Soldi all'Estero (Suisse, Austria, Londra, Cipro...)

 

  By: Trender on Sabato 30 Marzo 2013 13:01

Ok, ma se dovesse uscire una patrimoniale sui conti correnti come a Cipro dici che colpirebbero anche chi ha la banca depositaria in Germania (anche se il rapporto contrattuale è con IB UK)? E se la banca depositaria fosse a Londra o in Svizzera sarebbe la stessa cosa?

 

  By: Bullfin on Venerdì 29 Marzo 2013 19:58

Per salvarsi da patrimoniali quello sicuramente no. Con il DL Salva Italia sono state introdotte due patrimoniali una sui beni immobili una sulle attività finanziarie. Quindi...ma vi è da dire che se tu esci dall'euro si formerebbero degli attriti tra Stati (Italia e Germania) dove dubito che la Germania gentilmente darebbe l'assenso all'applicazione della pena coercitiva... Per il cambio invece se il conto è in Euro in Germania il cambio sarà eventualmente in Dm-euro e non Lira-euro...of course. Perchè allora se un argentino avesse un conto alla Unicredit di Bologna nel 2001 si vedeva il conto accreditato con pesos argentini invece che con euri...non sta in piedi giuridicamente. Se il conto in Germania fosse in dollari allora sarebbero dollari e rimarrebbero quelli. poi il mercato dopo l'uscita dell'Italia dell'euro ti darebbe la quotazione per la conversione (presumibilmente ci guadagneresti).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Trender on Venerdì 29 Marzo 2013 19:39

Io ho il conto in IB UK Ltd, ma la banca depositaria è Citigroup in Germania. Dite che è sufficiente per salvarsi da eventuali patrimoniali? Ma soprattutto se l'Italia dovesse uscire dall'euro, avendo la banca depositaria in Germania si rischia di trovarsi con le nuove lire come sicuramente avverrebbe sui c/c in Italia? (anche se in effetti il contratto è con IB UK...) Avrei preferito per una maggior tutela avere il conto fuori dall'Europa, mi è stato detto dal loro call center che per avere il conto a Londra avrei dovuto fare il bonifico in sterline o franchi svizzeri, oppure per averlo in America serve bonificare in dollari....

 

  By: darkknight on Venerdì 29 Marzo 2013 12:56

Defilstrok concordo pienamente con te, l'Italia in questo momento è come una persona che ha un patrimonio di 1 milione, ha un reddito di 10.000 EUR all'anno ma spese fisse per 50.000 EUR....la fine è solo un calcolo matematico....

 

  By: defilstrok on Venerdì 29 Marzo 2013 00:37

La ricchezza «investita in strumenti finanziari detenuta presso intermediari italiani» da parte della clientela retail, cioè da parte dai risparmiatori, è scesa da 1.985,7 miliardi a 1.269,9 in meno di due anni e mezzo (dal secondo trimestre del 2010 al terzo trimestre del 2012) ...................................... Pensa te che danni! A quei 715 mld chissà quanti ne vanno aggiunti da settembre dello scorso anno a oggi. Tieni presente che il PIL del Paese ammonta a 1600 mld... Cioé è sparito dalle cassaforti degli intermediari italiani il 40% del PIL! Come potrà questa povera Italia non affogare e, soprattutto, ritornare a come era un tempo? Dal mio punto di vista, salvo uno shock politico-fiscale (tipo calo della pressione fiscale di 10 punti) o l'uscita dall'euro, ahimé, non vedo soluzioni

 

  By: Paolo_B on Venerdì 29 Marzo 2013 00:30

somebody wrote: > La fuga degli italiani non ha fatto prigionieri: gli investimenti in azioni italiane sono scesi da 279,6 a 101,5 miliardi (-63%) -- io sarei tentato di comprare. Proprio cose come Enel e Finmeccanica.

 

  By: tomtomin on Giovedì 28 Marzo 2013 23:55

In Austria mi hanno spiegato che, if you are smart, apri un conto con meno di 10.000 €, così da non dover dichiarare nulla nel quadro RW e ti prendi una cassetta di sicurezza dove ci puoi mettere euro, dollari, oro etc.... restando ANONIMUS Non preoccuparsi del rendimento ZERO in periodi come questo!

 

  By: manx on Giovedì 28 Marzo 2013 23:30

Regina 74 : .lui mi diceva...io li metterei in un conto in Germania.... --------------------------------------------- ecco , questo è quello che sta avvenendo con Cipro e gli altri Piigs , lo spostamento dei capitali verso la Germania . Questo è il QE alla tedesca , invece che stamparli li fanno venire dai paesi sudditi del reich.

 

  By: sol on Giovedì 28 Marzo 2013 20:59

Si diciamo che in base alle norme vigenti ORA hai la possibilita' di gestirtelo autonomamente il passaggio. Bund o non bund il problema e' che nessuno riesce a prevedere come si possono evolvere le cose, nel caso succeda, e in quel contesto confuso devi prendere la decisione senza indugio sui risparmi di una vita.

 

  By: Gano* on Giovedì 28 Marzo 2013 20:56

Se è solo il ritorno alla lira che temi probabilmente ti basta avere Bund.

 

  By: regina74 on Giovedì 28 Marzo 2013 20:29

Si questo vero..ma conti all'estero utile nel caso di ritorno alla lira

 

  By: sol on Giovedì 28 Marzo 2013 20:18

Te lo fanno fare sulla dichiarazione dei redditi, figurati se se lo fanno scappare perche' uno ha i conti all'estero.

 

  By: regina74 on Giovedì 28 Marzo 2013 20:02

Il prelievo forzoso in Germania non lo faranno mai.....figurati.... Al max la merkel impone il prelievo in tutti i paesi tranne la Germania...

 

  By: Gano* on Giovedì 28 Marzo 2013 19:49

[Regina74] Oggi ho fatto una lunga chiacchierata con il mio commercialista.....lui mi diceva...io li metterei in un conto in Germania... --------------------------------------------------------------------------------------------- Ha ragione. Il problema per qualcuno magari è che trattandosi di paese UE non ce li puoi mettere senza dichiararli con la stessa facilità con cui li metteresti in Svizzera e quindi resterebbero comunque in pericolo. Qualcuno più esperto può elucidare? Io comprerei anche qualche immobile a Berlino. E' tanto che ci penso.

 

  By: gianlini on Giovedì 28 Marzo 2013 19:39

ma li avranno portati davvero all'estero? 700 miliardi mica son bruscolini..... LE RAGIONI - La ricchezza «investita in strumenti finanziari detenuta presso intermediari italiani» da parte della clientela retail, cioè da parte dai risparmiatori, è scesa da 1.985,7 miliardi a 1.269,9 in meno di due anni e mezzo (dal secondo trimestre del 2010 al terzo trimestre del 2012). Un crollo a cui hanno contribuito principalmente due fattori: da un lato la crisi economica, che ha spinto i risparmiatori e le famiglie a disinvestire per procurarsi liquidità, dall'altro la probabile sfiducia per gli investimenti finanziari (la borsa era reduce dai minimi toccati nel marzo 2009) da parte di investitori rimasti scottati dal crollo dei mercati e preoccupati per gli scandali finanziari degli ultimi anni. La fuga degli italiani non ha fatto prigionieri: gli investimenti in azioni italiane sono scesi da 279,6 a 101,5 miliardi (-63%), quelli in Bot e Btp da 431,9 a 265,4 miliardi (-38,5%), quelli in obbligazioni bancarie da 759,7 a 478,7 miliardi (-37%), quelli in bond corporate da 41,8 a 24,9 miliardi (-40%). In picchiata anche gli investimenti in azioni estere, scesi da 33,7 a 16,4 miliardi (-51%), e in titoli di stato esteri, da 74 a 41,2 miliardi (-44%)