Oligarchia Finanziaria

 

  By: lu.luke on Giovedì 31 Gennaio 2002 18:58

Al, Al, dannazione. Dimentichi che mezza Mediolanum è in mano al Presidente del Consiglio. Sì, quello degli euroconvertitori spediti con impresso il logo di F.I. al posto della bandiera italiana. E, nota bene, euroconvertiTORI. D'altra parte la parola è tutto, a questo mondo. Doris era quello che dalla rottura di 29600 mibtel non ha fatto altro che predicare "ad ogni ribasso compro!". Tra un po' sarà l'esclusivista del mercato azionario e per quello potrà valere anche 2600 volte gli utili: magari il Governo gli vara una leggina che lo rende monopolista nelle polizze anti-infarto-da-borsa. E poi l'analisi non è di Zibordi ma di quegli infami comunisti della Repubblica. E magari ci ha messo le mani anche la Bocassini: ah, questi giudici cosa non farebbero per perseguitare un pover'uomo come lui...

 

  By: Marco AL on Giovedì 31 Gennaio 2002 18:51

Bravo Zibordi. Ottima analisi: consideri anche il fatto che quando la gente capirà una volta per tutte le fregature propinate con le polizze vita, fondi comuni e altre polizze (e io prevedo anche la fregatura dei neonati fondi pensione)e inizierà a riscattare, cosa succederà a Mediolanum e alla banda bassotti? Per quanto riguarda Doris, ricordo che a più riprese è già un anno e 1/2 che blatera che le borse ripartono, che è il momento buono per investire in borsa, che chi fa da sè perde soldi etc..!! I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non ditemi che se migliaia di persone sono clienti Mediolanum , qualcosa di buono farà perchè allora anche Wanna Marchi aveva centinaia di clienti e la cronaca di quello che è successo è su tutti i Tg. Infine come si chiamava quel ciarlatano/teleimbonitore di qualche anno fà che ha fregato centinaia di persone? Mendella o qualcosa di simile.

Lettura Consigliata: - gzibordi  

  By: GZ on Giovedì 31 Gennaio 2002 16:06

La bolla speculativa non è finita: c'è ancora Mediolanum -------------A. Penati dal corriere-economia di oggi ----------------------- Sembra un titolo tecnologico: vale circa 50 volte gli utili ... Sembra un titolo tecnologico: vale circa 50 volte gli utili attesi (come Intel); da inizio '99 ai massimi è triplicato (come Cisco); da allora a settembre ha perso il 70% (come Nokia); per poi recuperare l'80% (come Oracle). Il suo valore è sestuplicato dalla quotazione, nel '96: nello stesso periodo, Microsoft è cresciuta "solo" quattro volte. Ma è una società del risparmio gestito: Mediolanum, di Ennio Doris. Doris ha il merito di aver capito che la carta vincente, in un settore dominato da istituzioni passive come banche e assicurazioni, è una distribuzione basata su una rete di vendita motivata, aggressiva, e flessibile nei costi (promotori pagati a commissioni). La scarsa trasparenza di molti prodotti finanziari (specie assicurativi) e la mancanza di consulenti indipendenti, in grado di mettere in concorrenza i prodotti delle diverse società, hanno permesso a Mediolanum di crescere rapidamente e mantenere margini elevatissimi: il margine lordo sulla raccolta di nuove polizze vita è l'85% (15% la media in Europa); le commissioni nette sui patrimoni in gestione sono l'1,7%, più del doppio rispetto ad analoghe società europee. Gli utili di Mediolanum sono così cresciuti in media del 26% l'anno, contro il 17% del settore negli altri Paesi, con una redditività sul capitale del 33% (18% la media del settore). La valutazione della società in Borsa, però, è cresciuta perfino più dei profitti: il multiplo al quale Piazza Affari valuta gli utili futuri Mediolanum è 1,85 volte la loro crescita media, il 60% più di società analoghe. Valutazioni difficili da sostenere. Secondo alcuni, gli utili non sono un criterio appropriato per valutare una compagnia assicurativa perché le polizze sono contratti a lungo termine: bisogna considerare, oltre al patrimonio, anche gli utili futuri che deriveranno dai contratti in essere ( embedded value ). Un calcolo soggettivo, che richiede numerose ipotesi su costi e ricavi. Difficile farlo, soprattutto in una società giovane e in rapida crescita come Mediolanum; e che valuta il proprio embedded value tenendo conto, discutibilmente, anche delle commissioni future su fondi e gestioni patrimoniali. Ma anche così, si arriva solo a 1,8 miliardi di euro. La differenza ai 7 miliardi di capitalizzazione è l'avviamento, ovvero il valore del magico sorriso di Ennio Doris, che galvanizza promotori e seduce clienti. E che fa perdere la testa a Piazza Affari: La quale non si accorge che con 7 miliardi oggi si possono comperare Schröders (20 volte il patrimonio gestito di Mediolanum) più Irish Life (2 volte i premi vita). E dimentica che la pacchia delle commissioni italiane non può durare. Allora, anche il sorriso più accattivante potrebbe non bastare.