GRECIA (Bond e Default)

Argentina: sui 30 centesimi è da vendere - giuseppe cuneo  

  By: giuseppe cuneo on Lunedì 22 Settembre 2003 20:48

In realtà su Bloomberg parlano sì di tre ipotesi ma si parla di un "haircut" del 75%. D'altra parte, siccome di rimborsi o di pagamenti subito non se ne parla, tra il 100 tra 10 anni e 25 tra cinque chi non aspetterebbe. Io continuo a pensare che intorno ai 30 vale la pena vendere e, se uno ama poprio il rischio argentino comprare la Provincia di Buenos Aries. Intanto ha 7 bil$ di debiti con 50 bil$ di PIL annuo. di questi 40% sono con investitori esteri di cui 50% in euro. Ha già nominato Citicorp come Advisor (lo stesso di Uruguay ) e si parla (lo ha detto il suo ministro delle finanze...confermato alle ultime elezioni) di mantenimento del valore facciale, spostamento di tre/quattro anni delle scadenze (in Euro sono tra 2004 e 2006) e taglio del 30% delle cedole. Il tutto da fare entro fine 2003. E' credibile in quanto non tutte le provincie hanno dichiarato default e quelle che non lo hanno fatto già attingono al mercato del credito quindi anche la prov di BA lo vuol fare rapidamente visto che la sua situazione è sostenibile. saluti GCuneo

 

  By: pomponazzi on Lunedì 22 Settembre 2003 20:16

Pare che gli sposati piccoli argenti abbiano proposto tre ipotesi di ristrutturazione una delle quali prevede un rimborso del capitale globale ma ritardato ( sic! ) con pagamento decurtato delle cedole. Si spera di chiudere la trattativa entro aprile 2004...

 

  By: GZ on Lunedì 22 Settembre 2003 19:11

Gli italiani (del sud e del nord) in australia, argentina e america (probabilmente anche in belgio o francia, ma ce ne sono andati di meno o comunque ne ho letto di meno) hanno avuto un successo nel business secondo solo agli ebrei, specie se si guarda al loro punto di partenza che era quello di essere i più poveri e meno istruiti Negli Stati Uniti dove fanno le statistiche anche per gruppo etnico i primi per reddito medio sono gli ebrei, poi ci sono i coreani-cinesi-giapponesi e poi gli italiani che sono leggermente al di sopra degli anglosassoni. Basta vedere a Wall Street dove tutte le volte che parli con un broker o trader se non è ebreo spesso ha un nome italiano oppure anche gli amministratori delegati delle grande aziende dove una volta erano assenti e negli ultimi anni c'è un ondata di italiani, a IBM c'è un Palmisano, a Lucent c'è Patricia Russo, a Countrywide un altro tizio tipo Sposito e così via

 

  By: PIROPIRO on Lunedì 22 Settembre 2003 18:50

Rispondo a Pana, ricordando che l'Argentina resta un Paese fondamentalmente ricco, con ricchezze però decisamente mal distribuite (tipico del Sudamerica). Quindi non credo che le comunque difficili confische colpirebbero i poveracci. Mi pongo infine una domanda: se ti vergogni di essere italiano, prendi su i tuoi bei euro e vai a vivere da un'altra parte, nessuno ti trattiene. Un pochino di amor proprio e di orgoglio nazionale non guasta e non guasterebbe anche all'Europa in genere.

 

  By: Moderatore on Domenica 21 Settembre 2003 02:17

È attesa alle 16 del 22 settembre a Dubai la proposta di ristrutturazione del debito argentino. Ma per l’Fmi l’accordo tra governo e obbligazionisti arriverà solo a metà 2004. Milano Finanza - 20-09-2003 di Stefania Peveraro Lunedì, Tango «L’accordo tra gli obbligazionisti privati e il governo argentino si troverà, ma sarà siglato non prima della metà del 2004», ha pronosticato il numero due del Fondo monetario internazionale, Anne Krueger, a margine dei lavori dell’assemblea annuale dell’Fmi a Dubai. Lunedì 22, comunque, sarà il giorno della prova del nove. Nel corso dei lavori dell’Fmi, alle 16 ora locale, il ministro dell’economia argentino Roberto Lavagna presenterà infatti ai creditori la proposta di ristrutturazione del debito estero o meglio, come anticipato proprio da Lavagna, la serie di opzioni tra le quali gli obbligazionisti potranno scegliere. Più pessimista di Krueger sui tempi dell’accordo si era dimostrata Standard & Poor’s in un suo rapporto diffuso giovedì 18 sui default di paesi sovrani negli ultimi anni, dove sottolineava che «per ora sembra improbabile che il processo di ristrutturazione del debito si possa concludere entro l’anno prossimo». Le attese in effetti sono per il cosiddetto «haircut» (letteralmente, sforbiciata) di almeno il 70%, forse addirittura dell’80% del valore nominale dei bond, il che significa che agli obbligazionisti saranno proposti rimborsi dell’ordine del 20-30% del valore nominale dei titoli in loro possesso. Un haircut, dunque, più alto di quello implicito negli attuali valori di mercato dei bond che vanno da 27-28, nel peggiore dei casi, fino a 34-35 nel migliore. Intanto, il governo argentino nel documento in cui traccia le linee guida della politica economica per il prossimo anno, pubblicato mercoledì 17 settembre, ha previsto che il 15% delle entrate fiscali del 2004 sia destinato al pagamento degli interessi del debito non in default e cioè quello verso gli organismi internazionali (Fmi, Banca mondiale): una percentuale ben più alta di quella messa a disposizione nel 2003, pari al 12,5%. La rinegoziazione del debito pubblico argentino coinvolge 152 tipi diversi di obbligazioni emesse in 14 diverse valute per un controvalore totale di circa 100 miliardi di dollari. La proposta di ristrutturazione del debito pubblico argentino condizionerà in via indiretta anche le proposte di ristrutturazione che devono ancora arrivare da alcuni emittenti corporate come Telecom Argentina. Dopo l’insuccesso dell’opa sui propri bond lo scorso giugno, il colosso tlc sudamericano deve infatti ancora formulare una nuova proposta agli obbligazionisti. Anche il successo del piano di ristrutturazione dei bond del Banco hipotecario dipende dall’accordo che il governo argentino riuscirà a spuntare con i propri bondholder. Il prospetto dell’offerta di acquisto e scambio sui propri bond per un ammontare complessivo di 923 milioni di dollari, di cui circa il 15% in circolazione in Italia, prevede tre diverse soluzioni e una di queste offre agli aderenti la possibilità di convertire dal gennaio 2004 in ogni momento le nuove obbligazioni in titoli del debito pubblico della Repubblica argentina

 

  By: pomponazzi on Sabato 20 Settembre 2003 16:28

Quando l'Argentina era colonia spagnola aveva una popolazione di 300.000 abitanti compresi gli indigeni, dopo la guerra di indipendenza dalla Spagna mi pare improbabile che vi sia stato un grande flusso di immigrazione dalla Spagna quindi ritengo che gli argentini di origine spagnola siano una percentuale minima, resta la follia di una nazione in cui tutti parlano spagnolo e hanno nomi spagnoli senza essere spagnoli per niente, da cui si deduce che l'imbroglio e l'inganno fanno parte del loro codice genetico, per questo sono grandi calciatori.

 

  By: GZ on Venerdì 19 Settembre 2003 13:10

veramente no, è sbagliato parlare sempre male degli italiani che specie all'estero hanno creato dei miracoli economici dovunque sono andati E' un fatto noto se uno legge qualcosa sull'argentina che la politica e i posti negli enti pubblici sono sempre stati monopolio degli spagnoli e gli italiani emigrati si sono concentrati solo nell'agricoltura e nel business privato ed è dovuto a loro tutto il miracolo economico argentino L'argentina fino al 1880 circa era un paese povero e semidisabitato, senza agricoltura e industria e che IMPORTAVA persino la carne Poi sono arrivati gli emigrati italiani, anche un poco tedeschi, ebrei, qualche altro dell'europa del est, ma soprattutto italiani e di colpo è diventato un paese con una delle maggiori agricolture del mondo che forniva grano e carne a tutto il mondo e negli anni '20 e '30 era uno dei paesi più ricchi del mondo Poi la politica di Peron lo ha rovinato con la corruzione creata dalla spesa dello stato assistenziale che ha portato l'argentina a essere un paese in cui 1/3 della popolazione è impiegato statale, ma anche lì i politici non erano quasi mai italiani Gli spagnoli hanno monopolizzato lo stato, le cariche pubbliche e la politica ed è lì che era tutta la corruzione che li ha rovinati

 

  By: pana on Venerdì 19 Settembre 2003 10:01

e poi..una bella fetta di argentini sono discendenti di italiani emigrati la...quindi il sangue italiano non mente..eh.eh. quando sento parlare di confiche e roba avoeri inorridisco.. accanirsi.. su gente che ha perso tutto...

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: pana on Giovedì 18 Settembre 2003 01:06

cercare su google la storia di Carlo "Charles" Ponzi inventore del famoso "Ponzi Scheme".... un grande italiano che ha lasciato una impronta indelebile nella storia finaziaria americana.... non siamo famosi solo per spaghetti pizza e mafia...

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

 

  By: PIROPIRO on Mercoledì 17 Settembre 2003 15:54

I problemi economici li hanno anche il Brasile, il Venezuela e la Turchia, ma attualmente stanno quotando circa 100 e anche oltre. Un fatto è avere problemi economici, un altro è quello di avere voglia di tirare fregature, senza assumersi le proprie responsabilità. Ad esempio almeno il 30/40% del ns. debito pubblico è frutto di Tangentopoli e di decenni di mal gestione del denaro pubblico, ma nessuno si sogna di dire: non rimborsiamo. Se ci devono dare il 30% di rimborso a titolo di elemosina, è meglio che ci prendiamo tutti i loro beni e tutte le transazioni ecomiche da e per l'Argentina dei prossimi anni, così imparano a stare al mondo.

 

  By: pana on Mercoledì 17 Settembre 2003 10:29

anche gli italiani nel tirare fregature si difendono bene.. credo di avere letto che molti bond argentina sono stati scaricati ai clienti delle banche italiane...malgrado gia si sapesse dei problemi economici..

Hamas leader Khaled Meshaal exclusive interview - BBC News - YouTube

argentina: perchè così accondiscendenti ? - PIROPIRO  

  By: PIROPIRO on Martedì 16 Settembre 2003 17:28

Gli argentini nella vita sono dei maestri a tirare delle fregature e quindi non mi meraviglia il loro atteggiamento. Quello che mi meraviglia è invece l'atteggiamento accondiscendente della comunità internazionale e dei Governi dei Paesi coinvolti pesantemente nel default. Ci stanno prendendo per i fondelli tutti. A casa loro parlano di tutelare i loro interessi a discapito dei bondholder, quando vengono in Italia (come Lavagna a Rimini) parlano con ben altro tono. In gioco non ci sono solo gli interessi degli obbligazionisti italiani, ma il futuro dei bond dei paesi emergenti. Se l'Argentina rimborsasse fra 30 anni o con il 30% del valore nominale cash (ipotesi comunque utopistica per le loro casse) credo che sarebbe dura collocare bond di altri paesi simili e comunque si farebbe il gioco dei furfanti e farabutti. Occorre che la comunità Internazionale (F.M.I. e Governi) prendano delle sanzioni esemplari (pesantissimi dazi ed isolamento valutario) se i risparmiatori venissero buggerati. Purtroppo il buonismo domina e so già che andrà a finire con una mega-fregatura avallata dalla comunità internazionale.

 

  By: GZ on Martedì 16 Settembre 2003 16:03

anche a me piacerebbe sentire la mia opinione se ne avessi una aggiornata, ma sono indietro con i compiti la cosa migliore sarebbe che qualcuno si prendesse un attimo di tempo per leggere cosa si dice su ^www.bradynet.com#bradynet.com^ che è il forum di discussione dove si ritrova la gente competente sui bond sudamericani inclusi tanti argentini con notizie fresche su cosa succede là ci sono forum discussione specificamente sui bond argentini a cui partecipa gente da tutto il mondo (in parte in spagnolo e parte in inglese)

 

  By: giuseppe cuneo on Martedì 16 Settembre 2003 14:09

Sull'argomento bond Argentina mi piacerebbe sentire l'opinione del dott.Zibordi. Ad ogni modo proviamo una simulazione. Quale potrebbe essere la migliore proposta possibile(non probabile) -haircut del 30% -rimborsi dal 2013 -niente cedole per i due anni trascorsi e per i prossimi 5 -cedole dal sesto anno al 5% (quindi 3,5% sui 100 originari). Considerando che un bond sul Brasile 2013 ha un rendimento oltre il 10% penso che il prezzo attuale dei bond intorno al 32/34 % sia molto alto.

 

  By: panarea on Martedì 16 Settembre 2003 11:56

oggi leggo che c'è un bond Ford scadenza prox. anno con rendimento in USD di 1.50%. Ma siamo matti? Ford è un bidone, ha un bilancio infarcito di debiti, con mega problemi con il fondo pensione, vende bene soltanto un pick-up in america, poco business in Cina e Asia (al contrario di GM che ha Daewoo, Suzuki e partecipazioni in Cina) e perde su ogni auto venduta in europa (come Fiat). Come si fa a chiedere soltanto l'1.5%? Ma chi compra con questo rendimento? alla scadenza come farà Ford a chiedere altri soldi al 1.5 x rimborsare il prestito? tutte le corporate americane e europee (tra queste con placement privati Parmalat, Campari, Buzzi che hanno piazzato a fiamma in questi ultimi mesi passando da forti esposizioni con banche a bond) hanno approfittato dei tassi bassi delle scorse settimane x aumentare la duration del proprio debit (cosa che tecnicamente è positiva x loro e un'immensa scemata x chi ha comprato i loro bond) ma anche x aumentare l'importo totale del proprio debito. Se leggi le interviste dicono che con i tassi bassi lo spread tra il ROA (il rendimento delle loro attività) e il ROD (il tasso passivo che pagano sui debiti finanziari) è così ampio che per aumentare la loro redditività totale (il ROE) secondo la + classica formula di ModiglianiMiller sulla leva finanziaria, hanno pigiato sui debito in modo incredibile. Ma cosa succede se poi, alla scadenza dei debiti, il rod è + alto del roa (tassi + alti)? Con cosa pagano gli interessi e il rimborso? I debiti vanno pagati...pacta servanda sunt...leggersi il bilancio Ford x capire che sono alla frutta....