Oligarchia Finanziaria

 

  By: Moderatore on Domenica 20 Gennaio 2013 17:33

la Telecom-Tim è stata privatizzata, però a parte Milano e altre cinque città con Fastweb (che poi ora è di Swisscom) i cavi sono sempre quelli di Telecom per cui Infostrada o Tiscali o Wind affittano un infrastruttura telecom e i loro costi dipendono dal decreto del ministero che stabilisce quanto debbano pagare a Telecom...Di fatto la linea fissa è un monopolio in quasi tutta Italia. Nel caso di telefonia fissa, elettricità e gas metano che sono dei monopoli di fatto la società privata quotata in borsa aggiunge quattro tipo di costi : 1) interessi sul debito che vanno alle banche 2) profitti e dividendi che vanno agli azionisti 3) bonus che vanno ai managers 4) spese commerciali e pubblicitarie Se non c'è vera concorrenza perchè le tubazioni, gasodotti, cavi e linee elettriche sono uguali per tutti e non c'è modo di farne passare tre diverse in concorrenza tra loro allora conviene fornire questo servizio di elettricità, gas o telefono AL COSTO e finanziandolo da parte dello stato con moneta e non con debito Sarebbe meglio se lo stato cablasse tutta l'Italia a fibra ottica e basta STAMPANDO MONETA e poi affittasse le linee ... Le banche che erano sotto l'IRI sono state privatizzate e anche cedute a stranieri in alcuni casi come ad esempio BNL 20 anni fa era statale e ora appartiene a BNP Paribas. Ma oggi una banca come BNL è garantita dallo stato in tre modi: i) i depositi dei clienti fino a 100mile euro o giù di lì sono garantiti dallo stato dal 80 anni in qua ii) i bonds della banca sono ora garantiti dallo stato (dal 2011) iii) la BCE o ESM finanzia all'1% la banca (per 300 miliardi per quello che riguarda le banche italiane) e quando non basta come nel caso MontePaschi lo stato fornisce altri soldi per dargli un capitale con altre manovre. In pratica le banche a differenza di altre aziende non vengono mai lasciate fallire e lo stato, la banca centrale o europea garantiscono il loro debito e le finanziano Di conseguenza sono di fatto statali...

 

  By: traderosca on Domenica 20 Gennaio 2013 14:00

"ha mai privatizzato e ceduto a stranieri delle telecom, banche, assicurazioni, società petrolifere o minerarie. Persino quando le loro società industriali tipo auto in Corea vanno in crisi trovano sempre delle soluzioni nazionali e non si sognano di cedere asset importanti a stranieri." Moderatore,ti risulta che in Francia,Germania,Italia siano state vendute:telecom, banche,assicurazioni,società petrolifere a stranieri?non vorrai considerare privatizzazioni quelle che sono state fatte in italia?solo truffe combinate tra politici e imprenditori che il termine è offensivo per la categoria. Le grandi aziende come telecom,banche,enel,eni,seppur parzialmente privatizzate sono ancora governate dallo stato,tant'è che gli amministratori sono tutti portaborse di politici,amici,parenti e conoscenti.L'Enel un monopolio assoluto che dovrebbe distribuire ricchezza allo stato,ai soci,ecc.è l'azienda più indebitata d'italia causa acquisizioni estere che se la magistrature scoperchiasse quel pentolone se ne vedrebbero delle belle............quando saremo al governo,sarà la prima inchiesta che apriremo,e qui il tintinnio delle manette si farà sentire.... poi a seguire tutte le altre,Autostrade in testa.....Credito italiano-capitalia,mps, tutti in galera!!!!!

 

  By: VincenzoS on Domenica 20 Gennaio 2013 13:46

XTOL, ti ho detto che la tua posizione "aurifera" è la faccia opposta della medaglia rispetto alla MMT di Zibordi, ovvero di chi si rifiuta in ogni modo di ammettere che la moneta è credito e deve quindi essere compensata da un debito. Zibordi parla di moneta emessa dallo stato senza debito, tu parli di una moneta che abbia un valore intrinseco, cosa che potrebbe anche avere un senso ma non più con l'oro. Tu dici che gli uomini scelsero l'oro. Vero anche se in realtà gli antichi scelsero merci intermedie come moneta: le pecore (pecunia), il sale (salario), il grano (la grana) insomma tutta roba di cui sapevano che farsene. L'oro rappresentò un punto di arrivo perché di più facile maneggiabilità e perché un tempo gli si dava un valore enorme come status-symbol. Chi portava ornamenti d'oro era riverito così come il proprietario di un grande gregge di pecore. Che valore reale puoi dare oggi all'oro? Chi oggi riverisce chi si mette una pesante catena d'oro al collo? Anzi, piuttosto lo considera l'Ivano interpetato da Verdone in Viaggi di Nozze. Un tempo la gente era disposta a cedere i frutti del suo albero in cambio di oro perché sapeva che, conservandone una parte per usarlo come ornamento, avrebbe acquisito il rispetto dei vicini. Che c'entra tutto questo con l'economia moderna? Eppure questo modo di pensare ha continuato a mantenersi, e fare danni, per secoli. Pensa solo alla conquista spagnola del Sud America, a quante stragi ha causato, per appropriarsi di oro che poi non arricchì di nulla la Spagna, anzi la impoverì avendo destinato così tante risorse solo alla ricerca di oro piuttosto che a produzione di beni utili. Il controvalore della moenta artacea in circolazione deve esistere, contrariamente a ciò che afferma (anche se magari lo nega) Zibordi, ma non può essere oro, deve essere fatto di beni reali e utili, quali che essi siano. Se mi dici che si emette troppa moneta cartacea in paragone ai beni reali in garaznia sono perfettamente d'accordo con te, ma non potrò mai e poi mai concordare sul fatto che questo bene reale sia l'oro.

 

  By: Bullfin on Domenica 20 Gennaio 2013 13:32

Vincenzo buongiorno, pian con la Germania...incollo un post messo due giorni fa...è solo grazie all'euro che stanno a galla perchè tra banche disastrate e bilance commerciali in stato comatoso tenute su dai Piigs (almeno fino al 2011)....... Non ne sarei così sicuro e non mi metterei nemmeno a ridere. Voi non leggete i dati statistici. In questi anni la Germania è stata in piedi solo grazie alle exp verso l'Europa e i Piigs. Verso i paesi asiatici e Cina in primis ha un pesante passivo della Bilancia commerciale. Se i Piigs escono ovvio che inizialmente vi è una svalutazione. L'exp verso i Piigs crolla e l'import sale. ERgo la Germania si trova in deficit tout court con la Bilancia Commerciale e questo non è proprio un bene....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: muschio on Domenica 20 Gennaio 2013 13:03

"In ogni caso Autostrade (grafico) e Enel (grafico) non aveva senso privatizzarle perchè sono monopoli naturali e su Autostrade bisognerebbe solo aprire commissioni parlamentari di inchiesta e fare ridare indietro i soldi ai Benetton (e poi eliminare il sistema dei pedaggi sostituendolo con un bollo auto come in Svizzera risparmiano centinaia di milioni ed eliminando i colli di bottiglia del traffico italiano creati solo dai caselli a pagamento e dalle uscite che sono solo ogni 30 km)." Ottimo intervento!

 

  By: XTOL on Domenica 20 Gennaio 2013 10:59

---1 oro residuo di secoli passati 2 Non sarà forse che i tedeschi, ammaestrati dall'iperinflazione di Weimar, hanno profondamente capito la natura della moneta e si sono regolati di conseguenza? 3 La decisione della Germania di far rimpatriare il proprio Oro potrebbe essere un fatto epocale --- dai, vincè. prova a unire i puntini, ce la puoi fare. voglio aiutarti: quale delle 3 affermazioni è una castroneria? un altro indizio: l'ha affermata un tizio monto volubile, un certo greenspan

 

  By: VincenzoS on Domenica 20 Gennaio 2013 08:42

x Moderatore In settori come l'energia ed elettricità per uso domestico la privatizzazione e quotarsi in borsa fa aumentare il costo del servizio, che consiste nel fornire gas e l'elettricità, generati con metano e petrolio, che comprano a prezzi uguali per tutti e distribuiti tramite dei tubi e allacciamenti uguali per tutti. --------------------------------------------- Ma si rende conto della castroneria che ha scritto? Il rendimento di una centrale elettrica a combustibili fossili può variare dal circa il 40 a circa il 65 % a seconda del tipo di ciclo che si utilizza, determinato anche dal tipo di combistibile. E anche centrali apparentemente simili possono facilmente avere un paio di punti percentuali di differenza di efficienza in funzione di scelte progettuali (da chi compri la turbina? GE? Siemens? qualcun altro?) e della loro gestione/manutenzione. In secondo luogo non è assolutamente vero che il costo di acquisto del gas e del petrolio sia uguale per tutti. Anche ammesso che sia uguale quanto si paga al produttore iniziale, e non lo è perché si possono stipulare contratti di tipo diverso, ci sono comunque di mezzo le spese di trasporto. E poi, se parliamo di petrolio, esistono alcuni tipi di petrolio (gli "opportunity crudes") che garantiscono un margine di svariati centesimi e anche più al barile se uno sa come lavorarli. Come crede che sia siano arricchiti i Moratti? Perché sono stati i primi a capire come tirare fuori più benzina dal Bu-Attifel, uno dei migliori grezzi del mondo, solo che all'epoca nessuno sapeva come lavorarlo appropriatamente. Ma lasciamo perdere questi dettagli tecnici. Lei scrive pure che dalle parti sue è costretto ad usare i bomboloni del GPL nonstante abbia il gasdotto a 100 metri ma Hera non le fa il collegamento. Anche a me capita la stessa cosa, quindi capisco la frustrazione. Quale potrebbe essere un provvedimento di liberalizzazione? Che chiunque possa liberamente andarsi ad attaccare al tubo di Hera e portarle il metano a casa. Chi glielo fa magari le farà sottoscrivere, per ripagarsi dell'investimento un contratto per almeno 5 o 10 anni, oppure le farà pagare il costo dell'impianto e poi libero di scegliersi il fornitore. Negli USA il sistema delle pipeline è privato, ogni operatore possiede un pezzo di linea e magari su certe tratte ci sono pure più linee così uno può scegliere dove fare passare il gas o il petrolio. Mi dirà che gli USA sono un continente. E perché, l'Europa non lo è? Siamo noi che continuiamo a ragionare a livello nazionale e certo che poi l'euro è un fallimento. E' così difficile pensare a un sistema a livello europeo? Lei poi dice che la privatizzazione fa aumentare i costi del 20 % a causa della pubblicità ecc. ecc.. Ma il 30-40-50 % in più dei finanziamenti ai partiti, dei "clientes" assunti perché così vuole il politico dove li mette? O si scorda forse il mitico ministro perenne dell Poste, Gaspari, che fece assumere come postini metà degli abruzzesi ma poi una lettera gliela consegnavano in 10-15 giorni? Per quanto riguarda la MMT Le voglio dire che ormai mi sono stancato di leggere castronerie simili a quelle sull'elettricità. Se Lei è convinto che il sole sorga perché il gallo canta, lo faccia pure. Il problema è che la sua autorevolezza come trader, che poi è il suo limite, essendo una persona il cui mondo si ferma ai soldi, fann sì che troppi le vengono dietro. Peraltro, a farle da contraltare vi sono gli austriaci duri e puri come XTOL con le loro idee sull'oro residuo di secoli passati. E anche queste idee, che continuano a contaminare le menti, sono pericolose basta vedere quanta importanza ancora si dia all'oro in giro per il mondo. Vorrei porre una domanda, non solo a lei ma a tutti coloro che frequentano questo forum: si è mai chiesto qualcuno perché la Germania e paesi limitrofi sono i paesi con le economie più solide al mondo, quelli dove la qualità della vita è migliore, dove le cose funzionano meglio e non da adesso grazie all'euro ma ormai da decenni? Non sarà forse che i tedeschi, ammaestrati dall'iperinflazione di Weimar, hanno profondamente capito la natura della moneta e si sono regolati di conseguenza? Purtroppo, essendo tedeschi, con i loro pregi ma anche difetti, quando hanno cercato di spiegarlo anche a noi lo hanno fatto in un modo un po' troppo brusco. E poi noi siamo pieni di idee sballate, basta vedere quanti italiani ancora credono nel loro intimo al fascismo e al comunismo, nell stato etico insomma, nonstante i disastri combinati nel XX secolo.

la MMT applicata all'ENEL - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 19 Gennaio 2013 12:58

L'Asia partendo da un economia quasi solo agricola si è industrializzata in tre generazioni con un sistema abbastanza diretto dallo stato (con l'eccezione di Hong Kong e Taiwan). E nessun paese asiatico a parte le Filippine, che sono più simili al sudamerica (tant'è che hanno nomi spagnoli...), ha mai privatizzato e ceduto a stranieri delle telecom, banche, assicurazioni, società petrolifere o minerarie. Persino quando le loro società industriali tipo auto in Corea vanno in crisi trovano sempre delle soluzioni nazionali e non si sognano di cedere asset importanti a stranieri. In ogni caso ^Autostrade#^ e ^Enel#^ non aveva senso privatizzarle perchè sono monopoli naturali e su Autostrade bisognerebbe solo aprire commissioni parlamentari di inchiesta e fare ridare indietro i soldi ai Benetton (e poi eliminare il sistema dei pedaggi sostituendolo con un bollo auto come in Svizzera risparmiano centinaia di milioni ed eliminando i colli di bottiglia del traffico italiano creati solo dai caselli a pagamento e dalle uscite che sono solo ogni 30 km). Elettricità e riscaldamento in Italia sono dei monopoli di fatto dove la concorrenza è una farsa. Qui da me in campagna per fare un esempio stupido mancano 100 metri per far arrivare il metano, ma ^Hera#^ non vuole fare questi 100 metri di tubazione perchè con la "concorrenza" ora se loro fanno questo piccolo investimento gli utenti come me poi potrebbero passare ad una società concorrente, cioè Eni, Edison, Enel... Di conseguenza sono anni che nella mia strada paghiamo tutti un 30% in più usando i bomboloni del GPL, quando con pochi metri in più di tubazione potremmo avere il metano. Prima della concorrenza Hera lo avrebbe fatto perchè avrebbe acquisito clienti e ammortizzato il costo, con la concorrenza non lo fa ed è lei l'unica che può fare i lavori perchè è tutta sua l'infrastruttura Che razza di "concorrenti" sono quando tutta l'infrastruttura è sempre quella di Hera e tutti comprano il gas da Snam ? Hanno tutti costi identici e si limitano a descriverti le voci in bolletta in modo diverso e fare spot pubblicitari diversi. In settori come l'energia ed elettricità per uso domestico la privatizzazione e quotarsi in borsa fa aumentare il costo del servizio, che consiste nel fornire gas e l'elettricità, generati con metano e petrolio, che comprano a prezzi uguali per tutti e distribuiti tramite dei tubi e allacciamenti uguali per tutti. Senza contare che GLI INVESTIMENTI IN ELETTRICITà ED ENERGIA VANNO FINANZIATI NON CON DEBITO, MA CON MONETA da parte dello stato risparmiando miliardi di interessi l'anno, come nel caso di ENEL (che ha ^quasi un miliardo di euro di oneri finanziari#https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fwww.enel.com%2Fit-IT%2Fdoc%2Freport2011%2FEnel_Relazione_e_Bilancio_di_esercizio_2011.pdf^ l'anno). Come dicevano Edison (Thomas Edison non la "Edison") e Ford (Henry Ford il fondatore della Ford), quando crei infrastrutture che producono elettricità o energia lo stato deve finanziarle lui senza debito, con moneta. E' assurdo ad esempio che ENEL abbia una montagna di debito su cui paga una montagna di interessi e così anche altre utilities. Innanzitutto nelle utilities quotate una parte del debito viene da acquisizioni di altre società quotate e questo è un costo inutile per un servizio pubblico in regime di monopolio di fatto. Ma anche per gli investimenti fissi le ^infrastrutture per il gas e elettricità vanno finanziate con moneta, non con debito come spiegavano Ford e Edison#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?reply_id=123476620^ Oltre allo spreco degli interessi sul debito perenne di Enel e simili pensa anche solo alle spese inutili di pubblicità e spese commerciali che tutti questi fanno ora venderti il loro contratto per il metano o elettricità. Non è uno spreco ? L'unica differenziazione nella "concorrenza" per la fornitura di riscaldamento e elettricità è nello sforzo commerciale e pubblicitario perchè il costo del gas o combustibile è uguale per tutti e l'infrastruttura è uguale per tutti. Qui in Emilia è quella di Hera ad esempio e altrove quella di Enel. Non ha senso parlare di "concorrenza" per il riscaldamento ed elettricità, non è che i concorrenti fanno passare ognuno le loro tubazioni !! Ma con la privatizzazione e la concorrenza al costo industriale del fornirti il gas e l'elettricità ci aggiungi ora: la pubblicità, i bonus dei managers e venditori e i profitti e dividendi per gli azionisti e anche gli interessi pagati sul debito che queste società hanno assunto in molti casi per fare acquisizioni. Il totale di bonus, interessi, pubblicità e commerciali, profitti e dividendi aggiunge almeno un 20% in più. Un costo addizionale che la privatizzazione ha creato. Devono solo fornirti il gas e la luce in un regime di monopolio di fatto... non occorre creare società quotate in borsa con top managers pagati a bonus, grandi sforzi pubblicitari e commerciali, acquisizioni a debito e utili e dividendi per gli azionisti...

 

  By: Roberto964 on Sabato 19 Gennaio 2013 11:59

sir Wildman, applausi al suo post.

 

  By: lmwillys on Sabato 19 Gennaio 2013 09:49

Sir ... tanto questi non imparano un tubo dalla storia, i 600 miliardi di dollari negli Stati OCSE dal '90 al 2000 di privatizzazioni disastrose delle SOE (State Owned Enterprises) non li hanno rinsaviti, non c'è speranza, non sanno un kazzo :-) le considerazioni sul futuro devono partire dal presupposto che la condivisione sarà il punto cardine, l'indipendenza energetica anche del singolo si diffonderà sempre più, ci sarà un inevitabile crollo delle fonti fossili ed inquinanti ... quindi se l'eni ha contratti con putin stipulati nel 2009 per 30 anni di forniture take or pay di gas o si rinegozia tale strozzinaggio o piazzarla a qualche gonzo diventa una mossa saggia

 

  By: VincenzoS on Sabato 19 Gennaio 2013 09:11

x Sir Wildman Dobbiamo rifare tutto: la rete idrica, elettrica, modernizzare il sistema di telecomunicazioni, creare serbatoi di know-how in settori strategici (oggi come oggi direi nanotecnologie, ingegneria genetica, energia, automazione, IT). ------------------------------------------- Accidenti che mente suprema di pianificatore centrale, colui che sa quali saranno le richieste del mercato. Così difficile capire che ciò che ha condotto l'Europa a questo sfacelo è stata proprio questa mentalità? Comunque completamente d'accordo sul giudizio sui (grandi) imprenditori; peraltro si sono nutriti e sono cresciuti proprio all'interno di questo sistema e anche chi non ne era originariamente parte, Benetton ad esempio, si è fatto contaminare.

 

  By: Sir Wildman on Sabato 19 Gennaio 2013 06:38

Uno che mi dice che bisogna privatizzare ENI, ENEL e FINMECCANICA e' in malafede o e' uno che antepone la fede (nel "mercato") alla ragione. Non e' bastato il disastro Telecom Italia, che poteva essere una delle migliore compagnie di telecomunicazioni al mondo se non avvesse dovuto far fronte all'enorme debito dovuto alla scalata. Non e' bastato cedere Autostrade, dove per acquisirla non si e' tirato fuori un centesimo perche' i soldi li han messi le banche e le rate del prestito le si sono pagate con le tariffe (con ovvie pressioni per rialzarle). No, a loro non basta. Vendiamo pure ENI, ENEL e Finmeccanica. ENEL e' tipo Autostrade, classica economia di bolletta dove sono specializzati i nostri grandi imprenditori del "ghe penso mi" (parlo dei grandi). Cederla a che pro? Al pro altrui naturalmente. Per non parlare poi del fatto che il miglior investimento in campo energetico sarebbe rimodernare la rete (dove spariscono Kwh a tonnellate), cosa che nessun privato fara' mai (di tasca propria) ! ENI? Certo, ci affacciamo a delle probabili crisi energetiche nel prossimo futuro e noi cediamo l'asset strategico per eccellenza ! A chi? Magari a qualche fondo sovrano .... sarebbe il colmo dei colmi. Le altre imprese del settore ringrazieranno, quando nel giro di poco avranno un concorrente in meno. Finmeccanica? Ok, sara' quel che sara', ma e' anche un eccezionale serbatoio di know-how, cosi' come Fincantieri. Cederlo e' da pazzi, vuol dire tagliarsi fuori da diversi settori ad alto know-how. E non mi si venga a dire che "ci penseranno i privati" perche' non e' mai successo, mai, mai, mai ... la storia insegna che in Italia si sono sviluppati settori avanzati solo all'ombra dell'investimento pubblico (e non solo in Italia). In Italia, ma vorrei dire in tutta Europa, non serve privatizzare quel poco di buono che rimane, ma anzi, occorre un massiccio piano di investimenti pubblici: non e' mai successo nella storia che un'economia si sia rialzata da una pesante recessione (se non depressione) senza un piano massiccio di investimenti. Dobbiamo rifare tutto: la rete idrica, elettrica, modernizzare il sistema di telecomunicazioni, creare serbatoi di know-how in settori strategici (oggi come oggi direi nanotecnologie, ingegneria genetica, energia, automazione, IT). Piu' privato? Benissimo, si facciano dei piani finanziati in parte dai privati. Vuoi fare l'imprenditore? Allora ti pigli anche i rischi ! Facile star la a inventare mille scuse per comprare a due lire quello che lo stato (con i soldi di tutti) a costruito in anni di investimenti. Io poi sarei per una nuova "legge Tremonti" ma solo per investimenti in automazione. Siamo all'alba di un boom probabile del settore, perche' i robot stanno raggiungendo costi tali da poter rivaleggiare con l'operaio cinese. Questo potrebbe portare la produzione di nuovo in Europa e negli US (pero' con basse ricadute occupazionali). Se noi facessimo un pesante sconto fiscale a chi spende per automatizzare con tecnologie di ultima generazione potremmo attirare moltissime imprese in Italia e dare fiato a quelle esistenti. Questo e' quello che voglio vedere, non cazzate sul pareggio di bilancio e sull'austerity o improbabile (e superate) ricette Thatcheriane.

 

  By: lutrom on Venerdì 18 Gennaio 2013 22:22

Se volete cambiare veramente bisogna votare Monti e lasciare che i banchieri ci diano dentro... la misura deve raggiungere il colmo --------- Incomincio a condividere molte cose (anche apparentemente "strane") che dice Shera; infatti ancora c'è troppa gente che deve sbattere il grugno bene (la misura non è ancora colma, troppi hanno ancora la pancia piena...).

 

  By: shera on Venerdì 18 Gennaio 2013 22:06

Se volete cambiare veramente bisogna votare Monti e lasciare che i banchieri ci diano dentro... la misura deve raggiungere il colmo
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

 

  By: Roberto964 on Venerdì 18 Gennaio 2013 18:08

caro Zibordi, Ingroia, con quelle dichiarazioni dice ben poco, o meglio quasi niente, mi sembra la dichiarazione d'intenti fatta da economisti "de sinistra" che (a stento) avranno avuto qualche sonora pernacchia dalla kulona & co. http://www.letteradeglieconomisti.it/, secondo me (Ingroia) si farà facilmente cooptare dalla 'zdora (bersy) in cambio di un dicastero (se porterà il suo prezioso "obolo"). in verità c'è più di qualche partito che è per l'uscita dall'euro, però sono ancora all'ABC, il loro programma è rozzo e privo di analisi e ricerca fondamentali: http://www.fiammatricolore.com/wp-content/uploads/2012/09/Per-l%E2%80%99Italia-Sociale-2013-pubbl.pdf qui sotto uno stralcio tratto dal PDF del sito: <<non scordiamo che “chi”sostiene Monti è piùo meno lo “stesso” che ci ha imposto lamoneta unica; una moneta unica il cui valore è ipotetico e soprattutto sperequato: per alcunipari al potere d’acquisto, per altri (Grecia, ma anche Spagna, Italia ePortogallo), di valoremetà rispetto al potered’acquisto. Vale semprela stessa regola: per il tedesco il caffè costa 80 centesimi di euro come prima costava80 centesimi dimarco, per l’italiano, il caffe ora costa 1600 lire (80 centesimi d’euro), mentre il suostipendio da 1.750.000 lire di allora oggi vale circa 900 euro: 4 caffèil giorno, in un mese fa quasi il 10% dello stipendio! Perché rimaniamo nel sistema?Perché siamo ancora in questa “unione”? Perché trattanola nostra sovranità come ridicola, inquietanteereditàda eliminare? Perché senza sovranitàsi possono fareaffaria spese delle Nazioni ed in pochi sene governano i destini. Questisono temi da opposizione, se siha il coraggio di sostenerla.>> Poi c'è quest'altro: http://ioamolitalia.it/ che dice chiaro e forte che l'uscita dall'euro è condizione sine-qua-non. Il resto (cpme direbbe l'amico Giorgiofra) è fuffa. Mi sa, che alla fine, non ci sia tanto da scegliere: o il MoV oppure questi: