Lettura Consigliata: - gzibordi
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By: GZ on Giovedì 31 Gennaio 2002 16:06
La bolla speculativa non è finita:
c'è ancora Mediolanum
-------------A. Penati dal corriere-economia di oggi -----------------------
Sembra un titolo tecnologico: vale circa 50 volte gli utili ...
Sembra un titolo tecnologico: vale circa 50 volte gli utili attesi (come Intel); da inizio '99 ai massimi è triplicato (come Cisco); da allora a settembre ha perso il 70% (come Nokia); per poi recuperare l'80% (come Oracle). Il suo valore è sestuplicato dalla quotazione, nel '96: nello stesso periodo, Microsoft è cresciuta "solo" quattro volte. Ma è una società del risparmio gestito: Mediolanum, di Ennio Doris. Doris ha il merito di aver capito che la carta vincente, in un settore dominato da istituzioni passive come banche e assicurazioni, è una distribuzione basata su una rete di vendita motivata, aggressiva, e flessibile nei costi (promotori pagati a commissioni). La scarsa trasparenza di molti prodotti finanziari (specie assicurativi) e la mancanza di consulenti indipendenti, in grado di mettere in concorrenza i prodotti delle diverse società, hanno permesso a Mediolanum di crescere rapidamente e mantenere margini elevatissimi: il margine lordo sulla raccolta di nuove polizze vita è l'85% (15% la media in Europa); le commissioni nette sui patrimoni in gestione sono l'1,7%, più del doppio rispetto ad analoghe società europee. Gli utili di Mediolanum sono così cresciuti in media del 26% l'anno, contro il 17% del settore negli altri Paesi, con una redditività sul capitale del 33% (18% la media del settore). La valutazione della società in Borsa, però, è cresciuta perfino più dei profitti: il multiplo al quale Piazza Affari valuta gli utili futuri Mediolanum è 1,85 volte la loro crescita media, il 60% più di società analoghe. Valutazioni difficili da sostenere.
Secondo alcuni, gli utili non sono un criterio appropriato per valutare una compagnia assicurativa perché le polizze sono contratti a lungo termine: bisogna considerare, oltre al patrimonio, anche gli utili futuri che deriveranno dai contratti in essere ( embedded value ). Un calcolo soggettivo, che richiede numerose ipotesi su costi e ricavi. Difficile farlo, soprattutto in una società giovane e in rapida crescita come Mediolanum; e che valuta il proprio embedded value tenendo conto, discutibilmente, anche delle commissioni future su fondi e gestioni patrimoniali. Ma anche così, si arriva solo a 1,8 miliardi di euro. La differenza ai 7 miliardi di capitalizzazione è l'avviamento, ovvero il valore del magico sorriso di Ennio Doris, che galvanizza promotori e seduce clienti. E che fa perdere la testa a Piazza Affari: La quale non si accorge che con 7 miliardi oggi si possono comperare Schröders (20 volte il patrimonio gestito di Mediolanum) più Irish Life (2 volte i premi vita). E dimentica che la pacchia delle commissioni italiane non può durare. Allora, anche il sorriso più accattivante potrebbe non bastare.