Draghi è un domatore di serpenti

 

  By: Fortunato on Venerdì 25 Maggio 2007 21:23

I vari governi e governicchi potranno strillare finchè vorranno, continuare a sparare cazzate come sempre hanno fatto ma chi deciderà sulle varie politiche monetarie sarà Trichet e il suo board, Draghi compreso. Pertanto noi europeri abbiamo questa fortuno come prima ce l'avevano anche gli USA con Greenspan. Lasciamoli operare! Fortunato

 

  By: Esteban on Venerdì 25 Maggio 2007 20:05

Ciao Fortunato , Si ... c'è qualche cosa di strano :-) Tramite le variazioni del coefficiente di riserva obbligatoria la banca centrale ha un controllo pressoché completo dell'offerta di moneta anche in un sistema in cui gran parte della moneta è costituita da moneta bancaria. Ad un coefficiente più elevato corrisponderà un moltiplicatore dei depositi più piccolo, cosicché minore sarà l'ammontare dei depositi bancari conseguente ad una variazione della base monetaria; — i tassi d'interesse del mercato monetario; — i controlli diretti (o amministrativi) sui flussi finanziari. Rispetto al controllo della base monetaria ed alle variazioni dei saggi d'interesse, i controlli amministrativi del credito presentano il vantaggio di un'applicabilità più diretta, non mediata dal mercato. Nel lungo periodo, però, essi possono provocare effetti distorsivi sull'ottimale allocazione delle risorse finanziarie. In Italia, in particolare, sono stati adottati per qualche tempo il massimale sui prestiti bancari ed il vincolo di portafoglio. Gli strumenti di volta in volta azionati dalle autorità monetarie non influenzano direttamente gli obiettivi perseguiti ma agiscono su variabili intermedie. Nella versione più semplice, un aumento dell'offerta di moneta (esogena) provoca una riduzione del tasso d'interesse (per l'accresciuta domanda di moneta speculativa) stimolando così gli investimenti e, di conseguenza, il reddito. In sostanza, un aumento della quantità di moneta detenuta dalle banche provoca una riduzione del tasso d'interesse che incentiva la richiesta di credito da parte degli operatori economici; a sua volta un aumento del credito, ed in particolare il suo minor costo, potrebbero essere un fattore stimolante per l'intero sistema economico: facilitando un aumento degli investimenti e, in ultima analisi, facendo aumentare il livello del reddito di equilibrio. Al contrario una politica monetaria restrittiva, facendo aumentare il tasso d'interesse (indice della scarsità di moneta nel circuito economico), scoraggia gli investimenti privati e quindi provoca una riduzione del reddito di equilibrio. Nel grafico sono rappresentati gli effetti di una politica monetaria espansiva e restrittiva con l'ausilio del modello IS-LM. Partendo da una posizione iniziale in cui il reddito è pari a Y0 ed il tasso d'interesse è i0, un aumento dell'offerta di moneta (da LMo a LM1) provoca una riduzione del tasso d'interesse (da i0 a i1) ed un aumento del reddito di equilibrio (da Y0 a Y1). Viceversa, una politica restrittiva (da LM0 a LM2) farà aumentare il tasso d'interesse (da i0 a i2) e diminuire il livello del reddito nazionale (da Y0 a Y2). Ora .... Pare che ci sia qualche cosa che non Quadra .... O almeno la realtà non rispecchia questo grafico ... Non è + bastone e carota ... è solo bastone . http://www.simone.it/economia/sos/22.htm

 

  By: Esteban on Venerdì 25 Maggio 2007 19:18

Ciao Fortunato, Pensi veramente che daranno retta a Trichet quando son "costretti" a dialogare con la Cina ? Mi è sembrato + un problema di coscienza , un pretesto per dire "Io l'avevo detto" ... O magari lo faranno (dopo il crollo causa il ritiro della liquidità ? ) quando non serve + .

 

  By: Fortunato on Venerdì 25 Maggio 2007 18:30

giveme5, che in questo forum ne parliamo approfonditamente è vero; ora ne dovranno parlare in tutto il mondo cercando di mettere a fuoco i principi basilari e non dar retta alle "amenità" (stasera mi sento generoso) che di tanto in tanto qualche strampalato vorrebbe contrabbandare per vera: leggi l'obsolescenza della M3. Siamo seri su argomenti molto seri e rilevanti per l'intera umanità. :-)))))9 Fortunato

 

  By: hobi on Venerdì 25 Maggio 2007 18:16

""un movimento di una valuta non può essere indefinito, proprio perchè più che "indicare del valore" è un naturale compensatore di disequilibri"". D'accordissimo Gianlini:il punto è stabilire di quali disequilibri. Quarant'annni fa sul mercato dei cambi arrivavano solo i flussi del commercio estero. Trent'anni fa hanno cominciato ad arrivare su alcuni mercati dei cambi anche il surplus commerciale degli arabi ( i famosi petrodollari). Vent'anni fa ,con la globalizzazione, anche il risparmio ha cominciato a circolare ed ancora + mercati sono stati interessati. Da poco tempo addirittura la finanza + sfrenata ( quella del carry trade sullo yen e sullo "svizzero")si è aggiunta a quanto sinora detto. Quindi è perfetto dire che la moneta compensa gli squilibri ma ....mettiamoli tutti e vedremo che la debolezza dello yen non è un'anomalia "nel nuovo mondo globale". Hobi

 

  By: giveme5 on Venerdì 25 Maggio 2007 18:12

Devo ringraziare tutti voi, specialmente te, se ho cominciato ad osservare i tassi. Riguardo la bolla del credito veramente su questo sito se ne parla approfonditamente, è stato l'argomento x cui ho iniziato ad interessarmi al sito dopo che lo scoprii casualmente a Dicembre.

 

  By: Fortunato on Venerdì 25 Maggio 2007 17:59

Che non è possibile continuare a non rispettare in Giapponbe, come in qualsiasi altra parte del mondo, i dettami della vera analisi finanziaria. Vedi, queste eccezioni non possono e non debbono assolutamente diventare la realtà, rimarranno sempre eccezioni. Hai guardato l'evoluzione dei tassi nel mondo? Sono sicuro che lo hai fatto! Nessuno parla mai della bolle del credito. Chissà perchè? Quella è la peggiore in assoluto e il Giappone ne è dentro all'inverosimile. Sotto certi aspetti è peggiore di quella del resto del mondo. Siamo al redde rationem? Fortunato

 

  By: Esteban on Venerdì 25 Maggio 2007 17:59

Precisazione ... Son domande che io mi faccio leggendo le varie tesi sul sito ... + che altro questo Carl Faber , pare un po pessimista ... Però non evita le risposte con frasi banali , dice chiaramente come la vede ... ed i motivi per il quale è pessimista . Vedi link "previsioni del tempo a marzo 2007" che ho inserito sotto ... Al punto che alla fine non puoi fare a meno di confrontarle con ciò che leggo ovunque. Leggi certe interviste dove sembra vivano in un altro pianeta ...

 

  By: giveme5 on Venerdì 25 Maggio 2007 17:44

Scusa Fortunato penso di aver intuito cosa vuoi dire ma puoi spiegare cosa intendi esattamente ?

 

  By: Fortunato on Venerdì 25 Maggio 2007 17:35

Hobi, è venuto nuovamente il momento per ristabilire le regole del mercati,non del mercato. Mi piace inoltre questo ottimismo così diffuso in tutto il mondo. Fortunato

 

  By: hobi on Venerdì 25 Maggio 2007 17:30

Io penso proprio che la cattiva performance dell'indice giapponese sia dovuta solo alla valuta. Sicuramente mi convince molto poco la tesi dei P/E. Da SEMPRE i P/E del Giappone sono i + sfavorevoli . Ma non può essere che così per via dei bassi tassi. I tassi a lungo in Giappone sono l'1,75% : un P/E pari a 33 ( che sicuramente qualcuno giudicherebbe alto) da un rendimento annuo del 3,5%( esattamente il doppio dei rendimenti dei titoli a lungo, quindi ...). Anche chi guarda i bilanci delle aziende giapponesi rimane sconcertato: hanno dei leverage molto + alti che nel rest del mondo. Il perchè è semplice :possono sopportare debiti molto alti in virtù degli interessi storicamente bassi. Hobi

 

  By: giveme5 on Venerdì 25 Maggio 2007 17:04

Sono in sintonia con Esteban. Sto valutando l’acquisto di un ETF in Yen dopo aver valutato singoli titoli immobiliari (di cui si discuteva qui tempo fa) ma mi sembrano già ben prezzati; altro “stock picking” in Giappone non so farlo. Mi trattengono dal comprare queste considerazioni: - il Giappone vive di export, ha un mercato interno a domanda 0% o negativa ed un brutto trend demografico (= all’Italia); - vendono molto in USA, dove probabilmente la domanda dei consumatori è prossima a rallentare molto; - vendono molto in Cina, qui sul medio-lungo periodo forse andrà meglio, nel breve una correzzione di borsa brucerà via molti risparmi dei cinesi, che acquisteranno meno. Se fosse vero che Topix & Nikkei sono rimasti compressi x via dello Yen che si è continuamente svalutato (tesi che non mi persuade molto: x me dipende soprattutto dai P/E piuttosto alti), quando lo Yen inizierà a rivalutarsi siamo sicuri che la borsa si rivaluterà ? Le merci giapponesi costeranno di +, venderanno meno, ci sarà minor profitto atteso sulle aziende quotate giapponesi. Penso sia interesse del Giappone ritardare il + possibile la risalita dello YEN, x me alzeranno il tasso BOJ il + tardi possibile, quando proprio costretti dall'inflazione. Dove sbaglio ?

 

  By: gianlini on Venerdì 25 Maggio 2007 16:56

un movimento di una valuta non può essere indefinito, proprio perchè più che "indicare del valore" è un naturale compensatore di disequilibri

 

  By: hobi on Venerdì 25 Maggio 2007 16:44

Vede Gianlini ,bisogna avere delle idee portanti ...e guardare meno il movimento day by day del mercato. Sullo Yen l'idea portante è semplicissima: sintanto che il mercato non avrà idea che la Boj inizierà a far salire i tassi ..lo yen scenderà. Questo lo diceva durante l'ultimo sell off dei mercati in cui,ovviamente,lo yen era risalito. Chi si mette lungo di yen ora ...è un matto perchè non c'è il minimo segnale di cambiamenti di rotta. Non si deve confondere il recupero dello yen dovuto alla chiusura momentanea di posizioni carry con la fine del carry trade stesso. Ciò non toglie che la Boj appena ce ne sarà l'opportunità,aumenterà i tassi. In occasione dell'ultimo aumento dello 0,25% la Boj ha agito su dati ASSOLUTAMENTE PROVVISORI che nei mesi successivi sono stati completamenti smentiti dalla realtà. Hobi

 

  By: Esteban on Venerdì 25 Maggio 2007 16:44

Salve Hobi, Il dubbio che mi assaliva è che tempo fa ho letto alcuni post riferiti ad investimenti azionari/fondi in giapp. in tale modo sfrutti la doppia leva valuta/riv.azioni , ma non mi era lontanamente passata per la testa l'idea che in caso di evv. storno il giappone, a livello azionario,potrebbe rimanere stabile o correggere ... Tutti danno per scontato che le azioni saliranno ma di fatto la situazione lì non è delle migliori (pare). Se quindi in caso di mancata rivalutazione del mercato si cercassero nuovi rendimenti altrove , avresti anzichè un effetto a doppia leva positiva , uno a doppia negativa .... Tanto vale, se il valore sta solo nello spread valuta, controllare quello. Che poi lo yen mi sembra sempre + lo specchietto per le allodole ... Buffett ha investito pesantemente in una valuta dicendo che tra 1 anno ci rivelerà la situazione ... Nessuno ha qualche idea ?