessuno chiama l’agenzia di viaggio per richiedere l’avventura sessuale”, spiega Daniela De Rosa, direttrice del webmagazine ”Per me sola”, dedicato alla cultura del viaggio al femminile. “Ma alcune mete offrono le occasioni giuste. Non si ha la certezza dell’happy ending, ma nella proposta di un ‘viaggio nel deserto’ o ‘notte al campo tendato’ è possibile finire a letto con una guida o un locale. Ci sono anche coppie di madre e figlia che partono insieme, donne adulte, trentenni. C’è scambio di soldi. E a volte i ‘ragazzi’ sperano di sposarti”. E se le agenzie non entrano nel dettaglio del turismo sessuale, qualche indizio in più arriva dai gestori degli alberghi. “Abbiamo strutture gestite da italiani, dove l’animazione include anche alcuni capoverdiani, molto simpatici”. E se si porta qualche estraneo in camera? “Non c’è problema, ma deve prendere una doppia – spiegano dall’Hotel Morabeza di Capoverde – e attenzione a chi si lascia entrare. Non che qui sia mai successo, ma c’è sempre il rischio che non sia una persona fidata”. Più rassicuranti, invece all’Alfred’s Ocean Palace a Negril, Giamaica: “Vieni qui in cerca di compagnia? Dipende tutto da te, se ne hai voglia trovi quel che vuoi”. Insomma, i ragazzi disponibili ci sono. E sono parecchi. “Certo, è un posto grande. È facile conoscerli sulla spiaggia, al bar, per strada. Se vuoi qualche consiglio, poi, ci sono anche parecchie italiane”. Che, prosegue, si intrattengono spesso con le bellezze locali. Numeri e stime – Non esistono studi ufficiali, ma le stime rendono l’idea di un fenomeno tutt’altro che marginale. Il giornale online Escape Artist Travel magazine, a luglio 2007, ha parlato di 600 mila donne occidentali impegnate ogni anno in questo tipo di viaggi. Cifre riprese anche da Julie Bindel, giornalista cofondatrice di Justice for Women. Dal 3 al 5 per cento di viaggiatrici Nel 2006 il presidente di Telefono Blu Sos Pierre Orsoni aveva azzardato che le “turiste” provenienti dall’Italia fossero tra le “30 e le 50 mila all’anno”, supponendo che “le donne rappresentino dal 3 al 5 per cento di quel milione di connazionali che pratica, abitualmente o meno, turismo sessuale”. Tutte cifre che non hanno trovato conferma in nessuno studio ufficiale. Per quanto riguarda la Giamaica, Michael Seyfert, regista e autore del film Rent a Rasta (letteralmente “affitta un rasta”, che in gergo sottintende l’uso sessuale dell’uomo coi dreadlocks) ha calcolato che ogni anno oltre 80 mila donne over 40 volano lì alla ricerca del big bamboo. E, su Youtube e forum online, sono gli stessi gigolò a vantarsi del successo e della propria superiorità rispetto alle prestazioni sessuali del maschio bianco. “Once you go black you’ll never go back”, dicono. “Romance tourist” – Un uomo disponibile e giovane, unico oggetto del desiderio con infinite declinazioni linguistiche. Si chiama, ad esempio, kamakia in Grecia, shark (squalo) in Costa Rica, rent-a-dreads nei Caraibi, kuta cowboys a Bali. Oppure Marlboro men in Giordania, bumster in Gambia o jinetero a Cuba. Tuttavia, il fenomeno è difficile da quantificare. Le donne, infatti, escludono di essere “turiste sessuali”, anche se pagano per avere rapporti. “Per loro non è un meccanismo di prostituzione – spiega Yasmin Abo Loha di Ecpat Italia, che si occupa dei diritti dei minori contro lo sfruttamento sessuale -. A differenza dell’uomo, che cerca una partner diversa ogni sera, la donna è prettamente romantica e nel corso di una vacanza tende a frequentare un solo uomo”. Preferiscono farsi chiamare romance tourists, viaggiatrici alla ricerca di una favola. Tradotto: una storia d’amore. A dimostrarlo è stata la ricerca di Jacqueline Sanchez Taylor, Dollars are a Girls’ Best Friend? Female Tourists’ Sexual Behaviour in the Caribbean (agosto 2001, Sociology). Su 240 turiste intervistate sulle spiagge di Negril e a Boca Chica e Sosua in Repubblica Dominicana dalla sociologa dell’Università di Leicester, emergeva che un terzo di loro aveva avuto rapporti sessuali con uomini del posto durante la vacanza. Il 60 per cento di quelle 80 donne riconosceva che nella relazione influivano elementi di “natura economica”. Nonostante questo, non si sentivano “turiste sessuali”. E gli uomini che avevano pagato per fare sesso? Per loro non erano toy boy o gigolò. Solo il 3 per cento, infine, ammetteva che le relazioni erano state “esclusivamente fisiche” e oltre il 50 per cento le definiva “romantiche”. Prestazioni e pagamenti – “Credo che negli ultimi anni il numero di donne che fa turismo sessuale sia cresciuto, grazie a voli e pacchetti low-cost in paesi economici”, spiega Sanchez Taylor. “Le donne sono sorprese di trovare così tanti uomini a loro disposizione, ma raramente per loro pagarli rappresenta una forma di prostituzione”. Nel corso della sua ricerca, Sanchez aveva intervistato anche alcune donne italiane in Costa Rica, “positivamente attratte dalla fisicità dei neri”. Al contrario delle nordamericane che, invece, ritenevano l’uomo di colore un individuo da “dominare”. Il primo contatto con il gigolò non avviene attraverso strutture organizzate, ma sulla spiaggia o per strada. “Molte si convincono genuinamente di essere corteggiate. ‘Gli piacciono i miei capelli, la mia pelle chiara’, dicono”. E la “forma” di pagamento è diversa. “Di solito non c’è la tariffa per una prestazione sessuale, come accade per la prostituzione femminile. A differenza dell’uomo che soddisfa un bisogno fisico, poi, la donna tende a rispondere a una necessità di relazione. Quindi offre pasti, vestiti, drink, invia contante al beach boy al ritorno. Può arrivare anche a comprargli un appartamento. Magari lo invita per brevi periodi in Europa o in Nord America. Per il gigolò è un modo per acquisire uno status, che lo fa emergere tra i suoi ‘colleghi’. O l’unica via per emigrare in Paesi ricchi”. Difficilmente, però, questi rapporti sfociano in relazioni di lungo periodo o matrimoni. “Ma anche questo è un dato impossibile da misurare”, puntualizza Sanchez. E non si pensi che siano solo donne di mezza età a ritagliarsi qualche settimana all’anno per una vacanza. “Ci sono donne di tutte le età, dai 20 ai 60 anni e oltre. Vanno insieme madri e figlie, mogli che lasciano a casa i bambini, separate, divorziate, vedove. C’è chi cerca un’esperienza, chi vuole allontanarsi dall’impegno di una relazione o, al contrario, cerca un compagno. Chi ha più soldi va più spesso, specie le over 40. Ma l’età non è mai una barriera”. (Foto tratta dal film “Paradise: Love”) Da Il Fatto Quotidiano del 6 gennaio 2014

La Foto dell'Anno di Times - gz  

  By: GZ on Mercoledì 21 Dicembre 2005 02:28

La rivista Time ogni fine d'anno tiene il concorso per la "Foto dell'Anno" e da quando c'è internet ora i ^lettori scelgono anche loro la foto migliore#http://www.time.com/time/potw/2005_viewers_choice/^ tra quelle di una selezione offerta dalla rivista. Sembra dal voto in corso che quest'anno vinca una foto ^di Michael Yon#http://michaelyon.blogspot.com/ ^, il reporter migliore che abbia letto sull'Iraq, uno che si è fatto quasi tutta la guerra sul campo. La foto è quella di un maggiore della Deuce Four, Beiger, che porta una bambina irachena, Farah, ferita mortalmente a Mosul dall'esplosione dell'auto dei terroristi. Michael Yon in ^un reportage da Mosul in maggio#http://michaelyon.blogspot.com/2005/05/little-girl.html^ aveva descrito e fotografato la scena dopo che un terrorista aveva seguito in auto un reparto della Deuce Four e poi appena si erano avvicinati dei bambini si era fatto esplodere. Mi ricordo ancora di quando ho letta la storia e visto la foto e avevo pensato che doveva vincere qualche premio e fare da simbolo E' giusto che nel 2005 sia questa la Foto dell'Anno di Times ora che con la terza elezione consecutiva con partecipazione di undici milioni di irakeni è ormai chiaro chi ha vinto

 

  By: carlog on Martedì 08 Novembre 2005 02:44

GZ - Il Professore è L'ideale ... ----------------------------------------------- La sinistra "cavalca" Prodi per catturare il voto di preti e suore ma cosi' sfacendo perde voti e esponenti laici a favore di Berlusconi ma intanto Radicali e Socialisti invocano/evocano Zapatero ...

 

  By: polipolio on Lunedì 07 Novembre 2005 23:15

"Berlusconi invece di mettersi d'accordo come si è sempre fatto tra chi conta, ha voluto fare tutto da solo, tipo Superman o Napoleone, ma l'establishment non ha bisogno di uno del genere che è ingombrante, fa i propri interessi e vuole comandare davvero" Più che vuole comandare davvero, vorrebbe

 

  By: Gano on Lunedì 07 Novembre 2005 21:50

Il Professore è l'ideale. --------------------------- Per l' establishment sicuramente si'. Ma e' l' ideale anche per noi?

 

  By: polipolio on Lunedì 07 Novembre 2005 21:49

"Uno con cui sto facendo un lavoro mi ha detto perchè non mandi delle idee che ne cerchiamo.." Mah, se gli mandi qualche estratto del forum, specialmente tra quelli firmati da te (o magari qualcuno sullo scempio della Sme), gli potresti FAR VENIRE L'IDEA di mettere il bavaglio all'internet, o almeno a te.

Il Professore è l'ideale - gz  

  By: GZ on Lunedì 07 Novembre 2005 20:24

Conosco gente tra quelli che ^stanno elaborando il programma di Prodi#http://www.governareper.it/^ a Bologna in questa villa fuori città ed è tutta gente bene intenzionata (più che altro professori). Uno con cui sto facendo un lavoro mi ha detto perchè non mandi delle idee che ne cerchiamo.... si vede parecchia gente che ora è motivata da Prodi & l'unione, che ha delle speranze e ci crede. Solo che Romano Prodi era ministro già nel 1978, presidente dell'IRI dal 1984 e intorno a lui c'è la classe dirigente italiana degli ultimi 25 anni (mancano un poco di socialisti) quelli che hanno le posizioni di prestigio e di potere in Italia Con lui c'è la crema dell'establishment culturale, finanziario e manageriale, sindacale italiano inclusi top managers e industriali (da Francesco Micheli a Corrado Passera a Alessandro Profumo a Guido Rossi a Della Valle, Debenedetti, Abete...) per non parlare di giornalisti e intellettuali La destra non ha niente di tutto questo, sono degli scalzacani a parte Berlusconi, non hanno nessuno nelle professioni, nelle banche, mannagement, università, media, sindacati... per cui alla fine copiano le idee dal bagaglio del centrosinistra Ci sono ovviamente i miliardari in Italia come le famiglie Caltagirone, DeAgostini, Ferrero, Pesenti, Garrone, Benetton, Agnelli, Moratti, Debenedetti, Tronchetti ma gli va bene qualunque governo e colore e i pochi che si si schierano lo fanno a sinistra Prodi rappresenta la nostra classe dirigente italiana nel bene e nel male, Berlusconi invece di mettersi d'accordo come si è sempre fatto tra chi conta, ha voluto fare tutto da solo, tipo Superman o Napoleone, ma l'establishment non ha bisogno di uno del genere che è ingombrante, fa i propri interessi e vuole comandare davvero e lo ha rigettato. Il Professore è l'ideale.

 

  By: fg on Lunedì 07 Novembre 2005 18:59

mah....mi sembra che ormai abbia un solo chiodo fisso....ci vedo l'ispettore Dreyfus pieno di tic completamente perso e preso da clouseau-berlusconi.......che lo irride dicendogli " sioocooo" ....intanto la pantera rosa-d'alema.....

 

  By: polipolio on Lunedì 07 Novembre 2005 18:21

esatto Andrea, è quello che ho pensato anch'io e ne ho inferito ulteriormente sull'insipienza politica del personaggio. Abile tattico, straordinario nei maneggi (specialmente pro amicis suis) ma incapace di arrivare al gol, debole strategicamente e, comunque, mai vincente (anche sul terreno tattico/dei maneggi, ad es. si è lasciato intortare come un pollo qualunque da D'Alema). Era ciò che lasciavo intendere con "non per sminuire ulteriormente le qualità dell'ottimo Prodi, che non ha bisogno del mio aiuto, "